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Definizione di “sofferenza psichica”

Nel documento INTEGRITA' PSICHICA E TUTELA PENALE (pagine 131-134)

LA SOFFERENZA PSICHICA

INTRODUZIONE AL CONCETTO DI SOFFERENZA PSICHICA ED AI SUOI AMBITI DI TUTELA

1. Definizione di “sofferenza psichica”

In questo ultimo capitolo, ci proponiamo di analizzare le offese all’integrità psichica, produttive di una forma di “sofferenza psichica”279, che andremo subito a spiegare.

Con “sofferenza psichica” si allude ad una categoria generale, nella quale possiamo ricondurre tutte le varie emozioni negative. Benché la psicopatologia, la psichiatria e le scienze sociali in genere si occupino continuamente di sofferenza psichica, ciò avviene già in termini di specifiche forme di disagio, fattori di “stress” o emozioni negative.

La sofferenza psichica di per sé, non ancor calata in un preciso contesto o dominio e da quest’ultimo “qualificata”, non è un tema di ricerca molto disquisito 280.

279 Cfr. BUZZI F., Compete al medico legale contribuire all’apprezzamento e

alla quantificazione della “sofferenza morale”?, in Riv. It. med. leg., 2010, in

merito alla distinzione, dal punto di vista medico – legale, tra “danno”, come termine del contenuto giuridico, e “sofferenza”, che invece ha accezioni e contenuti tipicamente emotivi.

280 Quanto Szasz (1975) afferma a proposito del dolore (pain) ci sembra qui

particolarmente pertinente: Nella lingua eschimese […] ci sono termini differenti per “neve che cade”, “neve sul terreno”, “neve indurita come il ghiaccio” etc. Ma gli eschimesi non hanno alcuna parola per esprimere la generalizzazione “neve”, che non si riferisce a nessun tipo particolare di neve esperita, e tuttavia le comprende tutte. A mio avviso, noi soffriamo di una simile incapacità di usare la nostra competenza di astrazione e generalizzazione quando si tratta di applicarla a fatti che hanno su di noi un forte impatto emotivo. Così ci comportiamo come se fossimo costretti ad attribuire qualche aggettivi qualificativo al termine “dolore” e parliamo di dolore organico e

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Anzi, nel caso della sofferenza psichica, il problema risulta ancora più evidente, in quanto non ci troviamo di fronte a “qualificazioni” di quest’ultima ed a conseguenti “tipi” di sofferenza psichica. Piuttosto, abbiamo direttamente a che fare con specifici stati mentali e emotivi (quali il senso di impotenza, di delusione, di ansia, di senso di colpa e così via) che, pur implicando sofferenza, non sono presentati come “qualificazioni” di quest’ultima, ma, appunto, come specifici e complessi fenomeni da esaminare in quanto tali.

Quello che possiamo – ed intendiamo – fare, allora, è individuare i meccanismi e le “leggi” della sofferenza psichica, partendo proprio dalla considerazione che si ha di essa: vale a dire, il “minimo comun denominatore” delle varie emozioni negative. Essa, infatti, non è che il “contenitore” delle offese all’integrità psichica.

Al suo interno, si è però cercato di distinguere tra “sofferenza empiricamente osservabile” e “sofferenza morale in senso stretto”281.

La prima richiama quanto detto nel primo capitolo in merito alla psicopatologia, e riceve impulso dalla sempre più crescente attenzione nei confronti delle aggressioni alla sfera emotiva; il tutto, va completato anche con la - già più volte descritta - nuova concezione di “salute”, con la quale oggi si intende il benessere psico – fisico generale 282.

mai semplicemente di “dolore” (SZASZ T.S., 1975, Pain and pleasure. A study

of bodily feelings, New York, Basic Books).

281 Sulla distinzione, BIANCHI A., Le avventure della sofferenza, in Danno e

resp., 8/9/2009.

282 La Costituzione, come abbiamo già detto, ha sancito che la salute è un

bene della persona, oggetto di un insieme “multidimensionale” di diritti ed interessi che sono da attribuire alla persona umana complessivamente considerata (sfera fisica, psichica, ma anche sociale etc.). In tal modo il rapporto tra i due beni (salute ed integrità) è da costruire nei termini della relazione tra “genus” e “species”, in cui la priorità del bene salute sta ad

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All’interno di questa prima sfumatura di “sofferenza”, termini come “disagio” o “malessere”, mostrano la fluidità del divenire psichico 283 e la presenza di una zona “cuscinetto” tra malattia e salute.

In materia di risarcimento in sede civile, ciò è riconducibile all’inclusione, all’interno del danno biologico284, del “danno psichico”.

La seconda forma di sofferenza, invece, è la “sofferenza morale in senso stretto”, che in sede risarcitoria si converte in “danno morale”285, per l’appunto. Questa è la sofferenza che si traduce nel vero e proprio “patema d’animo”, che, come tale, è estremamente soggettivo e di difficile tipizzazione normativa. A riprova della molteplicità di forme in cui la sofferenza è inglobata nel diritto, basti pensare alla riflessione sul “danno esistenziale”286, che è, di per sé, già arduo da definire, in quanto allude ad una lesione della personalità dell’individuo all’interno della società in cui vive, senza un necessario riscontro medico – legale. Il danno esistenziale, se da una parte ha ricevuto critiche, dall’altra si ritrova nell’evento tipico di una recente norma, i.e., l’art. 612 bis c.p.

Per quel che riguarda il diritto penale, la sofferenza diviene, come detto, il “contenitore” di quelle offese all’integrità psichica, le quali, però, possono essere individuate “in negativo” tra tutte quelle che

indicare che qualsiasi aspetto della seconda gode delle caratteristiche proprie della prima.

283 La sofferenza psichica è infatti anche detta categoria “fluida”.

284 Sul tema, cfr. ALPA G. Il danno biologico. Percorso di un’idea, terza

edizione, Padova, 2003; ma anche, FRANZONI M., Il danno risarcibile, in M. Franzoni, Trattato della responsabilità civile, seconda edizione, Milano, 2010.

285 Ancora FRANZONI M., Il danno risarcibile.

286 Cfr. SCHIAVONE M. – PALUMBO G., Sfera psichica e sfera esistenziale:

riflessioni epistemologiche – filosofiche a latere della sentenza n. 26972/2008 delle S.U. civili, in Riv. it. med. leg., 2010.

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sono irriducibili alla restrizione o alla soppressione della volontà287; un contenitore, nel quale vanno ad inserirsi anche quegli attacchi alla personalità psichica, che causano maggiore allarmismo sociale.

La dialettica tra biologico, psichico ed esistenziale, si propone d’altronde anche nell’interpretazione delle norme penali vigenti, per l’analisi delle quali gioverà l’aiuto delle teorie delle emozioni e di quanto detto precedentemente.

La nostra analisi sarà, ora, prevalentemente concentrata su quelle offese all’integrità psichica, dalle quali si rinvengono i profili criminologici della “sofferenza” poc’anzi spiegata.

Nel documento INTEGRITA' PSICHICA E TUTELA PENALE (pagine 131-134)

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