• Non ci sono risultati.

di Isabella Patt

AUTOCARAVAN immatricolati/anno precedente

3.4 Alcune criticità

La comparazione dei numerosi dati estrapolati dalle dirette opinioni dei camperisti con i dati dell’indagine AC Nielsen, attuata per conto dell’Asso-

8

ciazione Produttori Camper (APC)-ANFIA, ha rivelato l’esistenza di alcune criticità ricorrenti, che interessano settori specifici dei mezzi ricreazionali, soprattutto riguardo il comparto relativo al camper.

La maggior parte delle lamentele dei camperisti attuali si concentrano su tre zone specifiche del camper: la cabina-guida, il tetto e la dinette.

La cabina guida viene lamentata come spazio inutilizzabile quando il vei- colo è fermo, pur occupando gran parte della superficie “vivibile” a disposi- zione all’interno del mezzo; inoltre, essa è difficilmente separabile dal resto del veicolo e impone una ridottissima privac tra la vita condotta all’interno e all’esterno del camper, a meno che non venga oscurata tutta la superficie con gli appositi pannelli oscuranti, rinunciando, però, alla luminosità interna del veicolo.

Numerosi utenti risolvono il problema trasformando autonomamente la cabina guida: una volta parcheggiato il mezzo, ad esempio, ne ricavano uno spazio supplementare per riporre indumenti (vi sistemano, ad esempio, grucce con cappotti e piumini durante la stagione invernale) o per custodire in luogo sicuro i beni più preziosi (molte casseforti vengono ricavate, infatti, chiudendo lo spazio sottostante il sedile del passeggero) e, nei mezzi dove è possibile ruotare i sedili guida, ne ampliano la capacità ricettiva eliminando o aggiungendo arredi.

La trasformabilità di questo spazio è certamente un tema che richiede proposte innovative: la possibilità di utilizzare in maniera differenziata la zona destinata alla guida permetterebbe di guadagnare spazio aggiuntivo e funzionale all’interno del camper, e di personalizzare i veicoli a seconda delle necessità degli utenti stessi.

Stessa lamentela viene rivolta dai camperisti alla superficie occupata dal tetto del veicolo, anch’esso considerato superficie inutilizzata: gli utenti ne lamentano la scomodità e la fragilità e molte sono le proposte attuate auto- nomamente per rendere il tetto un piano calpestabile, simile a un patio, da sfruttare in aggiunta (o in sostituzione, se necessario) allo spazio messo a disposizione dall’area di parcheggio del veicolo.

La dinette è sicuramente lo spazio interno del camper più critico: la solu- zione della divisione dello spazio destinato alla cucina e quello assegnato al salotto-living room è assai complicata. Nella seconda dinette, ad esempio, quella posizionata di norma nella parte posteriore del camper, lo spazio sot- tostante il letto non è mai fruttato, mentre sono numerosissime le soluzioni adottate dai camperisti che ne ricavano autonomamente gavoni aggiuntivi o, utilizzando imbottiture realizzate su misura, ne rendono possibile la tra- sformazione sia nella disposizione del letti (da matrimoniale a uno o due letti singoli) sia in zona adibita a tavolo per mangiare. Il tavolo della dinette centrale è troppo piccolo: numerosissime sono le soluzioni adottate sia dal- le cose produttrici che dagli stessi camperisti per allungarne le dimensioni: bracci telescopici, tavolini scorrevoli, prolunghe da attaccare all’occorrenza. Le lamentele più insistenti riguardano, comunque, il piano d’appoggio della

cucina che risulta essere di dimensioni assolutamente insufficienti e poco funzionale: molti camperisti risolvono il problema con l’aggiunta di pianali in ple iglass o in legno da aggiungere all’occorrenza. Sicuramente la soluzione deve tener conto di sfruttare in maniera più proficua la parte del piano cucina destinata ai fuochi e al lavandino che, nella maggior parte dei modelli di cam- per oggi sul mercato, non prevede altro utilizzo di queste superfici se non quello primario. La trasformabilità, invece, di entrambe le superfici (ad esem- pio riuscendo a rendere i fuochi della cucina un piano di appoggio quando essi non sono utilizzati) consentirebbe di guadagnare spazio e di utilizzare lo stesso in maniera differente a secondo delle necessità.

Infine, rimangono da segnalare le criticità relative alla zona allestita a garage che potrebbe essere progettata in maniera più concreta per divenire una zona trasformabile anche nel tempo: da letto aggiuntivo ribaltabile a spazio adibito a rimessaggio bici e motorini, a zona living aperta.

CRITICITÀ individuatiSettori Dettagli

Q

UALITÀ DI

FABBRICAZIONE

Parti meccaniche Inadeguate, in alcuni modelli

addirittura obsolete

Parte esterna Eccessivamente curata, a

discapito dell’interno

Consumo energetico

Eccessivo: mancanza di siste- mi per le energie rinnovabili

U

TILIZZO

DEGLISPAZI trasformabilitàPoca

Spazio cabina-guida poco utilizzato a veicolo fermo Equipaggiamenti dinette obsoleti e non sostituibili

Superficie del tetto inutilizzata

Spazio destinato al garage non trasformabile

88

La ricerca e la comparazione dei dati ricavati dalle dirette indicazioni dei camperisti ha reso possibile la definizione di alcuni principi che si auspicano validi al fine di operare in modo corretto e coerente nella progettazione dei moderni veicoli ricreazionali, tenendo in costante riferimento i dati forniti (e per) l’utenza specifica.

Tali soluzioni sono:

autonomia di utilizzo: massimizzare la possibilità di utilizzo autono- mo e personale del mezzo (personalizzazione, esclusività, trasforma- bilità);

compatibilità: massima compatibilità – a livello dimensionale, senso- riale, cognitivo e culturale – con le caratteristiche dell’utente (anche da quegli utenti che non presentano tutte le abilità funzionari e psi- chiche);

adattabilità e essibilità: veicoli adattati (eventualmente anche con aggiunte specifiche) alle caratteristiche dell’utente, in relazione alle necessità che possono verificarsi nel corso dell’esistenza;

unicità di immagine: le soluzione preferibili sono quelle che risultano funzionali per molti senza essere connotate da un’immagine “negati- va” e stigmatizzante;

semplicità di utilizzo: le soluzioni più semplici risultano essere pre- feribili in quanto a durata e facilità di manutenzione (più un mezzo è concepito con semplicità – concettualmente nell’uso e nella percezio- ne – maggiore è il numero di utenti in grado di fruirne);

buon rapporto qualità/prezzo;

sicurezza e affidabilità: i veicoli devono essere garantiti per durare nel tempo e assicurare sicurezza di funzionamento, specie quando l’utente delega al prodotto lo svolgimento di importanti funzioni per la sua vita. Un prodotto sicuro può essere utilizzato con tranquillità, certi che siano state eliminate all’origine le possibili cause d’inciden- te (ad esempio, per l’utente con disabilità motorie risulta di primaria importanza che il veicolo possa essere mantenuto sotto controllo, eliminando stati di disagio che porterebbero in breve tempo al rifiuto della soluzione proposta);

sostenibilità e ciclo di vita: la ricerca delle aziende produttrici deve puntare al massimo abbattimento dell’inquinamento coniugato a un nuovo concetto di veicolo ricreazionale che risponda il più possibile ai principali dettami ecologici e alla salvaguardia dell’ambiente (attual- mente il problema rimane lontano dalla soluzione completa e princi- palmente si agisce sulla scelta dei materiali – schiumati realizzati in assenza di additivi chimici –, sui tessuti in fibre naturali, sui mobili che impiegano legnami provenienti da piantagioni certificate e sulle parti esterne realizzate in materiale plastico riciclato);

risparmio energetico: i veicoli devono essere predisposti per conte- nere degli alti consumi di energia elettrica (causati dalla necessità

di tenere l’impianto di riscaldamento acceso durante la sosta e nel periodo invernale, soprattutto in assenza di colonnine o di mal fun- zionamento degli allacci nelle aree di sosta). I veicoli di moderna ge- nerazione devono necessariamente installare una fonte di energia alternativa, rinnovabile e possibilmente a impatto zero. I pannelli fo- tovoltaici sono considerati la soluzione migliore come rapporto quali- tà-prezzo, montaggio e manutenzione.

90

4. L’innovazione nel settore della camperistica: