• Non ci sono risultati.

Sezione 2, Le controversie scaturite e i concorrenti di SIAE

2.2 Soundreef e Patamu, i principali concorrenti di SIAE e il loro funzionamento

Soundreef Ltd, è stata fondata a Londra nel 2011 da Davide D’Atri e Francesco Danieli. I due fondatori erano entrati nel mercato dei diritti d’autore già nel 2006 quando crearono, sempre nella capitale inglese, Beatpick, azienda che si occupa di fornire licenze musicali per tv e internet. Soundreef è tecnicamente un ente di gestione indipendente (ai sensi della direttiva 489

2014/26/UE), iscritto al registro pubblico dell’Intellectual Property Office del Regno Unito 490

e attualmente attivo in tutta Europa e nel Mondo. Nata come start-up ha fatto il suo ingresso in Italia a fine 2015 come Spa dopo l’investimento di 3,5 milioni da parte di VAM Investments e di LVenture Group. Fin dalla sua fondazione nel 2011, la sua mission è stata quella di porsi come valida alternativa nel mercato della gestione collettiva dei diritti d’autore offrendo ai propri associati e agli utilizzatori servizi che sfruttano tecnologie all’avanguardia e offrono supporto personalizzato. Equità, trasparenza e velocità nelle operazioni offerte sono stati i punti a suo favore perseguiti dal momento della sua nascita. Attualmente Soundreef detiene i diritti di circa 31.000 autori ed editori, per i quali gestisce licenze di utilizzo che concede a radio/tv, teatri e cinema, esercizi commerciali, etichette discografiche, organizzatori di eventi e digital service provider. Soundreef Spa sviluppa la tecnologia presente nella piattaforma di gestione dei contenuti utilizzata dalla collecting. La tecnologia del sistema ha come fine il monitoraggio, la raccolta e la massimizzazione delle royalties distribuite ad autori ed editori. Sono milioni le transazioni processate e l’obiettivo della società è quello di migliorare la sicurezza e l’efficacia dei servizi. Soudreef Ltd è stata acquistata da Soundreef Spa a fine 2015. 491

Come precedentemente visto, è ora la no-profit LEA a riscuotere in Italia i diritti d’autore 492

per conto di Soundreef. LEA contratta e raccoglie i diritti relativi alle utilizzazioni provenienti da eventi di musica dal vivo, musica d’ambiente e licenze radio/tv mentre Soundreef continua a gestire direttamente i diritti provenienti dagli utilizzi online, perché regolamentati a livello europeo e non nazionale. Per quanto riguarda l’operato di LEA, quest’ultima ha garantito agli

BALDI CHIARA, “Storia della startup che ha fregato la Siae: Soundreef”, StartupItalia! WeBlog Storie, 2

489

novembre 2015, http://blog.startupitalia.eu/79574-20151102-soundreef-spiegato . È stata riconosciuta come società di gestione collettiva dal marzo 2016.

490

http://www.soundreef.com/chi-siamo/ (ultima consultazione 7 agosto 2018).

491

Per approfondire la fondazione di LEA si veda il capitolo 3 sezione 2.1.4.

iscritti a Soundreef procedure di rendicontazione analitiche incassando un aggio in linea con quanto richiesto da SIAE. Per il monitoraggio e la rendicontazione utilizza le tecnologie sviluppate da Soundreef.

Essendo comunque Soundreef il “cervello” del sistema è opportuno analizzarne il funzionamento.

Per autori ed editori l’iscrizione è gratuita ed effettuabile online; la procedura prevede come ultima fase il deposito degli mp3 dei brani per i quali si vuole ottenere la corresponsione dei relativi diritti d’autore. In Italia, LEA rilascia le licenze agli utilizzatori ed effettua le 493

riscossioni che poi Soundreef ripartisce attraverso una rendicontazione totalmente analitica. Il servizio “Live” consente la raccolta dei diritti provenienti da concerti ed esibizioni dal vivo mediante un servizio analitico al 100%. I calcoli avvengono entro sette giorni dall’esecuzione e i mandanti ricevono i pagamenti entro novanta giorni. Come corrispettivo per la sua attività Soundreef trattiene il 25% sui compensi, per le esecuzioni publiche, poi incassati dal mandante. Attraverso un’attività di monitoraggio, incrociata con i dati provenienti dai broadcaster, Soundreef crea un report dei passaggi in radio e tv fatti dai brani dei propri mandanti. Gli associati potranno poi visionare sul portale i passaggi dei loro brani entro 48 ore dall’esecuzione. Per questa categoria di diritti l’aggio trattenuto da Soundreef è del 19%. L’ente di D’Atri era nato offrendo un servizio di diffusione di musica d’ambiente, attività ancora disponibile che dà la possibilità ai brani degli associati di essere inseriti nella diffusione di esercizi in 20 Paesi del mondo. Anche in questo caso la rendicontazione avviene in modo analitico e trasparente visto che ogni store aderente deve fornire un report della programmazione musicale. Dal portale Soundreef il mandante può dunque visionare dove e

La gestione dei brani può avvenire in modo “totale” se l’autore che li deposita detiene il 100% dei diritti o la

493

esegue in concomitanza con gli altri aventi diritto. Se l’autore non si ha stipulato alcun contratto di edizione deve inoltre attribuirsi le percentuali del 50% sui campi “autori ed editori” sia per i DEM (Diritti di Esecuzione Musicale) che per i DRM (Diritti di Riproduzione Meccanica). Inoltre deve selezionare anche la percentuale dei diritti connessi che detiene che se è del 100% permette l’iscrizione della propri musica anche al servizio In-Store (musica d’ambiente per esercizi). Nel caso in cui vi siano co-autori, per l’iscrizione al servizio di musica d’ambiente, essi dovranno essere tutti iscritti al portale Soundreef e dichiarare congiuntamente la percentuale di diritti detenuta. Segue a queste dichiarazioni l’upload dei file mp3. Nel caso in cui un autore non detenga il 100% dei diritti e voglia iscriversi a Soundreff per tutelare la propria percentuale può farlo attraverso la “gestione parziale”. Per le due tipologie di gestione è possibile selezionare i tipi di servizi e territori che si vogliono attivare per l’amministrazione dei propri diritti da parte di Soundreef. Tratto da http:// www.soundreef.com/blog/deposito_opere_guida_pratica_autori_editori/ (ultima consultazione 7 agosto 2018).

quando un suo brano sia stato trasmesso (le commissioni trattenute da Soundreef sono del 20% per questo servizio).

Aspetto spinoso della raccolta dei diritti è quello delle utilizzazioni delle opere che avvengono in rete. Anche in questo caso Soundreef riesce a calcolare le royalties in base all’effettivo utilizzo. Tramite appositi accordi riscuote i diritti relativi ai passaggi che le opere fanno nelle principali piattaforme online (YouTube, Spotify, Deezer, GooglePlay, Apple Music, Soundcloud, Tidal, iTunes, Amazon). Soundreef, da maggio 2018, è la prima collecting a 494

rendicontare mensilmente i passaggi sui canali di YouTube. Le royalties generate dalla piattaforma di Google sono versate agli aventi diritto ogni tre mesi. Dagli utilizzi online (streaming, download, webcasting, …) Soundreef trattiene il 19% di commissione.

Il servizio DRM (diritti di riproduzione musicale) permette di fornire licenze ai produttori e alle etichette che stampano le copie di un disco permettendo un conteggio analitico delle

royalties (sulla riproduzione fotomeccanica viene applicato un aggio del 9%).

Per tutelare i suoi mandati Soundreef ha stipulato un accordo con Safe Creative, azienda che fornisce un servizio di registrazione e tutela delle opere certificandone la paternità attraverso marcatura temporale, prova inconfutabile in caso di controversie legali e accuse di plagio. Come precisato nell’Accordo per la gestione dei diritti, il recesso di mandato può essere chiesto dai mandanti per iscritto e con un preavviso di almeno 60 giorni.

Anche per gli utilizzatori di Soundreef sono attivi servizi online che permettono la richiesta delle licenze in modo facile ed immediato.

Le licenze per la diffusione di musica d’ambiente, acquistate dagli esercenti, contengono il catalogo Soundreef suddiviso per genere, stile e testi per agevolare una corretta scelta della musica da trasmettere.

Nel gennaio 2018 Soundreef ha chiuso un accordo con la società di gestione dei diritti d’autore svizzera

494

SUISA grazie a cui le due collecting raccolgono e ripartiscono reciprocamente i diritti dei propri autori ed editori per le utilizzazioni multi-territoriali online. Le due società con tale accodo hanno unito i rispettivi repertori per rapportarsi al meglio con alcuni dei più importanti DSP Digital Service Provider (Apple Music, Apple iTunes, Google Play, Amazon, Beatport, Deezer, Napster, Soundcloud, Spotify, Starmaker, Tidal, 7Digital, Vevo, Qobuz e Traxsource). Altra novità importante per Soundreef è stata l’accesso alla piattaforma MINT, creta da SUISA con la collecting statunitense SESAC, che gestisce dunque le utilizzazioni online multi-territoriali anche del repertorio della società di D’Atri. La critica di SIAE, espressa tramite comunicato, su tale annuncio esprime perplessità legata al fatto che Soundreef si è sempre detta tecnologicamente avanzata e invece ora si affida a terzi per monitorare i passaggi online. SIAE rivendica che per la gestione dei diritti online ha stretto contratti con oltre 3.000 DSP e che controlla i diritti dei propri mandatari attraverso il Licensing Hub Armonia, creato in collaborazione con importanti società europee tra cui la spagnola SGAE e la francese SACEM, che permette l’accesso al repertorio di SIAE.

Radio e Tv che intendono utilizzare il repertorio affidato a Soundreef sono tenute a contattare la collecting di D’Atri tramite il form presente sul sito. Seguirà la stipulazione di una licenza apposita alle loro esigenze. Analogamente deve comportarsi chi voglia utilizzare online il catalogo o stampare dischi contenenti brani depositati a Soundreef. Chi organizza un evento privato può richiedere una licenza apposita per diffondere brani del catalogo Soundreef. Gli organizzatori di eventi pubblici possono richiedere licenze apposite per artisti registrati a Soundreef. La richiesta del permesso può avvenire solamente online, attraverso un borderò digitale pre-compilato, e prevede che anche l’organizzatore sia iscritto al portale. Dal database l’organizzatore seleziona gli artisti Soundreef che si esibiranno.

Nascono degli interrogativi quando in uno stesso contesto, si esibiscono autori diversi iscritti a Soundreef e a SIAE o nel caso in cui un autore esegua i suoi brani tutelati da Soundreef e delle cover di artisti iscritti a SIAE. In questi casi l’organizzatore dovrà richiedere una licenza anche a SIAE e nei permessi delle due collecting saranno indicati i brani di competenza. I costi saranno dunque ripartiti tra le due licenze in base alle percentuali di diritti gestiti da Soundreef e SIAE, senza oneri aggiuntivi per l’organizzatore.

Essendo però LEA ad intercedere per conto di Soundreef sul territorio Italiano, attualmente con la creazione dell’evento online dal profilo artista o organizzatore Soundreef viene automaticamente generata una licenza LEA. Per i tariffari bisogna dunque far riferimento a quest’ultima. 495

La procedura di creazione di un evento live se effettuata dall’artista prevede che sia creato l’evento sulla

495

sezione dedicata del portale Soundreef. Nell’evento devono essere indicati giorno, luogo e artisti partecipanti, anche qualora siano iscritte ad altre collecting. È possibile segnalare chi è il principale artista del concerto e chi è di supporto. Una volta inseriti questi dati l’artista può indicare il repertorio che eseguirà e a questo punto l’organizzatore potrà fare la richiesta di licenza. Il procedimento è analogo se è l’organizzatore a creare l’evento sul portale. Al termine di firma e accettazione da parte dell’artista si genera la licenza e si può procedere al pagamento. Le tariffe sono calcolate in base al cachet percepito dall’artista. Se è inferiore a 300 € la licenza è calcolata in base alla capienza del luogo in cui si svolge il concerto e se è richiesta da un’associazione culturale va da un minimo di 19 € (con capienza 0-150 persone) ad un massimo di 99 € (con capienza 1001-2000 persone, se la capienza è superiore il costo va concordato con LEA), se invece la richiesta arriva da una società di capitali la tariffa minima è di 29 € (con capienza 0-150 persone) e la massima di 650 € (con capienza 2001-3000, se la capienza è superiore il costo va concordato con LEA). È possibile sostituire questa tariffazione contattando LEA e calcolando i costi della licenza in base all’8% degli introiti della biglietteria. Quando il cachet è invece superiore a 300 € la licenza LEA ha un costo percentuale del 10% su cachet tra 300 e 750 €, del 12% su cachet tra 751 e 2000 €, del 15% su cachet oltre 2000 €. Nel caso di eventi live con artisti sia Soundreef/LEA che SIAE il corrispettivo della licenza di LEA è calcolato in proporzione alla percentuale dei diritti gestiti da LEA dei brani eseguiti rispetto a SIAE. Esso non comporta costi aggiuntivi ed è calcolato in caso di presenza di biglietto d’ingresso in base all’imponibile C1 o se ad ingresso gratuito secondo il forfettario SIAE. Per approfondimenti https://app.box.com/s/odkrym3y05mrjlvnjbmyrt4etfxj4m92 (ultima consultazione 8 agosto 2018).

Outline

Documenti correlati