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Nuove competenze per il nuovo Millennio, “Un’agenda per nuove competenze

LA PROMOZIONE DI MANODOPERA ALTAMENTE QUALIFICATA NELLA STRATEGIA 2020 E NELLE INIZIATIVE COLLEGATE

2.2 Nuove competenze per il nuovo Millennio, “Un’agenda per nuove competenze

e nuovi posti di lavoro”.

Ai fini della nostra analisi, appare particolarmente interessante l’iniziativa faro “Un’agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro” lanciata contestualmente alla Strategia Europa 2020 con l’obiettivo di modernizzare i mercati occupazionali mediante il miglioramento delle competenze e della mobilità dei lavoratori dal momento che una forza lavoro qualificata rappresenta la base imprescindibile per lo sviluppo di un’economia competitiva, sostenibile e innovativa 29.

In tal senso si rende fondamentale l’interazione con le parti sociali, la cui collaborazione è chiesta per imprimere un nuovo slancio alla cooperazione fra gli attori coinvolti nei meccanismi di istruzione e formazione (in particolare di quella continua), il cui ammodernamento si rende quanto mai cruciale.

Accanto all’abbassamento della disoccupazione, l’iniziativa considera anche gli altri obiettivi fissati dalla Strategia in tema di abbandono scolastico, istruzione, povertà ed emarginazione sociale e propone azioni tese ad accelerare le riforme in tema di flessibilità e sicurezza del mercato del lavoro, qualifiche necessarie per le professioni di oggi e di domani, miglioramento delle condizioni di lavoro e creazione di nuovi posti di lavoro.

L’atto alla base dell’iniziativa è la Comunicazione della Commissione “Nuove competenze per nuovi lavori – Prevedere le esigenze del mercato del lavoro e le competenze professionali e rispondervi” del 16 dicembre 2008 30 che ha posto l’accento sul costante e significativo aumento delle competenze richieste dal mercato. Ciò che si auspica è sia un generale miglioramento del livello delle competenze possedute, sia dei meccanismi di previsione dei futuri fabbisogni di qualifiche, elementi che renderebbero più facile l’incontro fra domanda e offerta di lavoro e un più rapido appianamento del divario istruzione – lavoro.

L’iniziativa si avvale di previsioni e studi di settore provenienti da istituzioni, enti o agenzie europee e internazionali come il Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (CEDEFOP), l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e da quelli predisposti all’interno del quadro europeo di riferimento “Competenze chiave per l’apprendimento permanente” 31, che definisce le otto competenze essenziali per poter operare nella società della conoscenza.

I finanziamenti delle attività provengono dal Fondo Sociale Europeo e dal programma ERASMUS+.

29European Commission, New skills and jobs in Europe: Pathaways towards full employment,

Bruxelles, 2012, p. 11.

30 Comunicazione della Commissione del 16.12.2008, Nuove competenze per nuovi lavori: prevedere

le esigenze del mercato del lavoro e le competenze professionali e rispondervi, COM(2008) 868 def.

31 Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18.12.2006, relativa a

Tra gli elementi considerati responsabili dell’alto tasso di disoccupazione la Commissione annovera anche l’ampia segmentazione del mercato e l’ineguale distribuzione del lavoro, mitigabile, a suo avviso, attraverso un migliore utilizzo degli strumenti di flessicurezza.

L’attenzione della Commissione in questo periodo inizia a focalizzarsi sempre più sulle qualifiche dei lavoratori soprattutto in considerazione delle crescenti difficoltà riscontrate dagli Stati nell’elaborazione di risposte veloci ed efficaci alle nascenti e mutevoli esigenze del mercato del lavoro e per l’incremento dei dislivelli fra domanda e offerta di lavoro.

Nel tentativo di imprimere una svolta a questa situazione, il primo passo è migliorare i meccanismi d’individuazione delle competenze richieste nell’Unione 32 al di là dei principali sistemi di classificazione internazionali, ISCO 33 e ISCED 34 .

I rapidi mutamenti causati dalla rivoluzione tecnologica in atto (Industry 4.0, green economy, smart working, sharing economy) che rendono indispensabile una rimodulazione degli obiettivi e delle risposte da fornire 35 , hanno spinto la Commissione Europea a lanciare, il 10 giugno 2016, una nuova Agenda delle Competenze per l’Europa (New Skills Agenda for Europe) 36 che inaugura una serie di iniziative per garantire che adeguate formazione e competenze siano a disposizione di tutti.

Il primo obiettivo è migliorare l’utilizzo delle competenze attualmente disponibili e dotare le persone di nuove, necessarie a trovare un’occupazione di qualità e a migliorare le proprie condizioni di vita. La Commissione invita gli Stati membri, le parti sociali, l’industria e le altre parti interessate a lavorare insieme per: migliorare la qualità e la pertinenza della formazione teorica per lo sviluppo delle competenze; rendere le competenze più facilmente comparabili; migliorare le capacità d’intelligence e la qualità delle informazioni disponibili per intraprendere opportuni percorsi di carriera.

L’Agenda intende inoltre promuovere la cd. “convergenza sociale verso l’alto”, che imprima “un nuovo impulso all’occupazione, alla crescita e agli investimenti” 37.

32 European Commission, New Skills and jobs, cit., p.29.

33 Il sistema internazionale di classificazione delle professioni (International Standard Classification of

Occupations - ISCO) è uno dei principali sistemi di classificazione internazionali di cui è responsabile l’ILO.

34 Il sistema internazionale di classificazione dell'istruzione (International Standard Classification of

Education – ISCED), è stato creato dall'UNESCO per la classificazione dei corsi di studio e dei titoli rilasciati.

35 G. Dalponte, Creare le competenze del futuro: una spinta dalla “New Skills Agenda”?, Bollettino

Adapt, giugno 2016.

36Communication from the Commission of 10.6.2016, A New Skills Agenda for Europe, Working

together to strengthen human capital, employability and competitiveness, COM(2016) 381 final.

37 R. Pallotta, Agenda per le competenze: dalla UE lo sviluppo della formazione, IPSOA Quotidiano,

Interventi in questo senso si rendono quanto più urgenti se si considera l’elevato numero di persone (settanta milioni) che, nel territorio dell’Unione, non dispongono di adeguate abilità nella lettura e nella scrittura e che riscontrano ancor maggiori lacune nelle materie scientifiche, incluse le competenze digitali.

Ciò li espone maggiormente al rischio disoccupazione, povertà ed esclusione sociale. Dall’altra parte, circa il 40% dei datori di lavoro sostiene di riscontrare difficoltà nel reperire lavoratori con competenze adeguate.

Accanto alla necessità di acquisire e sviluppare nuove competenze per modernizzare i mercati del lavoro e ridurre i disallineamenti fra domanda e offerta di lavoro, la Commissione sottolinea l’importanza di incentivare la nascita di nuovi modelli di business e nuove possibilità occupazionali che deriveranno dal passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio (cd. green jobs).

Un ruolo di primo piano sarà quindi giocato dalla formazione, da erogare secondo nuove modalità, anche non convenzionali come corsi on-line, attività sociali o di volontariato, che avrà il compito di aprire i mercati a categorie fino ad ora mantenute ai margini, come i lavoratori anziani o le donne che, ad esempio, pur rappresentando il 60% dei nuovi laureati, riscontrano un tasso di occupazione nettamente inferiore a quello maschile 38.

Il Fondo sociale europeo e il Fondo di sviluppo regionale sosterranno con più di 30 miliardi di euro lo sviluppo di competenze nel periodo 2014-2020 39.

La rilevanza dell’Agenda è stata sottolineata anche di recente dal Programma di lavoro 2016 della Commissione nel quale si legge che questa: ”[…]promuoverà gli investimenti nel capitale umano lungo tutto l’arco della vita, che si tratti di formazione professionale, istruzione superiore, competenze digitali e di alta tecnologia oppure delle competenze che ciascuno deve acquisire per impegnarsi attivamente sul luogo di lavoro e in una società in rapida evoluzione. […]”40.

L’Agenda segue e rafforza la linea d’indirizzo indicata dall’allora neo presidente della Commissione Europea J. C. Junker che, sin dalla sua elezione, nel 2014, ha puntato al rilancio dell’occupazione, della crescita e degli investimenti, promuovendo inoltre “la mobilità dei lavoratori, soprattutto nei settori in cui l’offerta di lavoro e la richiesta di competenze restano cronicamente insoddisfatte ”41.

38 Communication from the Commission of 8.3.2016, Launching a consultation on a European Pillar

of Social Rights, COM(2016) 127 final.

39 COM (2016) 381 final, p. 2.

40 Comunicazione della Commissione del 27.10.2015, Programma di lavoro della Commissione per il

2016 È il momento di andare oltre l'ordinaria amministrazione, COM(2015) 610 final.

41 J.C. Juncker, Un nuovo inizio per l'Europa Il mio programma per l'occupazione, la crescita, l'equità

e il cambiamento democratico, discorso tenuto durante Plenaria del Parlamento Europeo, Strasburgo,

Il Programma di Lavoro 2017 42 ha inteso focalizzare maggiormente l’attenzione sulle misure indirizzate ai giovani come la Youth Initiative 43.

2.3 Le iniziative legate alla rinnovata Agenda delle competenze per l’Europa.

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