2. Educazione alla cittadinanza, educazione alla cittadinanza globale
2.2 L’educazione alla cittadinanza nel contesto scolastico
2.2.1 Caratteristiche e obiettivi dell’educazione alla cittadinanza a livello europeo
Nell’ambito del programma sulla Education for Democratic Citizenship promosso dal Consiglio d’Europa (1997-2004), gli obiettivi dell’educazione alla cittadinanza democratica nel contesto scolastico vengono individuati secondo un approccio articolato, privilegiando due aspetti fondamentali:
la valorizzazione dell’esperienza diretta degli studenti e dell’esercizio dei diritti-doveri di cittadinanza;
la necessità che le scuole si caratterizzino come ambienti di
apprendimento democratici (Losito, 2009).
Il rapporto Citizenship Education at school in Europe (Eurydice, 2005) raggruppa invece l’educazione alla cittadinanza in tre distinte categorie, secondo il grado di coinvolgimento attivo da parte degli studenti17.
Queste tre categorie di obiettivi, presentate nelle tabelle che seguono, sono interdipendenti e corrispondono a una sequenza logica che va dall’individuazione di aspetti formali dell’apprendimento al grado in cui gli studenti sono coinvolti in prima persona in questi aspetti:
17 Nel rapporto Eurydice (2005) si fa riferimento al concetto di “cittadinanza responsabile” intesa come “awareness and knowledge of rights and duties […] closely related to civic values such as democracy and human rights, equality, participation, partnership, social cohesion, solidarity, tolerance of diversity and social justice” (p. 10).
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I Categoria
Obiettivi
sviluppo dell’alfabetizzazione politica (political literacy) degli studenti: acquisizione formale di conoscenze teoriche, come ad esempio la storia e la geografia del proprio Paese, il funzionamento delle istituzioni politiche e sociali ecc.
Atteggiamento
degli studenti essenzialmente passivo.
Valutazione l’apprendimento è facilmente misurabile sulla base di test
scritti o esami orali.
II Categoria Obiettivi
sviluppo degli atteggiamenti e dei valori necessari per diventare cittadini responsabili: imparare a rispettare sé e gli altri, a risolvere i conflitti pacificamente ecc.
Atteggiamento degli studenti
attivo. Maggiore coinvolgimento degli studenti in termini di opinioni e atteggiamenti personali rispetto a un sistema di valori accettato e condiviso dalla società.
Valutazione gli obiettivi sono più difficili da misurare rispetto
all’acquisizione di conoscenze formali.
III Categoria
Obiettivi
stimolazione della partecipazione attiva degli studenti attraverso il loro coinvolgimento nella vita scolastica e nella comunità locale, al fine di acquisire le abilità
necessarie per contribuire costruttivamente e
responsabilmente alla vita pubblica.
Atteggiamento degli studenti
attivo. Agli studenti viene chiesto di sperimentare nella pratica i principi democratici, di prendere parte in prima
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persona alla vita sociale, culturale e politica della comunità e, più in generale, di sfruttare proattivamente ciò che hanno imparato nelle due fasi precedenti. L’informazione che hanno disposizione può aiutarli a capire e a migliorare le loro capacità di partecipazione attiva, mentre i valori e gli atteggiamenti che hanno acquisito diventano un quadro di riferimento per un coinvolgimento responsabile basato sui diritti e i doveri della cittadinanza.
Valutazione
gli obiettivi sono difficili da misurare anche perché riguardano non solo il contesto scolastico ma anche la comunità allargata al di fuori di esso.
(Adattato da Eurydice, 2005)
L’indagine Eurydice Citizenship education in Europe (2012) aggiunge alle tre categorie appena elencate una quarta: l’acquisizione del pensiero critico e delle abilità analitiche. Questo obiettivo completa il primo (sviluppo della political literacy) e si riferisce alla capacità degli studenti di analizzare e valutare criticamente le informazioni inerenti ai problemi politici e sociali (Eurydice, 2012).
Nel rapporto All European Study on Education for Democratic Citizenship Policies (Bîrzéa et al., 2004) la realizzazione dell’educazione alla cittadinanza all’interno del contesto scolastico viene rappresentata come una sovrapposizione di “siti” di cittadinanza18 (“overlapping of sites of citizenship” p. 26). Questi “siti” non
comprendono il solo curricolo formale (vale a dire la conoscenza teorica dei temi relativi all’educazione alla cittadinanza) ma anche quello non-formale (che include le attività extra-curriculari quali progetti, visite, scambi, il clima
18 Un “sito di cittadinanza” consiste in una qualsiasi iniziativa in cui si cerca di dare una definizione e di implementare i principi della moderna cittadinanza democratica (Bîrzéa, 2000).
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scolastico e i processi decisionali all’interno della scuola) e l’informale (come il curricolo nascosto e apprendimento dai media19) (Bîrzéa et al., 2004).
L’educazione alla cittadinanza, quindi, coinvolge sia la disciplina o le diverse discipline che fanno parte del curricolo, sia i valori, gli atteggiamenti e l’insieme delle esperienze vissute a scuola e nella comunità locale.
Questo approccio così articolato si concretizza, nella pratica educativa, in quattro modalità di inserimento dell’educazione alla cittadinanza nei curricoli, in relazione al livello di scolarità:
l’educazione alla cittadinanza è una materia separata dalle altre (opzionale o obbligatoria);
è una materia integrata con altre (generalmente storia, geografia, scienze sociali, religione, filosofia, lingue straniere);
è un tema cross-curricolare (i principi dell’educazione alla cittadinanza sono presenti in tutte le materie del curricolo);
viene svolta attraverso attività e progetti extra-curricolari (Eurydice 2005, 2012; Schulz et al., 2010).
Queste quattro modalità non si escludono a vicenda, anzi esse sono spesso compresenti. Nei singoli Paesi, infatti, possono sussistere casi in cui, a seconda del livello di istruzione, questa materia viene inserita nei curricoli utilizzando uno o più approcci (a volte anche simultaneamente)20. L’educazione civica e la
sperimentazione di “Cittadinanza e Costituzione” in Italia, a cui è dedicato il
19 L’idea della “sovrapposizione di siti” inserisce l’educazione alla cittadinanza entro una prospettiva di apprendimento permanente perché riconosce l’importanza delle scuole nel preparare gli studenti ai ruoli e alle responsabilità di cittadini adulti e attivi nella società.
20 Al di là delle dichiarazioni programmatiche a livello internazionale, in cui l’educazione alla cittadinanza è definita come un obiettivo esplicito in tutti i sistemi educativi in Europa e come uno strumento indispensabile per consolidare la democrazia nelle società, le diverse modalità in cui l’educazione alla cittadinanza può essere presente all’interno dei curricoli non ne facilitano l’effettiva realizzazione a scuola e sono difficili da monitorare (cfr. Bîrzéa et al., 2004).
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paragrafo successivo, sono un esempio delle difficoltà riscontrate nel nostro Paese nel definire le modalità di inserimento di questa materia nel curricolo.
2.2.2 Il contesto italiano: dall’introduzione dell’educazione civica a