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Mobility La rete delle infrastrutture per la mobilità della città metropolitana di Firenze si presenta

alquanto complessa, ma garantisce le connessioni sia interne al territorio metropolitano che regionali e interregionali e presenta come principale snodo la città di Firenze. In particolare, rispetto alle dinamiche di mobilità della città metropolitana, è possibile distinguere cinque direttrici (Provincia di Firenze, 2008):

       

2 I comuni della città metropolitana aderenti al Patto dei Sindaci sono riportati sul database del sito

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Direttrice Firenze-Prato-Pistoia;

Direttrice Mugello-Emilia Romagna;

Direttrice Firenze-Pisa-Livorno;

Direttrice Val d’Elsa-Siena;

Direttrice Val d’Arno-Arezzo.

Fig. 5 Reti stradali e ferroviarie

Per quel che riguarda la rete ferroviaria, i collegamenti nazionali sono consentiti dalla dorsale ferroviaria della AV/AC che collega Firenze con Roma e Bologna e dalla linea ferroviaria Roma- Chiusi-Arezzo-Firenze-Bologna-Milano. A livello regionale, esistono altre linee ferroviarie che consentono il collegamento con le città toscane di Pisa (linea Firenze-Empoli-Pisa) e di Siena (linea Empoli-Siena-Chiusi), oltre che con i vari comuni metropolitani dell’area meridionale. Infine, la rete complementare ferroviaria del Mugello, avente come centro il comune di Borgo San Lorenzo, mette in comunicazione fra loro i comuni settentrionali fiorentini. All’interno di tale sistema ferroviario, i principali nodi sono la Stazione di Firenze Santa Maria Novella, insieme alle stazioni di Firenze Rifredi, di Firenze Campo Marte e di Empoli.

Per quel che riguarda la rete stradale, le autostrade che attraversano la città metropolitana collegano Firenze sia con Roma e Bologna (A1) che, all’interno del territorio regionale, con Prato, Pistoia, Lucca e Pisa (A11). Il Raccordo Autostradale 3 consente il collegamento con Siena, mentre la SS67 Tosco-Romagnola, che attraversa la città metropolitana lungo la direttrice nord- sud, mette in comunicazione l’empolese (direzione Pisa-Livorno) con la Romagna. Un altro collegamento strategico a livello regionale è la Strada di Grande Comunicazione Firenze-Pisa- Livorno (SGC FI-PI-LI), quale arteria primaria in direzione est-ovest di connessione del capoluogo metropolitano e regionale con la costa. Le strade regionali, inoltre, consentono non solo un’ulteriore collegamento interno alla città metropolitana (la SR429 di Val d’Elsa), ma anche con altri comuni toscani, quali Arezzo (la SR69 in Val d’Arno e la SR70 della Consuma), Siena (la SR222 Chiantigiana), Pistoia e Prato (la SR66 Pistoiese) e con altre regioni, tra cui Lazio (la SR2 Cassia) ed Emilia-Romagna (la SR65 della Futa e la SR302 Brisighellese-Ravennate). Secondo il

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Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture e della Mobilità (Regione Toscana, 2014), i principali interventi infrastrutturali futuri saranno concentrati nella piana di Firenze e riguarderanno il completamento delle linee tranviarie di Firenze verso Campi Bisenzio-Signa e Prato, la realizzazione della ciclopista dell’Arno e di interventi per la promozione della mobilità ciclabile urbana e lo sviluppo dell’infomobilità su tutto il territorio fiorentino, la cui realizzazione rappresenta un’opportunità per ripensare il sistema della mobilità alla scala metropolitana.

_________________________________________Governance

La Città Metropolitana di Firenze è uno degli enti pubblici territoriali previsti dalla Costituzione (art. 114) ed è stata istituita il 1 gennaio 2015. Secondo quanto disposto dalla Legge n. 56/2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, tra le finalità istituzionali del nuovo ente vi sono: la cura dello sviluppo strategico del territorio; la promozione e la gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione; la cura delle relazioni istituzionali.

Gli organi della città metropolitana sono il Consiglio Metropolitano, composto da 18 consiglieri e avente funzioni normative e deliberative, il Sindaco Metropolitano, che coincide con quello della città di Firenze ed è responsabile dell’amministrazione, oltre che rappresentante legale della Città Metropolitana, e, infine, la Conferenza Metropolitana, composta dai sindaci di tutti i comuni compresi nella città metropolitana, cui sono affidati poteri propositivi, consultivi e anche deliberativi nei casi riconosciuti dalla legge.

Per quel che riguarda il processo di istituzione della Città Metropolitana di Firenze, esso è avvenuto nel rispetto dei tempi stabiliti dall’art.15 della Legge Delrio: il 28 settembre 2014 sono state svolte le elezioni del Consiglio Metropolitano e il 16 dicembre 2014 è stato approvato con Deliberazione della Conferenza Metropolitana n.1 lo Statuto della Città Metropolitana di Firenze (Città Metropolitana di Firenze, 2014). In particolare, lo Statuto contiene le norme fondamentali dell’organizzazione dell’ente, comprese le attribuzioni degli organi e l’articolazione delle loro competenze, rappresentando un elemento fondamentale per l’attuazione della Città Metropolitana.

Per quel che riguarda il governo delle trasformazioni territoriali alla scala metropolitana, la recente Legge Regionale n.65/14 “Norme per il governo del territorio” ha introdotto uno strumento specifico, il Piano Territoriale della Città Metropolitana (Ptcm), di carattere sia programmatorio che strategico, in linea con quanto previsto dalla Legge Delrio.

Legge Regionale n.65 del 12/09/2014

Approvato con Delibera n.11 del 13/03/2013

Approvati con Delibera n. 2015/C/00025 dello 02/04/2015

Approvato con Delibera n. 01 del 16/12/2014

Legge regionale di Governo del Territorio

PTCP

RU/PS Firenze Capoluogo

Statuto Città Metropolitana

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Ad oggi il principale strumento che guida le trasformazione dell’area resta il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Ptcp), la cui variante è stata approvata nel 2013 ai sensi della precedente Legge Regionale n.1/2005 “Norme per il governo del territorio”. In particolare, le principali strategie indicate nel piano riguardano, in particolare (Provincia di Firenze, 2013): la promozione di una nuova cultura dell’abitare attraverso la definizione di criteri per la pianificazione urbanistica comunale volti sia alla “città esistente” che alla “città nuova”; la valorizzazione e la difesa del territorio e del paesaggio, intesi quale fonti di reddito e rendita e fattori di incremento della competitività territoriale; il potenziamento della rete infrastrutturale esistente e lo sviluppo della rete ciclabile alla scala provinciale.

Riguardo lo stato della pianificazione della città di Firenze, il Regolamento Urbanistico e la variante al Piano Strutturale, che insieme sostituiscono il Piano Regolatore Generale del comune, sono stati approvati il 2 aprile 2015 con deliberazione n.2015/C/00025 dal Consiglio Comunale, ai sensi della Legge Regionale n.1/2005. In linea con gli indirizzi del Ptcp, anche la programmazione strategica del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico pone la propria attenzione sulla rigenerazione del patrimonio edilizio esistente e, soprattutto, dismesso, sul potenziamento del trasporto pubblico e del sistema infrastrutturale, anche per la mobilità ciclabile e sulla conoscenza del territorio e del rischio geologico, idraulico e sismico.

_____________________________________________Living

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