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Il Comitato permanente AMS sulle nuove competenze, composizione e funzionamento.

ALLE RICHIESTE EUROPEE

3.6 Il Comitato permanente AMS sulle nuove competenze, composizione e funzionamento.

Ben prima che il dibattito sulle competenze richieste nell’era dell’Industrializzazione 4.0 si avviasse, dal 2007, su iniziativa della Commissione Europea, sono state condotte diciotto analisi di settore nell’ambito del Programma comunitario PROGRESS 163 con l’obiettivo di identificare e prevedere i mutamenti nelle competenze e abilità richieste nei diversi settori oggetto di studio 164 .

L’idea è stata prontamente ripresa dall’AMS che, nel 2009, ha istituito il “Comitato permanente AMS sulle nuove competenze” (AMS Standing Committee on New Skills) con l’obiettivo di fornire supporto ai lavoratori nei cambiamenti del mercato del lavoro e che si colloca all’interno della già esaminata iniziativa “Un’agenda per nuove competenze e per l’occupazione” .

Nelle sue attività, il Comitato si avvale della preziosa collaborazione delle più rilevanti parti sociali (WKÖ, IV, AK, ÖGB), di istituti di formazione (WI-FI, BFI) e di istituti che operano nel campo della ricerca educativa (IBW, öibf) 165.

Gli aspetti organizzativi e finanziari sono curati dall’AMS mentre l’Istituto per la ricerca sull’istruzione (Instituts für Bildungsforschung der Wirtschaft – IBW), con il

159 Bundesministerium für Arbeit, Soziales und Konsumentenschutz, NESTOR GOLD, Gütesiegel

Nestorgold Für Alter(N)Sgerechte Organisationen und Unternehmen Informationen und Indikatoren,

Austria, 2015.

160 C. Dürnberger, Qualifizierungsförderungen als Instrument zur Durchdringung der gläsernen Decke,

Diplomica Verlag, Hamburg, 2014.

161 AMS Oberösterreich, Qualifizierungsförderung für Beschäftigte – gültig ab 14.November 2016,

Linz, 2016.

162 B. Allinger, Austria: The role of governments and social partners in keeping older workers in the

labour market, Austria, 2013.

163 Il programma europeo PROGRESS (2007-2013) è stato uno strumento finanziario che ha avuto

l’obiettivo di sviluppare e sostenere il coordinamento delle politiche europee in diversi ambiti sociali come l’occupazione, la parità di genere e la protezione sociale.

164 AMS und IBW (Österreichisches Institut für Bildungsforschung der Wirtschaft), AMS Standing

Committee on New Skills Cluster: Energie und Umwelttechnik Kurzbericht, Wien, 2011, p. 1.

165S. Putz, R. Löffler, M. Mayerl, W. Bliem, G. Grün, AMS, Fokusgruppen mit ArbeitnehmerInnen und

Arbeitsuchenden zu thematischen Schwerpunkten Ergänzende Erhebungen im Zuge der Aktivitäten des Standing Committee on New Skills“, 2013, Wien, p. 6.

sostegno delle organizzazioni dei datori di lavoro, cerca di identificare, all’interno dei Workshop, le esigenze emergenti in tema di qualifiche richieste.

All’interno del Comitato permanente operano gruppi di specialisti (i cd “clusters”) che predispongono studi di settore, spesso coadiuvati da professionisti del settore privato. A causa delle evoluzioni del mondo del lavoro, anche l’individuazione dei cluster di competenza è soggetta a mutamenti. Al 2016 risultavano operativi i clusters: costruzione ed ecologia edilizia; uffici e amministrazione; chimica e materie plastiche; ingegneria elettrica, elettronica e delle telecomunicazioni; energia e ingegneria ambientale; commercio; macchinari, autoveicoli, metallo; turismo e benessere 166 .

Sin dall’avvio dell’attività degli esperti è parso chiaro come gli aspetti su cui si dovrà far leva siano ecologia, tecnologia, terziarizzazione dell’economia e internazionalizzazione, accanto alle competenze sociali (social skills).

La necessità di una maggiore qualificazione dei lavoratori è stata avanzata da tutti i cluster e interessa tutti i settori considerati 167.

Il fulcro delle abilità considerate fondamentali risulta così composto da conoscenze tecniche (Fachkenntnisse) e social skills, a cui sono stati aggiunti: internazionalizzazione, ecologia, specializzazione e generalizzazione, terziarizzazione e “tecnologizzazione” 168.

Quest’ultimo elemento, in particolare, è stato indicato da pressoché tutti i cluster come responsabile della gran parte dei mutamenti in atto nei diversi settori produttivi: si pensi al crescente utilizzo di software multifunzionali, all’e-government e al Cloud Computing, e alle sfide che ne derivano in sfide in materia di sicurezza dei dati e privacy 169.

Coerentemente alla tradizione austriaca, le risposte a questa situazione sono fornite dalla formazione professionale: dopo aver individuato le competenze più richieste nei diversi settori, è sviluppato un programma di educazione e formazione continua (Continuing Education and Training – CET) con lo scopo primario di agevolare il reinserimento nel mondo del lavoro dei disoccupati. I programmi CET si basano su cataloghi di moduli formativi specifici per ogni cluster che, dal 2011, rientrano a pieno titolo nella programmazione dei corsi dell’AMS.

La necessità di dover apprendere lungo tutto l’arco della vita renderà sempre più necessario l’innalzamento del livello di interazione fra aziende, clusters, organizzazioni specializzate in formazione e AMS soprattutto nel comune intento di

166 W. Bliem, E. Van den Nest, S. Weiß, G. Grün, AMS, AMS Standing Committee on New Skills 2013,

Follow-up-Workshops 2013, Wien, 2014, p. 1.

167 M. Hofstätter, S. Putz, W. Bliem, S. Weiß, G. Grün, AMS, AMS Standing Committee on New Skills

Bericht über die Ergebnisse der Spezialistengruppen, Wien, 2010, p. 3.

168 W. Bliem, S. Weiß, G. Grün, AMS, AMS Standing Committee on New Skills. Bericht über die

Ergebnisse der Spezialistengruppen, AMS Report 80, Wien 2011, p. 11.

169 M. Hofstätter, S. Putz, W. Bliem, S. Weiß, G. Grün, AMS, AMS Standing Committee on New Skills,

prolungare la permanenza dei lavoratori anziani nel mondo del lavoro e migliorare le condizioni in cui le istituzioni per l’educazione in età adulta e la formazione operano 170.

Secondo gli studi del Comitato, anche l’organizzazione del lavoro subirà importanti cambiamenti, soprattutto nel processo produttivo e nell’erogazione dei servizi, e si renderà sempre più necessaria l’elaborazione di sistemi integrati di controllo della qualità e preventivi per ridurre i margini di errore.

Le strategie proposte sono riassumibili in un modello a tre pilastri: sotto il cappello “Copertura dei bisogni di qualificazione” (Deckung des Qualifikationsbedarfs) sono annoverati: 1) “Formazione primaria” (Erstausbildung), ovvero tutti i livelli di educazione, dalla Scuola alle Università o Scuole Professionali; 2) “Qualificazione superiore” (Höherqualifizierung), formazione per i lavoratori specializzati o non qualificati; 3)“Formazione innovativa per i lavoratori anziani” (Innovationschulung für Ältere). Tutti questi pilastri si muovono lungo la linea dell’ulteriore e superiore qualificazione lungo tutto l’arco della vita (Laufende Weiter- und Höherqualifizierung).

Le linee d’intervento sembrano dunque legate alla necessità di innalzamento della qualità dell’istruzione di qualsiasi livello, che sia più reattiva ai cambiamenti e alle necessità contingenti; dei livelli di qualificazione di professionisti, lavoratori non qualificati e semi-specializzati; aggiornamento delle conoscenze e delle competenze dei lavoratori “anziani” (45+) 171.

Considerando, ad esempio, un corso per l’acquisizione di nuove competenze nel settore dell’elettrotecnica, elettronica e delle telecomunicazioni elaborato secondo questo modello, si legge che il target dei destinatari è rappresentato da persone in cerca di lavoro con formazione specialistica rilevante nel settore e/o possiedano già diversi anni di esperienza e che conoscano la lingua tedesca. Destinatari privilegiati sono i lavoratori 45. L’omogeneità nelle conoscenze di base del gruppo rende più agevole e veloce l’apprendimento ma, in presenza di eventuali squilibri nelle conoscenze iniziali, sono previste integrazioni nei moduli d’insegnamento iniziali. La lunghezza minima del corso si attesta sulle 210 unità di apprendimento, eventualmente innalzabili su richiesta degli uffici regionali 172.

Accanto alla parte dedicata all’insegnamento delle materie, è prevista l’assistenza socio-pedagogica individuale, calibrata anche a seconda della durata del corso ed è incoraggiato lo svolgimento di uno stage. I moduli sono generalmente divisi in 35 unità settimanali ma, nel caso in cui il gruppo l’apprendimento risulti in difficoltà, è presente la possibilità di estensione fino ad un massimo del 50%.

170 AMS, OIBF, IBW – BFI W. Bliem, R. Löffler, AMS, AMS Standing Committee on New Skills:

Spezialbericht an das Bildungssystem - Sekundarstufe II (mit Schwerpunkt auf berufsbildende höhere Schulen), Wien, 2012, p. 9.

171 W. Bliem, S. Weiß, G. Grün. AMS Standing Committee on New Skills, Bericht über die Ergebnisse

der SpezialistInnengruppen, Wien, 2011, p. 31.

172AMS, New Skills-Fachkurs für den Bereich Elektrotechnik, Elektronik und Telekommunikation,

Il numero degli ammessi ai corsi è abbastanza ridotto, dovendo sempre attestarsi tra un minimo di 10 e un massimo di 15 partecipanti e al termine è rilasciato un certificato che contiene anche una valutazione del rendimento.

I corsi sono offerti a rotazione per tutto l’anno. La combinazione dei moduli è decisa dall’ufficio regionale, in eventuale coordinamento con le istituzioni educative, che possono proporre anche variazioni nella durata. Il modulo “Application Training” (Bewerbungstraining) è obbligatorio in ogni corso, il modulo “Stage” (Betriebspraktikum) è espressamente consigliato e quello “formazione della personalità” (Persönlichkeitstraining) può essere talvolta integrato 173.

All’interno del cluster elettrotecnica, elettronica e telecomunicazioni è possibile distinguere diversi campi di attività che riguardano l’installazione d’impianti elettrici, l’elettronica industriale, la microelettronica, la tecnologia delle telecomunicazioni e delle comunicazioni.

Infine, sono previste attività di aggiornamento delle competenze degli ex-partecipanti ai corsi, personalizzabili a seconda della composizione del gruppo stesso.

Oltre al lavoro strettamente connesso all’ideazione di corsi per la qualificazione professionale, il Comitato permanente elabora raccomandazioni indirizzate agli attori attivi nel settore della formazione.

Al sistema educativo e ai policy makers si chiedono maggiori sforzi per il raggiungimento di una migliore integrazione dei lavoratori non madrelingua tedesca, maggiore flessibilità nell’ideazione dei programmi formativi e una più funzionale cooperazione fra università, scuole tecniche e aziende.

Le raccomandazioni rivolte alla stessa AMS, invece, auspicano l’incremento del numero di corsi volti all’aggiornamento delle competenze dei lavoratori e dei disoccupati, l’intensificazione delle informazioni scambiate fra AMS e centri per la formazione, migliore attività d’indirizzo nelle fasi di selezione dei corsi e dei loro partecipanti e più rapide implementazioni delle nuove misure ideate.

Il settore privato è invece invitato a utilizzare più frequentemente i contratti di lavoro a tempo parziale, così che i lavoratori abbiano più tempo per seguire i corsi di aggiornamento, l’intensificazione delle collaborazioni con il settore educativo, più sostegno informativo circa l’importanza della formazione continua, la previsione di work placements per le persone impegnate in percorsi formativi.

A ciò dovrà corrispondere, da parte dei responsabili dei programmi formativi, una maggiore flessibilità nell’organizzazione dei corsi a seconda degli impegni lavorativi dei partecipanti, una maggiore regionalizzazione dell’offerta formativa per renderla vicina al territorio e incrementarne le possibilità di partecipazione, più considerazione delle esigenze delle piccole e medie imprese 174.

173 Ivi, p. 2.

174 W. Bliem, S. Weiß, G. Grün, AMS, AMS Standing Committee on New Skills, Bericht über die

Ciò che emerge chiaramente dai follow-up dei workshop periodici è la volontà di dare più possibilità formative ai lavoratori non qualificati o semi qualificati, più vulnerabili a causa della tendenza alla delocalizzazione della produzione in Paesi in cui la manodopera per le stesse categorie di lavoratori ha un costo inferiore.

Se da un lato le aree strategiche risultano essere le “e-skills”, le conoscenze e competenze legate alla tecnologia, la conoscenza delle lingue (del tedesco come working language e dell’inglese per i rapporti con l’estero), le competenze verdi “green skills”, le cosiddette “Soft skills” e il “multi-skilling” 175 , dall’altro è spesso auspicato un rafforzamento sia delle competenze interdisciplinari sia una forte specializzazione nel settore di competenza, un mix di generalizzazione e specializzazione. La capacità più richiesta sembra essere quella di individuare le connessioni fra i diversi settori: si chiede agli specialisti di andare oltre il proprio ambito di competenza 176.

Gli studi di settore promossi dal Comitato individuano anche le tendenze più rilevanti e i possibili sviluppi futuri dei settori di riferimento.

Si rileva, ad esempio, che il settore dell’ingegneria elettrica, elettronica e delle telecomunicazioni sia stato uno dei più colpiti dalla crisi economica, soprattutto a causa del suo orientamento all’esportazione. Le pressioni provenienti dalla crescente concorrenza internazionale e dalla tendenza alla delocalizzazione rappresentano allo stesso tempo occasioni per investire in efficienza energetica, sostenibilità, energie alternative ed e-mobility. Il settore è inoltre molto sensibile al tema delle “competenze verdi”, la cui espansione è auspicata in tutti i settori di competenza 177.

A causa dell’estesa area di competenza, che include la produzione e distribuzione di energia e acqua e il trattamento e smaltimento dei rifiuti, il cluster “Energia e tecnologia ambientale” rappresenta uno dei più problematici e strategici, dal momento che riguarda ben due dei cinque obiettivi della Strategia Europa 2020. Anche in questo settore, appare strategico il dibattito sulle “Green Skills” a cui, come si vedrà, il contesto austriaco pone molta attenzione 178.

L’istituzione di questo Comitato focalizzato sulle nuove competenze non può che essere giudicato favorevolmente e prova l’attenzione che il Servizio Pubblico per l’Impiego austriaco dedica alla comprensione dei mutamenti in atto nel mercato del lavoro.

I prossimi passi e le modifiche che potrebbero interessare il Comitato riguardano l’elaborazione di schemi più flessibili di apprendimento, come formule di e-learning, che potrebbero ridurre i costi per le aziende e l’ulteriore rafforzamento della cooperazione con gli istituti erogatori della formazione e con le imprese, al fine di

175 Ivi, p. 2.

176 W. Bliem, S. Weiß, G. Grün, AMS, AMS Standing Committee on New Skills 2010/2011, Report on

the Results of the Expert Groups, Wien, 2012.

177 Ivi, p. 40. 178 Ivi, p. 50.

offrire corsi sempre più calibrati alle singole esigenze e più velocemente implementabili.

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