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La ricerca sul campo

2. Esercitazioni e cas

5.3 Il gruppo di riferimento 1 La selezione della classe

La scelta della classe in cui realizzare l’intervento didattico è stata vincolata dall’assenza o dal mancato approfondimento dei temi legati all’educazione alla cittadinanza globale non solo in relazione ai progetti organizzati dalla scuola, ma anche al curricolo realizzato dal singolo docente. La presenza di attività o parti del curricolo relative alla GCE, infatti, avrebbero costituito ulteriori variabili in grado di mettere in pericolo la validità interna dell’intervento. Tale situazione non avrebbe reso possibile distinguere cosa gli studenti avessero imparato durante le lezioni rispetto all’unità didattica di approfondimento e avrebbe richiesto, inoltre, uno stretto coordinamento con l’insegnante per evitare sovrapposizioni e ripetizioni, difficilmente realizzabile nella prassi scolastica.

Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Via Solidati Triburzi”, situato nel quartiere Portuense-Villa Bonelli, si è mostrata interessata e disponibile21 affinché la ricerca venisse svolta nella scuola secondaria di primo

grado “V. Cardarelli”, afferente all’IC.

Tale scuola è frequentata, per l’anno scolastico 2013-2014, da 230 alunni, suddivisi in 11 classi. Il bacino di utenza è da considerarsi misto, formato da impiegati, liberi professionisti, operai e lavoratori precari ed è caratterizzato da una forte presenza di famiglie in cui entrambi i genitori sono impegnati nel lavoro.

Per ragioni organizzative l’intervento didattico è stato inserito, nella programmazione della classe, in qualità di approfondimento dell’ambito

21 Ho incontrato non poche difficoltà a reperire un dirigente scolastico disponibile alla realizzazione

dell’intervento didattico. Oltre ai diffusi problemi legati a questioni di carattere organizzativo e curricolari, l’ostacolo maggiore era rappresentato dal fatto che non sarebbe stato l’insegnante della classe a svolgere le lezioni, ma una persona esterna alla scuola.

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disciplinare storico-geografico, considerato il settore più attinente alle tematiche relative all’educazione alla cittadinanza globale.

A seguito di un colloquio con il dirigente scolastico sulla programmazione delle tre classi di terza media presenti nell’anno scolastico 2013-2014 e sulla disponibilità del docente di storia e geografia a essere il referente del progetto, è stata selezionata la III C.

Sia la scuola che la classe rispettavano il requisito indispensabile affinché si potesse realizzare l’intervento, ovvero l’assenza di approfondimenti o progetti su temi riguardanti l’educazione alla cittadinanza globale.

I progetti previsti per l’anno scolastico 2013-2014, infatti, riguardavano gli ambiti più disparati ma nessuno era relativo alla GCE. In particolare, sono state organizzate attività sul funzionamento di una biblioteca, sull’educazione alla legalità, su letture tematiche di approfondimento dei classici della letteratura italiana o di alcuni generi testuali specifici22. Nell’ambito di

quest’ultimo tipo di iniziative si rileva la lettura di “Se questo è un uomo” di P. Levi, realizzata all’interno di un progetto sull’educazione ai diritti umani legata all’analisi storica della Shoah.

Per quanto riguarda il programma che, in genere, l’insegnante di storia e di geografia della III C porta a termine in terza media, esso non si discosta dagli argomenti presenti nel libro di testo adottato23 e non prevede attività

aggiuntive su temi di interesse globale, che restano dunque limitati a una

22 I progetti previsti per le classi terze nel dettaglio riguardavano: la partecipazione al concorso “premio

biblioteche di Roma”; attività di educazione alla legalità; la realizzazione di una radio digitale per evitare la dispersione.

23 Il libro di testo adottato è De Marchi, Ferrara, Dottori (2012) “Geografia popoli e territori” edizioni Il

Capitello. Questo libro di testo presenta i contenuti in maniera piuttosto tradizionale (il sistema Terra, climi e ambienti, popoli e territori, la globalizzazione, le popolazioni, regioni e Paesi extra-Europei). Altri libri di testo, invece, che ho avuto modo di visionare in alcune classi durante la fase pilota del test, presentano sezioni di approfondimento su temi relativi all’educazione alla cittadinanza globale. Mi riferisco ad esempio a Corradi, Morazzoni “Punti cardinali. Immagini ed itinerari di geografia” (2009) Loescher editore in cui, all’interno di ogni capitolo, è presente una sezione intitolata “cittadini del mondo” relativa ai temi dell’attualità (la guerra in Afghanistan, il conflitto israelo-palestinese) e della sostenibilità ambientale, economica e sociale.

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trattazione generale della globalizzazione e dell’economia del mondo contemporaneo24.

5.3.2 Le caratteristiche della classe

La classe III C è composta da 19 alunni, 11 maschi e 8 femmine, in maggioranza madrelingua italiani. Nel gruppo classe sono anche presenti una ragazza di etnia Rom e una ragazza ucraina ripetente che non frequentano regolarmente la scuola; un ragazzo del Bangladesh che è stato inserito nella classe ad inizio anno e non conosce bene l’italiano; un ragazzo egiziano e uno filippino, nati in Italia, perfettamente inseriti con i compagni e con un’ottima conoscenza della lingua italiana.

Per avere un quadro generale delle condizioni di partenza della classe, sono stati considerati i risultati delle prove Invalsi di italiano sostenute nell’anno scolastico 2011-2012 (quando gli alunni erano in prima media, in I C quindi25)

e i voti in italiano, storia e geografia della pagella dell’ultimo quadrimestre della seconda media (quindi circa 4 mesi prima dell’inizio dell’intervento). I dati relativi alla prova Invalsi di italiano sono stati utilizzati perché forniscono informazioni sul livello generale della classe in relazione alla comprensione dei processi e delle parti di un testo, necessarie allo studio di qualsiasi argomento disciplinare. I voti di italiano, storia e geografia dell’ultima pagella permettono inoltre di avere un quadro delle conoscenze della classe nelle materie più affini all’educazione alla cittadinanza globale (storia e geografia) e di nuovo in italiano26.

24 L’unico approfondimento in questa area è la lettura del testo di F. D’Adamo “Storia di Iqbal”, sulla vita di

Iqbal Masih. Tale lettura è stata tuttavia concordata prima dell’inizio delle lezioni da me con l’insegnante come attività preparatoria a una lezione dell’unità didattica sul lavoro minorile nel mondo.

25 Va precisato che la composizione della classe è rimasta pressoché invariata, con l’eccezione della

studentessa Rom, della studentessa ucraina e dello studente bengalese.

26L’insegnante che ha attribuito questi voti agli studenti è la stessa che insegna italiano, storia e geografia

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La tabella 5.3 presenta i risultati delle varie classi prime e del totale della scuola e il confronto con l’andamento relativo al Lazio, al centro Italia ed all’Italia in generale per la prova di italiano.

Tabella 5.3 Risultati prova Invalsi in italiano a. s. 2011-2012

Classi Media del punteggio al netto del cheating27 Differenza nei risultati rispetto a classi /scuole con background familiare simile Punteggio Lazio (65.8) Punteggio Centro (65.9) Punteggio Italia (64.4) I A 70,7 +7,7 ↑ ↑ ↑ I B 66,1 +2,6 ↑ ↔ ↑ I C 64,9 +0,4 ↓ ↓ ↑ Tot. scuola 67,2 +4,0 ↑ ↑ ↑

Se nel complesso la scuola ha raggiunto dei risultati soddisfacenti, tutti sopra la media nazionale, la I C ha ottenuto il punteggio più basso in italiano dell’istituto28 e si colloca leggermente sotto la media del Lazio e del Centro.

La tabella 5.4 presenta invece la distribuzione degli studenti, relativa alla prova di Italiano, delle varie classi per livello di apprendimento rispetto al totale della scuola, alla regione di appartenenza, al centro Italia e alla media nazionale29.

27 Insieme di anomalie che alterano gli esiti della prova. L'effetto del cheating è misurato mediante un

indicatore percentuale che esprime quale parte del punteggio osservato è mediamente da attribuire alle predette anomalie.

28 Per la prova di matematica invece la classe ha avuto risultati migliori, superiori alla media del Lazio, del

Centro Italia e nazionale.

29Di seguito l’indicazione dei vari livelli: Livello 1 punteggio minore o uguale al 75% della media nazionale;

Livello 2 punteggio maggiore del 75% e minore o uguale del 95% della media nazionale; Livello 3 punteggio maggiore del 95% e minore o uguale del 110% della media nazionale; Livello 4 punteggio maggiore del 110%

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Tabella 5.4 Distribuzione studenti prova Invalsi in italiano a. s. 2011-2012

Distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento - Italiano - Numerosità N. studenti livello 1 N. studenti livello 2 N. studenti livello 3 N. studenti livello 4 N. studenti livello 5 I A 3 2 3 3 9 I B 2 5 5 7 3 I C 3 2 5 6 3 % studenti livello 1 % studenti livello 2 % studenti livello 3 %studenti livello 4 % studenti livello 5 Tot. scuola 13% 15% 21% 26% 25% Lazio 13% 20% 24% 27% 16% Centro 13% 19% 25% 26% 17% Italia 16% 20% 24% 25% 15%

I livelli di apprendimento degli studenti della III C sono buoni, considerato che solo 5 studenti su 19 sono inseriti nei livelli 1 e 2. La scuola si colloca al di sotto della media nazionale per tutti i livelli, con l’eccezione di quello più alto.

Per quanto riguarda i voti in italiano, storia e geografia presenti nella pagella dell’ultimo quadrimestre della seconda, la media della classe è bassa, soprattutto in italiano e in storia, materie in cui non viene raggiunto il 7. Tuttavia, se si osservano i risultati di moda e mediana, si comprende che molti studenti hanno preso voti alti in storia (la classe modale è rappresentata dall’8) e in geografia (in cui la classe modale è rappresentata dal 7). Il grafico 5.1 e la tabella 5.5 mostrano la distribuzione dei voti degli alunni nelle tre discipline più in dettaglio.

e minore o uguale del 125% della media nazionale; Livello 5 punteggio maggiore del 125% della media nazionale.

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