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Prevenzione dell’obesità e del sovrappeso

Nel Piano nazionale dei servizi alla persona e alla comunità 2003-2005 si fa riferimento all’obesità in quanto fattore di rischio anche per altre patologie; «[...] vanno pertanto potenziati gli interventi sul sovrappeso e sull’obesità, indicati come prioritari anche nella Delibera n. 3540 del 19/9/1999 della Regione Veneto, che indica l’avvio di un sistema di interventi in materia di Disturbi del Comportamento Alimentare [...]». Vengono individuate, a tale proposito, le seguenti azioni strategiche: «[...]

– implementare in tutte le Aziende ULSS l’attività di sorveglianza nutrizionale;

– attuare programmi di educazione alla corretta alimentazione nella popolazione in generale;

– promuovere il coinvolgimento, l’educazione e la sensibilizzazione dei soggetti operanti nel campo della alimentazione (produzione, commercio, somministrazione, ecc.) orientandoli alle azioni di miglioramento della qualità dei servizi offerti, anche sotto l’aspetto nutrizionale [...]».

Il Piano Regionale di Prevenzione 2005-2007 si propone le seguenti azioni: «[...]

– Consolidare un sistema di sorveglianza finalizzato a definire prevalenza di sovrappeso e obesità, pattern nutrizionali e attività fisica su gruppi

– Favorire nelle scuole la disponibilità di scelte alimentari nutrizionalmente corrette con interventi nella produzione alimentare e nella ristorazione collettiva.

– Sviluppare, per i bambini, attività educative su nutrizione, educazione al gusto e attività fisica, come parti integranti di programmi di educazione alla salute, tendenti anche a migliorare la capacità dei giovani a individuare le pressioni sociali, incluse quelle pubblicitarie.

– Favorire la creazione presso le ASL di staff operativi che garantiscano una specifica consulenza di tipo preventivo (dietetico-nutrizionale e sull’attività fisica) a fasce di popolazione in particolari situazioni fisiologiche e/o a rischio.

– Aumentare/riqualificare il tempo dedicato all’attività motoria all’interno del curriculum scolastico. – Intervento di comunità per la promozione dell’attività fisica [...]».

Legge Regionale 29/6/2012 n. 23 - Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del Piano socio-sanitario regionale 2012-2016 - Le linee guida su cui si impernia la programmazione e sulle quali sono improntate le iniziative per intensificare le azioni di promozione della salute e di prevenzione delle malattie sono anche quelle relative alla Promozione della prevenzione

primaria e della promozione di stili di vita sani per prevenire le patologie cronico-degenerative e le loro complicanze finalizzate a:

– garantire la sorveglianza epidemiologica e la sicurezza nutrizionale con lo scopo di realizzare un sistema coordinato di sorveglianza regionale su sovrappeso e obesità , pattern nutrizionali e attività fisica della popolazione in età evolutiva;

– promuovere la consulenza dietetico-nutrizionale con lo scopo di migliorare la qualità, l’appropriatezza e l’efficacia degli interventi di prevenzione della condizione di sovrappeso/ obesità e delle malattie croniche nella popolazione;

– prevenzione dell’obesità, con particolare riguardo a quella infantile, anche attraverso la realizzazione di adeguate campagne informative.

Il nuovo Piano Regionale di Prevenzione 2010-2012 assicura rispetto al passato continuità per quanto riguarda il completamento degli obiettivi di salute definiti dai Piani di Prevenzione adottati negli anni scorsi. In particolare il Piano consolida le linee di lavoro dei precedenti Piani in relazione alla promozione di stili di vita salutari in relazione all’alimentazione, all’attività fisica ecc.

Le molteplici attività avviate nel campo della Nutrizione Preventiva con i precedenti Piani Triennale Sicurezza Alimentare (PTSA) della Regione del Veneto 2002-2004 e 2005 -2007 è continuata anche con il Piano Triennale Sanità Animale e Sicurezza Alimentare (PTSASA.) della Regione del Veneto 2008- 2010.

Per quanto attiene alla “Sorveglianza epidemiologica e sicurezza nutrizionale”, la Regione del Veneto sin dal 2004 ha realizzato uno studio multicentrico sulla popolazione in età scolastica di 8 e 10 anni (vedi tabelle successive), successivamente ha partecipato al progetto nazionale di sorveglianza nutrizionale denominato OKkio alla SALUTE effettuato nel corso dell’anno 2008 e che ha consentito di rilevare lo stato nutrizionale e lo stile alimentare e di vita su un campione a significatività regionale di bambini che frequentavano le classi terze delle scuole primarie della Regione del Veneto.

A tale progetto hanno partecipato tutte le Aziende ULSS attraverso i SIAN.

La percentuale rilevata, a livello regionale, di soggetti in sovrappeso o obesi è stata complessivamente del 27,3% contro una percentuale nazionale del 34,6%, oltre a consentire di acquisire tutta una serie di informazioni sugli stili alimentari e di vita dei soggetti che hanno partecipato all’indagine citata.

La comunicazione dei risultati acquisiti attraverso la partecipazione a tale progetto, alla popolazione in generale e a scuole, insegnanti e genitori, in particolare è continuata anche per parte dell’anno 2009.

Per quanto attiene a “Ristorazione collettiva”, sono state predisposte da un gruppo di lavoro costituito da specialisti della materia, in prevalenza operanti presso i SIAN delle Aziende ULSS e quindi, promulgate con la DGR 20/10/2008, n. 475, le “Linee Guida per il miglioramento della qualità nella Ristorazione Scolastica”, giunte alla terza versione dopo quelle analoghe del 2001 e del 2003. A tal fine la Regione Veneto ha partecipato al Gruppo di lavoro interregionale “OKkio alla ristorazione” volto promozione della corretta alimentazione presso la ristorazione collettiva (con altre 5 Regioni, tra cui Sicilia capofila, Emilia-Romagna, Lazio Marche e Campania) “finalizzato al miglioramento dell’offerta nutrizionale attraverso la ristorazione collettiva e al monitoraggio dei consumi di frutta e verdura attraverso la costituzione di una rete inter-regionale composta dai SIAN delle ASL e dalle aziende di ristorazione collettiva per promuovere la diffusione e adozione di corretti stili alimentari.

Per quanto attiene a “Educazione e promozione della salute in ambito alimentare” sono stati promossi, negli anni 2008 e 2009, ulteriori interventi per la promozione di corretti stili alimentari e di vita a contrasto del sovrappeso e dell’obesità sia più specificamente per ambiti specifici (scuole, genitori, ecc.), sia per la popolazione in generale.

Per quanto Attiene al “Consulenza dietetico-nutrizionale”, è proseguita l’attività di messa a punto e di validazione di metodi finalizzati ad incrementare la Motivazione al Cambiamento (MAC) nei soggetti con problemi di soprappeso e di obesità, in modo da poter dare, agli operatori sanitari che operano in tale contesto, degli strumenti più efficaci per contribuire al contrasto del sovrappeso e dell’obesità, attraverso il cambiamento verso stili alimentari e di vita corretti.

Prevenzione della disabilità degli anziani

Il Piano Nazionale Prevenzione 2010-2012, approvato con Intesa tra il Governo, le Regioni e le PA di Trento e Bolzano in data 29/4/2010, prevede che le Regioni adottino un proprio Piano Regionale

Prevenzione per la realizzazione degli interventi che perseguano, in continuità con il Piano Nazionale precedente, lo sviluppo di un congruo numero di linee di intervento, all’interno di specifiche macroaree, e la messa a regime delle attività di sorveglianza e monitoraggio.

Con la delibera della giunta Regionale del Veneto n. 3139 del 14/12/2010, vengono approvate le linee e i progetti di intervento del nuovo Piano Regionale Prevenzione, linee di lavoro che tengono conto del consolidamento ed estensione degli obiettivi raggiunti negli anni precedenti, sviluppano le nuove macroaree individuate dal Piano Nazionale prevenzione sulla scorta dei dati forniti dai sistemi di sorveglianza sanitaria. Molte di tali azioni riguardano la prevenzione della perdita di autonomia nelle persone anziane fragili. Con il PRP la Regione Veneto, adotta e attua specifiche azioni di prevenzione primaria e di promozione della salute in accordo con il Programma Ministeriale “Guadagnare Salute”, finalizzati a diffondere una cultura condivisa basata su scelte di vita salutari. Gli ambiti di azione riguardano:

– Promozione di corretti comportamenti per prevenire le cadute degli anziani mediante il coinvolgimento degli MMG

I fattori di rischio coinvolti nella genesi degli incidenti domestici per gli anziani sono: - lo stato di salute e l’uso di alcuni farmaci;

- la condizione psicologica (depressione, solitudine);

- le abitudini e comportamenti (vita sedentaria, deficit nutrizionali ..); - le condizioni abitative;

- il mancato o inappropriato utilizzo di ausili per la deambulazione.

È evidente pertanto la necessità di una maggiore attenzione alla prevenzione degli infortuni domestici nella popolazione anziana. Tale progetto di promozione di corretti comportamenti per prevenire le cadute degli anziani si prefigge di raggiungere una delle principali popolazioni a rischio di incidente domestici attraverso l’assistenza primaria. Le azioni che si svolgeranno saranno funzionali a creare un percorso di condivisione degli obiettivi di salute e delle azioni per raggiungerli con gli MMG della Regione del Veneto, tramite:

- la costruzione di un tavolo regionale con i referenti degli MMG;

- l’integrazione con il progetto per la somministrazione della vitamina D nella popolazione anziana;

- contatti con i tavoli aziendali per la contrattazione dei patti con le UTAP; - formazione referenti UTAP.

– Promozione di corretti comportamenti per prevenire le cadute degli anziani mediante azioni di sensibilizzazione dei caregiver

Tale progetto di promozione di corretti comportamenti per prevenire le cadute degli anziani si prefigge di raggiungere una delle principali popolazioni a rischio di incidente domestici attraverso i canali dell’assistenza sanitaria, sociale e del volontariato. Le azioni che si svolgeranno saranno funzionali a creare un percorso di sensibilizzazione ed empowerment dei caregiver, secondo i seguenti step:

- Costruzione di una rete regionale di referenti per la materia.

- Mappatura delle attività di informazione/formazione per i caregiver degli anziani ( badanti, operatori sociosanitari, volontariato) nei territori delle ULSS e Ospedaliere della Regione del Veneto che aderiscono al progetto (entro 2011).

- Condivisione e realizzazione di materiale formativo da inserire nei percorsi individuati, finalizzato ad aumentare le conoscenze , le competenze e le abilità atte a promuovere la sicurezza domestica (entro 2012).

- Consulenza dietetico-nutrizionale.

Promuovere l’utilizzo del counselling motivazionale come strumento per motivare ad una corretta alimentazione e ad uno stile di vita attivo sia attraverso attività formativa sia attraverso protocolli di intervento basati sull’evidenza scientifica e sulle migliori pratiche. L’attività formativa è volta a favorire l’utilizzo del counselling motivazionale sia in occasione del trattamento ambulatoriale laddove sussiste già questa attività, sia a promuovere l’adozione del counselling motivazionale anche in altri setting, per interventi di prevenzione all’interno di programmi per soggetti con rischio cardiovascolare e diabete.

Si mira a sviluppare programmi di promozione e counselling per motivare all’adozione di una corretta alimentazione e ad uno stile di vita attivo con interventi intersettoriali e multidisciplinari, sostenibili e

basati sull’evidenza scientifica e sulle migliori pratiche, da ritagliare su target specifici di popolazione (bambini, adolescenti, anziani, ecc) e su fasce di utenti con fattori di rischio per malattie croniche non trasmissibili, obesità e fattori di rischio collegati, in collaborazione con i medici curanti (MMG, PLS, specialisti).

Obiettivi specifici di salute:

– Prevenzione e sorveglianza di abitudini alimentari e stili di vita non corretti.

– Ridurre/controllare i fattori di rischio di malattia cardiovascolare con particolare riferimento a soprappeso e obesità, pattern nutrizionali e attività fisica.

– Ridurre/controllare i fattori di rischio di diabete connessi a pattern nutrizionali e stili di vita non salutari.

Promozione attività fisica

La Regione Veneto ha confermato anche nel Piano regionale di prevenzione 2010-2012 la necessità di investire nella prevenzione delle malattie e nella promozione della salute consolidando le linee di lavoro dei precedenti Piani tra cui la promozione degli stili di vita salutari in relazione all’alimentazione, all’attività fisica. Attualmente in Veneto sono attive nell’ambito della prevenzione e promozione della salute alcune reti aziendali tra cui una relativa all’attività motoria. Il Progetto di promozione dell’attività motoria si propone l’adozione di stili di vita attivi per contrastare l’insorgenza delle malattie croniche (diabete, obesità, malattie cardiovascolari, tumori e molte altre). In questa progettualità si inserisce il progetto nazionale di promozione dell’attività motoria che nasce dall’esperienza maturata dal progetto regionale Veneto ed è rivolto alle Regioni italiane che intendono incentivare stili di vita attivi nella popolazione. Infatti nel periodo 2008-2011 l’ASL di Verona ha coordinato l’attuazione in 6 Regioni delle azioni previste dal Progetto Nazionale di Promozione dell’Attività Motoria”.

Vari sono i progetti realizzati nella Regione Veneto tra cui va evidenziato il Programma per la promozione dell’attività motoria nella popolazione, con particolare riguardo ai bambini/giovani e anziani.

La Regione Veneto da molti anni rappresenta un punto di riferimento nazionale per la promozione dell’attività fisica e la lotta alla sedentarietà in virtù di un programma strutturato di interventi adottato nell’ambito del piano triennale SISP fin dal 2002. In questo ambito ha avuto un ruolo trainante l’ULSS 20 data la lunga esperienza maturata in collaborazione con comuni (principalmente, ma non solo, il capoluogo) e l’università. In questo ambito il Veneto è già impegnato come capofila o partner in numerosi progetti finanziati dal CCM ed ha contribuito a costruire e consolidare una rete di operatori (sanitari e non) attiva a livello intra e inter regionale.

In Veneto oggi tutte le aziende sanitarie sono già partecipi, seppure in modo disomogeneo, del progetto regionale di promozione dell’attività fisica. In particolare:

– in ogni azienda è stato individuato un referente per questa attività presso i Dipartimenti di prevenzione;

– ogni azienda ha partecipato a uno o più incontri o eventi formativi sul tema dell’attività fisica; – ogni azienda ha promosso uno o più progetti locali.

Il progetto regionale si propone di consolidare la rete, di estendere e rinforzare le attività nelle aziende più attive e di coinvolgere anche quelle meno attive. Si propone inoltre di estendere la copertura degli interventi alle fasce di popolazione a maggior rischio e ai determinanti ambientali dell’attività fisica al fine di:

– ridurre l’incidenza delle malattie cronico-degenerativo legate alla sedentarietà (obesità, diabete, malattie cardiocircolatorie, tumori, ecc.) nella popolazione generale e con particolare attenzione alla popolazione che presenta fattori di rischio;

– prolungare lo stato di autosufficienza nell’anziano rallentando il processo fisiologico di riduzione dell’efficienza fisica e cognitiva, riducendo anche l’incidenza degli infortuni domestici;

– favorire il recupero di abilità fondamentali negli anziani istituzionalizzati e il rallentamento dei danni cognitivi nelle persone affetta da demenza;

– migliorare l’autonomia e le competenze motorie nei bambini dalla scuola materna in poi al fine di assicurare l’assunzione di comportamenti attivi che dureranno per tutta la vita; individuare interventi specifici per i bambini affetti da obesità o e diabete;

– migliorare i contesti urbanistici al fine di renderli favorevoli ai comportamenti salutari e in particolare all’attività fisica.

PA di Trento

Prevenzione dell’obesità e del sovrappeso

La Giunta Provinciale ha approvato nel 2007 il Piano provinciale per la salute dei cittadini della Tredicesima legislatura. All’interno del Piano si fa riferimento all’obesità e al sovrappeso come fattori di rischio delle patologie cardiovascolari.

Prevenzione della disabilità degli anziani

Piano Provinciale di Prevenzione 2010-2012, approvato dalla Giunta Provinciale il 14/1/2011, sottolinea l’evoluzione demografica della popolazione che va verso un progressivo invecchiamento. In un futuro non molto lontano oltre un quarto dell’intera popolazione sarà rappresentata da persone anziane. Diventa quindi fondamentale disporre di informazioni sistematiche e dettagliate sulla salute, sui bisogni della popolazione anziana e sulla qualità dell’assistenza offerta al fine di individuare le priorità di azione. Dato l’elevato numero di RSA e di anziani ospiti in RSA in provincia di Trento è stato scelto di inserire nel Piano un progetto sulla sorveglianza della qualità clinico assistenziale dei servizi delle RSA stesse, al fine di individuare e diffondere standard minimi e best-practices. Inoltre si conferma la linea di intervento per la prevenzione delle cadute degli anziani.

Alcuni dei progetti contenuti nel Piano costituiscono la prosecuzione di obiettivi provinciali già contenuti nel precedente Piano di Prevenzione (come il sistema di sorveglianza PASSI per il monitoraggio dei comportamenti legati alla salute e l’indagine OKkio alla SALUTE dedicata all’attività fisica e al sovrappeso dei bambini in età scolare), mentre altri progetti rappresentano un’evoluzione di attività già in essere presso l’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Vi sono poi due nuovi percorsi: il progetto “Prevenzione delle cadute degli anziani nelle civili abitazioni” e la “Lotta alla depressione”, la cui attuazione è svolta nell’ambito delle attività istituzionali dell’Azienda sanitaria senza alcun onere e personale aggiuntivo.

Tra le novità più significative, il Piano provinciale ha ampliato molto l’area della prevenzione terziaria (prevenzione delle complicanze e riabilitazione), alla luce del prevalere delle patologie cronico- degenerative, cardiovascolari e tumorali. La prevenzione terziaria è chiamata ad intervenire nei processi assistenziali al fine di garantire la continuità della presa in carico e l’integrazione degli interventi socio- sanitari, progettando percorsi che siano in grado di ridurre il peso delle complicanze e, in particolare, della non autosufficienza.

I progetti prioritari per la popolazione anziana sono due:

‒ La prevenzione degli eventi infortunistici in ambito domestico con la prevenzione delle cadute degli anziani (>65 anni) nelle civili abitazioni e la sperimentazione di un sistema di monitoraggio sullo stato di salute della popolazione anziana in particolare con disabilità e sulla qualità degli interventi assistenziali e socio-assistenziali (PASSI d’Argento)”. Pur avendo partecipato alla formazione la Provincia di Trento non ha per ora implementato il sistema nel proprio territorio. Sì è quindi deciso di inserire l’avvio del sistema come progetto vero e proprio all’interno del Piano di prevenzione 2010-2012, nell’ambito della linea di intervento generale per la prevenzione e Sorveglianza della disabilità e della non autosufficienza.

“La sorveglianza della qualità clinico-assistenziale dei servizi delle RSA in Alta e Bassa

Valsugana. Ricerca di indicatori di assistenza primaria e specialistica”. Il progetto è finalizzato al miglioramento qualitativo e quantitativo dell’assistenza agli ospiti di RSA. Il progetto pertanto si prefigge un incremento della salute sia attraverso la prevenzione secondaria e terziaria delle multimorbosità o delle complicanze degli ospiti, sia attraverso la condivisione della valutazione periodica.

PA di Bolzano

Prevenzione dell’obesità e del sovrappeso

Il Piano Sanitario Regionale 2000-2002 riporta che una buona percentuale della popolazione giovanile è interessata da una forma di malnutrizione per eccesso di sovrappeso-obesità. Tra le strategie sanitarie indicate per la riduzione della prevalenza di tali condizioni si considera “la realizzazione di campagne di educazione alimentare della popolazione con particolare riferimento ai distretti”.

APPENDICE C