^competenza iv sezione
1V Seeione delConsiglio di Stato anche le risoluzioni in
me-Consiglio di stato. rito delle controversie di spedalità dei mentecatti includendoOrdine del giorno 7 7 . 7.
Fìtvero ( Vicenza). la relativa disposizione legislativa fra le materie dell'art. 2 5
della legge 2 giugno 1889.
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Lembo (Salerno).
JLembo (Salerno) : Sono d'avviso che nella proposta di sezione speciale per . - 1 , 1 t quelli inabili al lavoro. Pisa, dove si parla degli inabili al lavoro, si debba dire : Proposta di modificazione
Siano ricoverati in sezioni apposite.
Voci: Chiusura!
P r e s i d e n t e : Tengo come approvata la chiusura dopo gli oratori che sono già iscritti a parlare.
Maggia (Novara) : Io ho chiesto la parola quando si ac-cennò alle Provincie, le quali forse andavano al di là della legge. Io credo però che, per quanto ha tratto alla Provincia che ho l'onore, di rappresentare, si stia nei limiti della legge. Lo sappiamo tutti che i matti sono andati via via crescendo in modo tale che ci sarebbe da dubitare dell'avvenire del nostro paese, nel quale abbiamo fede, se propriamente la pazzia si estendesse tanto quanto la popolazione dei Manicomi. Io credo che la pazzia in fondo non si estenda tanto. E poiché nelle Provincie nostre la popolazione dei Manicomi è più che rad-doppiata, vi è un interesse non solo economico di ridurre le spese, ma anche un interesse sociale, ed in questo senso anche morale. Dna volta le famiglie avevano cura dei loro idioti e degli alienati non troppo pericolosi, ma che avevano una forma di pazzia; le famiglie li assistevano e li curavano meglio che non ora i Manicomi ; ora questo allentamento dei vincoli della famiglia è una cosa grave nel nostro paese, ed è favorita da una legislazione, che non credo provvida, la quale, sotto un aspetto che può sedurre a prima vista, ha contribuito a questo rallentamento dei vincoli di famiglia che sono il fondamento dello Stato e della società. Ecco perchè è una questione sociale, e v'è quindi interesse economicamente e moralmente di restringere la popolazione dei Manicomi, re-stringendo l'obbligo della Provincia solo a quelli che sono pericolosi a sé ed agli altri.
Questo dovrebbe contenere quel progetto di legge che il col-lega Rava vorrebbe prossimo: però se esso dovesse venire quale era stato proposto, e nel senso a cui s'ispirava il Governo italiano, è meglio non venga. Perchè in questo argomento mi pare che il Governo italiano, stretto dal bisogno del proprio bilancio, abbia avuto sempre questo ideale: di vedere che lo Stato non spenda per raggiungere il pareggio, salvo lo spareggio nei bilanci delle Provincie, dei Comuni e dei
con-tribuenti. (Bene).
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e perc-hè si raggiunga qualche cosa di buono bisogna che il progetto di legge si uniformi a questo concetto, che, togliendo alle Provincie il carico di spese, si lasci loro l'amministrazione completa dei Manicomi, ma insieme a questo carico loro si lasci pure la libertà di ammettere e licenziare 1 matti ; perchè attualmente la Provincia in questo servizio non fa altro che riscuotere dai contribuenti e pagare. Ora non è così che possiamo intendere l'amministrazione delle Provincie : ammi-nistrare vuol dire riscuotere, ma anche controllare e vedere chiaro in quanto si paga.
Vengo all'accenno fatto dal rappresentante della Deputa-zione di Genova, che cioè forse vi è qualche Provincia che di-spone di queste attribuzioni. Anche ieri, discutendosi altro argomento, si accennò a richiedere provvedimenti legislativi in cose che noi abbiamo sempre fatte, e che spero continue-remo a fare. In quanto siamo preposti alle Provincie, le leggi le dobbiamo interpretare nel loro senso ; siamo incaricati di questo servizio e vi provvederemo all'infuori di qualunque in-gerenza, poiché è grave che nei Manicomi vi entri l'inge-renza prefettizia, non sancita da legge solenne, mentre non c'è che la legge comunale la quale mette puramente e semplicemente a carico delle Provincie le spese pei maniaci p o -veri. Noi, per la Provincia di Novara, abbiamo istituito il servizio facendo noi stessi un regolamento, convinto di averne il diritto; perchè sarebbe davvero strano che altri pretendesse arrogarsi tale facoltà.
Facendo il regolamento noi abbiamo deferito alla Deputa-zione provinciale tutto quello che si riferisce all'ammissione dei mentecatti, come si sarebbe fatto per qualunque altro ser-vizio. Le ammissioni vengono decretate, dopo che il Direttore ha dato il suo parere, dalla Deputazione, e non si capisce come l'azione prefettizia abbia da esplicarsi in tutto questo. Se questo sistema, che ci pare l'unico corretto, fosse adottato da altri — meno dove non esiste Manicomio provinciale, come per esempio a Torino, dove il R. Manicomio è un'Opera pia autonoma, — io non so vedere come si vada fuori della legge, se le Deputazioni provinciali provvedono per loro conto, anzi mi pare che si andrebbe fuori dalla legge, se altri, che non fosse la Provincia, volesse provvedere a questo servizio. Mi professo su ciò impenitente, ma spero che l'assemblea mi
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P r e s i d e n t e : Non solo l'assolve, ma, come vede, la loda!
S e r a f i n i (Ancona): Si è discusso abbastanza e quindi sen- Limitazione obbligo . „ ;
a. Provincia ai maniaci
pe-z'altro, d'accordo colle Provincie di Ferrara, Venezia e Siena, riciiosi, Ricovero degli
- . , , • , , ,, , -, altri nei Ricoveri di
men-propongo un - ordine del giorno, che non e altro che la prò- dicita colia spesa metà posta di Pisa, tenuto conto delle opinioni di altri oratori. a Mòrdine'decorno
Il