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Il catalogo degli alberghi dalla A di Agnellino alla Z di Zurigo

30. Croce Bianca

L'albergo della Croce Bianca aveva la sua sede in corso di Porta Vercellina, 2599 in un edificio che nel 1811 subisce delle modifiche: viene costruito il terzo piano e

728 “Milano, 12 marzo 1909. Onorevole Giunta Municipale di Milano. La sottoscritta Società Milanese

Alberghi, Ristoranti e Affini si pregia fare istanza all'On. Giunta per la trasformazione nella casa in corso Vittorio Emanuele, 15 – Corso Hotel del sottotetto in locale di altezza regolare (...). Con la massima osservanza, Società Milanese Alberghi, Ristoranti e Affini.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, II serie, cartella 508/22470.

729 “Milano, 17 febbraio 1911. On. Giunta Municipale di Milano. La sottoscritta Società Milanese

Alberghi, Ristoranti e Affini in seguito ai lavori di adattamento eseguiti e collaudati chiede di poter rioccupare i locali al 4° piano coro interno nella casa in corso Vittorio Emanuele, 15 (Corso Hotel). Con Osservanza, T. Merli, consigliere delegato Società Milanese Alberghi, Ristoranti e Affini.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, II serie, 508/22470.

730 Guida d’Italia, Touring Club Italiano, cit., 1914, p. 117.

731 Milano. Guida commerciale 1914, a cura di G. Savallo, cit., p. 350.

732 K. Baedeker, Italie septentrionale, cit., 1908, p. 86; Guida d’Italia, Touring Club Italiano, cit., 1914, p.

117.

733 K. Baedeker, Italie septentrionale, cit., 1908, p. 86. 734 K. Baedeker, Italie septentrionale, cit., 1913, p. 104. 735 Guida d’Italia, Touring Club Italiano, cit., 1914, p. 117.

736 K. Baedeker, Italie septentrionale, cit., 1908, p. 86; K. Baedeker, Italie septentrionale, cit., 1913, p.

104.

737 “Piazza del Liberty, così chiamata per la facciata al N. 8, una confusa architettura di spoglio (Giovanni

e Lorenzo Muzio, 1956 – 63) che ingloba gli elementi in finta pietra della fronte del famoso caffè – concerto e albergo Trianon eretto su corso Vittorio Emanuele II da Angelo Cattaneo e Giacomo Santamaria nel 1902–1905.” Milano. Guida d'Italia, cit., p. 196.

le finestre del secondo piano vengono rese più piccole738.

All'interno della guida commerciale del Bernardoni compare per la prima volta nel 1836 anche se esistono testimonianze della sua esistenza già dal 1822. Francesco Pirovano, infatti, lo cita nel 1822739 e nel 1823740 fra gli alberghi di seconda classe. È

elencato anche nelle edizioni dal 1823 al 1828 de L’interprete milanese fra le osterie della città, gestito dai fratelli Giuseppe e Domenico Giovanelli e proprio quest'ultimo, nel 1825, in una pratica edilizia per poter aprire una porta temporanea, si identifica come “oste della Croce Bianca”741, è, infine, citato all'interno dell'Almanacco del

commercio del 1836 e 1837 e in Milano Numeralizzato del 1854.

Dal 1836 al 1857 è presente all'interno della guida del Bernardoni che ci fornisce l'elenco conduttori: dal 1845 al 1847 i fratelli Silvestri, dal 1848 al 1853 il signor Giuseppe Beretta, dal 1854 al 1857 il signor Giovanni Bianchi anche se all'archivio della Camera di commercio di Milano è conservata la dichiarazione del signor Bianchi di aver cessato la conduzione dell'albergo nel luglio del 1855742.

738 “Al Signor Conte Podestà di Milano. Intenzionato il sottoscritto di alzare il terzo piano ossia mezzanini

verso strada alla casa di sua ragione situata sul Corso di porta Vercellina al civico N. 2599. Si fa un dovere di presentare in duplo al Signor Conte Podestà il disegno dell'attuale facciata non che l'alzamento che intende fare col assistenza del capomastro Francesco Bollini. Dichiara l'esponente di obbligarsi ad otturare l'attuale apertura di Bottega segnata A e di sostituirvi una finestra eguale alle altre dello stesso piano terreno e in corrispondenza delle superiori subito scaduto l'affitto della bottega stessa che va a terminare col giorno di san Michele 1813 e con investitura del giorno primo Agosto 1810 per cui non si può ora disturbare l'inquilino con alcuna novità in di lui pregiudizio. Dichiara inoltre che nel suddetto terzo piano da alzarsi di nuovo si omettono i poggiolini a fil di muro che erano stati ideati formandovi altrettante finestre (...). le attuali finestre del secondo piano si riducono a migliore proporzione mediante il rialzo del loro vano indicato col color giallo nel disegno medesimo. Domanda quindi al Signor Conte Podestà volergli accordare l'opportuno permesso come ne spera. Approfitta il ricorrente per protestargli la più sincera stima e venerazione. Milano, li 9 aprile 1811. Angelo Maria Quadri.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 188/22.

739 “On est assez bien logé aussi dans les auberges de la seconde classe, et on y traite les étrangers à leur

gré soint à tant pour le repas, soit à la carte.” F. Pirovano, La ville de Milan, cit., 1822, pp. 419-420.

740 “Les étrangers sont parfaitmement servis dans tous les hôtels et auberges que nous venons d’indiquer

(…). Dans les auberges de la seconde classe on peut manger à tant par repas, ou à la carte.” F. Pirovano,

Milan nouvellement descrite, cit., 1823, p. 494.

741 “Congregazione Municipale di Milano. Il sottoscritto oste della Croce Bianca sul Corso di Porta

Vercellina N. 2599 fa presente che durante il tempo della operazione della nova strada ossia Corso di Porta Vercellina non può aver l'uso d'ingresso de legni e cavalli dalla parte di detta casa. Per cui (...) pel solo tempo di tale incomodo (...) il sottoscritto addimanda di far riaprire un apertura che da detta strada (...) mette nella corte di detta osteria,promettendo subito libero l'ingresso della corte della casa di farla otturare nel attuale stato quest'opera è assistita dal capo mastro Carlo Gaja (...). Firmato: Domenico Giovanelli e Carlo Gaja capo mastro.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 130/7.

742 “Notificazioni generali. Documenti dimessi. Oggetto: Il signor Giovanni Bianchi notifica d'aver col

giorno 15 luglio cessato dell'esercizio d'albergatore della Croce Bianca al Corso di Porta Vercellina num. 2599. 14 luglio 1855.” Archivio storico della Camera di Commercio di Milano, Fondo Registro Ditte, scatola 86.

Grazie a due documenti conservati all'interno del Fondo Ornato Fabbriche che attestano dei lavori nell'albergo, sappiamo che dal 1846 al 1852 il proprietario era il signor Giuseppe Casnedi che nel 1846 incarica l'ingegnere Carlo Minuti di chiedere l'autorizzazione per eseguire alcune modifiche alla facciata743 mentre nel 1852 chiede di

poter riparare un pilastro all'interno del primo piano dell'albergo744.