Le
quereleeledoglianzedelmalatoe la storia cli’ei narrade’malisuoi, sonolebasisulloqualiil medico appoggialasuadiagnosi,eglifornisconola determinazione alle principaliindicazioni terapeuti-che.Senza questo soccorsonon può
egli formare evidenti distinzioni,ma
appena solecongetture.Le
interrogazionisenzametodo,glischiarimentimal
di-retti,stancano l’infermosenza illuminareil medico.Girolamo Capodivacca hasentitobenequant’era ne-cessariostabilirlemetodicamente, edhalasciatosu questielementiessenzialidi pratica,ipiù utili av-vedutiprecetti.(Capivacuis,
De modo
interrogandi aegrosfoperaomnia).Alcuni ammalati esprimer
non
possono le loro idee.Indarnosìsforzanomanifestarelepropriean-DigitizedbyCooglc
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gosce,. tutto è confusone* lorodiscorsi.Inutilmente si
domanda
loroun
esatco ragguagliodellecausee de’fenomenidellamalattiachelitormenta;nella ri-sposta,sispazianoinprolissedigressioni,sifissano sopraindifferenti circostanze,edipiùdisparati og-getti scioperatamente confondono.Con
tali cervelli dovrà il medicotuttavia istituirei suoiquesiti. IImetodo
èlafiaccola,chelo guiderà inmezzo
alle dense tenebre chelocircondano; per esso distin-guerà il medicolepeculiaricircostanzechehanno
preceduto lamalattia,datutt’altrifenomeni chelo colpisconojediriflessiindifferentiedestranei alla pa-tologicasuarelazione,daquellichesolicaratterizzar lapossono.
Finitoilraccontoche
un
malatohafattodiciò eh’eisoffre,non
deveilmedico interrogarlo senza ordine sopra tuttiglielementi de’malidilui,o so-praisegnicheviscorge,ma
deve informarsi piut-tosto del principio d’ognipassato avvenimento, avanti esaminarelo statoatlualedelle organichefunzioni.Spesso alcune circostanzeinapparenza futili,sulle qualiè ricondotto il paziente,spargono una viva luceperladiagnosidellamalattia inesame.
Conosciutelecause d’unamalattia, è stabilito con-seguentementeiltrattamento curativo.Accuratamente istrutto delcorsode’primi sintomiedell’ordinecol qualesono apparsi,ilmedico medita suifenomeni chegiàosserva
j ed ingegnasi quindi unificare ciò che realmentescorge colricevutischiarimenti.
Vi sono alquante espressioni,famìgliari agli
am-malati,ildicui significatonon
deveesserperil me-dicoquellodaessiapposto\i.450
Alcuniindividuisonoportatinaturalmente'ad esa-gerareilorodolori;
ma
ilmedico su questo eccesso didoglianze dovrà diffidarecon discernimento.Le
espressioni deldolorenon
sono sempresincere. Ascol-tandoun
malato,nellanarrazionede’suoi patimenti, cercheràilmedicocarpire ilsoggettodelloallarme dilui,veroo esageratojeporrà ogni attentacura adesplorarequelcuore, epenetrareinquel pensiero, onde squarciare ilvelo ad ognioccultaimaginata chimera.Altriammalati fannoalloromedicoinsidiose
di-mando, non
giàper conoscereildiluiavvisosullo statoin cui trovansi,ma
pergiustificare l’opinioneda loroconcepita;e cercano ne’ discorsi diun uomo
della professione
un
alimentoa’timori,dicuilaloro immaginazioneècupamenteingombra edoppressa.Taleèloscopode’malinconici, de’tisici,edialcuni tabidi,nelleinterrogazioninumerose chedirigonoa chiprende curadilorosalute.
Un
medico che saga-cementehacólto lacausa delle loro sollecitudini, devesubitodareuna
diversioneallorospirito ango-sciato,simulandoun
pericolo differente di quellocheliallarma.
Non
èdifficilcosa scorgereunadonna
tentar d’in-gannareilsuomedicò, narrandogli malori cheaffattonon
soffre^ é simularmalattie nervoseconla più esattanaturalezza. Isegnimorbosi' cheappartengono a funzionidipendentidal dominiò encefalico,
non
possono giammai esseresimulati, esonoisolia cui ilmedico accorderà assolutafiducia.Quasi tuttele storiedimalattie nervosestraordinarie,hanno
abili donne per eroine5ed ò accaduto sovente che laDigitizedbyGopgle
m
estremalorodestrezza nel sostenere la propria iar-beria, ha delusolaprudenzadiqualchemedico iUti-niiiiatoedaccorto.
Interrogando
un
malato,è‘utiletalvolta distrarlo daltemaprincipale delle rìòhiestecheglisifanno: al-lora queglisitienemeno
inguardia, epiù facilmente avviened’ottenere la verità nellesueconfessioni.Il me-dicoavrà curadiaddolcire leinflessioni della sua voce, scegliere le espressioniche infondono la più affettuosa benevolenza,onde padroneggiaresulcuore deirinfermo,facendoglimanifestoinsuobeneun
vi-vissimointeresse.Le
austerelaconicheinterrogazioni, ritengonoleefiusionideldoloresui labbri dell’ in-felice,chenesoffrelostrazio:ma
ledimande
fatte con dolcezzaeconpietosa commiserazione, provo-cano ogni larghezzadi fidanza,equellaespansiva lo-quacitàcheleangoscede’c^Iati mitiga diggià,e sol-leva.!
Ed
alcontegno gravema
apertodel medico,un
dólcesorriso sullabbrodilui,ùlnascereo rav-vivalasperanza, e dissipamolti:timori spesse volte almisero infermofunesti.Ma
sead
elevato rango il malato appartenga,non
dim'enticherìt<ilmedico cheun
servile abbiettoportamento degradanè
in-spira fiduciacalcuna;come
un’aria di superiorità versoun
infelice plebeo,è vile e crudele.Sidevealladottrina diDoublé
un
eccellenteca-f !
pitolo sul
modo
d’interrogaree diesaminargli am-malati. Dividesi, dic’egli, indue partinaturalmente distintissime:la prima abbraccia la conoscenzadi ciòche ha precedutola malattia; laseconda com-prende la conoscenza delle circostanze alla stessa malattiaappartenenti; edeve ilmedicoinformarsiDisili/cbyGoogl
453
inoltredi tuttociòchesiriferisce all’influenza degli esternimodificatori,econoscerelatemperatura ela topografiamedicadelluogo ov’eglipratica..
<
Laonde
esamineràegliprimamente1’età,ilsèsso, hiprofessione;lepassioni,le abitudini,ilgeneredi vitadell’ammalato;l’eserciziogeneraledellesue fun-zioninello stato di salute;richiederà delcorso di questa saluteanteriore allainvasionedella malattia attuale,d’altraforseantecedentemenCesofferta,degli effettigeneralide’medicamentìsullasuacostituzione^dellemalattiedifamigliaode’ genitori.
È
utilesa-persi con precisione f ora fissa dell’ingresso del
morbo,
e la determinazionedel suo periodo,e se per ripetuti accessi, per prima invasioneo altri-mente.Sentalinotiziepotesseilmedicoottenerledai circostanti, rìsparmierebbesi al paziente cosifiatta noiosafatica., Ottenutiipreliminari ragguagli,siprocedead
una
seriedi interrogazionidirettamente relative alla re-gione,sededel patimentodeldoloree dello scom-piglio delle funzioni,dicui lagnasispecialmente l’in-dividuo.Indi si chiederàesatto conto di tuttele altre parti del corpo, procedendo metodicamente dietro l’ordine naturaleelasuccessione delle fun-zioni.
-Così,pe’fanciulli,bisogna richiedere della denti-zione,delsonnoe dell’appetito.
Chè
selemalattie de’bambini sonospessodifficiliatrattarsi,ciò ingran parte. derivaperchè esprimernon
possonoque’ pove-riniimali che risentono,ed il mediconon può
trarrealcunlume
sull’indolede’loropatimenti;essi rispondono male alle;diluiinchieste,soffronoe siDigilizedbyGoogle
453
tacciono.
E
peruna
donna,dellamestruazione,edella supposizionedigravidanza:se trattasidi alcuna nu-bile,si è >in dovere parecchieyolte informarsi, inmodo
dubitativo,de’suoirapporti col sesso più forte.Per
un
vecchio,ond’esserquibreve,clicImigo sa-rebbe persingolo enumerareogni quesito da pro-porsi,bisognainvestigare lo statodelle facoltà intel-lettuali,delle forze muscolari,dello stomaco, della urinazione,defecazione,sonno,ecc.Utilissimo riuscirpotrebbeesplorareassolutamente ogniregioneed ognipartedellapersona degli am-malati,
ma
ilpudore veroo simulatodelle donnee laconvenienzaabituale,impediscono frequentemente difarequesteindaginicollaesattezza desiderabile.Nè
bisognatacerechefinoaquesti ultimi tempi, limi-tavansiimedici alfesame dell’aspetto,della lingua, delpolso, delle orine, degliescrementi, dellematerie vomitate, odel detrattosangue.E meno
attentidegli antichi,che almeno esploravanosempregliipocondri,imedici deU’ultimosecolo
non
palpavanoleregionidel corpode’loroammalati,senon
eranodi ciòrichiesti.Ma
Corvisart,rimodernandoilavori diAvenbrugger, richiamòl’attenzioneagliesploramentideltorace‘e Broussais ha dimostrato quantosia vantaggióso ilpalpamento dell’addome sopratuttiipuntidellasua superficie.
L’esplorazioneclinicahafatto sufficienti progressi inquestiultimitempi:ciòche seguea tale soggetto, emerge dalpianotracciatoperMorejon,
sommaria-.
mente
espostone’dizionarj dimedicina.La
vistacifariconoscereunacolorazione insolita, ilcangiamentodiforma,divolumee dirapporto,o-
•"glt154
lesoluzioni dicontinuità' delle partisituate alla su*
perKcie, o accidentalmenteposteanudo..Per essa cirendiamoesaltocontodell’aspettodellacute ca-pelluta,dellafaccia, dellabocca,della pelle, e di tuttelematerie evacuate naturalmente o artificial-mente.
L’odorato ci apprestala conoscenza dello olezzo genericoche
emana
dalcorpodel malato,diquello cheesaladallabocca dilui, dallefossenasali,
da
tutt’altra parteesteriore, o finalmenteda materie evacuateoestratte.
Ilgusto è dipocouso,avvegnachélungi di esplo-rarequestesostanze,volentieri si
ammette
ciò che l’ammalatostessoneaccusa.L’uditoci fa riconoscerelo strepito che risulta, dalialocomozionenaturale o provocata delle parti contenentio contenute, naturalmente o casualmente posteinmovimento.
La
succussione raccomandatada
Ippocrate,la percussioneda Avenbrugger,la steto-scopiada Laènnec,la,plessimetriadaPiorry, la pres-sione in diversi sensi,dan luogoarumoreggiamenti, chel’oreechia,nuda
o armata di strumenti, racco-glie,su’quali riposa talorala diagnosidimalattie oscurissimesenza questomezzo
diesplorazione.11tattoè digrande importanza, poichéciistruisce dellostatodellacute,delsuotessuto cellulare, dei muscoli,delcuore,de’visceri addominali,delleparli genitalideliadonna, ecc.
Laonde
perl’applicazionede’cinque'sensiad
ogni organo, raccolgonsiper quantoè possibileglielementi razionaliedesattisullo statodelle parli dell’orga-nisifio,sopralequalipossonoagiremaggiormente.DigitizedbyGoogle
<55
Non
basta però esercitarsi afarquesta esplora-zionecon ognimetodo
ecomplessivamente;è neces-sarioaltresìche ilraziocinio concorra ad uniflcare tuttiidatiesibitiperl’uso de’sensi,lidisponga nell’or-dinediloronaturaleconcatenazione,e distinguaquelli' chehanno
maggioreimportanzanella ricerca dell’in-doleedellasededelmale. Bisognachelasagace av-vedutezzadelmedico pongaa confrontoloammalato
attuale con malati analoghi, giàdalui osservati,e conquellidicui haletto lastoriapatologica negli scrittidibuoniosservatori, o dinosogralidiprima classe; nelqualparalello,rafforzeràloscontro edilconcorsodelle cognizionianatomiche efisiologiche che rapportarsipossonoalcasopresente. >
La
vitaèassai variata,gli:organiIsono troppo nu-merosi,leazioniorganichemoltodiverse eripetute, elemalattie oscurissimeiin var|-'casi, onderesser possibile decideresempre,'sin idali^rimo giorno, dellaloronatura e della sedeloro,Gome
condursi sino achetaleincertezzaintuttood
itipartesia dis-sipata?Lo
illustreStollciforniscela,migliore regòla:Indicationeincerta,
maneas
ingeneralibus:laquale però è pocoutileperessertroppogenerica.Ovvero pre-sumere con Pinel edinaturistiche bisognarestarein aspettazione,è quasiun
direnulla/La
solaregola insimilcaso, e frequentissimo èun
talrincontro, siaquelladidirigereemoderare l’azionede’ modi-ficatori diciascunorgano,e rimovere ancoratutti quelliche.suscettibilipur sonodisoprecciture l’azione organica.inognuno
diessi.Questaèlasola aspetta-.zione razionale,chespesso allontanaefficacemente lutto ciò.cheimpedir potrebbe,il'ritorno al tipoDigilizedbyGoogle
156
normaledivita,elaguarigionehaeflèltosenza do-verricorrereamezziulteriori.
L’indole e lasededellamalattiatrovansi forse
ma-nifeste, intensoilmorbo, importantel’organo affetto?bisogna di conseguenza ricorrere sollecitamente al trattamentopiùdirettoedenergico, nellaindicazione terapeuticacheseguirsidebbe.
Nelle malattie croniche,è necessariooraindugiare,
quando
incertasianel’indicazione; oradoperaretutto ilmedicopotere,tostochè ladiagnosiinmodo non
equivocosipresenta.Ilmedico chesioccupadelsuomalatosolamente allorquandoglisiede accanto,tradisce ladilui fi-ducia,nèlameritaper quell’istante.
Terminando
di visitarlo,dev’egliriflettereeziandioa quanto ha dig-giàosservato, aquelche haprescritto,e riassumere rideagenerale che ritenere egli devesullaclinica osservazionedaluifatta;nèin ciòbisogna chela sua attenzionesiaassorbita e distoltadal calcolo de-glionoraticheglicompetono.La
frequenzadelle visitedev’essereinragionedella gravezzadelmale^odell'espressodesiderio dell’in-fermo odellasuafamiglia.Gliammalativisitarsideb-bono
perlopiuognigiornoad orediverse,ma
nei parossismia preferènza.Spessoè indispensabileperdue
voltealgiornoeseguirsilavisitaclinica,talvolta an-che di notte; edin pressanti incontri ilmedico non
potràabbandonareil malato.Utilcosa è frat-tantonon
accondiscenderesemprealla-richiestadiun
infermo, cheperpusillanimitàesigeognorapresso disèl’assistenzadel curante,avvegnaché sigiudica male sovente di coluiche spesso.non involasinè
DigilizedbyGoogle
<67
facciasidesiderare.
Ma
1’esperieu<.aèl’arbi'Tadella moderazione.Eppure
quanto precedenon
ètuttosulmodo
di interrogargliammalati.Ed
ingenerale,gl’individui idicuimalorisonol’etfettodel libertinaggio,o ricono-sconocagionitalicheilconfessarlevergognarli fa-rebbe,cercanoevadersialleindagini delmedicosul.
l’origine de'malisuddetti, sostituendo allacausa essen-zialmenterealesimulatecircostanze.Periscoprirela veritàattraverso l’astuziachedettailororacconti, vi abbisognamolta penetrante avvedutezza.Altrisonostati ingannatidaciarlatani,ed
hanno
tentatosenza suc-cesso secreti rimedij illuminatidalpericolo, ricer-cano finalmenteisoccorsidiun
abilemedico, guar-dandosibenetuttaviaesporglisinceramenteilcaso, epereccesso dimalintesaritenutezza,caparbiamente glioccultano lo esacerbamento chehan
fattoloro soffrirei vilimedicastri,neiquali riposavaogniloro incautafiducia.Nellesue interrogazioni,devesempre
un
medico fartravedere al suo infermoun
feliceavvenire;e,come
dissesi,si guardi principalmente impaurirlo sullostatosuoconparole o congesti,per irrifles-sione sfuggitio per imprudenza. Liberalenell’ accor-daresperanze, taceràegliaccuratamentelaveritàsino almomento
fatale;ilsuovisoilare,ridente,sereno,si cattiveràlafiducia diquelmiserochelanguisce, men-trecon metodicheinterrogazioniinvestigheràilgenio dellamalattia.L’arte diinterrogare è tutto in me-dicina: chil’ignora,numerosissimierrorinecessaria-mente
commette;chi l’approfondisie, sipreparastra-ordinari successi. ' •.
'
«58
L’atnmalato, nellesueiliohiarazioni,deve porre
una
scrupolosafranchezza,nè mai tacerecircostanza ve-runadella storia de’iualicheFaffliggono.Un
suffìcienlenumero
dierrori,chetuttogiornosicommettono
nel-l’eserciziodeliamedicina, per lereticenze de’malati cagionansi,ovvero per negligenzadi taluni medici nello interrogarli.Ma
di tuttiidoveridiun
amma-lato,ilpiùimportanteè quellochegli fa
una
legge di affidarsiciecamentealmedico da luiprescelto.Nè
questiesigeràincontoalcunoragguagliche possano ferireilpudore,se
non
sarannoassolutamente indi-spensabiliondeaccertareladiagnosi. > ilci
Qualunque
sialanaturadelleinterrogazioni neces-sarie, siserviràilmedico
invariabilmente di espres-sioniche manifestarsipossonocolliseveradecenza.Ilpiùfataleerrore è quello che, nell’inganno del
me-dicosul carattereeffettivod’una affezionemorbosa, glifacciasuppoiTel’esistenzad’unadiquellemalattie cheapportanonelle famiglie garbuglio, discordie e ver-gogna.E
qual vituperevoleobbrobrioperilmedico, che, dietroun
superficialeesamee vaghe interroga-zioni,accusaunadonna
illibataaggredita delmorbo
celtico, o annunzia una gravidanza dietro fallaci segniinfanciulla d’intatti costumi edi esemplare condottaiUn
grossolanoerrore di simil sortapuò
^disonoraree screditarepersempre anche
un
medico nongregario.Esistono
donne
di pusillanime carattere e d’im-maginazione debole,lequali,temendo
irimedj edimedici,
amano
megliosoffrirechedolersi^edestra-mente
occultandoiloro maliad ognuno,volontarie vittime soccombono. Alcune clorotichenon
osanoCiyi•• i;yCj(>•
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palesaregliafTannicheletormentano;iinililmcntene sonrichieste,taccionoo rispondono appena, avven-gachèsembra cheiloropatimentidianloro
un
sen-timentalediletto.Un
malintesopudore,cagionaspesso laperdita ditimidegiovinette,oppressed’alcunmale periclitante;chèsiquerelanosoltantode’sintomi ac-cessorj,econfessanoappenailloro fatale segreto
allor-quando
inutilisonodivenutiisoccorsichedalla me-dicinaottenersipossono.Una
falsavergogna cagiona laiiTeparabileloromorte.Interrogandoalcuniammalati, bisogna accortamente evitarediprevenireo avvolgereleloro risposte.Per esempio;
non
sichieda giammai:Non
avetepassato benelanotte? la vostra pozionenon
vi ha recato sollievo?;ma
sìbene:Come
avete voi passatalanotte?qualeffettoha prodotto la vostrapozione?-Senza questaprecauzione,sifarebbediread alcune timide persone o adidioti,precisamenteilcontrario di ciò chqsaràaccaduto.
La
manieradi interrogaregliammalatièrealmente un’arte:nonsipossiedeadun
tratto,ma
bisogna crear-sela;edesigedi ponderarneilmetodo
elasagacità opportunamente,onde
serbarsi inun
giusto equilibrio.Queltaleinfermo dovràessereinterrogatocon accurato dettaglio,tal altrodiversamente.Alcunipratici degli ospedalicredonoesercitaremirabilmentelamedicina,
opprimendo
indistintamentediquestioniciascundei loromalati,edessisiingannano assolutamente: po-cherichiestebastano per saperedalmaggiornumero
ciòchesiè passatodall’ultimavìsitain poi.Ma
tali fastidiosericerchenon
sono il difettogeneraledei medicidegli ospedali,chèanziilrimproverodel di-fettocontrariopiùspessoincorrono.Gu=.^U
<60
Vejjgamiinpropositoleseguenti opere: Clattoimi,
De
ingt
ad
infirmoslibriduo; Kiperus,Medicinamrite discendi etexercendimethodus;Corte, Somma
me-dendi methodus,inqua
certa visendi,rogandi, solan-dique aegrosratio;Scarandaeus,Modus
et ratio vi-sendi aegros; Castellus,Da
visitationeaegrotantium; Alaertds,De
confessione aegriergamedicum; Vfkwr-gang-Wedelius,De
officio aegrotantium;Major, Dis-sert.deinterrogandis aegris;Stahal,De examine
aegri riteinstituendo;Peregrini,De
rationecognoscendi si-gnaetcausasmorborum;
Eysbl,
De
prudentiame-diciinindagandis
morborum
causis;Stenzel,Dissert.' deriteperquirendaoriginemorborum;
Bughner,De
optima methodocausismorborum
investigandis;Scura-.BER,Pr.deriterognose.morbor.causis;Enan, de morbor.seminiis;Scholee,Diss.de.loco
quo
cor-pora suamorborum
initiasuscipiunt;Vogel
, Kran-ken-Exanien,eie.;Gagnon,De
la recherche dela vé-ritédanslamédecine; Piorry, Traitidediagnosticet deséméiologie.DigilizédbyGoogl