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Prevenzione dell’obesità e del sovrappeso

Il Piano Sanitario Regionale per il triennio 2008-2010 prevede di attuare e implementare gli interventi sulla prevenzione e cura dell’obesità e gestione integrata del diabete previsti dall’allegato (DGR 57/2006 Linee operative per la pianificazione regionale: Strategia di intervento per la prevenzione dell’obesità) al piano regionale di prevenzione regionale (DGR 3/8/2005, n. 1107 e DGR 19/6/2006, n. 826). Tra le strategie di interventi sono stati previsti:

– il Comitato Tecnico Operativo, composto da rappresentanti di numerose istituzioni regionali interessate dai temi del Progetto (Istituzione scolastica, Università, Società Scientifiche, CONI, rappresentanti dei Medici e dei Pediatri, ecc.);

– il gruppo dei Referenti di tutte le Zone dell’ASReM, al fine della realizzazione nei rispettivi territori delle linee di intervento relative ai bambini e di quelle sugli adulti.

Nell’ambito delle collaborazioni necessarie per un approccio multidisciplinare all’obesità, è stato auspicato l’inserimento della necessità di aderire al Progetto negli Accordi contrattuali degli MMG e i PLS.

DGR 19/6/2006, n. 826 la Regione ha provveduto ad approvare in conformità alla nota del ministero della Salute, DGPREV/IX/24081/P/I.8.a.a. del 19/10/2005, i progetti relativi ai seguenti ulteriori ambiti operativi: Obesità; Prevenzione.

Prevenzione della disabilità degli anziani

Piano Regionale di Prevenzione 2010-2012, approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 1101 del 30/12/2010, prevede una serie di progetti finalizzati a prevenire la disabilità.

La Regione intende elaborare e sperimentare un modello di indagine sulla qualità della vita, sulla salute e sulla percezione dei servizi nella terza età, che sia ripetibile nel tempo e sostenibile con le risorse dei Servizi sanitari e sociali, a uso delle Azienda sanitaria regionale, dei Servizi sociali e della Regione.

Tra i progetti previsti si segnala:

– prevenzione degli eventi infortunistici in ambito domestico;

– prevenzione primaria dell’ictus nella popolazione molisana a rischio; – prevenzione e sorveglianza della disabilità e della non autosufficienza; – promozione dell’attività fisica per invecchiare in salute (>65 anni).

In particolare, nell’ambito del citato progetto “Prevenzione e sorveglianza della disabilità e della non autosufficienza”, la Regione prevede una suddivisione della popolazione in quattro sottogruppi di persone ultra 64enni:

1. in buona salute e a basso rischio di malattia; 2. in buona salute ma a rischio di malattia e fragilità; 3. con segni di fragilità;

4. con disabilità.

Ciascun sottogruppo di popolazione identifica target di interventi specifici che vanno dalle azioni di prevenzione terziaria per le persone con disabilità, alle azioni di prevenzione primaria per le persone a rischio di malattia e fragilità, alle azioni di valorizzazione e di protezione sociale trasversali a tutti i sottogruppi. Gli obiettivi previsti: Identificare e sperimentare un modello di indagine sulla qualità della vita, sulla salute e sulla percezione dei servizi nella terza età, che sia ripetibile nel tempo e sostenibile con le risorse dei servizi sanitari e sociali, ad uso dell’Azienda sanitaria regionale, dei Servizi sociali e della Regione.

In quest’ambito si pone il PSR 2008-2010 approvato con DCR 9/7/2008, n. 190. In particolare il PSR si pone l’obiettivo primario di promuovere una stretta collaborazione fra Enti locali, Sanità e terzo settore non profit per adeguare e gestire i servizi di assistenza agli anziani, nell’ambito dei Programmi di attività territoriale dei Distretti.

Uno degli obiettivi del Piano è proprio quello di prevenire o ritardare la non autosufficienza della popolazione anziana. Infatti la Regione intende valorizzare e incentivare la permanenza al domicilio degli anziani disabili, purché ve ne siano le condizioni, appoggiando in questo le famiglie e la rete sociale. Intende inoltre impegnarsi ulteriormente per offrire una assistenza adeguata e dignitosa a coloro che non possono rimanere al proprio domicilio.

A tal fine intende:

– promuovere interventi e maggiori opportunità nei confronti della popolazione anziana fragile, e in particolare le persone ultrasettantacinquenni, in condizioni di solitudine e di possibile difficoltà che possono aver bisogno di informazione, orientamento, aiuti e sostegni per continuare a vivere nel proprio contesto di vita.

– Potenziare le azioni di prevenzione, primaria (invecchiare in salute) e secondaria (malnutrizione degli anziani fragili ecc.).

– Attivare appositi interventi nei confronti degli anziani in situazioni pericolose per la salute come, ad esempio, nel periodo estivo, per evitare gli esiti delle “ondate di calore” che hanno causato in alcuni anni sensibili incrementi della mortalità. Vanno individuate le persone a rischio e le azioni prioritarie, secondo le indicazioni del Ministero della Salute e anche sperimentando interventi di sorveglianza attiva, quali servizi di teleassistenza e telesoccorso.

Gli obiettivi posti potranno realizzarsi grazie ad un alto livello di integrazione inter-istituzionale, in particolare tra Comuni e Distretti della ASREM, e interprofessionale, in particolare tra MMG, specialisti e servizi sociali territoriali, attraverso l’attivazione di Progetti volti a prevenire o ridurre la non autosufficienza

Un ulteriore azione sarà più specificamente diretta alla promozione dell’attività fisica di tale target di popolazione regionale, per ridurne i livelli di sedentarietà, di sovrappeso e obesità, sulla base dell’assunto inconfutabile che l’attività motoria è uno strumento di prevenzione indiscusso per ogni individuo a prescindere dalla sua età.

Promozione attività fisica

L’Unità Operativa Assistenza Anziani della ASReM nell’ambito del progetto “laboratorio itinerante per il benessere psico-fisico e sociale dell’ anziano” ha previsto un programma di esercizio fisico che viene insegnato in un locale per gli anziani e ha coinvolto più oltre 100 di loro al fine di prevenire le cadute negli anziani. Figure professionali coinvolte sono un geriatra, gli assistenti sociali, uno psicologo, un fisioterapista, un terapista psychomotion. L’esercizio fisico viene effettuato due volte alla settimana in gruppi di 20-25 persone ciascuno. Il Progetto, nato nel contesto sperimentale del Sistema delle Cure Domiciliari dell’ASREM, è finalizzato a soddisfare i bisogni della sfera psico-sociale delle persone in età avanzata e prevede un percorso di 10 lezioni che coinvolgerà circa 100 anziani impegnati in attività sportiva sotto forma di ginnastica dolce, stretching, attività motoria all’aria aperta, per muoversi in modo corretto, disinvolto e senza molta fatica e per rallentare il processo fisiologico di decadimento dovuto al passare degli anni.