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2.3 Dinamiche della presenza straniera in Calabria

2.3.1 Una classificazione della presenza straniera

Come è stato sottolineato da alcuni studiosi85, la presenza di immigrati in Calabria può essere ricondotta a quattro categorie:

1. Immigrati cosiddetti stanziali, ossia coloro che hanno ottenuto la residenza in Calabria.

2. Immigrati stagionali: in questa categoria rientrano immigrati regolari e irregolari ma anche immigrati che hanno fatto ingresso nel nostro paese in maniera illegale.

3. Immigrati in transito, ossia coloro che decidono di rimanere in Calabria solo per un periodo di tempo limitato e necessario a proseguire il progetto migratorio in un’altra regione o in un altro paese dell’Unione Europea.

4. Rifugiati e richiedenti asilo, dei quali abbiamo già fornito una definizione e che in parte rientrano anche nella prima e nella terza categoria.

85Sarlo A. Imperio M. & Martinelli F. “Immigrazione e politiche di inclusione in Calabria” Cattedra

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Se invece facciamo riferimento alla regolarità o irregolarità del soggiorno e alla collocazione formale o informale nel mercato del lavoro la classificazione che ne deriva è la seguente:

1. Immigrati residenti, i quali possono fare riferimento ad un mercato del lavoro formale o informale.

2. Immigrati soggiornanti extra-Ue: all’interno di questa categoria rientrano anche tutti coloro che fanno ingresso in Italia per un lavoro stagionale grazie ai Decreti Flussi. I soggiornanti non comunitari rappresentano la quasi totalità degli stranieri residenti in Italia: sono 3,9 milioni e continuano ad essere la componente più debole della popolazione straniera in Italia. Infatti, il permesso di soggiorno è rigidamente subordinato al possesso di un contratto di lavoro e questo, per lo meno fino a quando non ottengano un permesso per soggiornanti di lungo periodo, li espone costantemente al rischio di veder cadere il loro status nell’alveo dell’irregolarità. Non a caso gli overstayers86

rappresentano la maggioranza degli irregolari. Sono proprio gli immigrati appartenenti a questa categoria ad essere sottoposti ad un sistema di ricatto e sfruttamento da parte dei datori di lavoro nei termini di lavoro grigio, stipendi più bassi della media, mancato rispetto delle garanzie contrattuali87.

3. Immigrati non regolari, la cui stima è particolarmente difficile anche in virtù della circolarità delle migrazioni le quali seguono la stagionalità dei settori tipici dell’economia calabrese. Abbiamo già discusso in merito alle difficoltà relative alla rilevazione delle presenze irregolari: tuttavia, rispetto al 2000, anno in cui gli immigrati irregolari erano circa 1 milione, la presenza irregolare è fortemente diminuita grazie alle frequenti sanatorie e alla minore attrattività dell’economia italiana. Ugualmente difficile è la stima della ripartizione regionale della presenza irregolare: per farlo si può fare riferimento alla percentuale di lavoratori impiegati irregolarmente indipendentemente dalla nazionalità. Nel mezzogiorno si registra il maggior peso dell’economia non osservata: la Calabria è prima in classifica per

86Tralasciando le tipologie di permesso di soggiorno la cui scadenza è un esito previsto (permessi per

motivi di studio, lavoro stagionale, cure mediche), solo nel 2014 i permessi scaduti e non rinnovati ammontano a quasi 100mila. Rientrano in questa categoria permessi di soggiorno per motivi di lavoro non stagionale e per motivi familiari. IDOS (2015), op. già citata pp. 125-126.

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impiego di lavoratori irregolari88. Come vedremo meglio più avanti, i settori

in cui è più alta la percentuale di lavoratori irregolari sono quello dell’agricoltura e dell’edilizia: la presenza di immigrati irregolari e la vicinanza dei campi ai centri di accoglienza non fanno altro che aumentare per gli imprenditori la disponibilità di manodopera a bassissimo costo.

4. Richiedenti asilo, ad oggi in costante aumento e che rappresentano un segmento importante delle pratiche di inclusione soprattutto a livello locale. Le stime sulla presenza di richiedenti asilo e rifugiati nelle diverse regioni italiane non sono stime precise: sono ad oggi disponibili i dati relativi alle presenze nei centri di accoglienza, negli hotspots e nel sistema SPRAR, mentre non esistono dati relativi ai richiedenti asilo giunti sul nostro territorio via terra o a coloro che escono dal percorso ufficiale dell’accoglienza89. Nel

2015 in Calabria i migranti accolti sono 5.66590 (2.302 nel sistema SPRAR; 1.925 nei CAS; 1438 negli hotspots e nei centri di prima accoglienza). Per quanto riguarda i progetti SPRAR, la Calabria ha raggiunto il primo posto nella classifica delle regioni con progetti SPRAR approvati: sono 11591. Nonostante il numero di progetti SPRAR approvati sia aumentato considerevolmente, ancora oggi moltissimi richiedenti asilo vengono ospitati in centri di accoglienza di grandi dimensioni: emblematico è il CARA di Crotone. Come vedremo meglio più avanti, questa categoria di immigrati è tra le più esposte a fenomeni di sfruttamento e caporalato.

Il tentativo di proporre una classificazione delle categorie di immigrati presenti non fornisce dati certi sul numero effettivo delle presenze in Calabria: per alcune categorie parliamo sempre di stime la cui variabilità dipende soprattutto dal mercato del lavoro regolare e irregolare che, in questa regione, è fortemente legato alla dimensione della stagionalità. Dunque, più che per procedere a una quantificazione del fenomeno, questa premessa era fondamentale per sottolineare come, a diversi segmenti della popolazione immigrata corrispondano diverse risposte in termini di

88Istat (2015), “Conti economici territoriali” p.9.

89Servizio Centrale dello SPRAR e UNHCR (2016), op. già citata, p.192. 90Ibidem, p.197. Dati aggiornati al primo semestre del 2016.

91Il Meridio “Richiedenti asilo e rifugiati, pubblicata la graduatoria dei bandi Sprar: la Calabria è la

regione con il maggior numero di progetti approvati” consultabile al link

http://ilmeridio.it/richiedenti-asilo-e-rifugiati-pubblicata-la-graduatoria-dei-bandi-sprar-la-calabria-e- la-regione-con-il-maggior-numero-di-progetti-approvati/

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accoglienza e servizi offerti (o negati). I due casi che proporremo più avanti si presentano come antitetici sul piano delle soluzioni proposte e sono emblematici di una situazione, quella relativa all’accoglienza e al trattamento dei migranti, che si presenta come strutturale e ormai non più confinata al solo territorio calabrese.

2.3.2 La distribuzione territoriale degli immigrati in Calabria e i settori