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Amministratore delegato società Technovo srl

Responsabile del Progetto Smart City Logistic City (CAAB) 

Ing. Rossi, quale delle tante definizioni di Smart City le sembra maggiormente significativa in ragione della sua esperienza?

La Smart City è una città che affronta contemporaneamente le sfide della competitività e dello sviluppo sostenibile, intervenendo con un approccio integrato, multidisciplinare e di sistema, su tutte le dimensione della città, con l’obiettivo di aumentare la qualità della vita, la partecipazione e la coesione dei propri cittadini. Inoltre, per una città Smart e sostenibile, la gestione ottimizzata delle risorse energetiche e del trasporto è sicuramente l’asset su cui lavorare.

Ing. Rossi, come è nata l’iniziativa di cui è referente?

Il progetto Smart City Logistic City nasce nell’ambito del Piano Strategico Metropolitano di Bologna, in cui una serie di soggetti: Regione, Provincia, Comune di Bologna, Università, ma anche soggetti privati, hanno proposto un format per progettare insieme la Bologna del 2020, in maniera condivisa e soprattutto sistemica. Diversi soggetti privati, società di ingegneria, come Technovo, ma anche soggetti industriali, come la Logital e Unendo Energia, si sono mostrati disponibili a collaborare.

Siamo allora partiti dal progetto City Logistic, che mira a sviluppare una modalità di trasporto delle merci, nei centri storici, soprattutto nelle ZTL, ma anche nei comuni limitrofi alla città, in una logica di città metropolitana, utilizzando mezzi elettrici, ricaricati da energia fotovoltaica. Il progetto si sviluppa a partire dalla conoscenza delle potenzialità del Centro Agroalimentare di Bologna. Com’ è noto, infatti, il CAAB ha favorito un investimento di una società, Unendo Energia Italiana, che ha lì realizzato l’impianto fotovoltaico su tetto più grande d’Europa e che produce circa 11gigawatt ora l’anno. Infatti, pur essendo il CAAB una struttura energivora, l’energia prodotta è tale che due terzi di quella prodotta vada in rete. Dal punto di vista dell’efficienza del sistema energetico, ci si pone l’obiettivo di consumare l’energia autoprodotta. Da qui l’idea di usare le batterie dei veicoli come naturale elemento di accumulo energetico che favorisce l’efficienza sia del sistema di produzione dell’energia sia quello della mobilità elettrica.

KATIA FABBRICATTI CAPITOLO 3. Bologna: Smart Community e Smart Governance

 

CITTÀ METROPOLITANE 122 ISBN: 978-88-6887-005-8 E SMART GOVERNANCE DOI: 10.6093/978-88-6887-005-8

© 2016, FedOAPress

 

So che il progetto mira ad una logica di mobilità integrata. Ce ne può parlare?

Si, infatti, il progetto prevede di dotare la città di una serie di infrastrutture per consentire la realizzazione di un sistema di mobilità elettrica su più livelli. L’architettura di comunicazione tra i sistemi di terra e i sistemi di bordo è la medesima, che può governare non solo il trasporto delle merci ma anche delle persone e le biciclette. Quindi parliamo di una mobilità assistita ad energia totalmente pulita che serve il cittadino nel suo percorso su bici, autobus, macchina, attraverso un sistema centralizzato che lo governa. Il progetto è voluto da City Logistic ma anche da MovingSun, in quanto lo slogan è muoviamoci con l’energia del sole.

A che fase del processo di realizzazione siamo?

La fase di sviluppo del concept è terminata, entro la fine del 2014 ci sarà l’avvio del servizio di ricarica elettrica con scambio della batteria, di cui Lucio Bini della Logital che ha sviluppato il prototipo vi parlerà in dettaglio. La Comunità Solare Locale, che si sta sviluppando in tutti i comuni, diventa il canale commerciale per veicolare al cittadino questo servizio innovativo. Contemporaneamente, partirà una mini flotta di 3 veicoli elettrici dal CAAB che eseguirà la consegna delle merci, inizialmente ad un numero limitato di attività commerciali del centro storico di Bologna, quali alberghi, punti di ristorazione, il mercato delle Erbe di via Ugo bassi ed il mercato del centro. I mezzi saranno dotati di una piattaforma di comunicazione terra-bordo e bordo-terra in maniera da essere monitorati. Dalla sperimentazione trarremo i parametri di carica effettiva, tempo di ricarica, autonomia ottimizzazione delle merci, numero di viaggi, etc. anche con l’obiettivo di attirare l’interesse degli stakeholders.

Quali sono le eventuali criticità che si affrontano in un’iniziativa così ambiziosa?

Le principali criticità ci saranno ovviamente nella fase di start up, per questi format innovativi, sia per quanto riguarda i naturali meccanismi di rodaggio dei prototipi, sia dal punto di vista dei costi. Infatti, è necessario che si diffonda la cultura dell’elettrico per avere volumi di investimento tali da poter realizzare l’intero progetto. Per dare slancio al progetto sarà necessario un investitore industriale forte o un finanziamento iniziale che consenta di portare sul mercato un prototipo ben sviluppato, che mostri alla comunità le potenzialità del progetto. Queste sono le criticità naturali, riscontrabili in tutti i progetti di innovazione tecnologica.

UTOPIA

SMART Mobility 

Il progetto UTOPIA è costituito da un sistema integrato di controllo del traffico. Il sistema è caratterizzato da una durata delle fasi dei cicli semaforici, cioè la durata dei tempi di verde e di rosso, che varia in tempo reale, in funzione dell'intensità del traffico rilevata da appositi sensori posizionati sotto la pavimentazione stradale. Il sistema integrato di Controllo del Traffico (Centrale semaforica, localizzazione satellitare della flotta bus), detto di tipo “adattativo a generazione dinamica di piano”, è stato sviluppato dal Comune di Bologna Settore Mobilità Sostenibile, con un cofinanziamento della Regione Emilia Romagna, a partire da un software, sviluppato dalla società Swarco MIZAR. L’algoritmo di generazione del ciclo semaforico ottimale si aggiorna ogni 3 sec utilizzando i dati di flusso veicolare provenienti da più di 1000 sensori a spira induttiva opportunamente posizionati sotto la pavimentazione stradale. Il sistema attualmente gestisce il funzionamento di circa 200 regolatori semaforici posti in tutto il territorio

KATIA FABBRICATTI CAPITOLO 3. Bologna: Smart Community e Smart Governance

 

CITTÀ METROPOLITANE 123 ISBN: 978-88-6887-005-8 E SMART GOVERNANCE DOI: 10.6093/978-88-6887-005-8

© 2016, FedOAPress

 

comunale i quali regolano il corretto funzionamento di circa 250 incroci semaforizzati. Il progetto ha ottenuto a Stoccolma nel 1999 il Bangemann Challenge Award il più importante riconoscimento a livello mondiale per le tecnologie applicate alla vita associata. UTOPIA è rappresentativo dell’idea di smartness, caratterizzata da informazione e connessione, ma anche per l’impatto sociale dell’intervento che, riducendo i tempi di spostamento nonché l’inquinamento generato dal traffico, migliora la qualità della vita dei cittadini. Il sistema di controllo del traffico è connesso anche con il sistema di localizzazione dei mezzi di trasporto pubblico usato per aggiornare le paline delle fermate. Tale integrazione permette una continua modifica dei cicli semaforici, basata sulla previsione di arrivo di un mezzo di trasporto pubblico. L’evoluzione del sistema sarà rappresentata dalla sostituzione degli attuali sensori sottotraccia con telecamere multifunzione, al fine di abbattere i costi di realizzazione e gestione e di rendere il sistema sempre più flessibile.

Carlo Michelacci

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