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LAVORO E COMPETENZE 4.0 IN GERMANIA, BEST PRACTICES E APPROCCI INNOVAT

4.3 Il ruolo delle parti sociali in Germania, cenni.

Molte delle tradizionali caratteristiche del dialogo sociale tedesco affondano le proprie radici nella Repubblica di Weimar, periodo in cui nacquero i primi consigli di fabbrica e le prime forme di contrattazione collettiva 70 .

Le relazioni industriali e le norme sul partenariato sociale in Germania si basano principalmente sui diritti e sugli obblighi previsti dalla Costituzione, dalla legge sull’ordinamento aziendale, la Betriebsverfassungsgesetz 71 (BetrVG) e dalla legge sugli accordi collettivi, la Tarifvertragsgesetz 72 (TVG).

La Costituzione, nella Sezione 3, statuisce la libertà di associazione, la base per la costituzione delle associazioni datoriali e sindacali 73, mentre l’interazione tra l’amministrazione e le associazioni sindacali al livello degli stabilimenti produttivi sono normati dalla legge sull’ordinamento aziendale. I Consigli del Lavoro possono essere costituiti negli stabilimenti con almeno cinque dipendenti 74 .

Inoltre, l’art. 9 della Costituzione, garantisce che le condizioni economiche e lavorative siano predisposte dalle associazioni delle parti sociali, per mezzo, prevalentemente, della contrattazione collettiva 75.

I Consigli di fabbrica (Betriebsräte) iniziano a essere operativi nel 1891, anno in cui fu predisposto un meccanismo di inserimento delle commissioni dei lavoratori

68 A. Spermann, H. Winterhager, Maßnahmen zur verbesserten Vermittlung, in T. Hagen, A. Spermann,

Hartz-Gesetze: methodische Ansätze zu einer Evaluierung, Nomos-Verl.-Ges., Baden- Baden, 2004, p.

131.

69 L. Kißler, R. Greifenstein, Hartz-Reform und Gesetze zu neuen Dienstleistungen am Arbeitsmarkt,

Hans-Böckler-Stiftung, Düsseldorf, 2004, p. 23.

70 M. Behrens, Employment Relations in Germany, in (Edited) by I. Artus, M. Behrens, B. Keller, W.

Matiaske, W. Nienhüser, B. Rehder, C. Wirth, Developments in German industrial relations, Cambridge Scholars Publishing, Newcastle upon Tyne, 2016, p.1.

71 Betriebsverfassungsgesetz - BetrVG Ausfertigungsdatum: 15.01.1972 Vollzitat:

“Betriebsverfassungsgesetz in der Fassung der Bekanntmachung vom 25. September 2001.

72 Tarifvertragsgesetz (TVG) TVG Ausfertigungsdatum: 09.04.1949 Vollzitat: “Tarifvertragsgesetz in

der Fassung der Bekanntmachung vom 25. August 1969, das zuletzt durch Artikel 1 des Gesetzes vom 3. Juli 2015 geändert worden ist”.

73M. Weiss, Industrial Relations from the Perspective of Labour Law, in (Edited by) I. Artus, M.

Behrens, B. Keller, W. Matiaske, W. Nienhüser, B. Rehder, C. Wirth, Developments in German

industrial relations, Cambridge Scholars Publishing, Newcastle upon Tyne, 2016.

74O. Stettes, Betriebsratswahlen 2014. Ein Rückblick auf Basis der Betriebsratswahlbefragung, in IW-

Trends no. 1/2015, 2015

75 Ministero Federale del Lavoro e degli Affari Sociali, Re – Imagining Work, Green Paper, Work 4.0,

(Arbeiteraussschüsse) negli impianti industriali, istituzionalizzato poi nel 1920 con la Betriebesrätegesetz a conferma della grande importanza riconosciuta all’ascolto delle istanze dei lavoratori. Il medesimo assetto istituzionale è stato poi mantenuto nella BetzVG del 1972, ancora in vigore. I Consigli sono eletti dai lavoratori dello stabilimento ogni cinque anni e la maggior parte dei loro rappresentanti fa parte di una delle unioni della Confederazione Sindacale Tedesca (Deutscher Gewerkschaftsbund –DGB) 76.

La maggior parte dei sindacati tedeschi appartiene alla DGB che rappresenta lavoratori del settore pubblico e privato di molteplici settori d’interesse e a cui è affidata la competenza in tema di contrattazione collettiva 77. Circa il venti per cento degli affiliati è costituito da pensionati e solo il sei per cento da disoccupati. Nel 2016 risultavano affiliati alla DGB otto sindacati, tra cui troviamo i ver.di (Servizi Sindacali Uniti – Vereinte Dienstleistungsgewerkschaft), che rappresentano circa due milioni di lavoratori provenienti prevalentemente dal settore dei servizi, e IG Metall, che rappresenta in prevalenza lavoratori del settore metallurgico 78.

A essere ancora scarsamente rappresentati dai sindacati sono i lavoratori dei settori di recente sviluppo, come quello tecnologico.

Per quanto riguarda le associazioni dei datori di lavoro, anche queste sono molteplici e si raggruppano a seconda dei settori industriali di riferimento 79.

L’Associazione Federale delle Industrie Tedesche (Bundesverband der Deutschen Industrie e.V. BDI) 80, fondata nel 1949, è la confederazione che raggruppa tutte le federazioni di settore dell’industria tedesca e riunisce quaranta associazioni di categoria per un totale di circa 100.000 imprese rappresentate 81.

La Confederazione delle associazioni dei datori di lavoro tedeschi (Bundesvereinigung der Deutschen Arbeitgeberverbände – BDA) 82 con sede a Berlino è l’organizzazione ombrello delle associazioni dei datori di lavoro tedeschi e riunisce quattordici associazioni regionali trasversali e quarantanove federazioni

76 (edited by) M. W. Finkin, G. Mundlak, Comparative Labor Law, Edward Elgar publishing, UK,

2015, p. 336.

77 M. Behrens, Employment Relations in Germany, in (Edited by) I. Artus, M. Behrens, B. Keller, W.

Matiaske, W. Nienhüser, B. Rehder, C. Wirth, Developments in German industrial relations, Cambridge Scholars Publishing, Newcastle upon Tyne, 2016.

78H. Dribbusch, P. Brike, Trade Unions in Germany: Devolopment, Challenges, Responses, in (Edited

by) I. Artus, M. Behrens, B. Keller, W. Matiaske, W. Nienhüser, B. Rehder, C. Wirth, Developments in

German industrial relations, Cambridge Scholars Publishing, Newcastle upon Tyne, 2016.

79 S. Lingemann, R. von Steinau-Steinrück, A. Mengel, Employment & labor law in Germany, C. H.

Beck, München, 2016, p. 4.

80 Sito web: bdi.eu

81 W. Bührer, Geschicte und Funktion der deutschen Wirtschaftsverbände, in (a cura di) W. Schröder,

B. Weßels, Handbuch Arbeitgeber- und Wirtschaftsverbände in Deutschland: ein Handbuch, Verlag für Sozialwissenschaften, Wiesbaden, 2007.

settoriali 83. Rappresenta gli interessi di circa un milione di imprese che operano nel settore dell’industria, commercio, servizi finanziari, trasporti, artigianato, servizi e agricoltura, e di venti milioni di lavoratori 84.

Non da ultimo, occorre menzionare l’Istituto Fraunhofer-Gesellschaft, fondato nel 1949, per la sua rilevanza nel settore della ricerca applicata e per il ruolo ricoperto in Germania e in Europa nella definizione dei processi industriali moderni. L’Istituto si compone di sessantasei Istituti e unità di ricerca indipendenti ed eroga servizi ai suoi clienti e partner contrattuali nel settore industriale, dei servizi e della pubblica amministrazione. Il trenta per cento delle sue entrate finanziarie deriva dai contributi governativi 85.

Considerazioni a parte merita l’Istituto federale per la formazione professionale (Bundesinstitut für Berufsbildung – BIBB) 86, centro d’eccellenza per la ricerca e lo sviluppo della formazione professionale, per il ruolo nella programmazione e nell’erogazione di programmi formativi e per la stretta collaborazione intrattenuta con il Ministero dell’istruzione e della ricerca, che ne coordina i programmi di ricerca. Il BIBB è stato fondato nel 1970 sulla base della legge sulla formazione professionale (Berufsbildungsgesetzes – BBIG) 87 del 1969, riformata nel 2005 dalla Berufsbildungsreformgesetz – BerBiRefG)88 che rappresenta l’attuale base legale dell’Istituto con sede a Bonn.

Il compito primario è “contribuire attraverso la ricerca scientifica alla ricerca sulla formazione professionale” e la sua attività si rivolge prevalentemente: agli operatori attivi nel settore della formazione professionale, come datori di lavoro, sindacati, associazioni professionali, camere di commercio e istituzioni pubbliche; al personale docente sia del settore dell’istruzione sia della formazione; ai comitati aziendali; alla comunità scientifica, alle Università e a tutte le altre istituzioni interessate.

Ne deriva anche il compito di promuovere la nascita di centri pilota e di formazione aziendale, nonché l’elaborazione di programmi educativi europei e di altre attività volte alla promozione di nuovi approcci educativi.

Il BMBF coinvolge il BIBB nella predisposizione di norme in tema di formazione e altri regolamenti, tramite il procedimento di consultazione delle parti sociali (art. 90, par. 3, n. 1 BbiG).

83 W. Schröder, Geschicte und Funktion der deutschen Arbeitgeberverbände, in (a cura di) W.

Schröder, B. Weßels Handbuch Arbeitgeber- und Wirtschaftsverbände in Deutschland: ein Handbuch, Verlag für Sozialwissenschaften, Wiesbaden, 2007.

84 BDA, BDA - German Employers Kompakt, Geschäftsbericht 2016.

85 Germany Trade & Invest, Industrie 4.0, Smart Manifaturing of the Future, Germany, 2014. 86 Sito web: www.bibb.de

87 Berufsbildungsgesetz (BBiG) BBiG Ausfertigungsdatum: 23.03.2005 Vollzitat:

“Berufsbildungsgesetz vom 23. März 2005, das durch Artikel 14 des Gesetzes vom 17. Juli 2017 geändert worden ist”.

88 Gesetz zur Reform der beruflichen Bildung (Berufsbildungsreformgesetz - BerBiRefG) Vom 23.

Il Consiglio del BIBB si compone di otto rappresentanti dei datori di lavoro, otto rappresentanti dei sindacati e otto rappresentanti dei governi regionali nonché cinque rappresentanti del Governo Federale chiamati a collaborare allo sviluppo di nuovi atti in materia di formazione, da implementare successivamente nelle realtà aziendali 89. In quanto istituzione federale, il BIBB riceve finanziamenti statali, posti sotto il controllo del BMBF 90. Per il 2017, le priorità del programma annuale di ricerca riguardano i nuovi ambiti in tema di formazione professionale per affrontare le future esigenze nate in particolare dalla digitalizzazione; di qui la necessità di assicurare la presenza nel mercato del lavoro di personale adeguatamente specializzato, di rendere l’istruzione e la formazione professionale più “attraenti”, e di garantire una migliore offerta formativa ai rifugiati, per migliorarne le possibilità di integrazione.

I temi su cui si focalizzerà l’attività di ricerca in futuro includono la modernizzazione della formazione professionale e le strutture per l’apprendimento permanente 91. Inoltre, il BIBB promuove la digitalizzazione in centri di formazione professionale interaziendali, secondo quanto stabilito dalle linee guida emanate dal BMBF (Richtlinien zur Förderung von Digitalisierung in überbetrieblichen Berufsbildungsstätten – ÜBS) 92.

La tradizionale solidità del sistema descritto è stata confermata recentemente durante la crisi finanziaria del 2008, quando ha rappresentato uno degli elementi grazie a cui l’economia tedesca è riuscita ad evitare pesanti battute d’arresto.

In questo periodo, infatti, il dialogo è stato particolarmente efficiente, soprattutto a livello regionale, rendendo possibile il mantenimento di un certo livello di stabilità del mercato del lavoro, che ha subito solo un leggero incremento del tasso di disoccupazione solamente nel 2009, già rientrato nel 2010.

Il successo del modello tedesco è imputato a più fattori come le già esaminate riforme varate nei primi anni 2000, che hanno introdotto forme flessibili di occupazione, la riformulazione del sistema sociale e dei sistemi pensionistici e una maggiore flessibilità dei meccanismi di contrattazione collettiva 93.

A ottobre del 2008, ad esempio, a crisi appena scoppiata, il Ministro dell’Economia convocò i rappresentanti dei diversi settori produttivi per vagliare possibili misure ad hoc 94 ed elaborare un pacchetto di salvataggio. I partecipanti includevano la

89 BIBB, Training Regulations and how they Come About, Bonn, 2013, p. 18.

90 BMBF, Forschungspartner - Bundesinstitut für Berufsbildung (BIBB), disponibile al sito:

www.bmbf.de

91 Bundesinstitut für Berufsbildung, Jährliches Forschungsprogramm des Bundesinstituts für

Berufsbildung 2017, Mit einer kurzen Darstellung neuer Forschungsprojekte, Bonn, 2017, p. 6.

92 Bundesministerium für Bildung und Forschungm, Richtlinien zur Förderung von Digitalisierung in

überbetrieblichen Berufsbildungsstätten (ÜBS) und Kompetenzzentren (Sonderprogramm ÜBS- Digitalisierung), Vom 10. Dezember 2015.

93 H. Lesch, S. Vogel, P. Hellmich, The state and social partners working together: Germany's

response to the global financial and economic crisis, International Labour Office, Geneva, March

2017.

94 S. Zagelmeyer, Company-level bargaining in times of crisis: The case of Germany, ILO Working

Confederazione delle associazioni dei datori di lavoro tedesche (BDA), la Federazione delle Industrie Tedesche (BDI), l’Associazione delle Camere tedesche dell’Industria e del Commercio (DIHK) e la Confederazione tedesca degli Skilled Crafts (ZDH); le associazioni sindacali erano invece rappresentate dalla Confederazione Tedesca dei Sindacati (DGB).

Il risultato fu l’approvazione di un pacchetto di salvataggio che rappresentò la base per la successiva approvazione delle due maggiori riforme in materia di diritto del lavoro (la cui discussione era già iniziata prima dello scoppio della crisi): l’introduzione del salario minimo, avvenuta nel 2015, e del principio della prevalenza di un contratto collettivo all’interno di un’azienda. Altri provvedimenti sono entrati in vigore successivamente, come la legge sul rafforzamento dell’autonomia della contrattazione collettiva (inizio 2015) 95.

Il rafforzamento del ruolo svolto dagli attori coinvolti nei processi di consultazione in questo periodo ha portato alcuni esperti a parlare di “crisis-corporatism”, a sottolineare il contributo fornito al superamento del periodo di crisi 96.

Questo appare ancor più singolare se si considera la continua erosione della contrattazione collettiva, secondo molti incontrovertibile, a cui però non ha corrisposto una diminuzione della rilevanza delle associazioni nei processi di codeterminazione 97.

Le parti sociali tedesche appaiono oggi attivamente coinvolte nei processi di ri- considerazione delle più rilevanti tematiche per il mondo del lavoro contemporaneo, come il miglioramento dell’offerta formativa 98.

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