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d’intesa fra Ministero della Giustizia e Provincia Autonoma di Trento

Ricerche

Oltre ai risultati delle ricerche pre- sentate nei vari capitoli di questo rapporto, si indicano in questa appendice le ricerche connesse al protocollo d’intesa tra Ministero della Giustizia e Provincia Autonoma di Trento che hanno costituito materiale di riflessione per Sottocommissioni adulti e minori. I risultati sono parzialmen- te riprodotti nei capitoli 7 e 8 di questo rapporto.

Le misure alternative alla detenzione. Indagine pilota

Titolo: Efficienza ed efficacia delle misure alternative alla detenzione nel contesto europeo, italiano e trentino. Andamento delle misu- re alternative alla detenzione in Provincia di Trento e follow-up degli affidati in prova presso il CSSA di Trento nel periodo 1985-1995.

Obiettivo: Valutazione dell’effi- cienza e dell’efficacia delle misure alternative alla detenzione, con specifico riferimento a un quadro comparativo e ai possibili caratteri di peculiarità dell’esperienza tren- tina.

Destinatari: Amministrazione penitenziaria, Amministrazione locale, servizi ed operatori sociali, operatori della giustizia, operatori della sicurezza, operatori culturali ed opinione pubblica.

Strumenti: Metodologia della ricerca sociale (analisi di fonti bibliografiche, statistiche e di ricerca, raccolta dati con interviste e questionari, analisi contenuto documenti, elaborazione elettro- nica dati).

Output: Stesura rapporto speciale sulla realtà delle misure alternati- ve alla detenzione in una visione comparata e con riferimento alla loro efficacia nell’ambito del terri- torio trentino.

Confronto: Gruppo di lavoro della Sottocommissione adulti.

Collaborazioni: Transcrime; Centro di servizio sociale per adulti di Trento; Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento;

Dipartimento dell’Amministrazio- ne penitenziaria; esperti e tecnici laureati.

Data d’inizio lavoro: Aprile 1999. Fine lavoro: Gennaio 2000.

Monitoraggio sull’applicazione del protocollo d’intesa

Titolo: Ricognizione della realtà

penitenziaria trentina e dei per- corsi individualizzati del condan- nato nell’ambito dell’esecuzione della pena. Situazione e dati dal 1993 al 1999.

Obiettivo: Valutazione dello stato

di attuazione del Protocollo d’inte- sa (iniziative svolte) in stretta rela- zione con la tipologia dell’utenza, ai fini di un miglior coordinamento degli interventi e dell’individuazio- ne di criteri e standard di efficien- za ed efficacia dei servizi, nonché di qualità delle prestazioni.

Destinatari: Tutti i servizi dell’Am-

ministrazione penitenziaria, quelli degli Enti locali e quelli del priva- to-sociale.

Strumenti: Metodologia della ricer-

ca sociale (raccolta dati con inter- viste, questionari e apposite griglie di rilevazione, analisi del conte- nuto di documenti, elaborazione elettronica dati).

Output: Stesura rapporto speciale

sulla realtà penitenziaria trentina1 e aggiornamento annuale sullo stato di attuazione del Protocollo d’intesa.

Confronto: Comitato tecnico scien-

tifico della Commissione provincia- le per i problemi della devianza e della criminalità, Sottocommissione tecnica adulti.

Collaborazioni: Dipartimento del-

l’Am mi nistrazione penitenziaria, Istituzioni e servizi penitenziari locali, Amministrazione Provinciale, Amministrazioni comunali, ASL, servizi sociali e sanitari, servizi del privato-sociale – Esperti e tecnici laureati.

Data d’inizio lavoro: Ottobre 1997.

Fine lavoro: Rendiconto annuale.

Produzione di uno “Strumento informativo sui servizi peniten- ziari in Provincia di Trento”

Titolo: Il sistema penitenziario in

Trentino.

Obiettivo: Informazione mirata per

operatori ed opinione pubblica.

Destinatari: Tutti i servizi istituzio-

nali e sociali del territorio trentino, le scuole, l’opinione pubblica. Strumenti: elaborazione tecnica con consulenza di esperti della comunicazione.

Output: Consultazione in internet

dello strumento informativo.

Sede: Provincia Autonoma di

Trento; Dipartimento di Sociologia, Osservatorio sulla sicurezza nel Trentino.

Confronto: Comitato tecnico scien-

tifico della Commissione provincia- le per i problemi della devianza e della criminalità, Sottocommissione tecnica adulti.

Data d’inizio lavoro: Dicembre

1997.

Fine lavoro: Aggiornamento annua-

le.

1 B. Bertelli (a cura di), Il sistema peniteziario in Trentino. Analisi comparata e interventi di politica sociale, P.A.T., Trento, 2000.

Sensibilizzazione scolastica

Titolo: Corso di sensibilizzazione

del mondo giovanile ai problemi della convivenza, della giustizia e della pena.

Obiettivo: Far rientrare la proble-

matica penitenziaria nel quadro generale di quell’educazione alla legalità e alla giustizia di cui il mondo scolastico sente la necessi- tà.

Destinatari: Ragazzi e giovani delle

Scuole medie superiori della pro- vincia di Trento (III, IV e V classi).

Strumenti: Incontri-lezione, docu-

mentazione visiva, documentazio- ne bibliografica, dibattito con par- tecipazione di responsabili dei ser- vizi, va lu tazione iniziale e finale del corso.

Sede istituzionale: Sottocommissione

adulti, Sovrintendenza scolastica.

Finanziamento: Istituti scolastici nel-

l’ambito dei fondi provinciali.

Confronto: Valutazione delle espe-

rienze già fatte in altre realtà - Comitato tecnico scientifico della Commissione provinciale per i pro- blemi della devianza e della crimi- nalità, Sottocommissione tecnica adulti.

Data d’inizio lavoro: Ottobre 1998. Durata corso: Due moduli di due

ore ciascuno per gruppi massimi di 40 allievi di terza, quarta e quinta degli Istituti superiori.

Fine lavoro: Iniziativa riproposta

annualmente.

Attività di sensibilizzazione del- l’opinione pubblica

La Commissione provinciale per i problemi della devianza e della cri- minalità, su proposta della Sotto- com missione tecnica adulti e in col- laborazione con la Sovrintendenza scolastica e Servizio Istruzione e Assistenza scolastica della P.A.T., nell’ambito dell’applicazione del Protocollo d’intesa siglato, nel 1993, fra il Ministero di Grazia e Giustizia e la Provincia Autonoma di Trento, nella parte relativa alle attività di sensibilizzazione dell’opinione pub- blica e del mondo giovanile sui pro- blemi penitenziari e del reinseri- mento sociale dei condannati, ha organizzato, nell’anno 1998, un corso di sensibilizzazione ai pro- blemi della giustizia e della pena avente come destinatari gli studenti delle classi 4° e 5° degli Istituti Medi superiori della provincia di Trento. Si riportano qui di seguito il proget- to ed alcune valutazioni sull’esito dell’esperienza.

Obiettivi generali del corso

- Promuovere un’informazione cor- retta sui fondamenti della legali- tà, della giustizia e della pena e favorire atteggiamenti positivi nelle relazioni sociali e costruttivi nei confronti dei problemi giudi- ziari e penitenziari.

- Inserire stimoli di riflessione e di attualità in un percorso più ampio di educazione alla legalità che dovrebbe essere predisposto in tutte le Scuole medie superiori.

Obiettivi specifici

- Stimolare la riflessione degli stu- denti a partire da una loro visio- ne e da loro interrogativi su alcu- ni aspetti rilevanti concernenti le regole di convivenza, la necessità e il funzionamento della giustizia, le funzioni della pena, il sistema penitenziario italiano, l’attività di

reinserimento sociale dei condan- nati.

- Fornire alcuni punti fermi, a livel- lo concettuale e con precisi esem- pi empirici, sulla legalità e sulla legittimità della sanzione penale e sulle dinamiche che essa produce sul piano relazionale e sociale. - Favorire il confronto e la discus-

sione, sugli argomenti e i pro- blemi emergenti dal corso, fra studenti ed esperti, fra studenti ed operatori della giustizia e del penitenziario e fra studenti ed insegnanti.

- Indicare alla Scuola alcune piste per ulteriori approfondimenti, attraverso la predisposizione e l’indicazione di materiale di sup- porto.

Modalità d’attuazione

- Invio del progetto del corso a tutti gli Istituti medi superiori della provincia di Trento per individua- re l’interesse ed una eventuale disponibilità alla sperimentazio- ne. Invio effettuato nel mese di maggio 1998 a cura della Sovrintendenza scolastica.

- Incontro preliminare con gli inse- gnanti di riferimento di ciascuna Scuola che intende aderire all’ini- ziativa per discutere il contenuto del corso e per proporre mate- riale didattico di ausilio e d’inte- grazione. Incontro effettuato nel mese di settembre 1998.

- Somministrazione, da parte degli insegnanti referenti delle Scuole aderenti al Corso, di un questio- nario agli studenti, al fine di rileva- re il loro livello d’informazione e il tipo di atteggiamento rispetto alla problematica proposta. Sommini- strazione avvenuta nei mesi di ottobre e novembre 1998.

- Prima elaborazione dei dati dei questionari.

- Primo modulo di due ore effettua- to coi ragazzi delle classi 5° (o 4°), a partire dal mese di dicembre 1998.

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