• Non ci sono risultati.

La buona cittadinanza, gli atteggiamenti verso il proprio Paese e la fiducia nelle istituzioni nelle indagini IEA

Atteggiamenti e valor

3. Identità nazionale e identità europea

3.1 L’identità nazionale

3.1.4 La buona cittadinanza, gli atteggiamenti verso il proprio Paese e la fiducia nelle istituzioni nelle indagini IEA

L’IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement), come è stato precedentemente esposto, ha condotto tre indagini sull’educazione civica e alla cittadinanza: la Six Subject Survey (1971), l’indagine CIVED (1999) e ICCS (2009)13. In tutti e tre gli studi sono presenti domande

relative ad alcuni temi che interessano da vicino la presente ricerca: le caratteristiche del buon cittadino, gli atteggiamenti degli studenti verso il Paese di appartenenza e la fiducia nelle istituzioni.

La Six Subject Survey (1971), dedicato tra le altre tematiche anche all’educazione civica14, prevedeva 16 item relativi all’importanza di alcuni

comportamenti per la “buona cittadinanza”. Nell’indagine venivano individuate due scale, la cittadinanza attiva e la cittadinanza non politica (Torney et al., 1975).

La successiva indagine sull’educazione civica e alla cittadinanza (CIVED, 1999) prevedeva 15 item15 sull’importanza attribuita dagli studenti a

determinati comportamenti associati all’essere un buon cittadino. Le analisi di questi item hanno condotto alla individuazione di due sotto-scale: la prima riguardante la cittadinanza convenzionale (conventional citizenship)16, la seconda

riguardante la cittadinanza relativa ai movimenti sociali (social movement related

13 Per una esposizione dettagliata delle indagini IEA sull’educazione civica e alla cittadinanza si rimanda al paragrafo 2.1.3.

14 Come è stato già indicato, le altre tematiche oggetto dell’indagine riguardavano l’inglese come lingua straniera, il francese come lingua straniera, la letteratura, la comprensione della lettura e le scienze. Vedi supra paragrafo 2.1.3.

15 Agli studenti veniva richiesto di indicare l’importanza di ogni comportamento in relazione all’essere un buon cittadino adulto. La scala utilizzata era una Likert a 4 alternative di risposta: “molto importante”, “importante”, “poco importante”, “per niente importante”.

16 Tale scala comprendeva quesiti relativi ad una dimensione tradizionale di cittadinanza quali votare in tutte le elezioni, essere membro di un partito politico, conoscere la storia del proprio Paese, seguire le notizie politiche sui giornali, alla radio o alla TV, dimostrare rispetto nei confronti dei rappresentati dello Stato, prendere parte a discussioni politiche.

126

citizenship)17. I risultati hanno evidenziato come gli studenti all’ottavo anno di

scolarità dei Paesi coinvolti nell’indagine18 considerassero più importanti per

una buona cittadinanza la partecipazione a organizzazioni per la salvaguardia dell’ambiente, per la promozione dei diritti umani e per la cooperazione nella comunità rispetto all’appartenenza a un partito politico. Per entrambe le scale l’Italia riportava valori che coincidevano con la media CIVED19 (Torney-Purta

et al., 2001).

Nell’ultima indagine IEA sull’educazione alla cittadinanza (ICCS, 2009) erano invece presenti 12 item nel Questionario Studente relativi al comportamento dei buoni cittadini. Questi item hanno subito leggere modifiche rispetto a quelli presenti nell’indagine CIVED (1999)20. Le due

sotto-scale individuate riprendono le dimensioni di quelle presenti in CIVED, vale a dire le percezioni degli studenti sull’importanza della cittadinanza convenzionale e sull’importanza della cittadinanza legata ai movimenti sociali21. I valori che riguardano l’Italia sono per entrambe le sotto-scale al di

sopra della media ICCS22. In particolare, per la cittadinanza convenzionale la

media italiana è di quattro punti superiore, mentre per la cittadinanza legata ai movimenti sociali la media del nostro paese è di due punti superiore a quella dell’indagine IEA (Schulz et al., 2010).

17 Questa scala comprendeva quesiti relativi a dimensioni meno convenzionali della cittadinanza vale a dire la partecipazione a manifestazioni di protesta contro una legge considerata ingiusta, la partecipazione ad attività a sostegno delle persone nella comunità, la partecipazione ad attività per la promozione di diritti umani, la partecipazione ad attività per la protezione dell’ambiente.

18 Circa 31 Paesi, tra prima e seconda fase. Vedi supra paragrafo 2.1.3.

19 Il valore era lo stesso (10,2) sia per la scala relativa alla cittadinanza convenzionale sia per quella relativa alla cittadinanza legata ai movimenti sociali. La media CIVED aveva come valore convenzionale 10.

20 Come nell’indagine CIVED, agli studenti veniva richiesto di indicare l’importanza di ogni comportamento in relazione all’essere un buon cittadino adulto. La scala utilizzata era sempre una Likert a 4 alternative di risposta: “molto importante”, “importante”, “poco importante”, “per niente importante”.

21Gli item di ICCS (2009) corrispondono a quelli utilizzati in CIVED (1999) per la definizione delle scale. Per quanto riguarda la cittadinanza convenzionale la scala include gli item relativi a votare in tutte le elezioni, essere membro di un partito politico, conoscere la storia del proprio Paese, seguire le notizie politiche sui giornali, alla radio o alla TV, dimostrare rispetto nei confronti dei rappresentati dello Stato, prendere parte a discussioni politiche. Per quanto riguarda la cittadinanza legata a movimenti sociali la scala è composta dagli item riguardanti la partecipazione a manifestazioni di protesta contro una legge considerata ingiusta, la partecipazione ad attività a sostegno delle persone nella comunità, la partecipazione ad attività per la promozione di diritti umani, la partecipazione ad attività per la protezione dell’ambiente.

127

Per quanto riguarda gli atteggiamenti verso il proprio Paese, in CIVED (1999) erano presenti 12 item. Gli studenti che hanno partecipato a questa indagine hanno espresso generalmente dei sentimenti positivi in relazione alla propria nazione di appartenenza. L’Italia, invece, presentava valori inferiori alla media dello studio23 (Torney-Purta et al., 2001).

Il Questionario Studente in ICCS (2009) ha ripreso quattro item dall’indagine CIVED24 e prevedeva quattro nuovi quesiti, per un totale di otto

item sugli atteggiamenti degli studenti verso il proprio Paese25. La media

italiana presentava, anche per questa indagine, valori lievemente al di sotto di quella dell’insieme dei Paesi partecipanti all’indagine26. Le medie nazionali più

alte, che hanno registrato più di tre punti sopra la media ICCS, sono quelle relative alla Colombia, alla Repubblica Domenicana, al Guatemala, all’Indonesia, alla Federazione Russa e alla Tailandia. Le medie nazionali più basse sono invece registrate nel Belgio Fiammingo, nella Repubblica Ceca, in Grecia, in Lettonia e nella Repubblica di Corea (Schulz et al., 2010).

Infine, per quanto riguarda il tema della fiducia nelle istituzioni di governo, nella Six Subject Survey e in CIVED27 sono stati rilevati bassi livelli di fiducia tra

gli studenti (Torney et al., 1975; Torney-Purta et al., 2001). Nel dettaglio, in CIVED, la media dell’Italia ha coinciso sostanzialmente con quella dello studio28.

23 Il valore del punteggio dell’Italia era pari a 9,5.

24 Gli item ripresi da CIVED sono quelli su cui è stata misurata la scala, vale a dire: la bandiera <del Paese in cui viene svolto il test> per me è importante; io amo profondamente <il Paese in cui viene svolto il test >; <il Paese in cui viene svolto il test> deve essere orgoglioso per i risultati che ha raggiunto; preferirei vivere in un altro Paese. I termini racchiusi nelle virgolette (< >) vengono sostituiti con il nome del singolo Paese partecipante all’indagine.

25 Gli item di questa domanda in ICCS (2009) sono: la bandiera <del Paese in cui viene svolto il test > per me è importante; il sistema politico <Paese in cui viene svolto il test > funziona bene; io rispetto profondamente <Paese in cui viene svolto il test >; nel <Paese in cui viene svolto il test > dovremmo essere orgogliosi dei risultati raggiunti; sono orgoglioso di vivere < Paese in cui viene svolto il test >; < Paese in cui viene svolto il test > mostra molto rispetto per l’ambiente; in generale è meglio vivere < Paese in cui viene svolto il test > che nella maggior parte degli altri Paese. I termini racchiusi nelle virgolette (< >) vengono sostituiti con il nome del singolo Paese partecipante all’indagine.

26 Il valore del punteggio dell’Italia era pari a 48 su 50 (media dell’indagine ICCS).

27 Gli item che componevano la scala sulla fiducia nel governo e nelle istituzioni in CIVED erano sei: il governo nazionale; i comuni; i tribunali; la polizia; i partiti politici; il Parlamento.

128

Anche il Questionario Studente di ICCS 2009 comprendeva una domanda sulla fiducia che gli studenti ripongono in alcune istituzioni nazionali ed internazionali, nei mezzi di comunicazione, nella scuola, nella gente in genere. Nel dettaglio, gli 11 item che componevano la domanda si riferivano alla fiducia verso:

 il <governo nazionale>29del <Paese in cui viene svolto il test >

 il <governo locale> della tua città  i tribunali  la polizia  i partiti politici  il <Parlamento nazionale>  i mezzi di comunicazione  le forze armate  la scuola  le Nazioni Unite  la gente in genere.

La scala relativa alla fiducia degli studenti nelle istituzioni era composta da sei item30. La media italiana è lievemente superiore a quella dell’indagine31.

Analizzando le percentuali cumulate delle risposte positive, relative quindi alle alternative “mi fido completamente” e “mi fido abbastanza”, in molti Paesi le istituzioni di cui gli studenti si fidano di meno sono rappresentate dai partiti politici: solo il 40% dei rispondenti, in media, ha espresso una completa

29I termini racchiusi nelle virgolette (< >) sono stati adattati alle singole realtà politiche ed istituzionali dei

Paesi partecipanti all’indagine.

30 Gli item che componevano la scala erano: il <governo nazionale>del <Paese in cui viene svolto il

test>; il <governo locale> della tua città; i tribunali; la polizia; i partiti politici; il <Parlamento nazionale>. I termini racchiusi nelle virgolette (< >) sono stati adattati alle singole realtà politiche ed istituzionali del Paese partecipante all’indagine.

129

o parziale fiducia in queste istituzioni. Circa il 60% degli studenti nei Paesi che hanno partecipato a ICCS (2009) ha invece espresso la loro fiducia nei governi nazionali, nei mezzi di comunicazione e nella “gente in generale”.

Per quanto riguarda l’Italia, la maggior parte dei rispondenti (84%) ha dichiarato di riporre una completa o parziale fiducia nelle forze armate e a seguire nella scuola (82%), nei media (81%), nelle Nazioni Unite (80%), nel governo (74%). Le percentuali più basse della scala sono quelle relative alla fiducia nei confronti della gente in generale e dei partiti politici, che registrano solo il 52% di risposte positive (Schulz et al., 2010).