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Il catalogo degli alberghi dalla A di Agnellino alla Z di Zurigo

24. Commercio, poi Commercio N

L'albergo Commercio si trovava in piazza Fontana al numero 5, mentre al numero 3 si trovava l'entrata del ristorante omonimo.

Grazie alla guida commerciale edita da Savallo dal 1887 al 1914, sappiamo che l'albergo è gestito dal 1887 al 1890 da G. Morandi, dal 1891 al 1906 dai fratelli Morandi ricordati anche in Vade mecum di Milano del 1893664 e nella guida inglese di Marley del

656 “Negli alberghi di seconda classe, forniti anch’essi di buoni alloggi, si trattano i forestieri tanto a pasto,

come alla carta a loro piacimento.” F. Pirovano, La ville de Milan, cit., 1822, pp. 419-420.

657 “Les étrangers sont parfaitmement servis dans tous les hôtels et auberges que nous venons d’indiquer

(…). Dans les auberges de la seconde classe on peut manger à tant par repas, ou à la carte.” F. Pirovano,

Milan nouvellement descrite, cit., 1823, p. 494.

658 F. Pirovano, Milano nuovamente descritta, cit., 1829, cit., p. 468. 659 F. Pirovano, Milano nuovamente descritta, cit., 1830, p. 412.

660 “albergo della Commenda, così detto perché di ragione una volta dei Cavalieri di Malta, cui è annesso

un teatro diurno.” P. Fiocchi, Otto giorni a Milano, cit., p. 57.

661 Dalla “visita per licenza di abitabilità” del fabbricato di Corso di Porta Romana, 77 di proprietà

dell’Ing. Paolo Menni del 25 settembre 1888 sappiamo che l’edificio era così suddiviso: al piano terreno c’erano sei botteghe, un negozio di vino e tre locali per la portineria; al piano rialzato un “piccolo locale a ripostiglio”, mentre il primo, il secondo e il terzo piano erano occupati ciascuno da sedici locali a uso abitazione. Due anni prima, il 27 aprile 1886, Menni Paolo, proprietario “del caseggiato di civile abitazione sito sul corso di Porta Romana al civico numero 77 non che dell’annesso Teatro della Commenda”, chiede che venga definita “la Sede e la Zona” della via della Commenda dopo la variazione avvenuta con il nuovo Piano Regolatore “onde provvedere alla più sollecita vendita delle aree di sua proprietà per sede di fabbricati che non tarderanno a sorgere in tal nuovo quartiere.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, II serie, cartella 181/60293.

662 “Nel 1888 venne rifatto il caseggiato ad uso abitazione (…) l’ingresso del teatro venne spostato in via

Lamarmora, 4.” M. G. Tolfo, Atlante milanese, cit., p. 149.

663 M. G. Tolfo, Atlante milanese, cit., p. 149. 664 Vade mecum di Milano, cit., p. 29.

1900665. Dal 1907 al 1914 l'albergo diventa della Società Anonima Spatz che ha come

amministratori delegati i signori Giovanni Lonati e Giuseppe Redaelli666. La Società il

13 ottobre 1914 chiede alla Giunta Municipale il rimborso per la tassa per la concessione precaria della pensilina Hotel Commercio che, come si può vedere dal disegno allegato alla pratica, si trovava sopra l'edificio667.

È presente nella Guida tascabile di Milano e suoi dintorni del 1894 fra gli alberghi di seconda classe ed è indicato su tutte le guide per il viaggiatore del XX secolo come uno degli alberghi di seconda categoria della città con spesso citato il numero delle camere e il loro costo.

Si trova infatti nell'Annuario generale del Touring Club Italiano del 1902 con il prezzo per camera compreso fra L. 2,75 e L. 3, nell'Annuario generale del 1903 edito dal Touring Club con la possibilità di una rimessa per due automobili e lo sconto del 10% per i soci Touring Club668, nell'Annuario generale del Touring Club del 1904 fra

gli alberghi di categoria B con lo sconto del 10% per i soci e il parcheggio per le automobili, nelle guide edite da Baedeker con il costo delle camere compreso fra i 2 e i 2, 50 franchi nel 1904, fra i 2, 50 a i 3, 50 nel 1908 e nel 1913 il costo delle 100 camere disponibili variava da 3 a 4,50 franchi. Nella guida del Touring Club del 1914, invece, è ricordata la presenza del “vasto ristorante all'italiana”, il numero dei letti è di 150 per un

665 H. T. Marley, A practical and historical guide to Milan, cit., p. X. 666 Milano. Guida commerciale... (1907–1908) a cura di G. Savallo, cit.

667 “Milano, 13 ottobre 1911. Comune di Milano. On. Giunta Municipale, la sottoscritta ha pagato il 16

marzo 1911, (Bolletta 107 del Comune di Milano) la somma di lire duemila quale contributo per l'anno 1911, per la continuazione della concessione precaria (Pensilina Hotel Commercio) inscritta al N. 1725 del registro Precario. Senonché, successivamente il 6 luglio u. s. tale contributo veniva ad essere ridotto ed accettato dalle parti nella cifra di Lire 566, - alle quali aggiungendo L. 776 per altre tasse Comunali in quel giorno Concordate, per tende, una ditta, ed occupazione tavoli, risultano per Tasse Comunali complessivamente L. 1342. A suo tempo il Comune di Milano, e precisamente il 29 Agosto u. s. ebbe a rimborsare alla sottoscritta L. 1434 per differenza in più pagata nella liquidazione del contributo più sopra accennato della Pensilina (Contributo già di L. 2000, ridotto a L. 566, uguale differenza L. 1434). Perciò rimaneva ad essere pagata per il 1911 il contributo della Pensilina. La cartella dei pagamenti per la Tassa sulla occupazione aree e spazi consegnata alla sottoscritta importa la somma totale di l. 1349, 92 (...). È dunque evidente che l'Ufficio competente ha nuovamente iscritto la tassa per la Pensilina L. 566 delle quali si domanda il rimborso per duplicato di pagamento. Voglia Codesta On. Giunta prendere in esame quanto più sopra, esposto, e provvedere perché vengano rimborsate alla sottoscritta L. 566, come sopra duplicate. Con distinta stima, Società Anonima Spatz.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, II serie, cartella 486/132323.

668 “Albergo del Commercio 5 (...) camera verso strada L. 3; interne L. 2,75; camera per far toeletta gratis;

I colaz. L. 1, II colaz. L. 3, pranzo L. 4. Ristorante al pubblico con lista giornaliera con prezzi. Per il personale di servizio cam. L. 2. Sconto 10% sul conto totale. Rimessa per 2 automobili.” Annuario

costo minimo di 3 lire.669 Infine, nell'Annuario generale edito dal Touring Club Italiano

del 1914, sono nuovamente ricordati il costo delle camere, la presenza del ristorante, lo sconto del 10% per i soci Touring Club e il numero di telefono670.

La storia di quest'albergo si conclude negli anni Settanta quando giace in stato di completo degrado671.

25. Como

All'angolo con la piazza della ex Stazione Centrale, l'attuale piazza della Repubblica, in via Panfilo Castaldi, 2 si trovava vicino all'hotel Terminus, l'albergo

Como.

Costruito fra il 1879 e il 1880 dal proprietario Giovanni Pelli672, l'albergo è

presente sulla guida commerciale edita da Bernardoni dal 1881 al 1889 e su quella edita da Savallo dal 1883 al 1914 che indicano fino al 1888 come direttore dell'esercizio il signor Giacinto Bazzaro. Nel 1891, dopo la morte del signor Pelli, la proprietà dell'albergo passa alla sua vedova, la signora Angela Colli che, il 21 gennaio 1908, notifica alla Giunta Municipale di voler cambiare le ante di quattro finestroni dell'albergo con delle chiusure a clark673.

669 Guida d’Italia, Touring Club Italiano, cit., 1914, p. 117.

670 “telefono 11 - 67, camera 3 a 4,50 a due letti 6 a 10, pasti 1,25, 3, 4 sala da bagno e water – closet.

Ristorante con lista giornaliera con prezzi Sconto di 10% sui prezzi di ristorante.” Annuario generale

1914, cit., p. 443.

671 “Albergo del Commercio. Fino al 1970 sorgeva allo storico n. 5 un curioso edificio ad angolo, in

esercizio fino agli anni Settanta, poi volutamente trascurato fino al degrado. All'origine v'era un progetto settecentesco del Piermarini, successivamente alterato e sopraelevato per adattarlo a uso alberghiero. L'albergo, reso inagibile, fu occupato a lungo da primi “autonomi”, che ne furono cacciati dalla forza pubblica all'alba del 20 agosto 1969.” V. De Carlo, Le strade di Milano. Una guida alfabetica alla storia,

ai segreti, all'arte, al folclore. La vita millenaria della città rivisitata nella fitta rete delle vie e delle piazze, tra curiosità, leggende, monumenti e avvenimenti memorabili. Introduzione e interventi di Guido

Lopez, Roma 1998, p. 571.

672 “Onorevole Giunta Municipale di Milano. Il sottoscritto proprietario intende erigere sull'area già

comunale così detta la Misericordia sull'angolo della via Panfilo Castaldi e piazzale Stazione Centrale, un corpo di fabbrica ad uso d'albergo, allega a tal scopo i tipi occorribili affinché gli venga rilasciata l'approvazione dei suddetti. Il sottoscritto proprietario si obbliga di attenersi alle precise prescrizioni portate dall'Istro di vendita rogito Dottor Allocchio (...). L'opera è affidata al capomastro qui sottoscritto. L'esponente Pelli Giovanni proprietario, capomastro Pacini Vittore Milano, li 26 luglio 1879.” ASCMi, Fondo Ornato Fabbriche, II serie, cartella 52/51794.

673 “Onorevole Giunta Municipale di Milano. La sottoscritta proprietaria della casa in via Panfilo Castaldi

2 angolo Stazione Centrale (Albergo Como) notifica a codesta Onorevole Giunta di sostituire alle attuali ante a chiusura dei 4 finestroni a terreno verso la via Panfilo Castaldi con chiusure a clark, come da tipo allegato. L'operazione verrà eseguita dal capo mastro Belloni Enrico pure firmato. Colla maggior stima e

Il Como è anche citato all'interno della Guida per Milano e pei laghi del 1881 fra gli alberghi presso la stazione centrale, nella Guida tascabile della città di Milano e

suoi dintorni del 1881 fra gli alberghi di secondo ordine, nella Nuova guida di Milano e suoi dintorni del 1889, nella Guida pratica della città e dei sobborghi del 1892 e nella Guida tascabile del 1894 fra gli alberghi di secondo ordine.

All'inizio del Novecento è ricordato nell'Annuario generale del Touring Club Ciclistico del 1900, nella guida edita da Treves nel 1903, nelle edizioni francesi delle guide Baedeker del 1908 con il prezzo delle camere da 2, 50 a 3, 50 franchi e in quella del 1913 con un prezzo variante da 3 a 5 franchi. Si trova infine nella guida del 1914 del Touring Club Italiano con 80 letti e il prezzo delle camere compreso fra le 3 e le 5 lire. Qui alloggia il 17 maggio 1901 Hermann Hesse che nel suo diario scrive: “non buono!”674.

26. Concordia

L'albergo Concordia si trovava in via Marco Polo, 17 – 19 nei pressi della stazione centrale in un edificio che viene costruito alla fine dell'Ottocento come si legge dalla richiesta dell'allora proprietario Francesco Carelli: “Milano, li 12 febbraio 1880. Onorevole Giunta Municipale di Milano. Il signor Carelli Francesco, abitante in via Cappello N. 4 domanda a quest'Onorevole Giunta Municipale il permesso di poter costruire una casa fronteggiante la via Marco Polo, facendo angolo verso il Seveso, tra le proprietà Ponsot e Casa Carelli in costruzione, presenta a tal scopo il tipo in triplo di detta casa onde avere la necessaria approvazione. Le opere verranno dirette e sorvegliate dal capomastro Alescuvit Carlo qui sottoscritto. Con stima, Alescuvit Carlo.”675

Passano nove anni da questa richiesta alla prima testimonianza sull'esistenza del

Concordia: nel 1889 è presente sulla guida commerciale edita da Bernardoni come

albergo ristorante di proprietà del signor Vittorio Colleoni e su quella edita da Savallo considerazione. Milano, 21 gennaio 1908. A. Colli V.a Pelli” Fondo Ornato Strade, Ante e Vetrine, cartella 12.

674 M. Raimondi, Dal tetto del Duomo, cit., p. 155.

fra i ristoranti con una breve descrizione delle sue caratteristiche: “servizio di ristorante a tutte le ore. Specialità in vini veronesi e astigiani, sale da bigliardo, pianoforte e appartamenti e camere da L. 1,50 in più”676. La gestione dell'albergo dopo il signor

Colleoni, proprietario anche dell'albergo Nord677, passa ai signori Rainoni e Scotti nel

1900 e 1901 e al signor Paolo Rainoni dal 1902 al 1914.

Il Concordia è presente anche nella Guida tascabile del 1894 fra gli alberghi di secondo ordine, nell'Annuario generale del Touring Club Italiano del 1900 con camere a L. 2,50. È nominato nelle guide Treves del 1903, nelle guide Baedeker del 1904 con il costo delle camere compreso fra i 2 e i 3 franchi, nel 1908 con il costo per camera di 3 franchi e nel 1913 fra i 2, 50 e i 3 franchi e nella guida del Touring Club Italianodel 1914 viene indicato con un numero di posti letto pari a 70 e il costo di ogni camera compreso tra L. 3 e 3,50678.