favo-rirelosviluppodellemedicheveritàteoricheo pra-tiche;efinalmentenessuno de’mezzi trascurano che liberarpossano l’artediguarireda vanisistemi,e stabilireprincipii generali fondati sull’osservazione della natura.
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Molte di esse
hanno
instituilo vari regolamentionde
soccorrere l’indigenza di gratuite consultazioni:questeclinichesonovantaggiose, eperl’onorechela loro esistenzafadiffondere sulla medicina, eper gl’im-portanti servigicheglisventuratineriscuotono:e sot-traggonoinoltrenon pochevittimealciarlatanismo.
Nellepubblichetornate diquestedotteadunanze, unode’raembrirendecontode’ lavori dellasocietà: altri
membri
fannoomaggioa’loroconcittadinidei risultamentidellelororicercheedelleloro medita-zioni sopra i punti diversi delle mediche scienze chehanno
occupatolaloroattenzione.Non
sifaràquilasuperfluae troppolunga enu-merazionede’benefìzi,chela societàdeve allo sta-bilimentodelleAcademie
dimedicina;nèinsisterassi sugliimmensiprogressi chehanno
concorsoa mi-gliorarel’arte di guarire; nèqui vuoisipresentare lostoricoragguagliode’fastiloro,chehanno
cotanto illustratolamedicinaelachirurgia.Pubblicandoleloro
Memorie
eiaraccolta de’prem
j
perquellediggiàcoronate,lesocietàmediche molto contribuisconoalperfezionamentodellascienza dicui sioccupano.
Ed
igiornali ch’esserendonoeziandio di pubblicaragione, riguardarsidebbono qualdeposito de’lorolavori,egeneralmentecome
quello ditutte lemedicbecognizioni.Corapongonsiquestidiosservazioni, dimemorie, dianalisidiopere nuove,sottoiquali rapporti utile interesse presentano.
È
loroscopofarconosceretutte le scoperte, diffonderle dappertutto, e valutarle:l’estesodominiodellamedicinaloro appartiene,il qua-drostatisticopresentarnedeggiono,e seguirepasso
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apassoiprogressi delle diverse scienze die vi si riferiscono
,paragonare la dottrina degliantichi a quella de’modernij edapprestare siilBcicnte idea della letteraturamedicastraniera.
Un
praticooccupatissimonon
hailtempo
di leg-geremoltilibri:un buon
giornale glioffreil som-mariodellemedichenovità; e perimedicidi pro-vinciaèspecialmenteutilissimo,chedi rado le no-vitàconoscono, edingranparte leignorano.Igiornali dimedicinaoffronoutili materialiallo storicodell’arte,di guarire;aglioltramontani cono-scerfanno lo stalodella scienza;epresentando in fine
un momentaneo
interesse,cheformaneilpregio, possono perfettamenteconciliarsicolmeritopiù so-lidodell’istruzione.Un
giornalistadiqueste materieapportar deve,
nello
adempimento
dell’impegno
suo,uno
spirito emancipatod’ognisistema,d’ogni pregiudizio; mo-strarl’errorecon accorgimento,ma
perseguitareil ciarlatanismocon intrepidocoraggio ed inalterabile costanza.Le
analisidellenovità medichenon
po-trannoesserutili,che allorquando avranno una esten-sioneproporzionata all’importanza dell’opera,ela criticaola polemica siensi compenetrateevidente-mente
nelleideedell’autore.E
debbesi ornai desiderare chenon
avvengano più a’di nostriquegliattacchi indecenti e vergo-gnosi,che offuscanolareputazioned’uomini, meri-tevoli di stima reciproca e del civile rispettodi ognuno.Nè
taleèillinguaggiocheidottiusar de-vono:igiornalidi medicina sono fatti per arrifc-chirside’loro lumi,non
perservirloroacampo
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gnerru.
È
però verodieall’aggressore il torto ap-partiene,ma
uno spirito superiore mostra maggior grandezzad’animo
nellosdegnare unaingiuria che nelvendicarsene;dirigendoeglia’suoi nemici, a’suoi vilidetrattori(che,forseinabiliintutto,vanamente
tisforzanoatterrare l’altrui rinomanza, alla cpiale pervenir
non
polendosivendicanocoldirnemale) leseverederisioni delferneyanofilosofo, sìljle,mais rampe; o imitando l’austero disprezzo di Fonte-nelle,un
silenziocioèimperturbabilee costante, de-dottodall’avvisodantesco:Nourui^iouar«lilui,uoaguarda e passa;
omettendo anchespesso diguardarmezzefacce, bi-frontioproteimostri.
Un
giornalista imparziale, nel render conto di un’opera, manifestaglierrori eleinesattezze,ma
ri-spettasemprel’autore;nèmai permettesilanciargli controverun epigramma.Gli amari sarcasmi ristuc-cano,senza persuaderegiammai.Egli deveaccurata-mente
astenersi e dallapreoccupazione dell’odio, e'
dallaprevenzionedell’amiciziaodellastima; questa‘ acciecatalvoltainostriaristarchi;laondesidesidera almeno che
non
profondanoconeccessoiloro elogi a coloronon
deltuttosfornilidimerito,ma
chein realtànon
sono qualivoglionsi magnificare.Le
lodi {Dici. pJiilosophiq)recanonocumento
achi ledà,senza giovarea chilericeve.Talunode’nostri me-dici è qualificato
come
eccellente scrittore, e frattanto nellesueoperesembra cheignorileregole primor-dialidell’arte discrivere.Queste perpetue ed esa-gerale adulazioni, che ricevono ne’ giornali alcuniDigilizedbyGoogle
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individliititolati^
non
daranno peso allaposterità:bisognaanche
una
misuranegli encomi chesi de>dicanoa’
sommi
talenti.Ghénìerha esposto perfettamente le qualitàche
un buon
criticoposseder debbe.L’ignorante,egli dice,non
vedelabeltà,ildetrattorenon
vuole ve-derla,ilcriticolavedeelametteinevidenza.Parla eglide’grandiscrittori che furono,conrispettosene
occupa,ma non
giàconidolatria.Ilcritico,giusto versoitrapassati, è giusto ebenevolo verso i vi-venti: einon
si limita all’ammirazione de’ capi d’opera,ma
pagaun
tributo di stima agliutililavori.La
criticaèlascienzadel gusto, illuminata dalla giustizia.Scoprire emostrare gli errori in una medica ' novità,rilevarne le inesattezze,dimostrareivizi del piano,estrarreevolgere in ridicoloalcunibrani di-fettosi,
non
èimpegno
troppodifficile;un
giornalista però opera meglionel farconoscereilbuono
d’una produzione, che fermandosisuidifettidi quella. I sar-casmi costanomeno
d’una
giudiziosa riflessione,imperciocché
—
Crìtìquerest aisé,juger est dif-ficile.—
D’ ordinario gli errori di un’operanon
attirano tante critiche all’autore, quanto le bel-lezze.Istruireèloscopo della critica
: per adempirlo,
un
giornalista deve possedereprofonde e svariate cognizioni,onde ben
giudicare delle relazioni riferi-biliallemedichescienze.Una
vastaerudizionenon
lodispensadall’artediscrivere,eprincipalmente dal gusto,senzailqualelesuecriticheributterebberoil leggitore.E
nelrenderconto diun
libronovello.DigilizedbyGoogle
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eviteràegliognisorta didigressione, seguiràil
cam-mino
dell’autore,eprodurràledi luiprincipali idee, siaperapprovarle,o perconfrontarleconaltre ana-loghe,emesseda contemporanei odagliantichi;cer-cando
ancoraper sostener l’attenzionedivariareil suostilesecondo il tema.La
naturadelle materie sottoposte allasuacritica,non
loesclude di scrivere collabramataeleganza.Queste riflessionigenerali sulle società di medi-cina saranno scusabili certamente, avendosi avuto r intendimentodiseguireilmedicoin tuttele situa-zioni,ovelasuaprofessionepotrebberidurlo, cioè di accademico,giornalista,edautore.
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