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Il catalogo degli alberghi dalla A di Agnellino alla Z di Zurigo

36. Due Spade

Sull’area del cimitero maggiore della zona romana e dove sorgeva la chiesa di San Lazzaro all’arco annessa al lebbrosario787, aveva sede l’albergo delle Due Spade in

borgo di Porta Romana numero 4613788, che diventa, dal 1866, corso di Porta Romana,

51789.

La prima fonte con informazioni sull’albergo delle Due Spade è conservata all’interno della prima serie del Fondo Ornate Fabbriche del 1817 ed è la richiesta, con annesso il disegno della facciata, dell’allora proprietario dell’albergo, il signor Giovanni

convenienza alcuna a fare l'ingente spesa richiesta dalla costruzione del pozzo nero a nuovo sistema oltre quella che necessita per la riduzione dei locali. (...) Nella fiducia quindi di essere favorito ne anticipa i più sentiti ringraziamenti, mentre si rassegna con stima ed osservanza. Devotissimo, Bellami Ambrogio capomastro. Milano, li 20 marzo 1899.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, II serie, cartella 208/61199.

785 “On. Giunta Municipale del Comune di Milano. Il sottoscritto in nome e nell'interesse della Signora

Luigia Rey ved. Scalfi proprietaria degli stabili in Corso San Gottardo num. 1 e Piazza del Mercato num. 10 e 12 (P. Ticinese) chiede a codesta On. Giunta il permesso di poter chiudere due campate di un portico esistente per adibirle ad uso stallazzo, come risulta dal qui sotto unito schizzo. Colla massima osservanza. L'esecutore delle opere capomastro Antonini Alessandro. 20 ottobre 1909.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, II serie, cartella 421/14734.

786 “Denuncia di Ditta in nome proprio. Data: 1911. Spettabile Camera di Commercio di Milano. Il

sottoscritto Percivaldi Ernesto domiciliato a Milano via San Gottardo, 1 in qualità di titolare si pregia notificare a codesta Onorevole Camera di Commercio che in data 14 ottobre 1902 il signor Percivaldi Ernesto figlio di fu Giuseppe ha aperto in Milano via San Gottardo, 1 un esercizio in nome proprio sotto la ditta Albergo Dogana pel commercio ristorante succedendo a Turconi Maddalena che esercitava lo stesso commercio sotto la ditta albergo Dogana. In fede Percivaldi Ernesto.” Archivio Storico della Camera di Commercio di Milano, Fondo Registro Ditte, scatola 396.

787 M. G. Tolfo, Atlante milanese, cit., pp. 142-143.

788 Utile giornale ossia guida di Milano per l’anno … (1826–1830 e 1832–1846), cit. e Guida di Milano per l’anno … (1847–1865), cit.

Porro, per ricevere una proroga per la costruzione dei poggioli790. Come viene

specificato nella pratica del 14 settembre del 1817, infatti, “Il Signor Giovanni Porro, proprietario dell’albergo delle Due Spade al ponte di Porta Romana (…) vorrebbe adattare la fronte del medesimo albergo conservando però l’altezza presente della casa e rialzando il piano dei poggioli a termini del regolamento per i medesimi”791.

Il mese seguente, il 9 ottobre, l’albergatore presenta una nuova richiesta per poter costruire, al posto di due poggioli, due finestre “pel maggior uso della stanza”792.

Qualche anno dopo, invece, il signor Porro incarica il capomastro Giuseppe Giudico per la “costruzione di un portico semplice a uso di rimessa”793 ottenendo l’autorizzazione

con la clausola che “sia fatto in buona regola d’arte e tal opera non resta esposta alla pubblica vista”794. Le due pratiche795 firmate dal successivo proprietario dell’albergo, il

790 “Alla Commissione del Pubblico Ornato. Avendo il sottoscritto anticipato di fare la gronda di vivo non

che di riformare i poggioli alla casa posta nel borgo di Pota Romana ad uso d’albergo così detto delle Due Spade come dal relativo disegno che qui unisce in duplo e necessitandoli per conseguenza un congruo tempo per l’eseguimento di tali approvazioni, supplica la bontà di questa Commissione delegata ad accordarli una proroga di mesi 4 posteriore alla scadenza del termine prescritto dall’ultimo avviso di questa prelodata Commissione (…). Firmato Giovanni Porro. Milano, 29 agosto, 1817.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 192/3.

791 ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 192/3.

792 “Alla Congregazione Municipale di Milano. Il ricorrente sottoscritto presenta a questa Commissione di

Pubblico Ornato un nuovo doppio disegno per la fronte dell’albergo delle Due Spade al Ponte di Porta Romana e vederà la suddetta Commissione che tutto ha ritenuto e quale al già approvato colla seduta del giorno 11 corrente ad erezione di due poggioli che desidero in vece due finestre pel maggior uso della stanza. Supplico pertanto per l’approvazione di variare dei suddetti due poggioli. Firmato Giovanni Porro. Milano, 9 ottobre 1817.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 192/3.

793 “I. R. Commissione de’ Pubblici Ornati. Essendo il sottoscritto Capo mastro incaricato dal Signor

Giovanni Porro albergatore delle Due Spade in Porta Romana al numero civico 4613 per la più pronta possibile costruzione di un portico semplice a uso di rimessa a termini delle veglianti rispettate prescrizioni rispettosamente ne addimanda l’analoga concessione da codesta savia I. R. Commissione urgendo moltissimo per cui supplica del favore di un sollecito decreto. Presenta la più distinta stima Giuseppe Giudico capo mastro. Milano, li 11 giugno 1822.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 193/2.

794 ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 193/2.

795 Nella prima serie del Fondo Ornato Fabbriche sono conservate anche tre pratiche in cui non è

specificato se i lavori riguardano l’albergo o un’altra parte della casa. La prima è datata 29 settembre 1825: “Congregazione Municipale di Milano. Occorrendo al sottoscritto di rifare due canne da camino, porzione di un muro, di trasportare un’apertura d’uscio ed alcuni adattamenti nell’interno della di lui casa situata in Borgo di Porta Romana al numero 4613. Notifica che le dette opere verranno dirette dal capo mastro signor Francesco Conti e mi rassegno con profondo rispetto. Firmato Francesco Conti capo mastro e Macchi Domenico Aurelio. 26 settembre 1825.” Dopo pochi giorni segue l’autorizzazione: “Ritenuta l’esatta osservanza dei veglianti regolamenti massime in punto di solidità e sicurezza segnatamente nella costruzione delle canne da camino, si accorda l’esecuzione delle opere di fabbrica interne, di cui nella presente istanza. (ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 162/1). La seconda è la richiesta presentata nel 1832 dal signor Giovanni Porro che vuole “effettuare un foro internamente (…)” in cui, però non è specificato se i lavori riguardano l’albergo o un’altra ala della casa. (ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 195/2). L’ultima è del 16 maggio 1857: “Alla Congregazione Municipale della R. Città di Milano. Il sottoscritto capo mastro Filippo Gerolini essendo incaricato del Nobile Signor

signor cavaliere don Paolo Crivelli, portano, una la data del 9 dicembre 1830 e riguarda la richiesta d’autorizzazione per “ricostruire le mura e la volta d’un pozzo nero”796, e

l’altra quella del 3 maggio 1837 in cui si notifica la necessità di eseguire alcuni lavori interni797.

Le guide commerciali riportano come conduttori: dal 1844, Giuseppe Busnelli, dal 1852 Pietro Pizzini, dal 1867 Antonio Poma, dal 1880 al 1889 Pietro Marchesi e dal 1892 al 1914 Giuseppe Collini.

È citato fra gli alberghi di seconda categoria da Francesco Pirovano nel 1822798,

1823799, 1829800 e 1830801, nell'Almanacco del commercio 1836 e 1837 ed è citato

all’interno della guida Milano nel settembre 1838, nel Nuovo ritratto di Milano del 1839, nell’edizione del 1841 della Descrizione di Milano e de’ principali suoi contorni e nell’edizione del 1841 e del 1842 della Guida di Milano. È inserito tra gli alberghi più frequentati della città da Ignazio Cantù nel 1852, in Milano Numeralizzato del 1854 e nella Recentissima descrizione di Milano e Guida dei forestieri del 1859 fra gli alberghi Marchese Don Luigi Crivelli di eseguire delle opere di fabbrica nell’interno delle sue case in borgo di Porta Romana alli civici numero 4612, 4613 e 4614 in pendenza dell’approvazione del presentato disegno per ciò che fu dovere di notificare questa rispettosa Congregazione Municipale a termini dei veglianti regolamenti le suddette opere saranno sotto alla sorveglianza e direzione del pure sottoscritto. Firmato: Gerolini Filippo capo mastro anche per il nobile Don Luigi Crivelli.” (ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 101/2).

796 “Congregazione Municipale di Milano. Occorrendo al sottoscritto Cavaliere Paolo Crivelli di far

ricostruire le mura e la volta d’un pozzo nero posto nell’interno dell’albergo delle Due Spade (…). Milano, 2 dicembre 1830. Firmato Paolo Crivelli e Pietro Savoja capo mastro.” A cui segue l’autorizzazione firmata il 9 dicembre 1830 dall’Ing. Francesco Rovaglia: “Il muro all’ingresso della cisterna servente a un pozzo nero dell’albergo delle Due Spade situata sotto parte di un cortiletto rustico e sotto un piccolo luogo terreno interno trovasi consunto e in parte sconnesso come pure la volta che copre detta cisterna è in bisogno di ricostruzione essendo segnatamente la calce quasi del tutto consumata. Conseguentemente la notificata riparazione rendesi necessaria per impedire la caduta del volto nella detta cisterna.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 83/1.

797 “Congregazione Municipale di Milano. Occorrendo al proprietario sottoscritto della casa posta al

Borgo di Porta Romana all’albergo detto delle Due Spada numero 4613 di far eseguire diverse riparazioni (…) tanto nella stalla quanto nella cantina (…) di alcuni soffitti e rifacimento di tutti 4 li canali sotterranei (…) e altre riparazioni ai tetti di tutta la casa, il tutto internamente. Milano, 3 maggio 1837. Firmato: Santino Cassani capo mastro e anche pel proprietario il Signor Cavaliere Paolo Crivelli.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, I serie, cartella 88/1.

798 “On est assez bien logé aussi dans les auberges de la seconde classe, et on y traite les étrangers à leur

gré soint à tant pour le repas, soit à la carte.” F. Pirovano, La ville de Milan, cit., 1822, pp. 419-420.

799 “Les étrangers sont parfaitmement servis dans tous les hôtels et auberges que nous venons d’indiquer

(…). Dans les auberges de la seconde classe on peut manger à tant par repas, ou à la carte.” F. Pirovano,

Milan nouvellement descrite, cit., 1823, p. 494.

800 “Negli alberghi di seconda classe, forniti anch’essi di buoni alloggi, si trattano i forestieri tanto a pasto,

come alla carta a loro piacimento.” F. Pirovano, Milano nuovamente descritta, cit., 1829, p. 468.

801 “Negli alberghi di seconda classe, forniti anch’essi di buoni alloggi, si trattano i forestieri tanto a pasto,

idonei per i forestieri che andavano a Milano “per affari, per cause, per aste, per compra o vendita di merci o per consimili imprese di commercio o di traffico”802.

In Milano percorsa in omnibus del 1871, invece, è citato all’interno del percorso della linea G dell’omnibus, dalla Piazza del Duomo alla Porta Romana tra gli alberghi che “hanno trattoria in casa, pronta ad ogni ora del giorno. Con tre, quattro o cinque lire al maximum”803. È nominato nella Guida pratica della città e dei sobborghi di Milano

del 1892, nella Rivista mensile del Touring Club Ciclistico Italiano del 1895 per i suoi “spaziosi cortili per riunioni di Ciclisti” e per le “rimesse speciali per Biciclette”804 e nel

Vade mecum di Milano del 1893.

È ricordato nell'Annuario generale del Touring Club Ciclistico Italiano del 1899805, in quello del 1900 con il costo di ogni camera pari a L. 1,50, in quello del

1903806 fra gli alberghi che applicano una sconto del 10% ai soci Touring Club, in

quello del 1904 di categoria C, ristorante, camera “per fare toeletta gratis”, sconto 10% per i soci e rimessa per l'automobile.

Il Due Spade ha chiuso nel 1926 “per lasciar luogo alle Officine grafiche Saita & Bertola, al corriere Manzoni & Castelnuovo, a rappresentanze e alla pasticceria Biella”807.

802 “Coloro poi che vengono a Milano per affari, per cause, per aste, per compra o vendita di merci o per

consimili imprese di commercio o di traffico, devono anteporre gli alberghi situati nel raggio del Duomo verso il crocicchio che guida alle Porte mercantili, Romana, Ticinese e Vercellina. Vi è quello della

Dogana, situato di fianco al Duomo, vi è quello del Rebecchino e quello della Borsa dal lato opposto;

molti altri ve ne sono progredendo verso Porta Romana, quello del Cappello e del Falcone, nelle contrade dello stesso nome, la pensione svizzera, Contrada dei Visconti, quello della Regina d’Inghilterra, in Contrada Larga, e quello delle Due spade sul Corso di Porta Romana e vicino al teatro Carcano.”

Recentissima descrizione, cit., p. 7.

803 F. Venosta, Milano percorsa in omnibus, cit., p. 138.

804 Pubblicità: “Albergo Ristorante Due Spade. Milano. Corso Porta Romana, 51. Camere da L. 1,25 in

più. Spaziosi cortili per riunioni di Ciclisti. Rimesse speciali per Biciclette. Scelta cucina. Vini nazionali ed esteri. Pensione e facilitazione per Società. Il proprietario G. Collini. Tramway da Piazza del Duomo e viceversa.” Rivista mensile del Touring Club Ciclistico Italiano, Touring Club Ciclistico Italiano, 3 (1895), p. 48.

805 “Due Spade, Corso Romana, 51 sconto 10% cam. L. 2,50” Annuario generale 1899, Touring Club

Ciclistico Italiano, cit., p. 86.

806 “Alb. Due Spade (corso Porta Romana), cat. C, cam. Verso strada I piano L. 2, II piano L. 1,50, interne

I piano L. 1,50, II piano L. 1,25; camera per far toeletta gratis; I col. L. 0,80, II col. L. 2, pranzo L. 3,50. Ristorante con lista con prezzi. Sconto 10% sul conto totale. Rimessa per 30 autom. Scuderie e Rimesse.”

Annuario generale 1903, cit., p. 277.