Funzionario Amministrativo del Comune di Firenze Direzione Patrimonio (Ufficio ERP)
Che cos’è, in ragione della sua esperienza, la Smart City?
La Smart City penso che sia una “città intelligente” poiché sfrutta le sue risorse al meglio, evitando di consumarle in modo inutile e permettendo ai cittadini di comunicare nel modo più fluido possibile.
Quali aspetti della Smart City affronta il progetto SuRE-Fit?
Il progetto SuRE-Fit ha avuto come obiettivo quello di verificare l’applicabilità dell’omonima tecnologia nei paesi in cui non era stata ancora adottata da società di gestione del patrimonio pubblico immobiliare e da aziende costruttrici per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica, prevedendo la realizzazione di uno o due piani aggiuntivi su grandi complessi residenziali a tetto piano. I nuovi alloggi ad energia “quasi zero” sarebbero serviti sia all’efficientamento energetico dell’edificio, ma anche al suo consolidamento strutturale. Lì dove fosse stato possibile, si sarebbe prospettato anche di metterli a reddito o venderli.
Qual è stato il ruolo del Comune di Firenze nell’ambito del Progetto SuRE-Fit?
Il Comune di Firenze è stato l’unico ente pubblico a partecipare al progetto. Trattandosi di una tecnologia in via di sviluppo in sud Europa, Ipostudio Architetti Associati, nella figura del Professore Roberto di Giulio, ed il Responsabile Scientifico Ton Damen hanno deciso di predisporre questa verifica anche per l’Italia. Il Comune di Firenze ha avuto il compito di studiare il progetto dal punto di vista del corpo normativo vigente in materia, sia alla scala nazionale che regionale.
Quali risultati sono emersi dallo sviluppo di questa ricerca?
Lo studio condotto dal Comune ha evidenziato che la complessità del corpo normativo in materia edilizia ed urbanistica in Italia e così come gli strumenti regolatori sia alla scala urbana che edilizia ostacolino l’applicazione di questa tecnologia. Tuttavia, nel Regolamento Urbanistico e nel Piano Strutturale del Comune tale tecnologia è stata assunta come principio. Infatti, i due strumenti urbanistici si definiscono “a volume zero”, per cui è solo possibile recuperare volumi e non consumare suolo.
Quali sono stati/sono i benefici e i vantaggi prodotti da questo progetto per la realizzazione della Smart City?
Tra i benefici prodotti da questo progetto si potrebbero annoverare l’efficienza energetica, il minor consumo di suolo, l’uso di fonti rinnovabili, ma anche l’inclusione sociale. Infatti, una delle idee da sviluppare con il progetto pilota nel quartiere Le Piagge era quella di insediare nei nuovi alloggi studenti o giovani coppie che potessero integrarsi o, comunque, rompere la
MARIA ROSA TREMITERRA CAPITOLO 5 Firenze: vivibilità, partecipazione e sviluppo del territorio
CITTÀ METROPOLITANE 187 ISBN: 978-88-6887-005-8 E SMART GOVERNANCE DOI: 10.6093/978-88-6887-005-8 © 2016, FedoaPress
monotonia delle classiche assegnazioni di case popolari. Questi alloggi sarebbero potute servire anche come centraline wi-fi per servire l’area.
Quali benefici, invece, potrebbe avere per gli utenti?
I principali impatti sono di natura economica e riguardano, in particolare, la riduzione delle imposte comunali e dei consumi energetici. Inoltre, avrebbe effetti positivi anche sulla salute, riducendosi l’inquinamento, sulla coesione sociale e sul miglioramento della qualità della vita
Il progetto SuRE-FIT è stato già adottato in diversi contesti europei, per lo più del centro e del nord Europa. Secondo lei, quali sono le condizioni di attuazione e di replicabilità di questo progetto nel contesto fiorentino e, in generale, in quello italiano?
L’attuazione del progetto dipende dall’uso della normativa. Per la sperimentazione di un intervento si può andare in deroga a determinate norme, il che può rappresentare un’occasione per cambiare le norme stesse. Tutto dipende dagli enti locali e dalle loro risorse.
STEEP
SMART Environment
Il progetto STEEP (Systems Thinking for Efficient Energy Planning) è un progetto europeo, finanziato nell’ambito del FP7 Energy–Smart Cities della Commissione Europea a decorrere per due anni - da ottobre 2013 a settembre 2015. L’obiettivo generale di questo progetto è sviluppare, in base al confronto di esperienze fra le tre città partecipanti, San Sebastian (Spagna), Bristol (UK) e Firenze (Italia), un modello energetico replicabile in altri contesti, fondato sull’utilizzo della piattaforma intelligente del “systems thinking”, che consentirà di pianificare in maniera integrata rispetto a tre aspetti nevralgici della città - mobilità, efficienza energetica e ICT - per raggiungere l’obiettivo della Smart City.
Il progetto coinvolge, oltre che gli enti locali, anche dodici organizzazioni dei tre paesi ospitanti, mettendo insieme società pubbliche, private e no-profit per usufruire di una serie di competenze in materia di soluzioni Smart City nel campo dell’energia, delle ICT e dei trasporti. Per quanto riguarda il metodo di progetto, esso si fonda sul “systems thinking”. Tale metodo intende il processo di pianificazione come un sistema complesso di problemi e relazioni e prevede l’uso di una piattaforma digitale pro-attiva attraverso la quale la cittadinanza può interagire rispetto al singolo intervento. Grazie a questo strumento è possibile simulare degli scenari futuri per la città in funzione delle possibili azioni messe in campo, oltre che verificarne lo stato di attuazione.
Il progetto si sviluppa in due fasi. Nella prima fase, già conclusa, ognuna delle tre città ha identificato un quartiere su cui sperimentare il modello energetico per la mappatura dei flussi energetici e per l’identificazione delle azioni da attuare per ridurre i consumi energetici e le emissioni di anidride carbonica. Per quanto riguarda Firenze, è stata scelta quale area pilota di progetto il Parco delle Cascine (circa 340 ha) poiché rappresenta un ecosistema urbano multi- obiettivi, caratterizzato da un uso misto del suolo, sia di proprietà pubblica che privata. Grazie anche a tre incontri con gli stakeholder locali, al fine di discutere gli aspetti fondamentali per lo sviluppo smart dell’area, quali il turismo, l’energia, le strutture, i collegamenti con il centro storico, etc., è stato redatto lo Smart City Plan dell’area.
MARIA ROSA TREMITERRA CAPITOLO 5 Firenze: vivibilità, partecipazione e sviluppo del territorio
CITTÀ METROPOLITANE 188 ISBN: 978-88-6887-005-8 E SMART GOVERNANCE DOI: 10.6093/978-88-6887-005-8 © 2016, FedoaPress
Attualmente il Comune di Firenze e gli altri partener sono nella seconda fase del progetto, che prevede di scalare la metodologia sperimentata sull’area pilota all’intera città, così da redigere uno Smart City Plan per tutto il territorio amministrato. In particolare, nel caso del capoluogo fiorentino un team interno al Comune si è occupato di redigere un piano 0, preparato per essere presentato e discusso insieme alle associazioni, ai professionisti e alla popolazione durante incontri aperti agli stakeholder con l’obiettivo di presentare lo Smart City Plan della città per settembre 2015.