LA PROMOZIONE DI MANODOPERA ALTAMENTE QUALIFICATA NELLA STRATEGIA 2020 E NELLE INIZIATIVE COLLEGATE
2.5 La comprensione delle qualifiche e delle competenze in Europa.
La presenza di un meccanismo comune per il riconoscimento delle competenze rappresenta ad oggi una delle sfide più importanti per l’Unione e per la tutela del principio fondamentale della libera circolazione dei lavoratori, sancito dall’art. 45 del TFUE 75.
Miglioramenti in questo senso si rendono quanto più necessari in considerazione dei rapidi mutamenti del mercato del lavoro e della crescente necessità dei lavoratori di dotarsi di nuove competenze, poiché una carenza strutturale di competenze adeguate si traduce spesso in ritardi nella produttività 76.
Ad oggi, il sistema di riferimento delle qualifiche più completo è fornito dall’European Qualifications Framework (e-QF) istituito nel 2008 77 e riformato nel 2017 78.
Come si legge nella raccomandazione del 2017, il Quadro è stato progressivamente riconosciuto dagli Stati Membri come un vero e proprio punto di riferimento per la creazione di quadri nazionali. Si articola in otto livelli, descritti in termini di risultati di apprendimento, e vanno da quello base (livello 1, per esempio la scuola dell’obbligo) a quello avanzato (livello 8, ad esempio Dottorato di ricerca). I singoli livelli sono poi declinati nelle loro caratteristiche: conoscenze, abilità, responsabilità e autonomia. Il Quadro fornisce inoltre definizioni di termini specifici, così da creare una base comune condivisa. Ad esempio, la “competenza” è definita come “comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”; la qualifica il“risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando un’autorità competente stabilisce che una persona ha conseguito i risultati dell’apprendimento rispetto a standard predefiniti”79.
Tra gli altri sistemi per l’individuazione delle competenze troviamo la Panoramica europea delle competenze (EU Skills Panorama) gestita dal Cedefop, uno strumento fruibile online 80 che fornisce accesso centralizzato a dati, informazioni e risultati di attività d’intelligence sul fabbisogno di competenze nelle diverse professioni e settori. Le Sector Skills Alliances sono invece progetti transnazionali che mirano ad affrontare le carenze di competenze, individuando le specifiche esigenze del mercato del lavoro di un determinato settore per uno o più profili professionali così da migliorare la capacità di reazione dei sistemi di formazione professionale.
75 European Commission, A New Skills Agenda For Europe - Roadmap, Aprile 2016. 76 European Commission, Social Agenda Skills – A new Agenda, n. 9/2016, September 2016.
77 Recommendation of the European Parliament and of the Council of 23.4.2008 on the establishment
of the European Qualifications Framework for lifelong learning.
78 Raccomandazione del Consiglio del 22.5.2017 sul quadro europeo delle qualifiche per
l’apprendimento permanente, che abroga la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23.4.2008, sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente.
79 European e-Competence Framework, European e-Competence Framework Versione 2.0, 2010.
www.ecompetences.eu
Appare tuttavia necessario sottolineare come uno degli elementi strategici per il buon funzionamento del mercato del lavoro sia un efficiente sistema di informazioni: la cd “Labour market skills intelligence” (LMSI), ad esempio, potrebbe rappresentare per i responsabili politici un valido alleato nella trasposizione di informazioni in priorità e strategie nazionali. In tema di competence intelligence, l’UE si è attivata mediante alcune iniziative, tra cui le principali sono il sistema Europass,81 uno strumento che dal 2005 consente agli individui di comunicare le proprie competenze, qualifiche ed esperienze mediante l’utilizzo di documenti standardizzati, e il sistema ESCO (sistema europeo delle competenze, qualifiche e professioni) 82, che può essere usato nella descrizione delle competenze necessarie allo svolgimento di un lavoro specifico o per la descrizione delle competenze acquisite attraverso percorsi di apprendimento formale o non formale.
Come accennato, miglioramenti e sviluppi nel settore del riconoscimento delle qualifiche sono auspicati anche nella Nuova Agenda per le competenze in Europa del giugno 2016.
Inoltre, come stabilito da quest’ultima, la Commissione incoraggia l’istituzione di European Sector Skills Councils in caso di richieste provenienti da soggetti interessati ad anticipare e rispondere alla necessità di competenze in settori specifici grazie alla disponibilità di maggiori e migliori informazioni sulla situazione delle competenze. Le attività concrete dei Consigli includono la redazione di relazioni sulla situazione occupazionale in particolari settori e l’evoluzione delle competenze, l’incoraggiamento della cooperazione tra le organizzazioni che monitorano gli sviluppi di competenze, e la creazione e la diffusione di nuovi strumenti pratici per la loro gestione. I Consigli già istituiti si occupano del settore manifatturiero e del commercio e nei primi anni di attività beneficeranno di sovvenzioni provenienti dal bilancio UE, in particolare dal programma EASI.
All’interno di questo quadro di riferimento comune europeo, alcuni Stati europei hanno elaborato propri sistemi nazionali di previsione delle esigenze del mercato del lavoro per migliorare l’incontro fra domanda e offerta di qualifiche all’interno del mercato del lavoro e per adattare l’offerta formativa specifica.
Il primo è stato la Svezia dove alcuni elementi per la previsione delle competenze sono utilizzati dal 1950. Il sistema attualmente in vigore vede l’utilizzo integrato di studi di settore, sondaggi compiuti direttamente con i datori di lavoro e indagini regionali in materia di occupazione.
Anche l’Austria dispone di un sistema di “early identification” delle competenze, elaborato dal Servizio Pubblico per l’Impiego (Arbeitsmarktservice Österreich –
81 Cedefop, Europass 2005-2020: successi e prospettive – Nota informativa, 2012.
82 ESCO (European Skills, Competencies, Occupation Taxonomy) identifica e classifica le capacità, le
competenze, le qualifiche e le professioni in modo standard, utilizzando una terminologia unica in tutte le lingue dell'UE. Permette agli utenti di scambiare CV e rispondere alle offerte di lavoro memorizzate nei diversi sistemi informatici, e rappresenta un valido aiuto sia per chi cerchi lavoro sia per chi invece voglia assumere. Si calcola che produrrà un miglioramento netto dei servizi offerti e degli strumenti online grazie alla tassonomia liberamente fruibile che si focalizza sulle abilità.
AMS) e attivo dal 2002: l‘AMS – Skills Barometer (AMS-QB)83 che analizza e riassume le tendenze del mercato del lavoro e pubblica online i risultati degli studi. Anche la Germania, a gennaio 2010, ha lanciato il suo “Regional Labour Market Monitor” avviato in via sperimentale in tre Länder, per rendere i movimenti e i trends del mercato del lavoro tedesco più trasparenti e adattare la propria offerta regionale 84. Considerato il peso crescente che il tema dell’individuazione precoce delle esigenze di competenze sta assumendo, il Cedefop ha predisposto uno studio da cui è emerso che sono quattro i tipi di sistemi utilizzati in Europa: “decentralizzati”, in cui la sistematica anticipazione delle esigenze a livello nazionale non è molto accurata (Danimarca, Grecia, Spagna, Lettonia, Lituania, Ungheria, Portogallo, Slovenia e Slovacchia); “coordinati non-olistici”, caratterizzati prevalentemente da previsioni quantitative (Irlanda, Cipro e Finlandia); Paesi che stanno costruendo un sistema olistico coordinato (Repubblica Ceca, Estonia, Italia e Polonia); “olistici coordinati” ben sviluppati in cui sono previsti studi di settore, indagini regolari tra i datori di lavoro, indagini regionali e un efficiente sistema di diffusione dei risultati e l’applicazione dei risultati (Germania, Francia, Paesi Bassi, Austria, Svezia e Regno Unito) 85.
Proprio per aiutare gli Stati Membri in ritardo in questo processo, la Commissione ha lanciato recentemente un Piano per la cooperazione settoriale in materia di competenze 86 che aiuterà a mobilitare e coordinare i principali attori, incoraggiare gli investimenti privati e promuovere un uso più strategico dei relativi programmi di finanziamento europei e nazionali anche mediante l’elaborazione di piani nazionali 87.
83 http://bis.ams.or.at/qualibarometer/
84 Education, Audiovisual and Culture Executive Agency (EACEA), New Skills for New Jobs Policy
initiatives in the field of education: Short overview of the current situation in Europe, Brussels, 2010,
p. 7.
85 Cedefop, Skill Demand Forecast, 2008.
86 Commissione Europea, Invito a Presentare Proposte nell’ambito del programma Erasmus+ KA 2 —
Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone prassi. Alleanze delle abilità settoriali, 2017.
2.6 Le competenze digitali, la leva strategica dei mercati del lavoro di oggi e di