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AREA CULTURALE ETNIE

3.7 BENI AFFERENTI ALLA CATEGORIA “VARIE”

3.7.1 GLI ALTARI CERIMONIALI, LE STATUETTE-AMULETI E FETICCI

Per quanto concerne gli altari, in particolar modo quelli dell’etnia Fon del regno del Benin, essi sono stati realizzati con lo scopo di scacciare gli spiriti maligni e, fatto certo è che tali oggetti celano al loro interno molti segreti relativi alle diverse società da cui provengono. In genere, gli altari si presentano con al centro un foro nel quale viene posta una campana in ferro e sulla quale vengono sopra appoggiati un insieme di materiali sacrificali come, ad esempio, tessuti,

piccole pietre, cauri,103 e piccoli frammenti di crani.

Spesso, gli altari si presentano con forme astratte ma, talvolta, possono raffigurare un particolare animale come, ad esempio, un avvoltoio; se l’altare cerimoniale viene realizzato seguendo fedelmente l’aspetto esteriore di tale uccello, esso verrà realizzato con un paio di zampe ed un becco.

Tra gli oggetti d’arte africana si riconoscono anche le statuette-amuleti poiché esse sono realizzate per essere poste nei templi e, dunque, si presentano come le stesse statue utilizzate dalla comunità con un’unica variante, ovvero esse sono in scala ridotta. Sono figure normalmente antropomorfe in terracotta e, spesso, questi oggetti sono stati fatti risalire alla cultura Nok. Questo popolo si dice indossasse tali statuette appese al collo, ovvero nella stessa modalità in cui si mette una collana poiché tutte presentano un foro ben visibile.

In tempi passati, il termine feticcio stava ad indicare un universo sterminato di amuleti che, durante l’epoca relativa alle prime esplorazioni europee, accompagnavano i marinai portoghesi. Successivamente, accadde che tale

                                                                                                               

103  Il cauro è una particolare tipologia di conchiglia ed essa viene spesso denominata anche come

conchiglia di Ciprea; il centro di raccolta più vivo è nelle isole Maldive. Da sempre le  Cipree sono uno degli oggetti ornamentali preferiti da tutti i Paesi tropicali dell’Africa. In secoli passati, in particolare tra nel diciassettesimo e diciottesimo secolo, i cauri venivano utilizzati anche come moneta per effettuare innumerevoli scambi. Soltanto nel territorio africano l’uso di tali oggetti andò crescendo tanto che, verso il 1900, per venti cauri venivano dati in cambio dai cinque ai venti centesimi di oro a seconda dei diversi Paesi.

termine fu attribuito, soprattutto tra le genti europee, a qualsiasi oggetto realizzato e poi utilizzato per scopi sia religiosi che magici dalle genti africane. Le figure feticcio si presentano, nella maggior parte dei casi, come oggetti aventi un aspetto terrificante e la loro funzione principale è di norma legata ai rituali magici; tali figure sono delle sculture che hanno la funzione di supporto al feticcio stesso ed esso è spesso caratterizzato da un insieme variegato di elementi come ossa, capelli, denti ed altri materiali che, dopo essere stati minuziosamente raccolti in sacchetti o talvolta in altri contenitori come le corna, vengono posti od appesi alla figura stessa. Ne deriva dunque che ciò che è importante è il contenuto, ovvero le sostanze magiche che sono insite in essi. Nella tradizione africana si pensa che il feticcio abbia insito in sé grandi poteri e che il fatto stesso di possederne uno trasferisce al contempo tali poteri anche al possessore dell’oggetto se propiziato con le debite offerte. Il feticcio viene utilizzato come un mezzo attraverso il quale sia gli spiriti positivi che quelli negativi possano entrare in contatto con il mondo degli umani. Tali oggetti presentano, come la maggior

parte dei manufatti africani, una grande varietà di stili104 ed, in particolar modo

due sono le varianti dell’etnia Bantù più note tra le genti del mondo occidentale:

il feticcio specchio e quello chiodato.105 Quelli che presentano gli specchi sono

caratterizzati dal fatto che essi vengono utilizzati dal celebrante per le attività di chiaroveggenza mentre, quelli caratterizzati dalla presenza di chiodi sono di norma rappresentati con il braccio destro alzato e talvolta armato ed hanno lo scopo di difendere la comunità da qualsiasi forma di attacco, sia esso derivante dal mondo umano che dal mondo soprannaturale.

                                                                                                               

104  L’archeologia delle pratiche cultuali. Gli oggetti del culto e materiali votivi,

http://www.treccani.it/enciclopedia/l-archeologia-delle-pratiche-cultuali-america-meridionale-gli- oggetti-del-culto-e-i-materiali-votivi_(Il-Mondo-dell'Archeologia)/  

105  Testi introduttivi all’arte africana,

3.7.2 I POGGIATESTA

I poggiatesta sono degli oggetti molto utilizzati in tutta l’Africa poiché essi permettono di dormire senza rovinare le acconciature che di frequente vengono decorate, ornate con amuleti o cosparse totalmente di burro profumato.

Essi sono molto utilizzati nella vita quotidiana in particolar modo tra le etnie dell’Etiopia del Sud; i poggiatesta sono elementi carichi di significati magici legati a ciò che avviene ogni mattina, ovvero, essi sono correlati al risveglio del sole ed a ciò che avviene la sera, la vittoria del sole stesso contro le forze del male. I poggiatesta sono di norma realizzati in tal modo: una solida base ed un piatto di appoggio per il capo; nonostante ciò, ne esistono alcuni realizzati mediante l’utilizzo di un solo prisma in legno. Esistono anche poggiatesta costituiti da un solo pezzo di legno che viene decorato con motivi raffiguranti animali o uomini e, tali oggetti, sono considerati come delle vere e proprie opere d’arte poiché realizzati con estrema finezza; in alcune regioni i poggiatesta destinati alle donne sono differenti da quelli degli uomini.

Generalmente, tali beni sono realizzati mediante l’utilizzo di materiali naturali come il legno e, dopo la lavorazione, tendenzialmente assumono forme primordiali che presentano decorazioni geometriche. In Africa, la distribuzione di questi oggetti è largamente diffusa, anche se, si trovano maggiormente nella regione della Guinea settentrionale, nella Repubblica democratica del Congo e

nella maggior parte delle regioni abitate dall’etnia Bantù.106

3.7.3 I PETTINI

Nel territorio africano è stato possibile notare come i pettini abbiano raggiunto una grande importanza ed, al contempo, lo status di opere d’arte poiché dotati di particolari caratteristiche e di determinate peculiarità a livello formale. Tali oggetti hanno sia diverse forme che diverse funzionalità poiché oltre al loro                                                                                                                

classico impiego essi sono divenuti beni di tipo regale o, anche, oggetti utilizzati

durante i riti cerimoniali.107 I pettini, in particolar modo quelli afferenti al

territorio occupato dalla comunità Ashanti del Ghana centrale, sono molto utilizzati dalle donne sia come elemento di ornamento nelle acconciature, sia come strumenti veri e propri nella cura dei capelli. Tali oggetti presentano una vastità di elementi decorativi e i motivi possono essere incisi, scolpiti ed allo stesso tempo possono rappresentare un insieme di soggetti anche se, spesso, almeno per quanto riguarda la cultura Ashanti, essi contengono proverbi o altre frasi dette da importanti personalità della comunità. È consuetudine che gli uomini di varie etnie come, ad esempio Baule, Attie e Senufo, porgano i pettini in segno di offerta a fronte di ammirazione per una determinata donna.

3.7.4 BRACCIALI ED ALTRI ORNAMENTI

L’intera popolazione del continente africano ha da sempre dato molta importanza agli elementi decorativi e, spesso, tali oggetti vengono usati durante i riti e le cerimonie di rilevante importanza per la comunità.

L’ornamento diviene presso queste popolazioni un elemento in grado di porre in risalto non solo la differenza tra uomini e donne ma anche il livello sociale che i diversi individui occupano all’interno della comunità e, ancora, servono a porre in evidenza alcuni caratteri fisici, come la forza o l’abilità. Oppure, ad esempio, nel territorio etiope il piattello labiale che comunemente viene portato dalle donne ha la funzione di porre in evidenza la bocca, ovvero la parte del corpo che permette la trasmissione orale delle tradizioni.

I bracciali in avorio sono degli oggetti molto diffusi tra il genere femminile e, oltre a presentarsi in diverse dimensioni, essi si possono presentare con forme piatte, arrotondate, affusolate, spesse o molto sottili.

Tali oggetti derivano dall’opera degli scultori e, spesso, hanno colori che variano dalle tonalità del bianco alle più scure tonalità del rosso, derivante quest’ultimo                                                                                                                

107  L’anima delle piccole cose. Arte del quotidiano in Costa D’Avorio,

dall’applicazione dell’olio di palma. Resta comunque inteso che se il bracciale non presenta cromie e viene lasciato al suo stato naturale è difficile poter capire a che etnia esso appartiene e, per quanto concerne la materia, l’avorio è il materiale che viene maggiormente utilizzato poiché di grande valore. Per quanto riguarda, invece, i bracciali in bronzo o altre leghe simili, essi sono molto frequenti nel territorio africano, in modo particolare nella regione del Burkina Faso. Tali beni sono oggetti ornamentali caratterizzati da un grande valore simbolico poiché in essi vengono incisi motivi che richiamano le tradizioni di ogni particolare società; essi, inoltre, vengono spesso utilizzati in occasione di rituali legati all’attività divinatoria.

3.7.5 CONTENITORI, COPPE E RECIPIENTI

Non è stato possibile, nel corso del tempo, indicare qual è stata la data esatta di creazione dei recipienti, dei boccali, delle coppe e delle scatole costituiti da materiali come l’avorio. Spesso tutti questi oggetti possono appartenere sia alla sfera rituale che all’ambito dell’uso quotidiano e, forse, si distinguono le loro funzioni d’uso in base ai motivi che sono incisi o scolpiti in ognuno di essi. Le decorazioni possono variare a seconda sia dell’oggetto che dell’etnia di appartenenza, infatti, alcuni presentano raffigurazioni sia di animali che di figure umane mentre altri presentano motivi geometrici policromi di grande complessità.