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Di puramente linguistico, come accennavo, non c’è molto da consigliare che sia facilmente alla portata od utile in questa prospettiva. A chi volesse, comunque, una buona introduzione, accessibile ma esauriente, alla lingua cinese non si può che rac-

comandare Abbiati 1992, che è pure autrice della migliore grammatica cinese dispo- nibile in lingua italiana (Abbiati 1998); quanto poi ai dizionari, in lingua italiana vi è Viotti Bonfanti 1991, ma per ogni utilizzo al di là dell’elementare è imprescindibile il dizionario standard pinyin (il pinyin è il sistema di trascrizione ufficiale impiegato attualmente nella Repubblica Popolare Cinese) cinese – inglese edito a Pechino, la cui ultima revisione è Wei 1995.

La trascrizione del cinese è l’unico argomento linguistico per il quale penso sia bene spendere qualche parola, fornendo almeno un indirizzo utile. Accanto al pinyin che ho appena menzionato vi sono stati (e vi sono) infatti altri sistemi di trascrizione, di cui è bene avere conoscenza anche per scopi modesti: la maggior parte dei perso- naggi cinesi conosciuti attraverso i libri di storia, arte e letteratura sono tuttora noti in occidente prevalentemente nella trascrizione Wade-Giles (sistema ancora ufficiale in Taiwan e che ha goduto fino a tempi molto recenti di popolarità pressoché assoluta tra i sinologi), e gli schedari (anche elettronici) di molte biblioteche, specie america- ne, utilizzano il sistema Yale.

Mapping Table Pinyin – Wade-Giles – Yale:

http://www.m.isar.de/denner/neijia/romanisation/mapping.html

Esauriti – si fa per dire – i preliminari linguistici, veniamo ora ad affrontare tema- tiche più direttamente legate alla didattica e di più diretto interesse per chi in questo settore opera.

Una prima domanda che è bene porsi è come sia organizzata l’istruzione in Cina. È infatti opportuno conoscere quale sia la realtà di provenienza degli allievi: il livel- lo di istruzione di partenza su cui si può contare ed il tipo di rapporto con la scuola che i propri alunni hanno sviluppato sono informazioni preziose per l’educatore. I primi due siti seguenti forniscono alcune utili notizie su questo soggetto, mentre il terzo è rivolto ad interessi più specialistici in materia:

David B. Surowski’s Overview of the Educational System of China: http://www-

personal.ksu.edu/~dbski/publication/overview

China Today – Education page: www.chinatoday.com/edu/a.htm

Wah Ching Centre of Research on Education in China: http://www.hku.hk/chi-

naed/

Utile come termine di paragone è anche conoscere quel che si fa in altri paesi. Par- ticolarmente interessante, e da tenere presente per trarne ispirazione adattandolo alla diversa realtà italiana, è quanto si è fatto negli Stati Uniti, dove le iniziative legate al progetto C-HCP ed al database C-ERIC sono di vastissime dimensioni ed hanno anche posto a disposizione una larga messe di documentazione e di materiali didattici:

CHCP – Golden Legacy Curriculum: http://www.chcp.org/golden.html

C-ERIC – Chinese Educational Resources Information Centre:

http://www.fed.cuhk.edu.hk/ceric/

Interessante è anche dare uno sguardo alla bibliografia cinese esistente per bam- bini e ragazzi (fiabe, narrativa, ecc.), anche se questa, quando bilingue, è quasi tutta sviluppata dal punto di vista di realtà anglofone. Un sito atto allo scopo è il seguen- te, in cui la documentazione è estesa anche al Tibet, e vi sono eventuali riferimenti alla reperibilità dei testi su siti di vendita on line:

China & Tibet – A Bibliography of Children’s Books: http://falcon.jmu.edu/~ram-

seyil/mulchinese.htm

Qualche libro per bambini concernente il cinese esiste in effetti anche in italiano, anche se non sul Web. Di attualmente in commercio (ho controllato in una libreria spe- cializzata: Il Delfino, Piazza della Vittoria 11a, Pavia, Tel./Fax 0382-539384) vi sono ad esempio Dodici lune e dodici soli e Un sogno tutte le notti delle Edizioni Motta Junior, centrati sui logogrammi cinesi; senz’altro da segnalare anche Il cavallo e il fiume nella bella collanina della Carthusia di favole bilingui (i libri si presentano come scenari con delle figurine dei personaggi della favola da ritagliare e da animare, mentre il retro si pre- sta alla doppia lettura; tra le lingue vi sono albanese, wolof, tagalog, ecc.).

Venendo alla situazione specifica italiana, utili informazioni generali per la glot- todidattica elementare dell’italiano sono offerte sul sito ALIAS dell’Università di Venezia, coordinato dal Paolo Balboni. Tra i moduli didattici del sito si trova quello intitolato L’allievo cinese di Barbara D’Annunzio, che sarà proficuo confrontare con il suo corrispondente americano (ERIC Digest) di Jianhua Feng, Asian-American Children: What Teachers Should Know; praticamente assai utile anche la Bibliogra- fia raccolta ancora una volta dalla D’Annunzio.

Alias – Moduli: http://venus.unive.it/aliasve/index.php

D’Annunzio – L’allievo cinese:

http://venus.unive.it/aliasve/index.php?name=EZCMS&page_id=305 (anche come file PDF)

Jianhua Feng – Asian American Children:

http://ceep.crc.uiuc.edu/eecearchive/digests/1994/feng94.html

D’Annunzio – Bibliografia ragionata per chi opera con allievi di lingua cinese:

http://venus.unive.it/aliasve/index.php?name=EZCMS&page_id=300

La bibliografia esistente sulla situazione americana è naturalmente molto più ricca che non per quella italiana. Oltre al contributo di Jianhua Feng sopra segnalato, si può attingere anche alle non poche risorse elencate nel sito del National Clearinghouse for English Language Acquisition:

NCELA – The Education of Asian/Pacific American Students:

http://www.ncela.gwu.edu/pathways/asian/education.htm

In Italia, a livello di amministrazioni locali, dove le comunità cinesi sono più numerose incominciano a tenersi corsi appositi per insegnare italiano ai bambini cinesi; si vedano, ad esempio, quelli tenuti dalla Civica Scuola di Lingue e Culture Orientali di Milano, cfr. per informazioni:

IsIAO – Scuola Civica: http://bab-levante.net/civica_2000/presentazione%20scuo-

la.htm

Piccoli aiuti pratici potrebbero inoltre venire dal sottoriportato Audio Tutorial of Survival Chinese, che raccoglie una collezione di files WAVE e MIDI con frasi utili che vanno dal “buongiorno” al “come ti chiami” allo “sta’ bravo”:

AudioBasicChinese: http://www.wku.edu/~yuanh/AudioChinese/index.html

Un altro importante capitolo da affrontare è quello del software glottodidattico. In inglese vi è un’ampia offerta di programmi, perlopiù di origine taiwanese. Una delle

pagine più complete in questo settore è quella di GyCom; per l’insegnamento ele- mentare del cinese sono invece note la pagina di ChildBook (che vende libri, video e software per l’insegnamento elementare del cinese a bambini e famiglie). Meritano inoltre di essere segnalati anche alcuni software per l’apprendimento del cinese a prezzo accessibile: il ben noto shareware Chinese Trainer DrDo ($39.95), e lo speci- fico per la fascia di eta 9-12 anni Lets Play Vocabulary ($ 14.50) di MyFamily- Software:

Gy.Com – Children Educational Software:

http://www.gy.com/language/ch_educa_kid.htm

ChildBook: http://www.childbook.com/

DrDo Chinese Multimedia Language Software: http://www.drdo.info/

Lets Play Vocabulary: Mandarin Chinese: http://www.myfamilysoftware.com/let-

playvocma.html

Il panorama italiano è prevedibilmente molto più povero. La nota pagina bolo- gnese Kidslink di software freeware italiano didattico di base non ha, in effetti, mate- riale specifico per sinofoni, ma qualche programma multilingue comprendente anche l’italiano è segnalato sul sito di GyCom, e, soprattutto, è stato presentato nel 1999 alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna Piccolo Drago, un programma su Cd – Rom dal costo contenuto (37.18 euri) appositamente studiato per insegnare l’italiano ai bam- bini cinesi:

Kidslink – Software autoprodotto: http://kidslink.bo.cnr.it/cicca/arcifile/autox.htm

Xiaolong / PiccoloDrago – Cd – Rom: http://www.socrates-me-too.org/PRO-

DOT4.htm