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Il mercato del lavoro tedesco verso nuovi livelli di efficienza.

LAVORO E COMPETENZE 4.0 IN GERMANIA, BEST PRACTICES E APPROCCI INNOVAT

4.4 Il mercato del lavoro tedesco verso nuovi livelli di efficienza.

Come si è avuto modo di accennare, il mercato del lavoro tedesco ha migliorato di molto le proprie performance soprattutto dopo l’entrata in vigore delle riforme Hartz 99. Nonostante la crisi, infatti, nel periodo 2008-2014, la disoccupazione totale è

95 H. Lesch, S. Vogel, P. Hellmich, The state and social partners working together: Germany's

response to the global financial and economic crisis, International Labour Office, Geneva, March

2017, p.15.

96 (Edited by) I. Artus, M. Behrens, B. Keller, W. Matiaske, W. Nienhüser, B. Rehder, C. Wirth,

Developments in German industrial relations, Cambridge Scholars Publishing, Newcastle upon Tyne,

2016.

97 W. Müller-Jentsch, Twenty Years of Industrielle Beziehungen, (Edited by) I. Artus, M. Behrens, B.

Keller, W. Matiaske, W. Nienhüser, B. Rehder, C. Wirth, Developments in German industrial

relations, Cambridge Scholars Publishing, Newcastle upon Tyne, 2016.

98F. Fürstenberg, Developments in Industrial Relations: an Overview, (Edited by) I. Artus, M. Behrens,

B. Keller, W. Matiaske, W. Nienhüser, B. Rehder, C. Wirth, Developments in German industrial

relations, Cambridge Scholars Publishing, Newcastle upon Tyne, 2016.

99 E. Weber, Standortbestimmung: Herausforderungen am Arbeitsmarkt, in J. Möller, U. Walwei,

diminuita del 2,5% (passando dal 7.6% al 5.1%), e quella femminile per la fascia di età 55 - 64 anni del 4,3% (dall’8.9% al 4.6%) 100 .

Secondo quanto dichiarato dal BA, nel 2015, sono stati circa 833.837 i beneficiari dell’ALG I e circa 4.327.206 quelli dell’ALG II 101.

I dati forniti dall’Ufficio Federale di statistica (Statistisches Bundesamt - Destatis) confermano che il tasso di disoccupazione sia in continuo calo: a maggio 2017 si assestava sul 3,7% 102.

In particolare, il tasso di occupazione femminile è in costante aumento da anni, passato dal 66,7% del 2007 al 74,5% del 2016, ben al di sopra della media UE (65,4%) 103.

Uno degli obiettivi primari del periodo corrente di finanziamento del Fondo Sociale Europeo (2014 - 2020) è incrementare ulteriormente questa percentuale, fornendo più sostegno alle donne che desiderino esplorare nuovi percorsi di carriera 104 o rientrare nel mercato del lavoro dopo un periodo di allontanamento 105.

Non ancora particolarmente chiaro risulta il modo in cui l’immigrazione (in particolare con l’ingresso di persone altamente qualificate) influenzerà il mondo del lavoro: se i flussi migratori dovessero confermarsi sui livelli raggiunti nell’ultimo decennio, la Germania dovrebbe aspettarsi una migrazione netta di quasi 200.000 persone all'anno, un quarto dei quali potrebbe essere costituito da professionisti 106.

Come nella maggior parte dei Paesi Europei, anche in Germania, il tasso di occupazione è direttamente proporzionale alle competenze possedute: nel 2016, ad esempio, raggiungeva l’87,9% per il gruppo di individui di età 25 - 64 anni con un livello di istruzione elevato, il 78,9% tra le persone mediamente istruite e infine si assestava sul 47% tra gli scarsamente qualificati 107.

Le proiezioni confermano questo scenario e prevedono che, entro il 2030, l’offerta per lavori mediamenti o scarsamente qualificati diminuirà più velocemente della domanda: nell’ambito di 54 campi professionali e 63 settori economici andranno persi

100 H. Lesch, S. Vogel, P. Hellmich, The state and social partners working together: Germany's

response to the global financial and economic crisis, International Labour Office, Geneva, March

2017, p. 31.

101 Bundesagentur für Arbeit, Amtliche Nachrichten der Bundesagentur für Arbeit, Arbeitsmarkt 2015,

2016.

102 Destatis, More than 44 million persons in employment in May 2017, Press Release, 2017. 103 Eurostat, Employment and activity by sex and age - annual data, 2017.

104 BA, Bringt Weiter, BA 2020, Fachkräfte für Deutschland Zwischenbilanz und Fortschreibung,

Nürnberg, 2016, p. 29.

105 In particolare, il portale del Ministero Federale per gli affari familiari, i cittadini anziani, le donne e

la gioventù (Bundesministerium für Familie, Senioren, Frauen und Jugend - BMFSFJ) e del Servizio Pubblico per l’Impiego www.perspektive-wiedereinstieg.de fornisce informazioni dettagliate e un supporto concreto alle donne che desiderino rientrare nel mondo del lavoro mantenendo un giusto equilibrio fra esigenze familiari e lavorative.

106 Bundesagentur für Arbeit, BA 2020 Bringt Weiter - Schwerpunktheft Fachkräfte für Deutschland

Zwischenbilanz und Fortschreibung, Nürnberg, 2016, p.11.

circa 490.000 posti di lavoro, parzialmente compensati dalla creazione di 430.000 posti di lavoro 108.

Anche per la Germania si può quindi parlare di skill-biased employment dal momento che le differenze nei livelli di disoccupazione sembrano non essere tanto legate alle differenze socio economiche dei diversi Länder quanto alle disparità nelle conoscenze possedute 109.

Ad esempio, circa la metà dei disoccupati, nel 2015, non aveva conseguito alcun diploma professionale e il tasso di disoccupazione per questa fascia di popolazione era del 20,3%, toccando punte superiori al 30% in alcune zone dell’Est della Germania 110.

Il pericolo da molti paventato, in linea con la teoria dello “skill biased technical change” è che il divario fra lavoratori molto e meno qualificati continui a crescere 111, come anche confermato dal continuo calo della disoccupazione nel settore delle TIC (in tedesco: MINT: Mathematik, Informatik, Naturwissenschaft und Technik) 112.

Benchè non sia ancora del tutto chiaro il modo in cui il lavoro cambierà nell’era digitale, sembra oramai assodato che il mercato del lavoro dovrà fornire risposte adeguate alla crescente domanda di professionisti del settore IT, onde evitare rallentamenti nella produzione industriale 113, un quarto della quale risulta almeno parzialmente automatizzata 114.

Si prevedono inoltre effetti ambivalenti derivanti dalla nuova fase industriale: nuovi posti di lavoro saranno creati così come altri saranno cancellati, saranno richiesti nuovi requisiti sia alle aziende sia ai lavoratori, e in generale si prevede un cambiamento nei meccanismi di incontro fra domanda e offerta di beni e servizi e un aumento della produttività 115, che diminuirà nel complesso i livelli di occupazione nel settore industriale e la richiesta di lavoratori che svolgono mansioni altamente routinarie 116 .

108 E. Weber, C. Weidmann, Institute for Employment Research, Industry 4.0 – Job-Producer or

Employment-Destroyer?, Nüremberg, Report 2/2016, 2016.

109 A. Pfannkuche, Mismatch – Arbeitslosigkeit in Deutschland – ein neuer Erklärungsansatz, in (a

cura di) H. Bass, Labor Markets and Labor Market Policies Between Globalization and World

Economic Crisis: Japan and Germany, Hampp, München, 2010, p. 204.

110 D. Söhnlein, B. Weber, E. Weber, U. Leber, Qualifikationsspezifische Arbeitslosigkeit, in J. Möller,

U. Walwei Arbeitsmarkt kompakt, IAB Bibliothek N. 363, 2017, p. 54.

111 P. Falcioglu, The New Labor Skills in the New Economy, in (a cura di) T. Dereli, Y. P. Soykut -

Sarica, A. Sen-Tasbasi, Labor and employment relations in a globalized world: new perspectives on

work, social policy and labor market implications, Springer, Cham, 2014, p. 204.

112 Bundesagentur für Arbeit, Der Arbeitsmarkt in Deutschland – MINT – Berufe, Nürnberg, 2016. 113 H. Schwarz, S. Conein, H.Tutschner, Modernisierung der IT-Berufe in Zeiten von VierPunktNull,

BWP – BIBB, Bonn, 2/2017.

114 Ministero Federale del Lavoro e degli Affari Sociali, Re – Imagining Work, Green Paper, Work 4.0,

Berlino, 2015, p. 16.

115 E. Weber, Industrie 4.0: Wirkungen auf den Arbeitsmarkt und politische Herausforderungen,

Zeitschrift für Wirtschaftspolitik, Vol. 65, Issue 1, 2016, pp. 66-74.

116 M. Ingo Wolter, A. Mönnig, M. Hummel, E. Weber, G. Zika, R. Helmrich, T. Maier, C. Neuber-

I dislivelli nelle competenze e le disparità salariali rappresenteranno due degli effetti più lampanti della nuova industrializzazione 117.

Le tematiche da affrontare con maggiore urgenza appariono tre: il problema demografico, la globalizzazione e la digitalizzazione e richiedono un sempre maggiore livello di coesione sociale e lo sviluppo dei partenariati sociali.

Sicuramente, la digitalizzazione dell’economia rappresenta una grande occasione per il mercato del lavoro tedesco: i dati parlano di circa 7.000 nuove start up che nascono ogni anno e circa un milione di persone risultano al momento impiegate nel settore TIC 118.

La crescita del numero di posti di lavoro stimata dalla società di consulenza Boston Consulting Group si aggira intorno alle 70.000 unità. Anche secondo questa stima, a subire un sostanziale incremento dei posti di lavoro saranno le professioni che richiedono competenze più elevate, per lo più collegate all’utilizzo delle nuove tecnologie. Un importante decremento interesserà invece i lavori meno qualificati che richiedono un livello inferiore di elaborazione dei dati e che saranno affidati sempre più ai robot o ad altri sistemi di automazione 119.

Per affrontare al meglio questa situazione, il BCG suggerisce alle aziende di elaborare alcune misure, soprattutto per procedere alla riqualificazione dei propri lavoratori mediante nuove modalità, come ad esempio l’“on-the-job instruction” o corsi online, fruibili autonomamente, adottare nuovi modelli lavorativi e organizzativi e predisporre nuove modalità di ricerca e assunzione di personale, con più attenzione alle capacità di ciascuno piuttosto che al possesso di titoli formali.

In questo mutato contesto economico e industriale, anche il BCG riconosce l’importanza di un ripensamento dell’interazione fra sistema educativo e lavorativo con la previsione, ad esempio, di nuovi percorsi formativi interdisciplinari 120.

4.5 Le iniziative per la riqualificazione dei lavoratori: intercettare e rispondere

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