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BREVE ANALISI DELLE TIPOLOGIE DI CLASSIFICAZIONE DEL MERCATO DELL’ARTE

UN CASO STUDIO

6. IL MERCATO DELL’ARTE

6.1 BREVE ANALISI DELLE TIPOLOGIE DI CLASSIFICAZIONE DEL MERCATO DELL’ARTE

Facendo riferimento ai soggetti coinvolti ed alla moltitudine di tipologie di transazione, questo stesso mercato si differenzia in tre sub-market: il mercato primario, quello secondario e il mercato d’asta.

Preliminarmente è comunque utile indicare un’altra importante distinzione che riguarda il mercato, ovvero la differenziazione tra mercato sommerso ed ufficiale. Il mercato ufficiale comprende l’intera categoria di agenti che sono regolarmente iscritti alle Camere di commercio mentre, quello sommerso, si compone di tutti quegli individui che commerciano senza avere regolari autorizzazioni; praticare il commercio senza le suddette autorizzazioni significa evadere fiscalmente le tasse                                                                                                                

191  M. Surchi, Il mercato delle opere d’arte in C. Ciappei e M.Surchi, Cultura. Economia e marketing,

Firenze, University press, 2010, p.170  

e, di conseguenza, significa sottrarsi ai vari controlli. In questa seconda tipologia di mercato operano tutti quei soggetti che si distinguono per la poca affidabilità, come i truffatori o come, ad esempio, tutti quei soggetti che commerciano falsi oggetti d’arte. È necessario comunque porre in evidenza che, in questa tipologia di mercato, operano talvolta anche altri soggetti quali i corniciai, alcuni piccoli collezionisti, artisti improvvisati o alle prime esperienze ed ex galleristi.

Tornando alla classificazione dei tre sub-market è utile notare che il mercato primario, concerne quel mercato nel quale i vari collezionisti, o fruitori finali e gli eventuali galleristi, o intermediari specializzati procedono con l’acquisto di opere in modo diretto, ovvero dagli artisti o da altri soggetti privati.

È un tipo di mercato che trova ragion d’essere nel momento in cui si presenta un’offerta, ovvero laddove si è in presenza di un’occasione di scambio. Su questa particolare area di contrattazione si riscontrano varie forme di asimmetria

informativa,193 in particolar modo tra l’acquirente ed il venditore ma, ancor più

frequenti risultano essere le disinformazioni simmetriche, in cui sia la domanda che l’offerta relativamente ad uno o più beni, sono incerte circa lo stato dell’oggetto e/o oggetti e conseguentemente anche sul suo/loro valore/i monetario/i.

Il mercato secondario, è invece un mercato nel quale a spiccare è il ruolo del gallerista che si immette nel suddetto mercato offrendo ad un soggetto privato, ad un collezionista o ad un’altra galleria il proprio bene. È una tipologia di mercato che nasce e si sviluppa solamente in siti dove è forte il commercio d’arte, infatti, questo è un tipo di sistema che si attiva solamente dove viene riscontrato un livello minimo di domanda. È comunque necessario far notare che, anche in quest’area, si registrano forti asimmetrie informative, in quanto, i prezzi, essendo di informazione privata, vengono resi fruibili solo nel caso in cui venga messa in atto una fitta rete di contatti come, ad esempio, nel momento in cui si contatta una galleria d’arte. Importante, in questo settore, risulta essere anche il ruolo del gatekeeper poiché il bene che transita in questo sistema si                                                                                                                

193  L’asimmetria informativa rappresenta quella particolare condizione in cui l’informazione non

arricchisce di storia e, conseguentemente, di valore, dunque, il prezzo di scambio aumenta rispetto al mercato primario.

Fra questi due segmenti solo il mercato d’asta presenta un sistema informativo ben strutturato ed esso supera gli schemi di contrattazione privata propria dei mercati imperfetti. Il mercato d’asta completa le possibilità di scambio di un’opera d’arte, infatti, la vendita all’asta, definita anche mercato terziario, nella quale sono ammessi a partecipare tutti i soggetti, prevede la partecipazione di collezionisti privati, galleristi e vari operatori museali. Esso rappresenta un segmento nel quale le gallerie ed i collezionisti “rimettono in circolazione” gli oggetti che di conseguenza risultano essere ancor più selezionati rispetto agli altri ed, al suo interno, gli attori svolgono quest’operazione attraverso l’aiuto delle case d’asta. È un tipo di mercato che trova compimento in città già deputate come, citandone alcune, New York, Londra, Milano e Roma.

La vendita all’asta è caratterizzata anche dal fatto che il prezzo può essere noto a tutti, anche perché, la maggior parte delle case d’asta lo rende pubblico attraverso l’utilizzo del web; dunque, le asimmetrie informative sono limitate. Una successiva, ma non per ordine di importanza, macro-distinzione viene fatta in termini di: mercato locale, mercato nazionale e mercato internazionale. Per quanto concerne il mercato locale esso fa riferimento alla notorietà dell’artista, ovvero tutti quei soggetti che sono noti solamente in una determinata zona e che curano sia per quanto riguarda la produzione che per quanto concerne la distribuzione delle loro opere in modo autonomo o nel caso in cui questa sia organizzata da terzi. Mentre, il mercato definito nazionale è caratterizzato da quel particolare segmento che coinvolge tutti gli artisti che godono di fama nazionale, ovvero tutti quelle personalità nel campo dell’arte che sono conosciute nelle grandi città e, in particolar modo, presso importanti mercanti. Infine, il mercato internazionale si sovrappone a quelli nazionali senza però assorbirli totalmente. Quando si parla di mercato internazionale si fa riferimento a grandi poli commerciali come, ad esempio, New York, Parigi, Tokyo, Basilea, Londra e Milano ed ai grandi intermediari come le case d’asta, Sotheby’s e Christie’s, e gli importanti mercanti.