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Capito lo XIV. i4J cioè , fe uno era felice in quelli Stati che ci

elòr-tavano adimitare; e mentre sbagliavano cosìil io-Iofineragionevoledellelocietà,hannoancora mal conofciuto quello della regola che. doveva di-rigerle.Sonoflatifodisfatti,quando hanno veduto ilpiccolnumerochedecidevarealmenteditutto ,

adempiereaitantointantolacerimonia illulo-riadiconvocareilgrandeper parere di conful-tarlo,edidareilluovoto,perquanto fvaa-taggiolafoflelaformaperquantomale elè^uita ancorafoflelaleggechefipretendevafare inco-mune,èfembrato loro che quefto fofle la libertà.

MaqueflìAutorihannoragione:quelloche contribuiicecolfuovotoallafanzionedellalegge ha fatto egli fleflb la legge;obbedendo alla leg-geobbedilceafemedefimo,dunqueèlibero.

Queiìo èunofcherzodiparoleenientedipiù.

Quello che ha votato in un'Aftembkalegislativa nonhafattolaleg£je;non viha contribuitoo fembrato contribuirvifenon che per la fua mille-fima,oanchediedmillefimaparte;non gli è fla-topermeflbnèdiobiettare,nèdidifcutere,ne diproporre dei temperamenti;non ha potuto di-rechesìoni.Quandounale.-;geèapprovata conformealfuovoto,non èdebitorea queflo voto di vederriufcirelafuavolontà,mabensì perchèaltrihanno volutocomelui;quando una leggecontrariaallefueintenzioniviene approva-ta,bifogna pure chefifottometta

.

Vièdipiù;anchequandofivogliafupporre cheildareilIliovotocoftituifcane cena riamente lalibertà,queftalibertànonpuò durar cheun momento,dopoilqualebifogna ailòlutamente ri-

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144 Costituzione dell'Inghilterra1 metferfenea\h difcrezioned'un altro,cioè a dire dunque,non efferpitilibero.Bifogna, perefem-piocheilCittadino chehadatoilIliovoto,Te ne riporti allabuona fede di quello che gli raccoglie, epììid'una voltafièvedutofarfenedellefalle dichiarazioni

.

Fad'uopo ancora chefene riporti a qualcuno perl'efecuzionedellecófeche fonofiaterifolute*

equandol'adunanzafaràfeparata,eche egliu troverà foloinfacciaaquellichehannoil depo-rto dellaforzapubblica,perefempio,infaccia delConfolo,odeiDittatore,faràpochiffimoin ficurezza,fenonhaaltradifefachequelladì aver contribuitocolfuovotoaduna legge di cui elfihanno rifoluto difarfibeffe.

ChecofaèdunquelaLibertà?LaLibertà, rifponderòio,inquantopuò trovarfi in una alfo-ciazione d'Efibri,icuiintereffifono quafi fempre opporli,confìtteinciò,cheognuno,quando ri-biettalaperfonadeglialtri,e chelafcialoro go-deretranquillamenteifruttidellaloroindurirla, Ita3rich'etjlificurodigoderedeifruttidellafua, echelaiuaperfonafìainficurezzaMa contri-buir colfuovotoafiabilirequell'ordine,quefto incatenamento,permezzodelqualeunuomo an-negato,perdircosi,nellafollaèficuramente protetto:indicareleregolechedevefeguire quel-loilquale,munito d'una forza confiderabile,è incaricatodelladifefadegliindividui,provedere almodocheeglinonleoltrepafli,quellifono rami del Governo,enienteaffatto dellalibertà.

Per dirtuttoindue parole;contribuire col fuo votoallafanzionedelleleggifièun avereuna tal

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Capitolo

XIV. 14$

talqualpartedìpotenia,maacU' eferciziodella quale,tomoadire,unoèlontaniffimo dalveder temprelafilavolontàriufeire.Vivereinuno Statoincuileleggifonougualipertutti,e lìcuramenta efeguite,quelloèefier libero.

Siapur cosi:noiconveniamo cheildareilfuo votonon è la libertà,maunmezzodi ftabilir-la,mezzoancorachepuò degenerare in una fon*

pliceformalità:conveniamo di più efier ooffibife Chen* efiflanodeglialtri ,echeildecidereche unoStato,dellaCoftituzioneedinterna ammini-fìrazione delqualenonfihaalcuna cognizione, èunpaelèdoveilpopolo èfchiavo,nan è nulla; titntè piit,(blamenteperchènonvifitrovanoi Comicidell'anticaRoma, èuna decifrane certa-mente precipitata.Macifembratuttaviache la libertàfarehbemoltopiùcompleta,fetuttoil popolofolleefpreffamentechiamato adreilfu»

parereintornoalleregolechedebbono flabifirla? e cheleleggid'Inghilterra,perefempio,felì facefierocolfufiragioditutti,farebberopiù fog-ge,piùgiurìe,efopratuttopiùficuramenre efe-guite.Siccome quefla objezione èalmeno fpecio-fa,intraprenderòarifpondervi

.

Seinqualfifiaaffòciazioned'uomini,potette d'altronon trattarfi che di ftabilire una volta ciò checiafehedunodeve aglialtrie allo Stato;fe quellichefonoincaricatidìprovedere all'efecu-zione di tutte quelle cofe,non aveuero nè un am-bizione,nègeneralmentedillepafiionicheun taleimpiegoeecitaflèedefieimezzi di fodìsfa-re:inùnà parola,fénonriguardandolaloro funzióneche conie 'un occupazionefàticófa,non

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ìafi Costituzionejbell'Imghij.te*ra fafferomaitentatid'allontanarlidall'intenzione di quellichelehanno propglìe,confeflóche allora, potrebbe noneflervialcunoinconveniente nel darti eialcunoilpiacerediprendereunapiccolaparte rie!Governo dellaSocietàdicuièmembro, o per dirmeglio,inUnatalSocietà,efratali fefferi,non vi farebbebifogno diGoverno

.

Mal'efperienzac'infegnachevivoglionoben altreprecauzioniperobbligare gliuomini ad effer giuftiverfoglialtri;e nellefleffeprime precau-zionichefipoflònoprendereaquelloriguardo, èlaforgentepiùfeconda dei mali cheunofi pro-pone diprevenire-QuefleLeggi che debbono ef-fereugualiperciafcheduno,parlanoprefìo foltan-tofecondociòchedetta l'interefiediquelliche ne fonoidepofitarj:iflituiteper laprotezionedi tutti,non difendono cheleusurpazioni dialcuni ,

edilpopolocontinuandoarifpettarle,menfre quellichenefonoicuflodinefanpococafo ,

non hanno effe alla fine altro effètto,chedi com-penfareladiEguaglianzadelleforzereali,edi rendereregolareefenzapericololatiranniadel piccolnumero verfoilgrande

.

Rimediare dunque a de' malichefonouna con-feguenzaneceflariadellanaturadellecofe obbli-garequellichefono inqualchemanierai Padro-nidellaLegge,aconformarvi!!,renderefcnza ef-fetto lacongiura fègreta,poffente, e femoreattiva diquelliche governano,efigono de'lumi,ed uno, fpiritoragionatore,chenonfipuòfperarenella moltitudine.

Lamaggior parte di quelli che locompongono diflrattidaibifognipiùurgentidellapropria fuf-

Altea-C,arìToLpXIV. 147 fiftenza,non hanno neiltempo,eneppure, me-diantelaloroeducazione,lecognizioninecetiarie atalipenfìeri.LaNatura in oltre,avara de' Cuoi doni,ha datofolamentea pochiunaniente ca-pacedeicalcolicomplicatid'una Legislizione: eficco.neilmalatos affidaadun medico,il liti-ganteadunAvvocato,cosìilgrannumero dei Cittadinideveaffidarliaquellichefonopiti ca-pacidiloroperl'efecuzimedelle colè,chenel tempofleflbchegl'interetlànosi e(lenzialmente,ri-chicJonotantequalitàperben farle.

Aqui-fteragioniperleftefli sjforti,(ène sa-gìu|mc un'altra,leèpoffibile,anche pi»deciii-va.edÈchelamoltitudine,appuntopertheì;

moltitudine, èincapaced'una rifoluzione fatta con rìflefiìone•

Quellichefannoparted'un'Aflèmblea delPo.

pilo, non vifono eccitatidaalcunamiraprecifa d'uninterrili:prefenteeperforale.Vcdcndofiin oltreconfuftnellafolladiquellichefono chia-mati afarlamedeftmafunzione;ianendochela loro rifoluzionenon cangeràpunto la riiòluztone generale,eche da qualunquepartelìgettino,il refultatofaràloftefìò,nonfidannoilpenfiera diftudiareinchelecofechefipropsngono lo o ,

s'accordanocollatotalitàdelleleggiefiRentif 9 collecircoftanze;perchènon s'intraprende una gran-diffima fatica,quando uno è ficuro che non produr-rà alcun effetto

.

Frattanto1'Aflèmbleafiformaconquefìe di-fpofizioni,eciaf'cimoaffidandofifopratutti.Ma perchèpochiffimihanno fatto rifleffione a ciò che devefarnel'oggetto,pochiffimiviportanoun

K1 pare-.

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r+S CostifuzreiNE deil'Inghiiteiira parere,o unparerealmeno chefìaloropropria e nel quale fianofilli .Siccome bi fogna pure appi-gliarfiadun partito,lamaggiorpartefi deter-minanoper certe ragioni,dicuiarrofliretfcerodi appagarliinocealìonìmoltomenoferie:uno Spettacoloinfolito,uncambiamentodelluogo

indecifiongenerale,'laragionel'ufficientedella de-terminazionedelgrannumero(i);ed all'aggre-gazionedivolontàformatelènzacognizionedi cani aefenzarifleffione,fiformauna volontà to-taleche anch' efia è fenza rifleffione.

Se inmezzoa tuttiquefrifvantaggjl'Affari»

Meafoffeabbandonataafefleffa,echeneffuno avefìèintereffeagettarlanell'errore,ilmale, febbene confìderabiliffimo,non farebbe però eftre-mo,perchèUna taJè Afiemblea,non eflèndomai chiamataa determinali,fenon che fui sì, o fui iti,cioèadire,avendoduefolipartiti a prende-re,ilcafoèugualeperdafeheduno dielfi ,efi potrebbealmeno fperare che di due volte, una al-menos'imbatteffenelbuono.

Malalega di quellichehanno parte all'auto-rità,oa'fuoivantaggj,nonrimane cosi nell'ina-zione.Veglianomentreilpopolodorme- penfan-tlounicamente alloroPotere,non refpirano che per aecrefcerlo: vertati profondamente negli affari, vedono in una occhiata tutte leconfluenze delle tofe, e difponendo delle molle delGovernofanno

fi)Sipub vedere nella StoriadeiPopoloRomanoH

Olialeimportanzafofferadunartiinun luogopluttofto cheinun altro:ciif.ipprovavafuoridellemura, perefem-pio,dbcheapprovavaquando vedevailCampidoglio.

moto, un romote,fono nella

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Capitolo

XIV. 149