Approvazione. È approvata.
g i S S n a i i t m e m b r f " » ™ s » « l e » t es 0r a prego ,1 Congresso di passare alla
di-^ai n ^ t r a t i vPar o v i n c i a l e " i o n e del quesito n. 3 dell'ordine del giorno (vedi allegato
Soppressione dell'escili- n . 2 3 , p a s . 6 3 7 ) • sione attuale. o
(Ancona).
Soppressione dell' ultimo comma dell'articolo
23della legge
comunale e provinciale, eliminando l'esclusione dei Consiglieri
comunali da membri della Giunta provinciale
amministra-tiva, (Ancona).
Apro la discussione sopra questo quesito.
B r u i t a t i (Como): Desidererei sapere se questa proposta comprenda anche i Consiglieri che fanno parte della Giunta comunale. In questo caso non potrei darle il mio voto. Per cui proporrei che si spieghi chiaramente che si tratta dei semplici Consiglieri, e che quelli che fanno parte della Giunta comunale non possono appartenere alla Giunta amministrativa.
G i o r d a n o (Torino): Io rivolgerei un'interrogazione al de-legato di Ancona: se, cioè, la disposizione che si tratta di mo-dificare, rifletta tutti i Comuni della Provincia o se invece si debba fare la classifica fra i capoluoghi di Provincia e i non capoluoghi. Praticamente la distinzione avrebbe molta impor-tanza ed è perciò che domando questo schiarimento.
S a n g u i n e i « ! (Parma): Secondo me se una eliminazione si deve fare, bisogna farla completa e rendere eleggibili anche i Consiglieri provinciali. Negli atti parlamentari si trovano le ragioni che hanno indotto il legislatore ad escludere i Consi-glieri comunali dalle Giunte provinciali amministrative. Ora esiste una flagrante contraddizione fra due disposizioni del nuovo testo unico. L'art. 11 esclude dalle Giunte provinciali amministrative soltanto il Sindaco e gli Assessori; l'art. 23 esclude invece tutti i Consiglieri comunali. Vi sarebbe ragione di domandare, quale delle due disposizioni debba applicarsi, perchè, di due disposizioni, che figurano nella stessa legge, non si può ammettere che una sia applicabile e l'altra no.
Volendo entrare nel concetto liberale di eliminare le esclu-sioni, l'eliminazione deve estendersi anche ai Consiglieri pro-vinciali, i quali non potrebbero influire sulle deliberazioni della Giunta, se non in quei pochissimi casi che riguardano la Provincia. Ma l'inconveniente si toglie subito, prescrivendo
113 che in simili evenienze dovranno astenersi, precisamente come dispone l'art. 273.
Se si riconosce la convenienza di rendere eleggibili i Consi-glieri comunali, che hanno partecipazione tanto maggiore negli affari sottoposti alle deliberazioni della Giunta, onde pratica-mente oggi si può astenere il Consigliere A per favorire B, e, domani, viceversa ; a fortiori quella convenienza deve rico-noscersi pei Consiglieri provinciali. Non si deve supporre che gli amministratori si valgano della loro posizione, ma, suppo-nendolo, la supposizione deve valere per tutti ; e, se il Con-gresso crede che i Consiglieri comunali possano legittimamente essere membri della Giunta provinciale, domando se non sia equo e pratico che i Consiglieri provinciali siauo messi nelle eguali condizioni. Già un passo importantissimo in questo senso, di togliere cioè l'imcompatibilità tra Consigliere provinciale e Commissario della Giunta, è stato fatto dalla Commissione Senatoria che ha riferito sul progetto Rudinì ricordato ieri, con la proposta che i Consiglieri provinciali possano essere nominati membri della Giunta provinciale fino alla metà dei commissari elettivi.
Faccia il Congresso un altro passo sulla via del decentra-mento ed estenda l'eliminazione dell'esclusione anche ai Con-siglieri provinciali.
P a l u n i b o (Napoli): Io credo che la differenza sia fondata e che vi sia un'altra ragione ; perchè se il Congresso deve far voti che certe incompatibilità scompaiano, credo però che al-cune altre si devono mantenere per evitare cumuli di fun-zioni. Nelle stesse persone, alcune volte, vi ha il Consigliere provinciale, il Consigliere comunale, il Sindaco, ecc., una quan-tità di uffici, un cumulo straordinario di cariche, e cosi suc-cede che o l'una o l'altra non si adempia bene. Io credo quindi che il Congresso non deve essere troppo largo nel voler soppresse incompatibilità; si potrebbe supporre che noi amiamo avere molte cariche.
Mi oppongo pertanto alla proposta Sanguinetti, ed appoggio
quella di Ancona senza estenderla ai Consiglieri provinciali. Proposta sospensiva
( ' a l t i e r i » ! (Novara): Io domanderei che la discussione di 011111011111 (•&<"•<»«)• questo tema sia fatta dopo che verrà concordato il modo di
costituzione della Giunta provinciale amministrativa.
Il tema non è completo. Se si esaminano le incompatibilità dell'art. 21, si debbono esaminare anche quelle degli
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coli 10 ed l'I. Per provvedere convenientemente, bisogna co-noscere prima il modo di costituzione delle Giunte, e le con-clusioni della Provincia di Milano al riguardo non sono ancora state distribuite. Proporrei quindi la sospensiva.
S e r a f i n i (Ancona): Non ho difficoltà di accettare la sospen-siva. Ma è una questione così semplice che non capisco si voglia allargare.
Il concetto di Ancona è stato questo : che, quando il Consi-glio provinciale può valersi d'un elemento buono, di cui può far tesoro nella Giunta provinciale, è un danno vietarglielo. I piccoli Comuni, dove le menti intelligenti sono così poche, sono privati dei lumi che può portare al Consiglio comunale. Questo è il movente; è una cosa così semplice; nessuno tocca nè alle Pro-vincie, nè ai Comuni ; quindi a me pare non valga la pena di-scutere tanto. La proposta ha per oggetto i semplici Consi-glieri (si guarda all'art. 23 e non all'art. 11), di queste persone sì intelligenti di cui non si vuol privare i Consigli comunali. Questo è lo scopo, e prego i colleghi di non insistere.
C a l d e r i n i (Novara): Io insisto, perchè non è completa la proposta. Oltre ai Consiglieri comunali vi sono i Consiglieri provinciali, che dovrebbero essere eleggibili. Non trovo poi che vi sia imcompatibilità neanche fra Assessore e menibro della Giunta provinciale amministrativa. La legge comunale vigente provvede già sufficientemente al riguardo; nelle ma-terie, in cui è interessato l'ente da cui uno ha la carica, bisogna si astenga dal votare. Mi pare poi che non bisogna dimenticare la questione della eleggibilità degli scaduti. Gli scaduti dopo 4 anni, non possono essere riconfermati, e noi ci siamo già trovati in grave difficoltà per surrogarli. Come si vede, è così complesso il tema che deve essere subor-dinato alla costituzione delle Giunte e quindi.è meglio per ora sospendere.
P r e s i d e n t e : Interpello il Congresso e metto ai voti la proposta sospensiva del collega Calderini : avvertendo che in generale le votazioni, se non vien chiesto l'appello nominale, avranno luogo per alzata e seduta, facendo la controprova. È inteso che per ogni Provincia vota uno solo.
Appello nominale. Chi approva la sospensiva Calderini, voglia alzarsi in piedi.
Reiezione della sospen- n i , . 1
«¡va. bi alzano 15 delegati.
Procedo alla controprova. Chi non approva si jilzi in piedi. Si alzano 19 delegati.
115 La sospensiva non è approvata.
E l i » (Genova): Farei una mozione d'ordine; proporrei di votare non uno per Provincia, ma colla maggioranza dei pre-senti.
P r e s i d e n t e : Non si può. Si verrebbe meno all'indole del Congresso stesso. È troppo chiaro che noi di Torino, che siamo in molti, potremmo troppo influire. Mi perdoni, il collega Elia, ma non è possibile.
Ora passiamo alla votazione della proposta di Ancona.
F o s c l i i n i (Benevento): Domando l'appello nominale. ,
S a n s n i n e t t i
(Parma):
L'emendamento che propongo è Estensione aiconsi-7 t . 7 . glieri provinciali.
questo: sostituire alle parole: a eliminando l esclusione dei Emendamento
Consiglieri comunali », le altre: « eliminando l'esclusione dèi
angulI,ettl ("""")•
Consiglieri comunali e dei Consiglieri provinciali ».
S e r a f i n i (Ancona): Accetterei meglio la proposta Calde-rini, perchè, a comprendere anche i Consiglieri provinciali, osta la considerazione che la Giunta amministrativa è, al-meno in parte, un'emanazione del Consiglio provinciale ed il Consigliere provinciale rappresenta un mandamento, cioè più Comuni.
P r e s i d e n t e : In sostanza non accetta l'emendamento?
Serafini (Ancona): No.
P r e s i d e n t e : Il collega Calderini in via dimostrativa ac-cennava a tutti i punti della legge; ma non ha fatto proposte esplicite?
C a l d e r i n i
(Novara):
Avendo proposto la sospensiva non Estensione agiiammi-v ' r r r n i t r a t o r i di Opere pie.
facevo altre proposte. Ora proporrei invece che l'incompati- Emendamento
1 1 *. . . Calderini (Novara).
bilità sia tolta, non solo per gli Assessori comunali, ma anche per gli amministratori delle Opere pie.
P a l u i u b o (Napoli): Io insisto che la proposta venga posta ai voti com'è, senz'allargarla di più. Voterò contro ogni pro-posta che tenda ad allargare il concetto.
D o l c i n i (Mantova): Io pure non accetto l'emendamento del rappresentante di Novara, perchè l'allargare la proposta di Ancona conduce ad accentrare in poche persone tutte le ca-riche, e verrebbe meno allo scopo più liberale che si è prefissa la legge, di allargare, invece, la cerchia delle persone che possono prender parte alle Amministrazioni pubbliche.
Voterò dunque la proposta di Ancona, e contro gli emen-damenti che rendono più ampia la portata.
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non couvenga procedere così: mettere prima ai voti la proposta di Ancona e poi quelle che si allontanano di più. Capisco tut-tavia che questo sistema non è nelle consuetudini ; se quindi vogliono seguire il metodo consueto, lo dicano.
M a g g i a (Novara): Io appoggio la proposta del Presidente, perchè io e parecchi altri ci troviamo in una condizione molto dif-ficile; noi cioè, siamo disposti a votare la proposta di Ancona, quando sia intesa come la intende uno che semplicemente la legga e non uno che abbia assistito a questa discussione.
La proposta di Ancona non dice affatto che anche altri possano poi esser non esclusi ; colla discussione che si è fatta parrebbe invece che si debba dedurre che i soli Consiglieri co-munali lo possano essere ed altri no. Ora io credo che avesse ragione il collega Calderini, sostenendo che è una questione complessa, che deve essere trattata quando si discuteranno le proposte di Milano. Non si è accettata la sospensiva e non vado a riproporla, ma prego di votare la proposta di Ancona senza emendamenti e senza pregiudizio di ciò che si discuterà poi intorno alle proposte di Milano. Intanto l'incompatibilità dei Consiglieri comunali è eliminata ; il resto è impregiudi-cato e non facciamone ora una discussione.
S a n g u l n e t t i (Parma): E una questione che io considero di giustizia. Yoto la proposta se è presentata complessiva: non mi sento di votarla limitata ai Consiglieri comunali, nel dubbio che poi sia respinta quella relativa ai Consiglieri provinciali.