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Responsabile settore R&S del gruppo SIT

 

Quale delle tante definizioni di Smart City le sembra maggiormente significativa in ragione della sua esperienza?

Secondo l’esperienza maturata in ambito aziendale, il concetto di Smart City si concretizza nell’utilizzo di una pluralità di tecnologie e metodologie innovative e di sistemi preposti all’integrazione dei dati acquisiti, al servizio del miglioramento dell’efficienza dei processi di conoscenza, pianificazione e controllo del territorio, attraverso un modello operativo che vede il coinvolgimento attivo dei cittadini e di tutti i soggetti coinvolti (amministrazioni, enti, società, professionisti, etc.).

Quali progetti sta sviluppando la sua azienda in tema di Smart City?

Oltre a SHAGREE, i progetti sviluppati sono: SOS, che prevede il monitoraggio e recupero di suoli degradati, con particolare riferimento all’impoverimento e al rischio di desertificazione, mediante tecnologie integrate ed innovative di rilevamento da aereo e in campo; MODS, basato sulla progettazione e realizzazione di una piattaforma multicanale e interattiva (Sistema Informativo di centrale di Supporto alle Decisioni basato su WebGIS) per applicazioni di Smart Monitoring in

RAFFAELLA NIGLIO CAPITOLO 2. Bari: risparmio energetico, innovazione di processo e partecipazione attiva

 

CITTÀ METROPOLITANE 75 ISBN: 978-88-6887-005- E SMART GOVERNANCE DOI: 10.6093/978-88-6887-005-8

© 2016, FedoaPress

 

ambito di Protezione Civile, in particolare per consentire ai presìdi territoriali di inserire informazioni attraverso dispositivi mobili o dispositivi tradizionali; DroMEP che prevede l’acquisizione di dati territoriali ed ambientali, in special modo attraverso aeromobili a pilotaggio remoto (APR o droni), per il monitoraggio e la valutazione degli accumuli illeciti di rifiuti in ambito urbano, con particolare attenzione a materiali dannosi per l’ambiente e la salute dell’uomo (es. amianto).

Come contribuiranno questi progetti all’affermazione del paradigma della Smart City?

Tutti i progetti, in fase di attuazione o ancora da attuare, prevedono l’utilizzo integrato di sistemi di acquisizione di dati e informazioni a supporto della conoscenza del territorio e dell’ambiente, poiché solamente se si conosce, si può agire opportunamente e con cognizione, rendendo efficienti e mirate le azioni di gestione. Inoltre tutti i nostri progetti prevedono lo sviluppo e la fornitura di una piattaforma intelligente su base GIS che sviluppa anche moduli di supporto decisionale e che consente agli utilizzatori finali la raccolta e la consultazione di tutti le informazioni raccolte sul territorio, al fine di rendere più agevole la pianificazione delle azioni volte alla gestione intelligente del territorio.

Quali sono stati i punti di forza e i punti di debolezza di questi progetti?

Un punto di forza è sicuramente la partecipazione attiva ai raggruppamenti di volta in volta costituiti dei centri di ricerca attivi sul territorio (Politecnico di Bari, Università degli studi di Bari, Istituti del CNR etc.). Un punto di debolezza è invece la durata mediamente breve (12-18 mesi) dei progetti, pertanto non sono consentite sperimentazioni più approfondite che necessiterebbero di più tempo.

Quali sono i benefici per gli utenti connessi allo sviluppo di questi progetti?

Grazie all’approccio dei Living Labs, adottato dalla Regione Puglia per l’attuazione dei progetti di R&S, tutti i nostri progetti hanno previsto, come già accennato, la partecipazione attiva dei soggetti che abbiamo chiamato “utenti finali” quali: amministrazioni comunali, enti, società, professionisti, ma soprattutto i singoli cittadini i quali, con semplicità, possono rendersi in prima persona protagonisti dell’attuazione sperimentale raccogliendo e trasmettendo informazioni utili allo sviluppo della conoscenza del territorio.

Che rilevanza ha il tema dell’efficienza energetica all’interno dei progetti che sta sviluppando la sua azienda?

In SHAGREE ha avuto una rilevanza fondamentale. Il tema dell’efficienza energetica è infatti uno degli aspetti fondamentali che impatta sul problema delle isole di calore, problema che il progetto ha voluto contrastare mediante la progettazione ed attuazione di infrastrutture verdi. I cittadini sono stati inoltre ampiamente sensibilizzati nei confronti del tema, anche grazie alla diffusione dei risultati derivanti da un volo termico effettuato da una delle società del gruppo SIT sull’area urbana del comune di Bari, il quale ha mostrato come alcuni edifici disperdessero molto più calore rispetto ad altri.

MAGLIA 21

SMART Environment 

Il Piano Particolareggiato della Maglia 21 prevede la trasformazione urbana di un’area collocata all’estremità sud-orientale del capoluogo, attraverso la realizzazione di un quartiere residenziale per circa 8.000 abitanti. La redazione originaria del piano e la sua adozione

RAFFAELLA NIGLIO CAPITOLO 2. Bari: risparmio energetico, innovazione di processo e partecipazione attiva

 

CITTÀ METROPOLITANE 76 ISBN: 978-88-6887-005- E SMART GOVERNANCE DOI: 10.6093/978-88-6887-005-8

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risalgono agli anni ’90, ma nel tempo si è resa necessaria una variante per adeguare alle attuali prospettive di sviluppo sostenibile elementi fondamentali come la viabilità, il risparmio energetico, etc.. Il piano si inserisce pienamente nel programma di indirizzo del Piano Strategico Metropolitano BA2015 (BA2015,2008). Promotore del Piano è il Comune di Bari nell’Assessorato all’Urbanistica ed all’Edilizia Privata. Il finanziamento è del tipo pubblico/privato con il 74% a carico dei privati ed il 26% a carico dell’amministrazione. L’area della Maglia 21 copre una superficie lorda complessiva maggiore di 90 ettari, ha forma allungata nella direzione est-ovest (poco più di 2 km) e profondità variabile (160-450 m). In ragione dell’I.F.=1mc/mq, la cubatura complessiva esprimibile è pari a 866.249 mc. Particolare attenzione è stata dedicata al tema del consumo del territorio: la superficie impermeabile riguarda soltanto il 45% del totale, valore di molto inferiore a quello della città consolidata. La sperimentazione tipologica e tecnologica sulle case eco-sostenibili è finalizzata ad ottenere prestazioni energetiche di Classe A (ovvero un consumo inferiore a 30 kWh/mq all’anno) ed ambientali di livello 3 del Protocollo Itaca Puglia L.R. 13/8 Norme per l’abitare sostenibile. L’impianto tecnologico installato sui piani di copertura degli edifici, prevede la posa in opera di pannelli solari e fotovoltaici. L’inclusione sociale è invece perseguita attraverso la creazione di spazi a corte e di orti previsti al piano terra e studiati per esaltare la socializzazione e la cooperazione, declinando a pieno il concetto di “abitare sociale” quale vero e proprio valore aggiunto alla qualità del vivere. Riguardo allo stato di attuazione, il Piano della Maglia 21, ovvero il Progetto di Variante al Piano Particolareggiato per la risoluzione urbanistica della Maglia N.21- Espansione C2 ex art. 51 delle N.T.A., è in attesa di convenzionamento, fase che seguirà al termine della fase di ripartizione delle volumetrie nei 7 comparti. Molteplici sono i motivi di prolungamento dei tempi di attuazione del Piano: da un lato il venir meno degli incentivi statali, dall’altro la difficoltà da parte delle imprese locali nel realizzare infrastrutture particolarmente avanzate senza l’impegno pubblico, regionale ed europeo. Alla realizzazione delle opere di urbanizzazione seguirà la progettazione di dettaglio del quartiere secondo le indicazioni contenute nel Piano. Per ora, il piano per la Maglia 21 ha ottenuto un premio nell’autunno 2012 dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) durante Urban Promo 2012, manifestazione annuale che mette a confronto le politiche più innovative per lo sviluppo delle città. Essendo l’obiettivo del progetto anche quello di infra-strutturare l’integrazione non solo urbanistica ma anche economica tra nuovo quartiere e campagna, tale strategia potrebbe essere applicata anche alle operazioni di infrastrutturazione economica e governativa necessarie per integrare le connessioni tra comune capoluogo e corona metropolitana.

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