Dalila Forni Università di Firenze
2. Alcune linee tematiche e strategie ricorrent
L’analisi dei graphic novel contemporanei, e in particolare dei romanzi a fu- metti che si occupano di adolescenza, si prospetta come uno studio ampio e complesso data la quantità di opere sul tema pubblicate negli ultimi anni a livello nazionale e internazionale. Si tratta di un mercato fiorente e qua- litativamente ricco, che sta tracciando nuovi percorsi della letteratura. Oc- corre quindi evidenziare alcune linee tematiche ricorrenti per comprendere quali siano i temi maggiormente affrontati all’interno del filone dei graphic
novel sull’adolescenza. Emergono indubbiamente alcuni elementi che ca-
ratterizzano, seppur attraverso strategie letterarie e visive molto diverse, la maggior parte dei volumi sul tema, esposti qui di seguito.
In primo luogo, le relazioni appaiono come uno degli elementi principali nella rappresentazione dell’identità adolescente. Spiccano le relazioni con la famiglia, spesso conflittuali, difficili, in cerca di un continuo punto di incontro che non è sempre possibile trovare. Ricordiamo poi le relazioni con i pari: il rapporto con l’amico o l’amica del cuore, con i compagni di scuola, con i propri fratelli, sorelle, cugini e cugine, fidanzati o fidanzate; rapporti generalmente non stabili e già costruiti, ma anche in questo caso in divenire, in una continua trasformazione che va spesso a minare le rela- zioni affettive o amorose. Proprio l’amore compare in queste opere come un nuovo esperimento personale, un’emozione da comprendere e speri- mentare in quanto percepita come ancora acerba seppur preponderante, invasiva. Non vanno poi dimenticate le relazioni negative, ovvero gli scontri e i confronti accesi con i propri pari, fino ad arrivare ad episodi di violenza o di bullismo (Forni, 2020).
In questi romanzi grafici emerge poi una continua volontà di esplorare il mondo al di fuori della propria conoscenza: sono storie di ragazzi e ra- gazze che vogliono rompere le regole, andare oltre i limiti imposti da fa- miglia e società per poter sperimentare e di conseguenza conoscersi, comprendersi. Il viaggio diviene quindi un elemento di scoperta del sé, di formazione, di confronto (e spesso scontro) necessario con il mondo esterno (Ulivieri & Pace). Si affiancano a queste linee tematiche anche ele- menti di grande spessore riflessivo come la morte, la fede, la religione. Gli adolescenti e i giovani adulti protagonisti di queste storie sentono il biso- gno di trovare una propria via anche per quanto riguarda il credo religioso, la propria spiritualità: sono giovani che vogliono dare un senso alla propria esistenza, senso che, frequentemente, riesce a prendere forma nel momento in cui i personaggi devono scontrarsi con la morte, sia essa di una nonna, un amico, un vecchio conoscente. I graphic novel sull’adolescenza affron- tano poi il tema del corpo. Questa fase di vita comporta infatti continui cambiamenti fisici ed estetici, e questa letteratura riesce a cogliere con de- licatezza la paura del vedere il proprio corpo cambiare, unita alla volontà di trovare un proprio stile, una propria bellezza personalizzata ma condivisa socialmente. Infine, molti di questi romanzi grafici si occupano di que- stioni identitarie legate al genere e alla sessualità: i ragazzi e le ragazze rap- presentati sono uomini e donne in divenire, che cercano un proprio posto nel mondo in quanto essere sessuati. Questi personaggi giocano quindi con le norme di genere, sperimentano, provano a capire cosa è cultural-
mente concesso, cosa è appropriato, cosa è necessario decostruire per sen- tirsi a proprio agio.
Considerando invece le strategie utilizzate per tratteggiare l’adolescenza, sono riscontrate anche in questo caso delle tendenze ricorrenti. Uno degli elementi più interessanti di questa forma letteraria è poi l’approccio scelto da autori e illustratori, autrici e illustratrici: generalmente questi libri non vogliono imporsi come dei modelli, offrendo personaggi che devono essere imitati dai giovani lettori; al contrario, lo scopo è solitamente quello di rap-
presentare il giovane pubblico di riferimento, non modellarlo secondo precisi
standard. Questa sottile ma importante scelta stilistica fa sì che lettori e let- trici si sentano direttamente coinvolti e mai giudicati durante il processo di lettura, che non diviene mai invasiva o giudicante. Viene infatti utilizzato il punto di vista e la focalizzazione degli adolescenti, tanto da essere fre- quentemente il protagonista a narrare la propria storia, così da rendere la narrazione più veritiera e maggiormente partecipata da parte dei lettori, che si sentiranno compresi e direttamente chiamati in causa. È poi comune l’uso del flashback: diversi personaggi guardano indietro al proprio passato, osservando criticamente alcuni episodi della propria infanzia o adolescenza. Troviamo quindi adolescenti che ricordano particolari momenti della loro infanzia, giovani adulti che riflettono sulla propria adolescenza, pur rima- nendo spesso il focus sulle esperienze vissute nel momento della narrazione, che acquistano però maggior valore se ancorate ad esperienze passate. Con- siderando invece il linguaggio utilizzato, questo è ben bilanciato tra uno stile poetico e una lingua molto vicina al parlato, così da aderire alla realtà e dare una visione non posticcia delle interazioni tra adolescenti. Inoltre, questa letteratura si focalizza di solito su momenti di passaggio come per esempio l’estate o il trasferimento da un luogo all’altro, che metaforica- mente si legano proprio alle condizioni adolescenti. Troviamo poi una co- stante presenza del silenzio, della mancanza della parola scritta per far prevalere il potere evocativo di alcune immagini: in questo modo, viene sottolineato il senso di solitudine o incapacità di esprimere alcune emozioni che tipicamente caratterizza l’adolescenza.