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Bologna Smart City: partecipazione e sostenibilità ambientale

Living Il sistema insediativo dell’area bolognese realizza un sistema radiale, dal centro verso la

2. Bologna Smart City: partecipazione e sostenibilità ambientale

In Europa ed in Italia, numerose sono le iniziative volte a valutare lo stato di attuazione della Smart City delle città italiane ed europee. A partire, infatti, dal rapporto della Vienna University of Technology, dell’University of Ljubljana, della Delft University of Technology dal titolo “Smart Cities. Ranking of European medium-sized cities” (Giffinger et al., 2007), si sono susseguiti una serie di studi mirati a classificare le diverse città italiane ed europee, in riferimento ad una serie di fattori ed indicatori. Tali classifiche, se da un lato hanno ampliato la riflessione sulla Smart City, dall’altro hanno messo in evidenza la complessità di un approccio comune, per le notevoli differenze individuate tra gli indicatori utilizzati per descrivere le 6 dimensioni di smartness.

Nell’ambito del presente studio, l’analisi di tali ranking è servita come fonte per elaborare un numero sintetico di indicatori che fosse significativo per la descrizione della smartness della città metropolitana. Gli indicatori sono stati selezionati in relazione all’utilizzo e ricorrenza dell’indicatore negli studi più rilevanti a livello europeo e nazionale, all’accessibilità a fonti di dati accreditate; alla disponibilità del dato a diverse scale territoriali e fasi temporali.

Sulla base della selezione degli indicatori, realizzata dal gruppo di ricerca, sono stati individuati 25 indicatori sintetici, 4 per ogni dimensione Smart, ad eccezione della Smart People che ne ha 516. La tabella che segue, evidenzia il risultato delle elaborazioni relative alla città metropolitana di Bologna, in confronto con la regione ed il suo capoluogo. Per agevolare la lettura dei dati la tabella riporta anche il valore medio degli indicatori per le 12 città metropolitane analizzate nel presente studio, confrontato con le relative città capoluogo e regioni.

       

KATIA FABBRICATTI CAPITOLO 3. Bologna: Smart Community e Smart Governance

 

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SC Indicatore Bo lo g n a C ittà M et ropolit an a Bo lo g n a Ca polu o g o Em ilia Roma g n a Va lo re me d io C ittà m et ropo lit an e Va lo re me d io Ca p o luo g h i Va lo re me d io re g io n i

Indice di ricambio popolazione attiva 168,07 181,49 155,81 134,30 144,49 132,33

Popolazione straniera 9,65 11,86 10,41 6,20 7,66 6,20

Associazionismo 8,89 11,95 9,87 6,86 8,61 7,25

Partecipazione elezioni europee 70,48 65,10 69,98 56,49 55,05 57,14

Laureati 0,15 0,23 0,12 0,12 0,16 0,11

Imprese di infor. e comunicazione 2,65 3,34 2,11 2,29 2,86 1,97

Nuove start-up 0,52 0,78 0,51 0,45 0,63 0,36

Reddito procapite medio 22.001 25.435 20.994 17.975 22.541 18.488

Tasso di disoccupazione 6,30 7,04 6,69 13,73 14,42 13,20

Verde urbano/territori naturali protetti 7,16 13,78 8,10 20,66 24,77 13,79

Consumo energetico 1.177,27 1.272,36 1.208,65 1.195,43 1.216,64 1.175,63

Energia rinnovabile da fotovoltaico 289,22 69,68 399,08 138,73 45,35 258,71

Raccolta differenziata 44,90 35,70 53,00 33,98 27,95 36,05

Tasso di motorizzazione 593,00 535,00 630,00 608,58 586,42 618,50

Tasso di motorizzazione auto ecol. 0,60 0,61 0,56 0,49 0,51 0,47

Offerta di trasporto pubblico 0,63 0,79 0,51 0,72 0,82 0,66

Indice di incidentalità 4,45 6,09 4,70 3,92 5,54 3,52

Sistemi di gestione certificati 1,79 0,00 7,94 8,48 25,00 8,71

Istituzioni non profit 5,83 7,72 5,78 4,46 5,66 4,79

Partecipazione elezioni nazionali 82,80 80,63 82,10 73,32 71,77 73,55

Connesione ICT tra PA 92,86 100,00 75,88 58,44 100,00 52,94

Posti letto ospedali 56,00 125,76 47,37 43,14 78,15 39,73

Tasso di povertà 21,23 22,01 24,72 30,97 28,13 33,06

Biblioteche 0,45 0,87 0,32 0,29 0,50 0,27

Offerta scuola infanzia 0,63 0,63 0,59 0,56 0,56 0,56

Tab. 3 Gli indicatori

La dimensione Smart People della città metropolitana di Bologna è stata indagata attraverso una selezione di indicatori che meglio descrivessero un modello di città metropolitana i cui cittadini siano attivi e partecipi nella vita pubblica e che riesca a valorizzare il suo capitale sociale nel rispetto di una pacifica convivenza. Per il capoluogo emiliano, tale caratteristica descrive a pieno, anche storicamente, il modello di città metropolitana che si sta realizzando.

Città metropolitana Ricambio popolazione Popolazione straniera Associazionismo Partecipazione elettorale Laureati Bologna Capoluogo

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I dati relativi agli indicatori analizzati mostrano, infatti, sia a scala comunale che metropolitana, valori dell’associazionismo di molto superiori alla media delle 12 città metropolitane analizzate, così come il dato percentuale dei votanti alle ultime elezioni del Parlamento Europeo, indicativo della forte partecipazione della popolazione alla vita pubblica. Meno confortante è il valore dell’indice di ricambio della popolazione attiva, il cui valore negativo descrive minori opportunità per i giovani in cerca di prima occupazione, a fronte di un numero di laureati di molto superiore rispetto alla media nazionale, soprattutto per il capoluogo. Per quanto riguarda il dato sulla presenza straniera, anche in questo caso si registrano presenze superiori alla media nazionale, che però rispecchiano l’andamento della Regione Emilia Romagna, che a sua volta risulta la regione italiana con l’incidenza più alta di immigrati17. I residenti stranieri si distribuiscono, infatti, diffusamente sul territorio regionale, pur risultando Bologna la città metropolitana con il maggior numero di presenze, con una lieve differenze tra capoluogo e corona metropolitana. Gli indicatori della Smart Economy restituiscono la capacità della città metropolitana di Bologna di essere trainante nello scenario economico nazionale, anche nei settori dei servizi e-business ed e-commerce. I valori degli indicatori sono tutti, infatti, superiori alla media nazionale, ad eccezione del tasso di disoccupazione che, sebbene nell’ultimo decennio subisca un incremento, risulta di molto inferiore alla media nazionale, sia a scala comunale che metropolitana.

In particolare, si registra una crescita nell’ultimo decennio del numero delle imprese, cui fa seguito un aumento del numero di imprese registrate nel settore Servizi di informazione e comunicazione. Anche i dati sulle nuove start-up sono indicativi del valore degli investimenti nel settore dell’innovazione. Altro dato significativo della dimensione Smart Economy, si riferisce al reddito procapite annuo che risulta di molto superiore alla media nazionale.

Città metropolitana Imprese di informazione…

Nuove start-up Reddito procapite medio Tasso di disoccupazione

Bologna Capoluogo

Imprese di informazione e comunicazione

Fig. 7 Smart Economy | Indicatori

Gli indicatori della dimensione Smart Environment mostrano per la città metropolitana bolognese una propensione, superiore alla media nazionale, verso l’uso di energia da fonti rinnovabili, soprattutto nei comuni della corona metropolitana. Tale situazione è, probabilmente, anche il frutto della buona pianificazione energetica realizzata con i Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile - Paes (38 dei 56 comuni bolognesi hanno redatto il Paes, di questi, circa la metà lo ha approvato ed adottato), che a partire dai comuni metropolitani hanno dato vita alle prime comunità solari locali.

Anche il dato sulla raccolta differenziata è identificativo di una buona politica locale, che ha portato la media comunale e metropolitana a valori di molto superiori rispetto a quelli nazionali. Per quanto riguarda invece i dati sugli usi energetici, che si riferiscono all’energia elettrica consumata per uso domestico, bisogna rilevare una differenza tra il capoluogo e la corona metropolitana. Quest’ultima sembra confermare i dati precedenti e quindi i risultati di

       

17 Alla fine del 2013, infatti, i 534.308 stranieri residenti in regione incidono per il 12% sul totale della

popolazione locale, contro una media nazionale dell’8,1%. Fonte: UNAR, Dossier statistico immigrazione, 2014.

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una pianificazione energetica che, attraverso azioni comunitarie, incentiva anche azioni di risparmio energetico. Di più difficile attuazione e meno efficaci risultano, invece, tali politiche nelle aree urbane centrali.

Città metropolitana Verde Consumo energetico Energia da fotovoltaico Raccolta differenziata Bologna Capoluogo

Fig. 8 Smart Environment | Indicatori

La dimensione della Smart Mobility sembra in parte supportare lo scenario smart e sostenibile della città metropolitana bolognese fin qui disegnato. Nonostante, infatti, i dati statici al 2011 non registrino una situazione particolarmente positiva in riferimento alle altre 12 città metropolitane, è dalle serie storiche che possiamo trarre considerazioni significative. Nell’ultimo decennio, infatti, il tasso di motorizzazione nel capoluogo bolognese ha fatto registrare una riduzione percentuale, frutto sicuramente dell’aumento dell’offerta di trasporto pubblico nella città di Bologna ed agli innovativi servizi di mobilità sostenibile, quali il car-sharing, che si sta ultimamente estendendo anche ai comuni metropolitani.

Diversa situazione risulta, comprensibilmente, nella corona metropolitana, per la quale il tasso di motorizzazione registra una tendenza positiva. A tali dati, vanno sommati i valori dell’indicatore relativo al tasso di immatricolazione delle autovetture cosiddette ecologiche, che risultano di molto superiori alla media nazionale, sia a scala comunale che metropolitana.

Città metropolitana Tasso di…

Autovetture euro IV,… Offerta di… Indice di incidentalità

Bologna Capoluogo

Offerta di trasporto pubblico Autovetture euro IV, euro

V e superiori Tasso di motorizzazione

Fig. 9 Smart Mobility | Indicatori

La dimensione della Smart Governance si propone di cogliere la complessità del concetto di governance, il quale risulta trasversale rispetto alle altre dimensioni che misurano la smartness delle città metropolitane. In questo senso, l’indicatore sulla connessione ICT tra amministrazioni risulta determinante per misurare la capacità di creare reti tra i diversi soggetti pubblici.

I valori relativi alla città metropolitana di Bologna mostrano i risultati di una politica decisamente avanzata in materia, con dati sull’integrazione tra pubbliche amministrazioni di molto superiori alla media nazionale sia a scala metropolitana che regionale. Superiori alla media risultano anche i dati sulle istituzioni no profit, che registrano un incremento negli ultimi 10 anni sia a scala comunale che metropolitana.

È interessante analizzare anche il dato di partecipazione alle elezioni nazionali, che ha sempre contraddistinto le province emiliane. Il valore dell’indicatore conferma, infatti, per la città metropolitana bolognese una media superiore a quella nazionale.

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Città metropolitana Bologna Capoluogo Sistemi di gestione certificati Istituzioni non profit

Partecipazione ad elezioni nazionali Connesione ICT tra

amministrazioni

Fig. 10 Smart Governance | Indicatori

La dimensione Smart Living è indicativa per la città metropolitana bolognese di una qualità della vita elevata, soprattutto grazie alla presenza dei numerosi servizi al cittadino. I dati analizzati, infatti, mostrano valori superiori alla media nazionale sia a scala metropolitana che comunale, per quanto riguarda l’offerta culturale ma anche per i servizi ospedalieri. Questi ultimi, in particolare, fanno di Bologna un polo sanitario nazionale, per la quantità e qualità dell’offerta, che si distingue anche per il tasso più basso di migrazione ospedaliera.

La situazione di benessere è confermata anche dal dato sul tasso di povertà, che risulta inferiore alla media nazionale. È però da sottolineare che, mentre a scala nazionale tale valore tende ad aumentare passando dalla scala comunale a quella metropolitana, nella città metropolitana bolognese avviene il contrario, a causa della concentrazione nel capoluogo di cittadini con reddito imponibile basso.

Città metropolitana Sanità

Povertà Biblioteche Offerta scuola infanzia

Bologna Capoluogo

Fig. 11 Smart Living | Indicatori

La rappresentazione sintetica della smartness della città metropolitana di Bologna, ottenuta grazie all’accorpamento degli indicatori per ciascuna dimensione, mostra che le migliori performance sono relative alla Smart Living. Tale risultato, come precedentemente illustrato, conferma le caratteristiche di una città metropolitana in cui il welfare è sempre stato obiettivo trainante, sorretto, soprattutto, da un forte capitale sociale. Anche il rapporto ICity Rate 2014 (Forum PA, 2014), in cui Bologna ottiene il secondo posto, sottolinea la tradizionale vivibilità del capoluogo emiliano. La classifica, infatti, che analizza 106 comuni capoluogo sulla base di 72 indicatori statistici, riporta Bologna al primo posto nella cura dell’infanzia con punteggi molto elevati nell’assistenza ospedaliera, nell’assistenza domiciliare agli anziani oltre che nella coesione sociale18. Dal grafico sintetico emerge inoltre una similitudine tra capoluogo e territorio metropolitano, in quasi tutti i valori, ad eccezione della Smart Environment, che, come precedentemente illustrato, risente della maggiore difficoltà di attuazione di azioni efficaci nelle aree centrali. Una lieve differenza tra capoluogo e territorio metropolitano si registra anche per la dimensioni Smart Mobility, in cui comprensibilmente la corona metropolitana fa maggiore

       

18 Rispetto alle edizioni precedenti, ai tradizionali indicatori standard sono state affiancate una serie di variabili

smart, più direttamente collegate alle dinamiche di innovazione tecnologica e sociale. Fonte: http://www.icitylab.it/

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fatica. Per quanto riguarda, invece, la Smart Governance, la differenza che si riscontra tra le due scale può risultare influenzata dall’indicatore Connessioni ICT tra amministrazioni, che misura il numero di comuni collegato a reti di comunicazione accessibili ad altre istituzioni pubbliche e/o private accreditate, sul totale dei comuni dell’area metropolitana. In questo caso, infatti, a fronte di una percentuale quasi del 100% dei comuni metropolitani bolognese, molto alta in rapporto alle altre città metropolitane, il dato per la città capoluogo non è significativo, in quanto pari al 100% per tutte le città metropolitane analizzate.

-0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 Smart Economy Smart Environment Smart Governance Smart Mobility Smart Living Smart People

Bologna Città Metropolitana

-0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 Smart Economy Smart Environment Smart Governance Smart Mobility Smart Living Smart People Bologna Capoluogo

Fig. 12 Le dimensioni della Smartness

3. Strategie, progetti ed interventi smart

I progetti mirati alla realizzazione della Smart City di Bologna prendono il via a partire dal documento per realizzare la strategia EUROPA 2020, per una “crescita smart, sostenibile ed innovativa”, in cui le iniziative sono per lo più riferite alla componente energetica e delle tecnologie ICT.

Il documento principale derivante dalle strategie europee è l’Agenda Digitale del 2011, che punta alla smaterializzazione della comunicazione quale strumento per il miglioramento della qualità della vita. Nell’ambito delle iniziative europee, Bologna partecipa al bando Smart City and Communities Initiatives all’interno del SET Plan del 2011, che ha dato vita a progetti soprattutto nel campo della gestione energetica e della mobilità, ed al bando The Smart City and the Communities European Innovation Partnership del 2012.

Smart People Smart Economy Smart Environment Smart Mobility Smart Governance Smart Living Ricerche Interventi/opere Progetti Tecnologie/prodotti Piani/programmi Iniziative di promozione

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Associazioni Enti locali Aziende Enti di ricerca

Fig. 15 Soggetti attuatori

La strategia generale utilizzata dalla città di Bologna nella costruzione della Smart City riguarda da un lato l’approccio “partecipato”, per l’importanza che il capoluogo emiliano affida al tema della coesione sociale, e dall’altro la visione di lungo periodo dei progetti, caratterizzati da obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica, perseguiti attraverso una stretta connessione tra amministrazione, università ed imprese.

_______________________________________SMART People

Con Smart People si è inteso classificare esperienze rivolte a realizzare una società costituita da persone con competenze informatiche e che lavorano in un ambiente ICT-enabled, avendo l'accesso all'istruzione e alla formazione, all'interno di una società inclusiva che migliora la creatività e promuove l'innovazione (Manville et al., 2014).

I progetti classificati in questa dimensione sono rappresentati soprattutto da iniziative di promozione, volte a diffondere il tema della Smart City e della cultura digitale, all’alfabetizzazione digitale ed alla riduzione del digital divide, sviluppate per lo più all’interno dell’Agenda Digitale del Comune di Bologna, con il contributo di associazioni, municipalità, enti di ricerca, quali ASTER (consorzio per il trasferimento tecnologico e la ricerca industriale), Università di Bologna e CNR. Tra queste, ad esempio il progetto Stati generali per nativi digitali, sviluppato da Next Generation Italy e dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna per colmare il divario intergenerazionale nei confronti delle nuove tecnologie. Particolare attenzione merita il progetto Smart City Test Plan, laboratorio allestito all'interno dello Smart Service Cooperation Lab, quale area di test e per la dimostrazione live dei Servizi Smart City, finanziato e sviluppato da MIUR, CNR e Telecom. Nella categoria Smart People sono state classificate tra le iniziative di promozione anche quelle rivolte alla partecipazione dei cittadini alla cura dei beni comuni, quali il Community Lab, promosso dalla Regione Emilia Romagna, i progetti di laboratori urbani, svolti all’interno del bando Cittadinanza Attiva, promossi per lo più da associazioni ed enti locali, come il progetto Bologna Par Tot, finanziato con il contributo della Regione Emilia Romagna, per definire l’uso dello spazio urbano nelle aree di intervento attraverso percorsi di progettazione partecipata.

Indirizzati a persone ICT-enabled, all'interno del più ampio obiettivo di realizzare una società inclusiva che migliora la creatività e promuove l'innovazione, sono applicazioni informatiche dedicate ai dispositivi di tipo mobile, smartphone e tablet, e progetti di ricerca europei improntati a creare piattaforme di utilizzo. Tra questi, ad esempio il progetto ICity, che promuove la co- creazione di applicazioni e servizi di interesse pubblico con il coinvolgimento attivo di cittadini, imprese, università, associazioni, attraverso una piattaforma per la gestione condivisa delle apps e dei servizi sviluppati.

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____________________________________________SMART Economy

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