lilo»creditoincertamanieraall'uguaglianza conidspofitarjdelpotereefecutivoJ'penfavano pocoareorimerecerteveflazianidallequalifi vedevano al coperto.Più ancora:temevano di .di-minuire una potenzachedoveva effere un giorno la loro,feppurenon n' erano di già a parte
.
.IntalmanieraiTribuninon ebberomaialtro fineferio,fénon quello difareammettereil po-polo,cioèadire,femedefimi,atutte le digni-tà.DopoavereottenutocheiPlebeifofferoam:
meflìalConfolato,ottennerocheimatrimoni fofTeroliberifraloroediPatrizjglifecero do-poammettere allaDittatura,alTribunatomili»
tare,allaCenfura;infomma,non'fivalevano delpoteredelpopolocheperaccrcfcere delle pre-rogative,cheelfichiamavano leprerogativedi tutti,edicuiinfattielfifoliediloro dove-vanogodere.
Manonvediamo che abbiano impiegato la po-tenza delPopolo in coleveramenteutilial Po-polo.Nonvediamo cheabbianolimitatoil po-tereterribilede'fuoiMagiftrari,cheabbianomai reprefToquellaclafiediCittadinichefifire ri-fpettareifuoidelitti;inunaparola,che abbia-nocercatomai,daunlato,diregolare,d altro, dìriformareilpotere giudiciario;precauzioni fenza le qualiunofiagiterebbefinoallafinedel mondofenzatrovarela libertà(i).' - •
L
Final-(;)Ilpoter giudiciario, queftoer/wweficuro d'unGo-verno, nonfumaiinRomache un iftrujnentodi tiran-nia.1Confaliviefercitaronoinruttii'tempiildritto divita edimotte,l'ebberoiDittatori,i_Pretori,i
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l6i Costituzione*eiì'Inohij,teiira Finalmente,quellochefavedere<titn£ufcb poca cognizione, anche- della -Storia, civi<rn.,fBtt»
l'elogiodelGoverno dell'antica, fioma,fiieh»
ilSenaidviebbe intuttiittmpiilpotereilclle impofizioni,queUodidiipeniàredall'effetto4tìk leggi,equelloancora di annullarlo •
U TribunidelPopolo,!Commifijrj nominali dal Senato, econpiùfontragioneilSennomedciimo;edi tre-centofettaatadefettoricheeglifeceprecipitareinuni falavolta,fecondoTito Livio,dillafommitàdella' Ru-pe TarRu-peja,dittioftranoabbastanzacìbche fapevafare;
Sipubdireancora,che inRomaildrittodìvi»e di morte, o petdirmeglio,ildrittod'ammazzare, era an-tieflbad ogni potere, qualunqueliforte,anche a quello cherifultafemplicementedalcreditoodallaricchezza; elafolaconferenzadell'uccifionedeiGracchi,chefi feguitada quelladitrecento,edopo da.quelladi iquat-tromila Cittadini difatmati che furono trucidati dai No-i/7; ,fad'impegnateilSenato afabbricareunTempio allaConcordia.La Legge Farei* ditirgsciuiumche\ fiatatanto celebrità,nonaveva altro oggetto chedi fini-redia(firmareconrroquelladeltallone,iConfali,i Pretori,iQueftoriec,iquali,come Verte,tacevano batterconverghe e mettere in ctoce,perpuro capric-cio,tcittadiniolcuri..
Sefidiun* occhiataaS patta,fivedrà,mediantet riivetGtrattidellagiufliziadegliEfori, chelecolenon vietanopuntomeglio tegolate.Finalmente,inAlene fletta,cheèlafoladelleRepubbliche antiche, dove ap-parile chevidaftitadellalibertà ,fivedonoi Magi-ihariprocederepreflòapoco,comefifaalpreferite
pref-1
fbiTurchi, e ne darb folcanto, per prova,laftoriadi quelbaibieredelPireo,cheavendo fparfoperlaCittì la nuova delladisfattadegli Atenìeficheavevaintefada unforeltierechefierafermato dinanziallafuabortega, fumetToallatorturaperordin* degli Attortiperchè non fapeva nominare l'amore. Piatirai, Vita di Nicia.
(i) Si vedono frequentemente1Confolilevare dal Cam-pidoglioleTavoledelleLeggipubblitatefoltoiloro
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CATiT otoXVI. n53 Tnfomma,perunaonfeguenzadella comuni-eabìlitàdelpotere,effenzialmente annefia alla Re.
pubblica,èimpoffibilecheineffafiamai fogget-toaregole.Quellichevifonoinifìatodi re-primerlo
,
1
nedivengono per quelloappuntoi di-fenfori.Sollevati,percosìdire,dilloflatopiK baffo,echeparevache dzffemenomotivo di lo*
fpettaredelleloromire,appenafongiuntiadun certopunto,leportanodìlàdàgiudiconfini .
Primanonavevanoaltrapremurache dived.'r*
offervateleleggi;adeffononpenfanoche a di-fnenfarfene,evedendofialivellod"unafocietà che difpone di tutto e gode di tutto, ad altrono»
penfanoche adaggregarvi!!« Intaliflatiilpopolofivedenellaneceflità inevitabiled'effertradito.Corrompendo, per dir cosi,tuttociòche tocca,non difìingue unuomo fenon per affalire la fua virtù•non lo folléva, fé nonperrovinarlo,eper confluenzaperindebo*
lirfemedefimo.Chedico! glida degl' interefli affattooppoftiaifuoi,elomandaad ingranare ilnumerode'fuoinemici.
CosiaRoma,allorchéildebolriparothe chiudevaalpopololaftradaalledignitàedalla potenza,fuatterrato,quellefamiglieplebeeche
''Ea'
comin-«ntc-cTon,equellanon era, come uno è untato fubìro a credere,aia violenza ebe potetteeflergiullificata fui-tantodalbuonefito,maeraunconfeguenzadelpotere efpreliocheavevailSenato, c«j«s „jìgrav^n j«dj-Humde/unlegar»,comefipubvedere damoltipa(S diCicerone.GliAugurimedsliml,diceancor Cicero-re, avevano quello dritto. hfgem,limaper»rognatfl ,
tallirepoffunt,utTeiitm, drentecollegii ;utLiviat, con-fittoPbilippiCovfttlit
&
Amanti DeLegib. Lib.II. §.nr.DigitizedbyGoogle
I&sJ. CoSTiTUZIONEDELL'INfHU.TERRA cominciarono adeflèrviportatedaifuffiagj del "pò*
C,
formarono colle antiche famiglie patrizie una laqualenon eflèndo comportad'alcuna claffe particolarediperfone,madituttiquelliche ave-vano ballante potenza permantenervi»"oper far-vi» ammettere,altropiùnonfividdenella Re-pubblicaclieuna tetta la quale,compofla di tut-to ciò che vi erad'accreditatoediricco,e di-fponendoafuopiaceredelleleggi,e dellapoten-za delpopolo,nonconferva più né moderazione,pi mifura(i). ,
OgniCoftituzione dienon avrà riguardo a que-fìecofe,faràdunqueunaCoftituzione eflenzial»
mente imperfetta.Imalida' qualiunofiha da difendere,fononell'uomo;nonfipuòdunqeuno lufingarediprevenirglipermezzodiprecauzioni generali.Seèunerrorfunefloilnon affettare che. giuftiziaed equitàda quellichegovernano, èunerrorenienteminorel1immaginarfi,finché lavhtìì,lamoderazionefonoilcarattere di quel-liche'fioppongono agli abufi della Potenza, tut-tal'ambizione,tuttoildefideriodidominarefi fianoritiratinell'altropartito.
Quantunquel'uomo favio,trafeinato dalla for-Ea deinomi,edalcaloredeicontraltipolitici, polfatalvoltaperderdìvillailfine,faperò che fad'uopo che egli dirigalefueprecauzioni:non eilConfolo,ilPretore,l'Arconte,ilMiniflro, ilRequello,chebifognatemere;maquelli bensì the per qualfifia ftrada,fifono procuratiimezzi di (0L'abolizionedeiPatrizi,eoe the ne disami quelli chehannofcrittofuquello foggetlo,fuuna gran disla-liapelPopoloRomano:,
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