4.
Del MestierismOjossiadell’Eserciziomacchinale.
Ilmedico da mestiereesercita un’artedi cuiignora
ifilosoficiprincipii.Senza buoni fondamenti, sènza ge-niomedico,eglicalcola nellesuecombinazionile sole percezioni de’ sensi.Invecchiatonellesueidee, indif-ferenteper i progressi della scienza,ei restrignesi ostinatamentenellimitatocerchiodicerteazioni;e tuttoilsuosapere, tuttalasdaabilità,consistono nel cogliereleprime apparenzedellecose,eda prescri-verealcuneformule. Egli èqualnocchierocheacaso va solcandointempestoso
mare
copertodisceglilenon
conosce l’esistenza della bussola per guidarlo nellanavigazione. Ignorantissimo,quindicaparbioed
ostinato,èincapacesostenereglisforzipenosie le441
profondemeditazioni,cheda’ praticiesigela difficile artediconosceree dicurarelemalallie.Simile
ad una
macchinadi cuileruotedeterminanosempreimedesimieffetti
,ilmedico damestieregliattistessi sempreripete.Ilsuo ingegnopigro, lento,ottu.so,
non
prestasi allariflessione,ed abborretutto ciòcheoffrir possal’apparenzadilavoro}muta
perluiè l’osserva-zione,ecollabrillantesualucenon
puòdiradarsi la densa nebbia cheidiluiocchitenacementericopre.Moltespeciedi medici da mestieri distinguer si possono^Parecchi,serviliimitatori degli antichi,sono
ben
lungi dalsupporrecheventi secoli diesperienza abbianofattoprogredirelamedicina. Ippocrateeraun
granmedico,tuttavianon
conosceva nèl’emetico,nè lachinachina;dunque
lachinae l’emetico,aldir loro, sono rimediinutili.Imedicidi talerazzadeclamano contro la vaccina,edingenerale contro tutte le scoperte del genio.Altri uniscono alla più crassa ignoranza, all’incapacitàassoluta divalutareilmerito degliantichi,uno stupidoorgoglio,chenon
permette lorodiriconoscerene’contemporanei verun pregio.Nessunprincipioliguida, e sonosi dipinti dasè
me-desimiinatto di accostarsi cogliocchibendati al lettodiun
malato,accantoalqualelamortesta vi-gileepronta, alzandouna
scure dall’azzardo so-spinta.Taleriprovevoleoperare piaceallospirito limitato,o agliindividuiche vegetanoinunainvincibile indolenza.
Questo
metodo
èilpiù.comodo,ilpiùopportuno} ogni studio dispensa.,ogniostacoloappiana,'edilvolgo loscambia conl’esperienza.Or
questaesperienzaè necessariamentefalsa.Come
esercitarebèneun’artediCi. 3byGooglc
443
cuiciconculcanotuttelabasi,tuttelenorme,tutte le leggìi*Consisteforsenellaciecaprescrizione cbal>
cunericette?
La
diifereoza;medesima
esiste tra la vera sperienzaedilsemplicemestiere,come
fravedere e riguardare,ascoltare ed intendere.Lo
spirito di osservazioneèil maestrocbe>guidaipassidei me-dico,edaiutalo asortirdallaberinto,oveilmedico rutìnieronon
trovamaiilconduttorefilodiArianna^esenzadiquesto,nessunanettezza inmedicina.
'Egliè difficileveder molti malati, e difendersi dallatendenzadelcecomedicare cheinspiraalluomo lanaturaleinfingardaggine deisuospirito;'perloche negli spedalimassimamente,imedicirulinierisi
rin-' vengono.
Costoro,con
un
sol colpo d’occhio,riconosconouna
malattia;laquale,rpiù oscurodiagnosticopre-.senta,più facilmentedaloroviengiàcaratterizzata:
nelche,niente imbarazzali. Dietrobrevi interroga-zionifatte aH’infermoper solaforma, prescrivono maccbinalmenle
un
Ordinativo,,cheloallievo^ incari-cato del foglio divisite,scriveperestesodopo
avere uditala indicativaparola. Taleè tuttal’arteloro;taleèlalorocondotta,costantementelastessa.
Ma
questipratici,ilcui
numero
fortunatamenteèpoco considerevole,leisole faccede’loro ammalati cono-scono appena.( Alcuni medicidivengono macchinecoll’invecchiare;
l’età
non
p>ermetteadicssidiseguireiprogressidella scienza,oassoggettarsianuovistudi:ostinatamente fissatialleamicheloro dottrine,non
voglionovariarvi alcuna cosa:tutto ciòche ènuovo
lidisgustaelisdegna,'quindi più
non
leggono.Dopo
cinquant’anniDigitizedbyGoogle
443
dimedicoesercizio,èimpossibileperloroadottare altriprincipii,diversi degli acquistati, che persì lungo
tempo
sonoabituatiseguire.1
Houstius,
Manuductù) ad
medicinani.2.
' . 1 I/'• ‘ :
‘
I.' ' DellaPresunzione. 'r• .
• 1'-ij)l.i:' ,
1,,
.i ,ij:(, ';1 i: ) .i •
Non
chiedeteaquel dottore ciò cfa’eiish,sìbene ciòdie ighprk Egli helettotutto,havedutotutto;i piò difficili:casi nòlilo,sorprendono^ile 'opera-zionichirargiche']iiùdelicateisono perlui' un<pas-saUmipo:niènte' loconfonde;ilsuo geniotutto pre-vede,ituttointraprende^Dii rà^li
peda
'in termini maglifici!'e'tenrebbeadisdoroilsentbrar d’ignorare cosa,veruna.<^Qaaliitualattienoniba<egll>guaritomai?
llicaneroe l’iidcofobià)confermata p ndle suemani,
hanno
celato,d'essereincurabili;'egli’crede posse-dere^:seua^ actiorgersi dellaitròppa,arroganza,tutto ilsapere'diepuossiiavere,cheigiammai‘potràegli acquistare:,ilpriinolaforismo d’ippocrate non. ha si-gnificatoalcuno perlui;e finalmente'credeaveregli in, sèiinfuso.'ihgebio.éd-ilpotereid’Escnlapioi stesso.Pochi medici
hanno
spinto cosìlungiilridicolo della vanità,quanto Menecrale, nès’ignora quali lezionida Filippo-egUlaUbia ricevuto;ovverocome
Paracelso.,. ,. .-X' •'>
Etmullerus,
De
medico memlace.DigitizedbyGoogle
M4
3.
Della Tinùdilà.
Talunmedico ha granditalentieprofondo vastis-simosapere, frattantoei
non
fanumero,
egiammai
venin posto occuperàeglinellagerarchia disua pro-fessione; e con le'più estese pognizioni, egliha
l’aspettodeir ignoranza.Interrogatelo: lesuerisposte
mno
lepiù confuse edinette.1 casiipiùsemplici losgomentano;detesta semprediagire,econ paurane determinala esecu-zione.Invanolanaturaannunciaun
esito salutare;tremante ognora,
non
osasecondarla.Giammai non ha
sentitoegliquelle>subitanee improvvise inspira-zionicherivelanoadun uomo
digenioilcarattere diunamalattiacomplicatanelsuoandamento
e nel diagnostico,efuordelle viecomuni
glifanno trovar imezziditrionfaredellaviolenza edellasua perti-naceresistenza.Conseguentemente nel deliberare ei perdelafavorevoleoccasione ed'ilmomento
di ri-schiareconvantaggio.Un
talmediconon
uccideisuoi malati,ma
egli lilasciamorire.Heistek,
De
medico nimistimido; STEiniiaTZius,De
juxta medicitimiditate.DigitizedbyGoogle
445
4.
DelGiudizioFalso.
Alcuni medicisiinorgogliscono
pompeggiando non
credere allaloroscienza. Svincolatid’ogni pregiudi-zio,trattanodivaneciancei precettidell’oracolo diGoo.Irremovibili nelle loro opinioni,riguardanocome
favoleifattipiù autentici; el’artedi cono-scere e ditrattarelemalattie èa’loro sguardiun
ciarlatanismo,fondato sull’ignoranzae sullacredulità del volgo.Ma come non
lasciarsiimporre da indivi-dui,iniziatiintuttiisecretidella medicina?Come
sospettarlidimalafede, allorquando in veritàfanno
il sacrifiziodi tantiannidistudie di lavori cosi penosi?Insiffattaguisaargomentano alcune persone volgari.Tuttavia l’uomo imparziale scoprebentosto' inquestipirronisti, que’medicastri, che,disgustati d’una praticadisgraziata, accusano senzapudorela medicinadeglierrori esclusivamenteimputabilialla loroignoranza.
Alcunipretesidottori,senza istruzione, .senza ta-lento, esforniti
non meno
discienzachedi principii elementari,coloroinfineildicuigiudizioh essen-zialmentefalso,che,percomparirespiritifòrtinella professione,denigranociòcheignorano,condannano
tuttoquelchesono incapacidicomprendere,e ren-donsi segnodelpubblicodispregio,osandoesercitareun
ministero che giudicanoinutileallasocietà.IO
DigitizedbyGoogle
446
Altrimedicinientescorgonodioscuronella scienza dell’uomo.
La
naturanon
ha segretoveruno, chenon
discoprano}nessunvelo occulta a’lorosguardi penetrantiimisteridellanostraorganizzazione.Non
visonomalattieche
non
possano perfettamente spie-garee guarire.Questi pratici si uniformanocieca-mente
'atutteleosservazionicheilibricontengono}etuttigliassiomid’Ippocratesembran loro
immu-tabili verità.Inutilmentel’esperienzaaccuserebbela lorodottrina;ilmaestrol’hadetto,essiin discolpa rispondono,eglinon
ha potutoingannarsigiammai.Laonde, perlorodi nessunvalorerisultano le sco-pertenovelledellascienza, chè
nemmeno
vere le supporrebbero.Tuttiifenomeni,tuttiicambiamenti che presenta
una
malattia,duranteilsuocorso, dipendono,agli occhiloro,non
daglisforzidella natura,ma
bensì da’farmacidiggià somministrati,quantunqueinattivi altrondeedinutilisianostati.E
nell'altaideachehanno
dellaforzadellamedicina,si-immaginano che nessunode' mali,cheaffliggonolaspecieumana,non
possaloro resistere} esprecatori,senzadiscernimento, ditonici, disalassi,diemetico, ede’piùattivi medi-camenti, pensanosempre cheagirsidebbe,edagire contuttaenergia. ;Vi sonode’fanaticiinmedicina:con questo
nome
indicansiipartigianiesaltati ditaleotal'altra dot-trina.Guardisibene
ognuno
diosarcensurareilloro idolovenerato:seavrassitantatemerità,leingiurie vomitatedalla lorobocca sarebberointantocumulo,come
eranleparolecheOmero
, in pubblica con-cione, fa direal vecchio Nestore,eh’ei paragonaDigitizedbyGoogle
447
alleondedineve,impetuosamenteincopiacadenti.
Costoro di esclusiva ammirazione si preoccupano, disprezzandotutto ciòcheadaltruipartitogiudizioso concorre.
Gagnon,
Dq
larecerchede la véritédans Li mé-decine.DigitizedbyGoogle