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Il catalogo degli alberghi dalla A di Agnellino alla Z di Zurigo

3. Ancora, poi Ancora e Genevre

L'albergo Ancora si trovava in contrada dell'Agnello numero 971 che dal 1866 diventa via Agnello, 1 e che all'inizio del Novecento aveva l'ingresso principale in corso Vittorio Emanuele, 3.

All'interno del Fondo Ornato Fabbriche sono conservate tre pratiche edilizie relative all'indirizzo dell'Ancora, ma in nessuna di esse è specificato se i lavori riguardano l'albergo o un'altra ala della casa. Grazie alle pratiche del 1851335 e del

331 “Agnello - cam. da L. 2 a 4 pens. da L. 8 a 10 (ascensore).” Guide Treves. Milano e dintorni ed i laghi di Como, Maggiore e Lugano, Milano 1903, p. 1.

332 “In corso Vittorio Emanuele e nelle vicinanze (…). Di second’ordine (…) Hot. Agnello et du Dome,

via Agnello, 2, 100 letti da L. 3,50 a 6, pasti L. 1,50, 3-4, 4-5, pens. L. 10-14.” Guida d’Italia, Touring Club Italiano, cit., 1914, p. 117.

333 Durante i bombardamenti del 1943, Milano ha avuto “le più spaventose distruzioni fra tutte le città

d’Italia. (…) Dopo la Liberazione si contarono 2.280.000 metri cubi di macerie in aree di edilizia privata, 1.700.000 in quelle di edilizia pubblica. Circa il 25% del patrimonio abitativo era perduto.” A. Marcarini,

La vicenda urbanistica in Bombe sulla città. Milano ricostruita 1944 – 2004, Assessorato allo sviluppo

del territorio e Urban Center di Milano, Milano 2004.

334 “Furono distrutti o resi inservibili dalla guerra l’Agnello e Duomo, il Concordia, il Palace e in gran

parte il Terminus.” Milano 1848-1948, a cura di G. Ambrosi, S. Pagani, B. Valdameni, Comitato per le manifestazioni nel primo centenario delle cinque giornate di Milano, Milano 1948, p. 258.

335 “Congregazione Municipale della Città di Milano. Nella casa posta sull'angolo della Contrada

dell'Agnello e Corso Francesco marcata colli civici N. 971, 972 e 973 di ragione dell'opera Pia Modrone occorre di riparare in prossimità del tetto un tubo che serve per le pluviali per cui è duopo impiantare un ponte volante verso strada che se ne dà notifica a questa Magistratura a norma de veglianti Regolamenti avvertendo che tale opera verrà eseguita dal sottoscritto capo mastro. Firmato: Luigi Fontana. Lì: 17 luglio 1851.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 179/1.

1858336 sappiamo che l'edificio apparteneva, insieme ai civici 972 e 973, all'Opera Pia

Modrone. La conduzione dell'esercizio, invece, in base ai dati riportati all'interno delle guide commerciali edite da Bernardoni e Savallo, è affidata nel 1839 ad Antonio Mussida, dal 1840 al 1844 a Lamberti e Petrolini, nel 1845 a Maffioretti e Petrolini, dal 1846 al 1856 alla vedova Lamberti e dal 1857 al 1893 a Petrolini Rosa che negli anni Ottanta promuove il suo albergo come dotato di “eleganti appartamenti, camere separate, ristorante, pensioni, omnibus alla ferrovia, servizio puntuale, prezzi modici”337.

Nel 1894 è gestito dalla società Colombo, Berta e C. che modifica il nome dell'albergo con quello francese di Hotel Ancora e Genevre secondo un costume molto affermato a Milano e in Italia in generale in quegli anni338. Negli anni successivi la

guida commerciale edita da Savallo riporta di fianco al nome dell'albergo dal 1895 al 1907 Giovanni Colombo, dal 1908 al 1912 Bianchi G. N., nel 1913 Silvano Pompilio e nel 1914 Giovanni Caronni. L'albergo Ancora è presente nella guida commerciale del Bernardoni a partire dal 1837, nella guida Otto giorni a Milano del 1839 col riferimento al fatto che, benché sia uno dei nuovi alberghi della città, si è saputo affermare tanto da essere frequentato quanto quello dell'Agnello di antichi origini339.

Si trova nella Nuovissima guida dei viaggiatori in Italia del 1839, nella Nouveau

guide de Milan del 1840 fra gli alberghi principali della città senza, però i bagni, nella Descrizione di Milano e de’ principali suoi contorni del 1841, nel Manuale del forestiero in Milano del 1844, in Quattro giorni a Milano e suoi Corpi santi del 1852

fra gli alberghi più frequentati della città, in Milano Numeralizzato del 1854, nella

Description de la ville de Milan et de ses environs del 1856, nella Milano e i suoi dintorni del 1859 fra gli alberghi principali di Milano, nella Guide de Milan et de ses

336 “Congregazione Municipale. Il sottoscritto quale incaricato dall'Amministrazione dell'Opera Pia

Modrone si reca a debito di notificare a codesta carica che va a disporre per la costruzione di tre aperture (...), un'apertura d'uscio (...), un tavolato in primo piano e una piccola scala di discesa nella cantina il tutto nell'interno della casa in angolo della contrada dell'Agnello col corso Francesco al civico numero 971 di proprietà è della sullodata O. P. Modrone. Queste opere verranno dirette dal capo mastro qui pure sottoscritto. Aletti Fermo incaricato come sopra. Gerla Gio. Capo mastro.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 43/3.

337 Milano. Guida commerciale...(1883 - 1887), a cura di G. Savallo, cit.

338 Atti del Municipio di Milano, Annata 1905-1906, parte I, p. 243, pubblicazione n. 172 e L'italianità delle insegne in Rivista mensile del Touring Club Italiano, Touring Club Italiano, 3 (1906), p. 93.

339 “l’Albergo dell’Ancora, che sebbene nuovo è assai frequentato quanto il vecchio che gli sta dicontro e

che porta il nome della contrada stessa.” P. Fiocchi, Otto giorni a Milano, ossia guida alle cose più

rimarchevoli della città e suoi contorni divisa in otto passeggiate. Edizione con indice e appendice,

environs del 1860, nella Milano e i suoi dintorni del 1865, nella Descrizione di Milano e contorni del 1866 fra gli alberghi principali della città con “cittadini ed omnibus per

servizio ferroviario”340. È nominato nella Nuova guida illustrata storico – politica –

industriale della città di Milano del 1871, nella Milano percorsa in omnibus del 1871

fra gli alberghi situati lungo la linea rossa dell'omnibus che da piazza Duomo andava a Porta Venezia con “trattoria in casa, pronta ad ogni ora del giorno” in cui si mangiava “con tre, quattro o cinque lire al maximum”341, in The traveller’s guide of Milan del

1873, nella Guide to Milan and environs del 1875 e nella Guida tascabile della città di

Milano e suoi dintorni del 1876. È citato nella guida Treves del 1881 nella Guida per Milano e pei laghi del 1881, nella Guide de l’étranger à l’Exposition Nazionale del

1881 dove in una pubblicità si legge: “Ancora - Mme Veuve Lamberti propriétaire – Très-beaux appartements – chambres – restaurant – omnibus à la gare – service soigné – prix modérés”342, nella Guida tascabile della città di Milano e suoi dintorni del 1881 fra

gli alberghi di secondo ordine, nella Guida speciale per gli indirizzi della città di

Milano del 1884, nella Nuova guida di Milano e suoi dintorni del 1889, in L’Italie monumentale artistique et industrielle del 1891, nella Guida pratica della città del

1892, in Vade mecum di Milano del 1893, nella Guida tascabile di Milano e suoi

dintorni del 1894 fra gli alberghi di seconda categoria. In Milano Tecnica dal 1859 al 1884 è inserito nell’elenco degli alberghi che hanno subito notevoli trasformazioni343 ed

è considerato fra gli esercizi più frequentati della città nella Pianta della città di Milano edita da Vallardi intorno al 1850 e nella Pianta della città di Milano allegata alla guida di Ronchi Milano alla mano, edita nel 1879.

È ricordato nell'Annuario generale del Touring Club Italiano del 1902 con il prezzo per camera di L. 3,20. Fra le guide del XX secolo è citato nella Milano e

dintorni del 1903 con il costo della camera, compreso di lume, pari a L. 2344, nella guida

Lampugnani del 1910, nelle guide edite da Baedeker è indicato come un albergo di

340 Descrizione di Milano e contorni, compreso i laghi Maggiore, di Lugano e di Como, la Brianza e la Certosa di Pavia arricchita d'una pianta di Milano e di una carta geografica dei contorni, Milano 1866,

p. 7.

341 F. Venosta, Milano percorsa in omnibus cit., p. 138. 342 P. Preda, Guide de l'étranger, cit.

343Milano Tecnica dal 1859 al 1884, cit., p. 410. 344 Guide Treves, cit., p. 2.

secondo ordine dove una camera costava, nel 1904, da 2 a 2,50 franchi345, nel 1908 da

2,50 a 3,50 franchi346 e nel 1913 da 2,50 a 4 franchi347. Fra i servizi presenti nell'albergo,

Baedeker ricorda l'ascensore, il riscaldamento centralizzato e un numero totale di camere pari a 60. È infine ricordato nella guida edita dal Touring Club Italiano nel 1914 fra gli alberghi “per i turisti di minori esigenze”348.

Una parte dell'edificio, di proprietà dei fratelli Ettore e Ferdinando Bocconi, nel 1911 viene adibita a “cinematografo buvette e spettacoli pubblici”349 sotto la gestione

dalla Società Anonima Antonio Bonetti che nel 1910 aveva presentato alla Giunta Municipale il disegno della facciata dell'edificio chiedendo l'autorizzazione per effettuare alcune modifiche al piano terreno350.