• Non ci sono risultati.

La raccolta informativa viene assicurata dalle divisioni «Stampa Italiana» e «Stampa Estera» che compiono quotidianamente un'opera di spoglio dei principali giornali e periodici, italiani e internazionali, e predispongono rassegne stampa per gli organi del governo. Fra le poche carte che diano conto con maggiore dettaglio delle procedure seguite, consentendo dunque di gettare luce sull'organizzazione delle attività e del personale, vi è una relazione (non firmata) che il reggente della divisione «Comunicati e Rassegne» – antesignana della divisione “Stampa Italiana” e nella quale è incorporato l'ex Ufficio Stampa della Presidenza del Consiglio – redige alla fine del 1948 per il dirigente generale (ruolo in quel momento ricoperto da Bernabei)69. Le modalità operative qui esposte sono relative soltanto ai primi mesi del Servizio, ovviamente, ma essendo presumibile che esse, al netto delle innovazioni tecnologiche, rimangano valide a lungo nelle loro linee generali è utile riassumerle sinteticamente.

Il reggente descrive, dapprima, il concreto funzionamento della divisione e poi si sofferma sulle criticità e sulle possibili migliorie. Ogni giorno, le operazioni hanno inizio alle ore 5.30 e proseguono sino al pomeriggio inoltrato. Dieci funzionari e cinque dattilografe effettuano lo spoglio dei principali

67 T. Baris, C'era una volta la DC. Intervento pubblico e costruzione del consenso nella Ciocaria andreottiana, Roma-

Bari, Laterza, 2011, ebook.

68 ACS, PCM, Servizi Informazioni e Ufficio Proprietà Letteraria Artistica e Scientifica (1861-1980), b. 10, Verbali

riunioni gruppi di lavoro RAI.

69 ACS, PCM, Servizi Informazioni e Ufficio Proprietà Letteraria Artistica e Scientifica (1861-1980), b. ? DIRETTORE

GENERALE Capo del Servizio Informazioni 15-152-153, f. 152 Promemoria ed appunti ad il Sottosegretario (20

dicembre 1948 – 22 gennaio 1962), sf. Relazione sulle attività della divisione Comunicati e Rassegne nel 1948 (Prot. n. 938/1-1-10/5), 20 dicembre 1948.

53

quotidiani e periodici romani e nazionali e curano – secondo criteri stabiliti, a quanto riportato, nientemeno che da De Gasperi – la compilazione di una rassegna stampa (per una media complessiva di trenta facciate battute a spazio fitto) che viene poi tirata al ciclostile e diramata al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e ad altre figure istituzionali del Quirinale e del Viminale. Eventuali commenti critici, o attacchi, rivolti al governo vengono segnalati a parte su un allegato. In aggiunta a queste figure istituzionali, la rassegna può anche essere inoltrata a imprecisate “alte personalità” della politica che ne facciano esplicita richiesta, ma in tal caso il servizio non è sempre garantito ed è subordinato alla momentanea disponibilità del materiale di cancelleria. Un solo funzionario, invece, è incaricato di approntare una rassegna della stampa romana (mattutina e serale) specificatamente riguardante gli ambiti di pertinenza del Sottosegretario e del Capo Gabinetto. Un apposito reparto composto da tre funzionari si occupa di schedare ritagli stampa tratti da articoli ritenuti particolarmente significativi per avere un quadro preciso in merito alla ricezione dei singoli provvedimenti governativi da parte degli organi d'informazione (soprattutto quelli vicini all'opposizione). Stando alla relazione, a questa attività viene riconosciuta grande importanza per l'impostazione stessa dei discorsi pubblici del Presidente del Consiglio, tanto che la sua Segreteria Particolare auspica un ulteriore sviluppo del reparto al fine di aumentarne rapidità ed efficienza. Cinque uscieri sono impiegati nelle mansioni sussidiarie di anticamera e distribuzione a mezzo di bicicletta e due archivisti in quelle di smistamento, classificazione e successiva conservazione della documentazione in arrivo e in partenza. Quattro addetti, da ultimo, si occupano della manutenzione di un impianto di telescriventi, installato dai Servizi Tecnici del Ministero dell'Interno, che assicura ininterrottamente un servizio di ricezione e trasmissione fino alle ore 23.00.

Oltre a queste incombenze quotidiane, il reggente elenca gli altri compiti assolti occasionalmente dalla divisione, come la concessione delle tessere di libero accesso al Viminale ai giornalisti italiani e stranieri e l'organizzazione di conferenze stampa al Viminale o presso gli altri Ministeri. In occasione di sedute della PCM, la divisione riceve l'ordine del giorno e al termine della seduta cura in diretto contatto con il Sottosegretario la compilazione del comunicato ufficiale e la sua diramazione. Ancora, segue con particolare attenzione il lancio dei bollettini, ricevuti a mezzo telescrivente o da speciale corriere, dell'ANSA, dell'ARI, della France Presse e di altre agenzie, e provvede alla segnalazione immediata delle notizie più importanti e urgenti.

Come detto, in conclusione della sua nota, il reggente non nasconde i problemi strutturali che rischiano di inficiare la qualità del lavoro svolto. La difficoltà maggiore risiede nella scarsità di locali e di personale, quel che conduce a una riduzione dei turni che non consente di mantenere il passo con la mole di affari da sbrigare. L'inserimento di nuovi elementi nell'organico è la misura più urgente suggerita dal reggente, il quale propone anche di instaurare un collegamento diretto con le prefetture

54

per velocizzare la ricezione della rassegna stampa dalle provincie e di definire con più precisione i rapporti con le analoghe strutture dei ministeri al fine di coordinare meglio la diramazione dei comunicati che possono impegnare l'indirizzo politico del governo. Tali problemi saranno tutt'altro che risolti nel breve periodo, e fino agli anni sessanta si susseguiranno le lamentele circa l'inidoneità degli spazi e la mancanza di personale70.

Tramite la divisione «Stampa Italiana», il Servizio conduce altresì un'attenta azione di monitoraggio costante in merito alle tendenze prevalenti nel panorama mediatico e alla ricezione delle politiche governative. È questo un punto estremamente delicato che investe il nodo dei rapporti fra potere centrale e informazione, soprattutto nei termini di finanziamenti da parte del primo nei confronti della seconda. Secondo Mauro Forno, a oggi l'unico studioso che abbia condotto approfondimenti su questo aspetto, per il Servizio Informazioni:

uno degli strumenti essenziali per dare sostanza alla propria azione fu la predisposizione di articolate banche dati sul mondo del giornalismo, costruite in misura significativa grazie al materiale fornito dagli addetti stampa delle prefetture e dalle strutture territoriali degli organi di polizia. Questa cospicua massa di informazioni (relative alla vita di giornali e giornalisti, alla composizione delle redazioni, alle tendenze politiche dei direttori, collaboratori e consiglieri di amministrazione, alle tirature dei giornali) era organizzata in maniera tale da garantire sempre “argomenti” validi e aggiornati per esercitare ingerenze e pressioni, secondo prassi di governo non troppo distanti da quelle adottate in Italia nel primo sessantennio liberale e poi minuziosamente pianificate durante il regime fascista71.

La natura di questo controllo ha senz'altro delle finalità censorie, che però non si esplicano direttamente bensì attraverso l'erogazione di finanziamenti, fattore determinante nel decidere la vita o la morte di una testata. Fra le prerogative del Servizio Informazioni vi è anche quella di decidere in merito alle previdenze per la stampa quotidiana e periodica, sia attraverso integrazioni del prezzo della carta per gli stampati in rotativa che per mezzo di contributi alle riviste riconosciute di elevato valore culturale. La procedura che sovrintende a queste erogazioni è piuttosto complessa e lascia ai funzionari del Servizio ampi margini discrezionali, di cui si servono per sostenere le iniziative editoriali che ritengono più proficue dal punto di vista politico. Come osserva anche Forno, questo discorso sembra riguardare maggiormente le pubblicazioni ideologicamente riconducibili all'area democristiana, di cui sono attentamente vagliate le oscillazioni delle sue molteplici correnti in rapporto alla linea politica dell'esecutivo. Ciò non implica certo una minore attenzione per le testate collocantesi alla destra o alla sinistra dello spettro politico, ma l’interesse nei loro confronti è scevro da implicazioni di ordine economico in quanto sono escluse a prescindere dalla possibilità di ricevere

70 ACS, PCM, Servizi Informazioni e Ufficio Proprietà Letteraria Artistica e Scientifica (1861-1980), b. ? DIRETTORE

GENERALE Capo del Servizio Informazioni 15-152-153, sf. Appunto per l'On. Natali (8 gennaio 1957).

55

finanziamenti. La relazione con gli organi di stampa non è necessariamente mono-direzionale, dal momento che non di rado sono i direttori dei giornali a contattare la divisione del Servizio Informazioni – e successivamente il Direttore Generale – per ottenere una qualche forma di sostegno. Se i casi riportati da Forno riguardano in prevalenza responsabili di periodici locali che intendono riscuotere il credito dato dal loro appoggio politico alla maggioranza di governo, ci si può talvolta imbattere in episodi più curiosi – ma indicativi del clima storico – come il tentativo fallito, da parte di un generale in congedo, di ottenere un finanziamento per fondare un foglio anticomunista indirizzato agli ospiti delle case di riposo72.

Nell'archivio predisposto dai funzionari, ogni fascicolo corrisponde a un periodico di cui raccoglie le informazioni a partire dalla fondazione, seguendone passaggi di proprietà e i mutamenti nella linea editoriale e senza escludere note biografiche di direttori e giornalisti. A prescindere dagli scopi per cui è stata creata, la serie relativa al controllo dell'informazione è senza dubbio fra le più significative del fondo del Servizio Informazioni, ciò ne rende particolarmente biasimevole la perdurante impossibilità di approfondita consultazione. Anche perché, sebbene non immune da problematiche logistiche, questo settore del Servizio Informazioni sembra contraddistinguersi dagli altri per una maggiore efficienza nei risultati conseguiti e sarebbe pertanto interessante indagare le motivazioni e le conseguenze di questo divario.