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La presenza straniera è proporzionalmente modesta

Tab. 5 – Cittadini stranieri residenti per sesso e comprensorio al 1° gennaio 1999 e variazioni 1992-1999.

Fonte: elaborazione TRANSCRIME di dati SST

Stranieri residenti all’1.1.1999 % maschi Comprensori v.a. % % su resid. Var. % 1992 1999

nel compr. 1992/99 1. Valle di Fiemme 186 1,8 1,0 204,9 52,5 52,2 2. Primiero 126 1,2 1,3 447,8 56,5 51,6 3. Bassa Valsugana e T. 759 7,3 3,0 221,6 74,6 53,6 4. Alta Valsugana 870 8,4 2,0 177,1 61,5 53,3 5. Valle dell’Adige 3.367 32,4 2,2 155,3 70,5 56,1 6. Valle di Non 893 8,6 2,5 293,4 63,4 53,8 7. Valle di Sole 272 2,6 1,8 294,2 60,9 56,6 8. Giudicarie 706 6,8 2,0 137,7 63,6 56,5

9. Alto Garda e Ledro 1.254 12,1 3,1 95,3 53,0 51,3

10. Vallagarina 1.844 17,7 2,3 226,4 71,7 57,7

11. Ladino di Fassa 117 1,1 1,3 165,9 56,8 51,3

Come si nota, la situazione attuale è l’effetto di una progressiva redistribu- zione territoriale del peso dell’immi- grazione dai comprensori centrali e più importanti (Valle dell’Adige e Vallagarina) verso quelli periferici. La tendenza al riequilibrio fa sì che l’a- rea imperniata su Trento e Rovereto oggi presenti una frequenza di immi- grati sulla popolazione residente (2%) pienamente allineata con la media della provincia. La presenza straniera appare, semmai, più consi- stente nella Bassa Valsugana e nell’Alto Garda e Ledro, dove l’indice si attesta sul 3%.

Più importante è notare che lo spo- stamento diffuso verso l’hinterland va ora favorendo la dinamica demogra- fica della massa dei piccoli centri, che sono quelli più esposti ai proble- mi progressivamente più acuti dell’in- vecchiamento e dello spopolamento. In essi, certo in virtù delle scelte di convenienza abitativa e/o lavorativa effettuate dagli immigrati, si assiste oggi a una qualche ripresa dell’entità dei residenti.

La stessa tab. 5 testimonia di un velo- ce riequilibrio all’interno dei flussi, riguardo alla composizione per sesso, che in passato vedeva larga- mente prevalere la componente maschile. La proporzione di maschi ogni cento residenti non solo scende da 66 a 55, tra il 1992 e il 1999, ma diviene anche meno differenziata territorialmente. Il fatto nel conferma- re la tendenza alla “normalizzazio- ne” dell’immigrazione trentina si col- lega alle recenti e vistose trasforma- zioni dei flussi, di cui particolarmente notevoli sono quelle attinenti all’origi- ne geo-etnica e alle ragioni dell’im- migrazione.

I paesi d’origine

La lenta crescita dell’immigrazione dai paesi del terzo mondo e dall’Europa orientale e centrale, ha fatto sì che solo in vista degli anni novanta la sua consistenza raggiun- gesse numericamente quella dell’altra popolazione straniera, pure presente in Italia, la quale, in quanto origina- ria dei paesi progrediti, è meno avvertita dall’opinione pubblica, ed è composta da categorie generalmente qualificate e inserite nella rete dei rapporti internazionali del Paese. Da allora (1988) lo sviluppo della nuova immigrazione, statisticamente ampli- ficato anche dall’effetto dei provvedi- menti di sanatoria delle presenze irregolari o illegali, ha fatto assumere una rilevanza assoluta ai flussi pro- venienti dai Paesi che oggi si defini- scono a forte pressione migratoria. Dalle aree dell’Europa centro-orien- tale, Africa, Asia (eccetto Israele e Giappone) e America centro-meri- dionale proviene, nel 1999, l’80% dell’intera presenza straniera in Italia (e analoga percentuale si rileva in Trentino), mentre il peso sale all’87% (83% in Trentino), se si considerano nell’insieme i flussi di origine extra- comunitaria (tab. 6 e fig. 2 e 3). Al cambiamento di passo dell’immi- grazione negli anni recenti (1992- 1999) – si rammenti la crescita totale del 68% dei soggiornanti regolari in Italia – hanno dato un contributo d e t e rminante le correnti originarie dei paesi dell’Europa centro - o r i e n t a l e (+202%). Per via delle note vicende che hanno portato a nuovi equilibri nell’Est e, in specie, al dissolvimento dell’ex-Jugoslavia, gli immigrati da tale area hanno in effetti beneficiato di provvedimenti particolari (ex legge 390/92), che ne hanno favorito l’in- g resso per motivi umanitari e lo svol-

gimento di un’attività lavorativa. Essi r a p p resentano, ora, anche il contin- gente più numeroso in Italia, con un peso del 24% contro il 13% nel 1992. All’interno di tale blocco, si sono part i c o l a rmente intensificati gli a rrivi dall’Albania (+252%) e dall’ex- Jugoslavia (+207%), seguiti da quelli dalla Romania (+309%) e dalla Polonia (+92%), le cui comunità sono tuttavia, al confronto, molto più c o n t e n u t e .

Tab. 6 – Permessi di soggiorno per principali aree e paesi di cittadinanza al 1° gennaio 1999. Percentuali e variazioni 1992-1999: confronto tra Trentino e Italia.

(*) Tra i Paesi a forte pressione migratoria si comprendono quelli appartenenti all’Europa centro orientale, all’Africa, all’Asia (tranne Israele e Giappone) e all’America cen- tro meridionale; la popolazione apolide è compresa in questa ripartizione.

Fonte: elaborazione TRANSCRIME di dati ISTAT

v.a. var. % 1992/1999 valori percentuali Area di Cittadinanza Trentino Trentino Italia Trentino Italia

1999 1992 1999 1992 1999 Unione Europea 1.684 35,0 41,6 23,5 17,4 15,5 13,0 di cui: - Francia 173 60,2 48,8 2,0 1,8 2,6 2,3 - Germania 803 17,9 28,2 12,8 8,3 4,1 3,1 - Regno Unito 145 45,0 34,7 1,9 1,5 2,7 2,1 Europa centro-orient. 4.191 270,2 202,1 21,3 43,3 13,3 24,0 di cui: - Albania 1.002 187,1 252,0 6,6 10,4 3,8 8,0 - ex Jugoslavia 2.327 299,8 207,1 11,0 24,0 4,1 7,5 - Polonia 274 372,4 91,6 1,1 2,8 1,9 2,1 - Romania 313 878,1 309,4 0,6 3,2 1,3 3,1 Africa settentrionale 2.118 20,8 38,8 33,0 21,9 22,8 18,8 di cui: - Algeria 181 57,4 218,4 2,2 1,9 0,5 1,0 - Marocco 1.391 32,6 54,0 19,8 14,4 12,8 11,8 - Tunisia 533 -5,2 -1,0 10,6 5,5 6,4 3,8 Asia 556 100,7 77,5 5,2 5,7 18,0 19,0 di cui: - Cina 102 126,7 161,4 0,8 1,1 2,4 3,8 - Pakistan 178 158,0 54,7 1,3 1,8 1,1 1,0 America centro-merid. 650 34,6 80,3 9,1 6,7 7,7 8,3 di cui: - Brasile 139 82,9 51,5 1,4 1,4 1,7 1,5 - Colombia 126 281,8 71,8 0,6 1,3 0,7 0,7 Altri paesi 480 14,8 25,2 7,9 5,0 22,7 16,9 Totale 9.679 82,3 68,1 100,0 100,0 100,0 100,0 di cui: - Paesi a forte pressione migratoria (*) 7.763 102,8 82,7 72,1 80,2 73,2 79,5 - Paesi extra-comun. 7.995 96,8 73,0 76,5 82,6 84,5 87,0

Altre grandi aree geografiche di cit- tadinanza degli immigrati hanno rafforzato la loro presenza, con incrementi però più vicini alla media nazionale – come nel caso dell’Asia (+78%, con la punta della Cina: +161%) e dell’America centro-meri-

dionale (+80%) – mentre nelle altre aree le crescite appaiono più conte- nute – caso dell’Ue (+42%) e dell’Africa settentrionale (+39%) – e tali da causare anche il calo della loro importanza relativa.

L’Asia conta al momento, come l’Africa, per un quinto del totale degli

immigrati, ma è proprio il cambia- mento di posizione dell’Africa (23% nel 1992) l’avvenimento più signifi- cativo dell’evoluzione in corso, poi- ché è dalle sponde mediterranee che proveniva in passato l’afflusso più consistente. I paesi del Maghreb con-

servano, tuttavia, ancora una forte rappresentanza in Italia, con l’au- mento degli algerini (+218%) che contrasta la riduzione dei tunisini (-5%), e con la comunità marocchina che resta in assoluto la più ampia (128 mila unità, 12%).

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