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Segue: b) le ipotesi paradigmatiche di “consumazione prolungata” In primo luogo, il perdurare nel tempo del reato dopo il momento con-

manenza e dell’abitualità

3. Segue: b) le ipotesi paradigmatiche di “consumazione prolungata” In primo luogo, il perdurare nel tempo del reato dopo il momento con-

sumativo è stato affermato in diversi processi in cui si discuteva di gravi inquinamenti ambientali, cagionati dall’esposizione della popolazione e dei lavoratori a sostanze tossiche impiegate in attività industriali durate decenni – nel caso degli stabilimenti Eternit 15 o di quelli della Sacelit e

Nuova Sacelit 16 – o dalla diffusione di fumi tossici nell’atmosfera a causa

di un incendio di una discarica abusiva 17. Assai controversa è apparsa, nei

casi in analisi, l’individuazione del momento finale della durata delle fatti- specie, ricondotte nell’alveo del delitto di crollo di costruzioni o altri disa- stri dolosi (art. 434 c.p.) 18; certa, tuttavia, l’ammissione della durata nel

tempo del reato dopo il momento consumativo 19, nonché la completa in-

differenza degli organi giudicanti rispetto alla qualificazione e alla spiega- zione di tale fenomeno, rispetto al quale non si è nemmeno parlato di consumazione prolungata, quanto al massimo, di generica «fattispecie di durata» 20.

Altro ambito privilegiato in cui è stata constatata la protrazione del reato nel tempo è poi rappresentato dai delitti contro il patrimonio.

All’interno di tale categoria di reati, è stato, innanzitutto, espressamen- te riconosciuto il carattere di «reato a consumazione prolungata o a con- dotta frazionata» del delitto di furto (art. 624 c.p.), in una serie di casi in cui la condotta era consistita in una sottrazione perdurante di energia, ef- fettuata tramite allacciamento abusivo alla rete elettrica 21; in particolare,

nell’unico reato di furto contestato sono state fatte rientrare tutte le con- dotte appropriative susseguenti alla consumazione fino al momento in cui

15 Cass., Sez. I, 19 novembre 2014, n. 7941, Schmidheiny, cit. 16 Cass., Sez. IV, 28 maggio 2014, n. 31170, Vicini, cit. 17 Cass., Sez. IV, 20 febbraio 2007, n. 19342, Rubierto, cit. 18 Sul punto, v. supra, cap. I, § 3.2.

19 Si è, infatti, comunque affermato che «l’evento disastroso si è realizzato contestual-

mente al protrarsi della condotta causativa e ha continuato a prodursi fino a che questa è stata perpetrata» (così Cass., Sez. I, 19 novembre 2014, n. 7941, Schmidheiny, cit.) o che il reato si sarebbe concluso «quantomeno con la cessazione dell’attività industriale nel 1993» (Cass., Sez. IV, 28 maggio 2014, n. 31170, Vicini, cit.) o ancora che il reato sarebbe stato «configurabile per i [...] giorni dell’11 e 12 settembre 1997» (Cass., Sez. IV, 20 febbraio 2007, n. 19342, Rubierto, cit.).

20 Così, Cass., Sez. I, 19 novembre 2014, n. 7941, Schmidheiny, cit. Cfr., però, la sentenza

di secondo grado, che aveva parlato di «reato a consumazione prolungata o a condotta fra- zionata» (C. App. Torino, 3 giugno 2013, Schmidheiny, cit.).

21 Tra le più recenti: Cass., Sez. V, 24 novembre 2017, n. 9966, S., cit.; Cass., 27 ottobre 2015,

n. 1324, Di Caudo, cit.; Cass. Sez. IV, 2 ottobre 2009, n. 1537, Durro, cit.; Cass, Sez. IV, 23 gen- naio 2009, n. 18485, Falcone, cit.; Cass., Sez. IV, 15 gennaio 2009, n. 17036, Palermo, cit.

«la captazione [...] è ancora in atto» 22 o «fino a quando l’utenza è attiva» 23

o, ancora, fino «al momento dell’intervento dei verificatori dell’ENEL, i quali hanno trovato i contatori [...] in funzione» 24.

La medesima qualificazione di «reato a consumazione prolungata o a condotta frazionata» è stata poi attribuita al delitto di danneggiamento (art. 635 c.p., nella versione antecedente alla l. 15 gennaio 2016, n. 7 25),

nel cui ambito sono state sussunte condotte successive di immissione di materiali inquinanti in uno o più corsi d’acqua e che è stato considerato perdurante fino al momento dell’ultimo sversamento accertato nel pro- cesso 26.

E lo stesso è avvenuto, nel caso di un’estorsione (art. 629 c.p.) con «ra- teizzazione del pizzo», che è stata qualificata come reato «a consumazio- ne prolungata o progressiva», che continuerebbe «a prodursi nel tempo con la riscossione degli illeciti profitti» 27.

Il riconoscimento della natura di «reato a consumazione prolungata» è frequente, poi, nell’ambito del delitto di truffa (art. 640 c.p.) o di truffa ag- gravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (artt. 640, 640 bis c.p.), in casi in cui alla realizzazione di uno o più artifici o raggiri sono seguiti molteplici atti di disposizione patrimoniale, frazionati nel tempo, nei quali si è affermato che il reato perdura fino all’ultimo trasferimento di denaro 28.

Ipotesi emblematiche, da questo punto di vista, quelle di truffe com- messe al fine di ottenere finanziamenti pubblici che vengano sommini- strati ratealmente 29; truffe in assunzione a un pubblico impiego, nell’am-

22 Cass. Sez. IV, 2 ottobre 2009, n. 1537, Durro, cit. Così anche: Cass., Sez. V, 24 novem-

bre 2017, n. 9966, S., cit.; Cass., 27 ottobre 2015, n. 1324, Di Caudo, cit.

23 Cass, Sez. IV, 23 gennaio 2009, n. 18485, Falcone, cit. 24 Cass., Sez. IV, 15 gennaio 2009, n. 17036, Palermo, cit.

25 La norma recitava: «Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in par-

te, inservibili cose mobili o immobili altrui è punito [...]».

26 Da ultimo: Cass., Sez. III, 18 marzo 2013, n. 32797, Rubegni, cit.; Cass., Sez. IV, 21 ot-

tobre 2010, n. 9343, Valentini, cit.

27 Cass., Sez. V, 5 novembre 2010, n. 4919, Calabrese, cit.

28 In questo senso: Cass., Sez. II, 26 aprile 2018, n. 24588, Ricozzi, cit.; Cass., Sez. II, 30

novembre 2017, n. 57287, Trivellini, cit.; Cass., Sez. II, 22 novembre 2017, n. 11078, Basile, cit.; Cass., Sez. II, 5 ottobre 2017, n. 295, Tarantino, cit.; Cass., Sez. VI, 13 luglio 2017, n. 37490, Bellucci, cit.; Cass., Sez. I, 4 aprile 2017, n. 14784, Vannucci, cit.; Cass., Sez. II, 2 di- cembre 2016, n. 53667, Bellucci, cit.; Cass., Sez. II, 11 febbraio 2015, n. 6864, Alongi, cit.; Cass., Sez. II, 27 ottobre 2010, n. 41420, D., cit.; Cass., Sez. II, 9 luglio 2010, n. 28683, Bat- taglia, cit.; Cass., Sez. II, 17 giugno 2009, n. 36502, Casella, cit.; Cass., Sez. II, 11 luglio 2008, n. 31044, Miano, cit.; Cass., Sez. II, 24 aprile 2007, n. 26256, Cornello, cit.; Cass., Sez. II, 21 dicembre 2006, n. 316, Spera, cit.; Cass., Sez. II, 20 dicembre 2005, n. 3615, Jolly Me- diterraneo S.r.l., cit.; Cass., Sez. II, 3 marzo 2005, n. 11026, Becchiglia, cit.

bito delle quali le singole retribuzioni mensili sono considerate altrettanti atti di disposizione patrimoniale da parte dell’ente datore di lavoro 30; o,

infine, truffe pensionistiche, aventi ad oggetto l’illegittima percezione di un assegno mensile 31.

Alla categoria dei reati «a condotta frazionata ed a consumazione pro- lungata» 32 «configurabile secondo il duplice ed alternativo schema [...]

della fattispecie tipica» 33 è stato inoltre ascritto il delitto di circonvenzione

di persone incapaci (art. 643 c.p.), la cui fase postconsumativa è stata così estesa fino a ricomprendere reiterate condotte di induzione abusiva che avevano portato la vittima a compiere successivi atti giuridici dai quali erano discesi altrettanti effetti dannosi a suo carico 34.

Ad analoghi risultati giunge poi la giurisprudenza in relazione al delitto di usura (art. 644 c.p.), il quale, in casi in cui alla promessa di interessi usurari seguano dazioni rateali degli interessi o, comunque, azioni dirette alla riscossione dei crediti vantati, viene qualificato come reato «a condot- ta frazionata o a consumazione prolungata» 35, o «reato a condotta frazio-

nata o a consumazione prolungata [...] configurabile secondo il duplice e alternativo schema della fattispecie tipica del reato» 36, ovvero, ancora, sol-

6864, Alongi, cit.; Cass., Sez. II, 9 luglio 2010, n. 28683, Battaglia, cit.; Cass., Sez. II, 24 apri- le 2007, n. 26256, Cornello, cit.; Cass., Sez. II, 21 dicembre 2006, n. 316, Spera, cit.; Cass., Sez. II, 20 dicembre 2005, n. 3615, Jolly Mediterraneo S.r.l., cit.

30 Cass., Sez. II, 17 giugno 2009, n. 36502, Casella, cit.; Cass., Sez. II, 2 aprile 2009, n.

15669, Oriolo, cit. Similmente, con riferimento all’indebita percezione di «indennità di esclusività» da parte di medici: Cass., Sez. II, 26 aprile 2018, n. 24588, Ricozzi, cit.; Cass., Sez. II, 30 novembre 2017, n. 57287, Trivellini, cit.

31 Cass., Sez. VI, 13 luglio 2017, n. 37490, Bellucci, cit.; Cass., Sez. II, 2 dicembre 2016,

n. 53667, Bellucci, cit.; Cass., Sez. II, 3 marzo 2005, n. 11026, Becchiglia, cit.

32 Così: Cass., Sez. II, 29 maggio 2018, n. 29380, Ricci, cit.; Cass., Sez. II, 16 ottobre

2012, n. 45786, Migliorini, cit.

33 Sic Cass., Sez. II, 16 ottobre 2012, n. 45786, Migliorini, cit.

34 Cass., Sez. II, 29 maggio 2018, n. 29380, Ricci, cit. Nello stesso senso: Cass., Sez. II, 16

ottobre 2012, n. 45786, Migliorini, cit.

35 Cass., Sez. II, 8 giugno 2018, n. 37536, Pinna, cit.; Cass., Sez. II, 6 aprile 2018, n.

18754, Carfagno, cit.; Cass., Sez. II, 23 febbraio 2018, n. 14318, Santi, cit.; Cass., Sez. II, 11 giugno 2015, n. 40380, Cardamone, cit.; Cass., Sez. V, 24 giugno 2014, n. 42849, Lagala, cit.; Cass., Sez. II, 6 dicembre 2012, n. 7208, Novelli, cit.; Cass., Sez. II, 2 luglio 2010, n. 33871, Dodi, cit.; Cass., Sez. II, 16 dicembre 2008, n. 3776, De Luca, cit.; Cass., Sez. II, 12 giugno 2007, n. 26553, Garone, cit.

36 Così, o con locuzioni quasi identiche: Cass., Sez. II, 18 aprile 2018, n. 31786, Carrella,

cit.; Cass., Sez. II, 6 marzo 2018, n. 11839, Catania, cit.; Cass., Sez. II, 8 febbraio 2018, n. 9358, Tosoni, cit.; Cass., Sez. II, 15 novembre 2017, n. 53479, Perelli, cit.; Cass., Sez. II, 4 giugno 2014, n. 37693, D’Alessandro, cit.; Cass., Sez. II, 19 giugno 2009, n. 42322, Iannini, cit.; Cass., Sez. II, 10 luglio 2008, n. 34910, De Carolis, cit.; Cass., Sez. II, 13 ottobre 2005, n. 41045, Casadei, cit.

tanto come «reato a schema duplice» 37 e, sulla scorta di tale qualificazio-

ne, esteso nel tempo fino al momento dell’ultima percezione di somme non dovute 38 o fino al momento in cui gli imputati diano «impulso alla

procedura esecutiva per il recupero dei crediti rimasti inadempiuti e per il conseguimento dell’illecito vantaggio usurario» 39 o, comunque, pongano

in essere altre condotte finalizzate «alla “corretta” esecuzione da parte del soggetto passivo del patto usurario stipulato» 40.

Ulteriore ambito di elezione della consumazione prolungata è rappre- sentato, inoltre, dai delitti contro la pubblica amministrazione.

I delitti di concussione (art. 317 c.p.) 41, corruzione per atto contrario ai

doveri d’ufficio (art. 319 c.p.) 42, corruzione in atti giudiziari (art. 319 ter

c.p.) 43 e, da ultimo, di millantato credito (art. 346 c.p. abr.) 44, sono stati,

infatti, spesso considerati dalla giurisprudenza quali ipotesi di reato «a duplice schema [...] che assume caratteristiche assimilabili a quelle del reato progressivo» 45 o «le connotazioni tipiche della fattispecie a forma-

37 Cass., Sez. II, 21 novembre 2014, n. 50397, Aronica, cit.; Cass., Sez. fer., 19 agosto

2010, n. 32362, Scuto, cit.; Cass., Sez. II, 1° ottobre 2008, n. 38812, Barreca, cit.

38 Cass., Sez. II, 8 giugno 2018, n. 37536, Pinna, cit.; Cass., Sez. II, 18 aprile 2018, n.

31786, Carrella, cit.; Cass., Sez. II, 6 aprile 2018, n. 18754, Carfagno, cit.; Cass., Sez. II, 6 marzo 2018, n. 11839, Catania, cit.; Cass., Sez. II, 23 febbraio 2018, n. 14318, Santi, cit.; Cass., Sez. II, 15 novembre 2017, n. 53479, Perelli, cit.; Cass., Sez. II, 21 novembre 2014, n. 50397, Aronica, cit.; Cass., Sez. V, 24 giugno 2014, n. 42849, Lagala, cit.; Cass., Sez. II, 4 giugno 2014, n. 37693, D’Alessandro, cit.; Cass., Sez. II, 6 dicembre 2012, n. 7208, Novelli, cit.; Cass., Sez. II, 2 luglio 2010, n. 33871, Dodi, cit.; Cass., Sez. II, 1° ottobre 2008, n. 38812, Barreca, cit.; Cass., Sez. II, 12 giugno 2007, n. 26553, Garone, cit.

39 Cass., Sez. II, 11 giugno 2015, n. 40380, Cardamone, cit. Nello stesso senso: Cass., Sez.

II, 19 giugno 2009, n. 42322, Iannini, cit.

40 Cass., Sez. II, 8 febbraio 2018, n. 9358, Tosoni, cit.; Cass., Sez. II, 10 luglio 2008, n.

34910, De Carolis, cit. Cfr., tuttavia, Cass., Sez. II, 13 ottobre 2005, n. 41045, Casadei, cit., che precisa, con riferimento ad ipotesi di concorso postconsumativo nel delitto in esame, che «nell’ipotesi che colui il quale ha ricevuto l’incarico da parte dell’usuraio di recuperare il credito non riesca a attenerne il pagamento [...] il momento consumativo del reato di usu- ra resta quello originario della pattuizione, anteriore alla data dell’incarico».

41 Cass., Sez. VI, 3 novembre 2015, n. 45468, Macrì, cit.; Cass., Sez. VI, 12 giugno 2013,

n. 28431, Cappello, cit.; Cass., Sez. VI, 5 giugno 2007, n. 31689, Garcea, cit. Nello stesso senso, pur senza nominare alcuna delle locuzioni utilizzate usate dalla giurisprudenza per descrivere i fenomeni di “consumazione prolungata” anche: Cass., Sez. I, 2 dicembre 2005, n. 47289, Bardia, cit.

42 Cass., Sez. VI, 6 maggio 2014, n. 23365, Lotito, cit.; Cass., Sez. VI, 30 novembre 2006,

n. 40249, Pacifico, cit.; Cass., Sez. VI, 4 maggio 2006, n. 33435, Battistella, cit.

43 Cass., Sez. VI, 18 gennaio 2011, n. 14564, Aurora S.r.l., cit.; Cass., Sez. Un., 25 feb-

braio 2010, n. 15208, Mills, cit.; Cass, Sez. VI, 9 luglio 2007, n. 35118, Fezia, cit.; Cass., Sez. VI, 5 giugno 2007, n. 31691, Becagli, cit.; Cass., Sez. VI, 30 novembre 2006, n. 40249, Paci- fico, cit.; Cass., Sez. VI, 4 maggio 2006, n. 33435, Battistella, cit.

44 Cass., Sez. VI, 28 novembre 2014, n. 50078, Cicero, cit.