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di Giuseppe Lott

5.3 Quale innovazione

Relativamente all’offerta di innovazione sono state individuate le seguenti tematiche:

a. Materiali avanzati

• Materiali Smart che rispondono a stimoli esterni accompagnando alla risposta un’informazione (sensore) o apportando modifiche e miglio- ramenti (attuatore);

• materiali e processi a basso impatto, materiali riciclati, da fonti rinno- vabili, biodegradabilità;

• materiali compositi fibrorinforzati e/o nanostrutturati, con migliorata stabilità ad alta temperatura e alle sollecitazioni ambientali, resisten- za agli shock termici e meccanici, isolamento termico e acustico, re- sistenza chimica, compatibilità con gli alimenti;

materiali e tecnologie per additive manufacturing, prototipazione ra- pida, produzioni su piccola scala, produzioni personalizzate (amplia- mento delle caratteristiche dei materiali utilizzabili – metalli, ceramica ecc.).

Inoltre risultano di interesse:

• la funzionalizzazione dei materiali tramite trattamenti superficiali in- novativi mirati al conseguimento di particolari comportamenti protet- tivi o funzionali;

• la caratterizzazione delle superfici e dei materiali bulk con particolare rilievo alla valutazione della proprietà meccanica alla nanoscala; • materiali più leggeri anche in ottica risparmio energetico;

• modificazione delle caratteristiche superficiali per migliorare l’intera- zione tra prodotti e superficie;

• trattamenti e modifiche mirati ad aumentare le caratteristiche fisi- co-meccaniche e di durabilità del legno (ad esempio, nanotrattamenti).

b. Sostenibilità di prodotti e processi

Da intendersi su due livelli: b.1 Energia zero

Attenzione per le tecnologie rinnovabili e al mix tra sistemi tradizionali e rinnovabili, a sistemi di controllo smart.

b.2 Sostenibilità di prodotti e processi

Sostenibilità ambientale – LCA ed etichettatura ambientale – e riduzione dell’inquinamento indoor; utilizzo di prodotti di origine naturale; attenzio- ne alle forme di inquinamento meno affrontate – rumore; valorizzazione

dei materiali prodotti a livello locale (filiera corta) e, più in generale, anche a livello di produzione simbiotica, design sistemico, sostenibilità sociale e culturale.

c. Automazione, domotica e robotica

L’applicazione di tali tecnologie contribuirà alla trasformazione degli am- bienti con: l’accrescimento di essibilità-trasformabilità, il controllo microcli- ma interno e il risparmio energetico agendo anche sull’emozionalità degli spazi. Questo al di là del mercato relativo a particolari utenze (anziani e disabilità) che ancora rappresentano il principale campo di applicazione di tali tecnologie. Soluzioni automatizzate e robotiche presentano evidenti ap- plicazioni anche a livello di processo produttivo, come la razionalizzazione delle attività, lo snellimento, la sicurezza ecc. e questo nell’ottica di una cre- scente dialettica tra high-tech e low-tech – nuovo artigianato autoproduzio- ne, rapporto locale – globale, cross cultural design. In tal senso la sfida per il Sistema Italia passa anche dalla capacità di elaborare proposte in grado di conciliare e, talvolta, esaltare tali dualità. Così sempre più frequenti saranno le collaborazioni tra aziende strutturate e artigianali finalizzate alla persona- lizzazione dei prodotti.

d. Gestione del processo produttivo

Le imprese presentano problematiche relative al controllo e alla gestione del processo produttivo sicuramente differenti in base ai settori coinvolti: nel caso del comparto del camper, sono stati introdotti recentemente modelli Lean thinking e centrale appare il tema della riduzione dei tempi di produ- zione, della razionalizzazione delle fasi, della gestione dei fornitori e degli acquisti, e della diffusione degli approcci knowledge management, lean pro- duction, kanban.

Un’altra tematica di interesse è quella dell’accrescimento della qualità del servizio (anche post-vendita), mutuata anche da altri settori (ad esempio quel- lo dell’auto), oltre al già citato tema dell’efficienza energetica degli stabilimenti.

e. Disegno, modellizzazione 3D, ambienti virtuali

Attraverso un crescente impiego di soluzioni quali:

digitalizzazione e ricostruzione 3D e reingegnerizzazione di prodotti (reverse engineering) per oggetti e ambienti (cambiamento d’uso, ri- conversione, recupero);

tecnologie additive e prototipazione rapida per la realizzazione di prototipi e modelli, test d’uso, prodotti finiti;

strumenti di controllo di prodotto e processo basati su visione artificiale; strumenti e metodi di progettazione e di design finalizzati a valutare nella fase di definizione di prodotti e ambienti comfort, ergonomia, usabilità; realtà aumentata al fine di favorire nuovi processi di conoscenza.

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f. Metodi per la valutazione delle trasformazioni sociali

Impiego dei metodi della antropologia del consumo e della sociologia per analizzare trasformazioni sociali, comportamenti e domanda dei consumatori e nuovi modelli abitativi;

coinvolgimento dei destinatari nella progettazione di nuovi prodotti (co-progettazione), interesse crescente verso il tema della persona- lizzazione con strumenti che permettano di ridurre la distanza tra do- manda e offerta;

valutazione degli esiti progettuali allo scopo di migliorare la proget- tazione futura, integrazione nel prodotto di feedback smart technolo- gies, per recuperare dati sugli usi effettivi del prodotto e sul ciclo di vita completo;

crescente essibilità e personalizzazione (spaziale, simbolica e di usi);

attenzione crescente per le utenze fragili e verso il lavoro sociale come valore aggiunto.

g. Modelli di approccio al mercato

Definizione di nuovi modelli di business con la rete come strumento di conoscenza e il ruolo dell’e-commerce e le relative difficoltà di approccio.

Di particolare interesse:

il tema della costruzione di un’offerta coerente (per aggredire deter- minati mercati);

la comunicazione digitale rivolta verso l’esterno che permette di rea- lizzare strumenti di promozione e valorizzazione dei prodotti attraver- so campagne di comunicazione e di marketing di tipo multimediale e multicanale;

la possibilità di valutare in maniera diretta la domanda senza media- zione attraverso la rete.

h. Design

Al design spetta il compito di mediatore, attivatore, catalizzatore delle in- novazioni proposte come risposta all’evoluzione sociale nell’ottica della desi- gn driven innovation, per un’evoluzione metodologica che veda sempre più il ricorso ai tools del design thinking, da intendersi come processo creativo in grado di anticipare soluzioni strategiche (di prodotto, comunicazione e ser- vizio) al di là della domanda esplicita e in grado di garantire la competitività delle imprese.