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Categoria che ha cominciato ad avere un peso sociale rilevante solo negli ultimi anni, i single costituiscono oggi un target di mercato molto importante, visto che in Italia il numero di famiglie unipersonali è di 5.296.881, a cui si aggiungono altre 130.000 unità se si considerano anche quelle che abitano con altre persone (tab. 4.2). Una categoria molto numerosa, composta in buona parte di persone giovani, che quindi saranno più propense a stipulare un mutuo.

Le motivazioni che spingono una persona che vive da sola a contrarre un mutuo-casa sono varie:

1) Desiderio di indipendenza dai genitori. Tanti di coloro che richiedono un mutuo-casa da single vivono ancora con i propri genitori; il momento della formale richiesta alla banca rappresenta idealmente la fine del legame con la famiglia di appartenenza e l’inizio di un nuovo ciclo di vita, in parte indipendente da quella della famiglia originaria83.

2) Entrata nel mondo del lavoro. Quando un giovane comincia a lavorare e a mantenersi da solo, può anche sentirsela di acquistare un immobile mediante un mutuo; è insomma un modo per esternare la propria indipendenza economica e affermare, in un certo senso, la propria personalità.

3) Previsione a breve della formazione di una famiglia. L’acquisto di un immobile può essere anche dovuto al fatto che si ha in previsione una convivenza o addirittura il

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Non in tutti i paesi è così: nel paesi del Nord Europa, soprattutto quelli a religione protestante, si lascia la famiglia di origine molto prima che da noi, verso i 18 anni; per chi studia, esso rappresenta il passaggio all’Università, per chi decide di abbandonare gli studi è il passaggio nel mondo del lavoro.

matrimonio; si anticipano così i tempi e si predispone la situazione per il futuro prossimo.

4) Desiderio di farsi strada nella vita come individuo indipendente da quello della famiglia originaria.

A ben guardare, le motivazioni di cui sopra possono essere sintetizzate in una sola: indipendenza. Ciò che spinge un giovane a chiedere un mutuo è l’indipendenza dal nucleo familiare originario, sia essa un’indipendenza di tipo economico oppure semplicemente di influenza dalle direttive dei genitori.

Le caratteristiche del giovane single richiedente mutuo sono precise: età compresa tra i 25 e i 30 anni, esperienza lavorativa oramai di qualche anno, contratto di lavoro a tempo indeterminato, solidità patrimoniale e reddituale dei genitori. Il single così ritratto ha buone prospettive di lavoro davanti a sé, che gli permettono di pensare alla sostenibilità della rata di un mutuo in termini buoni anche in prospettiva, desidera farsi una famiglia entro un lasso di tempo di qualche anno; in altre parole desidera costruirsi una sua vita, spesso insieme alla persona che ha scelto come partner.

A proposito del sesso dei single richiedenti mutui, la maggior parte di essi sono uomini; le donne rappresentano una netta minoranza, forse perché per una donna è più difficile mantenersi da sola, specialmente se desidera farsi una famiglia.

Quando il single richiede il mutuo per l’acquisto dell’immobile, le sue esigenze sono poche: essenzialmente quella di disporre, in un piccolo appartamento, di una cucina e di una stanza dove dormire; la metratura dell’appartamento dunque sarà quella di un monolocale. In queste condizioni, il prestito che viene richiesto – ponendo un limite massimo di 200.000 euro – è più che sufficiente per coprire la maggior parte del prezzo dell’immobile. Non è una considerazione da poco. Il fatto che la banca riesca a soddisfare tutte le esigenze del cliente non capita ad esempio nel caso della famiglia consolidata, dove il finanziamento della banca non arriva a coprire il costo di un appartamento di medie dimensioni, maggiormente adatto ad un nucleo familiare a cui la casa dove abita risulta ormai stretta. In questo caso l’acquisto dell’appartamento viene visto dal single anche come un investimento: in caso di convivenza o di matrimonio, infatti, questo può essere venduto e, con il ricavato, può essere acquistato un nuovo appartamento, magari attraverso un finanziamento derivato da un mutuo-ponte. La facilità con cui l’appartamento viene venduto, e di conseguenza i tempi di vendita, dipenderanno dal mercato della categoria a cui l’appartamento fa parte.

In sede di istruttoria di affidamento, la banca deve accertarsi che la somma richiesta dal single sia congrua con il reddito da esso percepito. Siccome infatti, al contrario di quanto accade nei due casi precedentemente visti, il percettore del reddito è uno solo, risulta necessario che questi abbia entrate superiori rispetto a quelle proprie di ciascun membro della coppia; in quest’ultimo caso

invece, si ha il vantaggio di poter cumulare i redditi dei due percettori della coppia stessa. La richiesta di un mutuo-casa da parte di un single può quindi essere soddisfatta se il richiedente ha un reddito superiore alla media dei redditi percepiti da soggetti della sua stessa età. Vero è anche che se pensa di prendere moglie o comunque di avviare una convivenza può farsi aiutare dalla moglie o dalla compagna, ma è anche ovvio che la banca giudica il reddito del richiedente in base alla sua situazione in quel preciso istante, non in un eventuale quanto ipotetico futuro.

Il fatto di percepire un solo reddito anziché due non è senza conseguenze sulla durata e sugli importi del mutuo. E’ molto probabile infatti che la durata sia più lunga e gli importi più elevati rispetto a quelli richiesti da una coppia. Sempre da questo stesso fatto deriva poi che il rischio di insolvenza del single è mediamente più alto di quello di una coppia.

I single costituiscono un bacino d’utenza già molto ampio, destinato ad ampliarsi nei prossimi anni; bisogna però tenere conto che la caratteristica fondamentale di questa categoria di soggetti, risiede nel fatto che solitamente la situazione in cui si trovano non è da considerarsi definitiva: o prima o poi il single non sarà più tale e tenderà alla stabilizzazione. A questo proposito abbiamo già detto che la banca non può tenere conto degli eventuali sviluppi di un rapporto personale in sede di istruttoria di mutuo, però può sempre tenerne conto al momento dell’ideazione di un prodotto dedicato a questi soggetti oppure far rientrare i single che non richiedono un mutuo nella più vasta categoria delle giovani coppie. Ne deriva che la categoria dei single può essere vista sia come bacino d’utenza oggetto di marketing bancario sia come potenziale soggetto in grado di rientrare in un futuro nel target delle giovani coppie o della famiglia consolidata.