• Non ci sono risultati.

A disposizione del Centro Documentazione viene stanziato un fondo annuo di duecento milioni di

di Spinetti presenta un grado di problematizzazione decisamente inferiore e incontra minore fortuna nel discorso pubblico.

80 ASSR, Fondo Rumor, Direzione Centrale, Organizzazione e uffici, b. 28, f. 194, Democrazia Cristiana: organizzazione,

Doc. 9. Nel fondo, la nota informativa è allegata insieme a una lettera di dimissioni inviata da Spinetti al Sottosegretario Manzini.

81 ACS, MI, Direzione di Pubblica Sicurezza, Divisione Affari Riservati, Categorie permanenti, Ctg. B, f. Spinetti Gastone

58

lire, cifra tutto sommato contenuta se confrontata con quella di analoghi enti stranieri. La strategia comunicativa impostata da Spinetti non è particolarmente innovativa e si basa essenzialmente su tre vettori: manifesti murali, pubblicazioni e cortometraggi. Regolarmente affissi in tutti gli spazi e uffici pubblici, i «Manifesti di Vita Italiana» documentano in tempo reale, tramite una grafica estremamente nitida e didascalie a caratteri cubitali, i traguardi raggiunti. Delle tre pubblicazioni edite dal Centro, la principale è «Documenti di Vita Italiana», un bollettino mensile nel quale i dati ufficiali forniti dai diversi dicasteri sono esposti freddamente e senza alcuna illustrazione (a eccezione di grafici e tabelle). Su questa falsariga si colloca anche il supplemento monografico «Quaderni di Vita Italiana», mentre «Italia» può considerarsi complementare essendo una rassegna di fotografie accompagnate da sintetiche legende. «Libri e riviste», infine, è un mero catalogo delle novità editoriali rivolto a un’élite intellettuale. Ciascun periodico è pubblicato in cinque lingue (italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo) e viene distribuito presso biblioteche ed enti pubblici o inviato, previa sottoscrizione di un abbonamento, ad associazioni e privati cittadini in Italia e all'estero.

La parte più cospicua delle risorse viene tuttavia assorbita dalla realizzazione dei cortometraggi, ritenuti lo strumento più valido per veicolare l'immagine della ripresa nazionale. Una scelta quasi obbligata, del resto, laddove si consideri il tasso di analfabetismo che, come già ricordato, nei primi anni cinquanta si attesta intorno al 15% sul totale della popolazione. Grazie a esenzioni fiscali, la legislazione del dopoguerra favorisce la produzione di documentari e cinegiornali, stabilendo inoltre che i ricavi siano pari al 3% del film a cui sono abbinati. Il mercato è quindi piuttosto florido, consentendo al Servizio di immettere i propri contenuti in un canale già esistente. In data 26 settembre 1952 viene diramata una nota, a firma di Spinetti, indirizzata agli Uffici Stampa delle Prefetture nella quale si apprende che: «Dal mese di settembre, il Centro di Documentazione, d'incarico di S.E. Tupini, ha costituito una Divisione (Foto)Cinematografica (Via Veneto, 56) che ha l'incarico di produrre 20 documentari sulla Ricostruzione del dopoguerra e di curarne la diffusione – oltre che per mezzo dei 16 cinemobili del Centro – mediante la distribuzione nelle Sale cinematografiche, che verrà curata per ora – dalla Documento-Film». Il Siuplas stabilisce le linee guida cui devono attenersi i propri documentari, ma per la loro realizzazione tecnica si affida a case di produzione attive nel settore. Se in un primo tempo sembra stabilirsi un rapporto preferenziale con la Documento Film, in seguito vengono stipulati contratti anche con altre società come il rinato Istituto Luce e la Incom. Al pari di tutti gli altri prodotti audiovisivi, anche i corti governativi sono vincolati all'esame preventivo da parte della Commissione Censura, che in seguito rilascia il nullaosta alla distribuzione.

Come si può facilmente intuire, una particolare oculatezza è riservata alla scelta dei film in abbinamento, poiché dal grado di popolarità della pellicola deriva una maggiore o minore visibilità del cortometraggio. Oltretutto, il Siuplas detiene contrattualmente i diritti di sfruttamento

59

commerciale e per tanto le ragioni di natura economica non sono affatto secondarie. Non potendo però intervenire direttamente su questo aspetto, il Siuplas esercita una costante pressione sulle società di distribuzione affinché riescano a ottenere l'abbinamento con titoli che si presume possano essere di vasto richiamo. Ovviamente, non sempre le previsioni corrispondono a esiti positivi, come testimonia il contrasto con l'Istituto Luce originato dall'inatteso flop del film in costume La grande

notte di Casanova82.

Il Siuplas non si limita a distribuire i cortometraggi nei cinema, ma promuove anche diverse manifestazioni parallele. Fra le prime è opportuno ricordare il «Treno della Rinascita», una cine- mostra itinerante che nel 1952 percorre l'Italia da nord a sud per divulgare i benefici del Piano Marshall e dei piani governativi per la Ricostruzione83. Non meno ambiziosa è l'installazione, fra 1956 e 1961, di uno schermo presso la Galleria Colonna di Roma per proiettare i corti governativi sfruttando la vetrina offerta da quell'importante centro commerciale84. Ma l'iniziativa più impegnativa e duratura è senz'altro l'invio di cinemobili nelle aree rurali del paese. I viaggi vengono effettuati in primavera e in estate e sono diretti prevalentemente nel Mezzogiorno d'Italia, dove minore è il numero di sale cinematografiche. Il Siuplas stipula appositamente un contratto con l'Istituto Luce, che mette a disposizione sedici autocarri Fiat 616 e si occupa del loro coordinamento. Dalla consultazione della copia del contratto allegata a una relazione di Spinetti per il Presidente del Consiglio del 2 dicembre 195385, è possibile desumere le competenze spettanti a ciascuno degli enti contraenti. Al governo attengono le funzioni direttive e le responsabilità politiche, comprendenti anche la scelta degli itinerari e dei programmi; al Luce, invece, tutte le responsabilità inerenti alla gestione degli automezzi – conducenti, conservazione e riparazione dei proiettori, rischi, assicurazioni, pubblicità – mediante la corresponsione di un equo canone di £. 22.000 per i giorni di movimento e di £.1.200 per quelli di sosta. Più nello specifico, i compiti del Luce consistono, quindi, nell’assunzione e retribuzione di operatori e autisti; nella fornitura di carburante e olio; nella fornitura e spedizione dei dischi grammofonici; nelle spese per l’allacciamento all’energia elettrica e per la stampa ed affissione dei manifesti murali; nelle spese di riparazione e manutenzione dei cinemobili, degli apparecchi di proiezione e degli altoparlanti, nell’assolvimento di diritti, tasse e contributi inerenti al servizio; nel garantire copertura assicurativa al personale; nell’invio giornaliero di rapporti al governo. Il computo

82 ACS, PCM, Servizi Informazioni e Ufficio Proprietà Letteraria Artistica e Scientifica (1861-1980), b. ? Istituto Luce.

Fatture dal 1954 al 1957.

83 ACS, PCM, Servizi informazioni e proprietà letteraria, artistica e scientifica, b. ?, f. 4, Astra Film. Citato in G.

Tosatti, Propaganda e informazione nell'Italia del secondo dopoguerra, in United States Information Service di Trieste.

Catalogo del fondo cinematografico (1941-1966), Roma, Direzione Generale per gli Archivi, 2007, p. 84.

84 ACS, PCM, Servizi informazioni e proprietà letteraria, artistica e scientifica, AG 3 2 3 3, b. ?, f. ? Proiezioni di

documentari effettuate dall'Amm.ne «Tempo-Galleria» di Roma 1956-1961.

85 ACS, PCM, Servizi informazioni e proprietà letteraria, artistica e scientifica, AG 3 2 2 1, b. ?, f. ?, Gestione cinemobili

60

delle somme dovute all’Istituto LUCE viene eseguito al termine dell’esercizio finanziario e non dell’anno solare, decurtando gli eventuali giorni di inattività causati dalla negligenza del personale. Un ulteriore punto precisato nel contratto, che merita di essere sottolineato, è il fatto che, onde evitare che autisti e operatori lascino conti insoluti presso Enti o privati, il Luce è tenuto a provvederli per tempo del denaro occorrente per la gestione e di pagare loro l'intera mensilità non più tardi dalla data di scadenza alla fine di ogni mese, quel che è indice della preoccupazione che una eventuale condotta non irreprensibile possa gettare discredito sul governo. In almeno due casi, comunque, durante le operazioni di allestimento si verificano incidenti che coinvolgono minori e danno seguito a contenziosi giudiziari86. La convenzione con il Luce viene rinnovata per un periodo decisamente lungo e si protrae sino alla soglia degli anni settanta. Ciò è tanto più sorprendente laddove si consideri che l'apprezzamento popolare cala per molteplici fattori – quali la crescente diffusione del televisore e una maggiore mobilità dovuta ai miglioramenti infrastrutturali – come constata nel 1966 il Capo del Servizio Informazioni in una relazione per il Sottosegretario, non celando perplessità sull'opportunità di proseguire87.

Nella già ricordata nota del 1952 vengono precisate le mansioni degli addetti stampa delle prefetture, funzionari della Presidenza del Consiglio in servizio presso gli organi periferici del Ministero dell'Interno. Essenzialmente, il loro compito è quello di vigilare affinché i cortometraggi governativi vengano regolarmente proiettati nei cinema prima del lungometraggio cui sono abbinati e di riferire in merito alle reazioni suscitate nel pubblico. La prassi è la seguente: ricevuta dal centro comunicazione di quali cortometraggi debbano essere proiettati e in abbinamento a quali lungometraggi, gli addetti prendono contatto con il locale concessionario della casa produttrice/distributrice del film per sapere in quali cinema debba avvenire la proiezione e quindi procedono a verificarne la regolarità. In caso positivo, ossia di effettiva iscrizione nel borderò (il che però può non necessariamente equivalere a una proiezione realmente avvenuta), riportano nella relazione anche il numero di spettatori presenti per ogni singolo giorno di programmazione e il totale del periodo monitorato. In caso negativo, sono tenuti ad attuare tutte le disposizioni previste dalla legge contro gli inadempienti, senza però rivalersi direttamente contro gli esercenti. Nei primi tempi viene loro richiesto di riportare il livello di gradimento da parte del pubblico, quel che senza dubbio è interessante anche se occorre precisare che in prevalenza gli addetti si mostrano piuttosto cauti e la

86 ACS, PCM, Servizi informazioni e proprietà letteraria, artistica e scientifica, AG 3 2 1 2, b. ?, f. ?, Incidenti verificatisi

durante le proiezioni della Presidenza Consiglio Ministri 1960-68, sf. 1, Causa Papa Angelo in proprio e in qualità di padre legale rappresentante della figlia minore Papa Maria Rosaria contro Presidenza del Consiglio dei Ministri 1960- 1968; sf. 2, Incidente subito da Manzo Giuseppe da Frattamaggiore (Napoli) durante la proiezione di un film per conto della Presidenza del Consiglio - Gestione Cinemobili.

87 ACS, PCM, Servizi informazioni e proprietà letteraria, artistica e scientifica, AG 3 2 1 3, b. ?, f. ?, Attività cinemobili

61

frequenza con cui riferiscono che «il documentario ha riscontrato un vivo favore»88 appare talmente ricorrente da indurre a sospettare che sia una formula standard per assolvere sbrigativamente il proprio incarico.

Malgrado l'opinione che i cortometraggi possano essere un valido strumento di promozione dell'immagine del paese, i tentativi di esportazione al di fuori dei confini nazionali si rivelano invero infruttuosi. Presso le ambasciate e delegazioni italiane all'estero l'accoglienza è infatti decisamente fredda e vengono spesso ritirati dalla circolazione per diretta iniziativa dei diplomatici89. Spinetti si prodiga perfino nel tentativo di vendere i diritti di distribuzione a società pubbliche e private nei diversi Stati, ottenendo però scarsi risultati dal momento che nella gran maggioranza dei casi ai corti governativi non viene riconosciuto alcun potenziale né commerciale né artistico. Significativamente, l'unico caso in cui l'affare viene concluso riguarda l'acquisto di alcuni titoli del listino governativo da parte del NO-DO (Noticiarios y Documentales), il cinegiornale del regime franchista che ne cura la distribuzione nelle sale spagnole90. È però accertato che tre documentari a tema storico-artistico vengano proiettati a bordo dell'Andrea Doria, e a seguito del naufragio del transatlantico il Siuplas riceva un indennizzo di 125$91. In qualche occasione, non troppo frequente, possono perfino giungere al Siuplas richieste di noleggio da parte di realtà eterogenee (come la parrocchia di Ficarra in Sicilia, il Centro Residenziale Femminile di Cultura Italiana di Firenze e l'European Productivity Agency di Oristano) alle quali si raccomanda di allegare brevi resoconti delle proiezioni al momento della restituzione, resoconti di cui però non è ancora stato possibile rinvenire esemplari92.

Intorno ai primi anni sessanta, la situazione finanziaria del Siuplas attraversa una fase critica e la produzione di documentari rischia di venire sospesa, come si desume da una lettera di Spinetti al Senatore Pietro Cenini e da una del Sottosegretario Giraudo a Remo Gaspari (in entrambi casi si tratta di richieste di produrre documentari su determinati temi che trovano risposta negativa)93. Alla fine, però, in luogo della paventata sospensione definitiva avviene solo una contrazione della produzione annuale.

Fatta esclusione per il logo della Presidenza del Consiglio che talvolta compare sui titoli di coda, i cortometraggi del Siuplas non presentano particolari caratteristiche che li distinguano dalla restante produzione. In parte perché, già prima dell'inizio della committenza governativa, i produttori sono

88 ACS, PCM, Servizi informazioni e proprietà letteraria, artistica e scientifica, AG 3 2 1 2, b. ?, f. ?, Paoloni da

(illeggibile) (?), b.?, f. 11/1, Addetti stampa. Apparato addetti stampa Prefetture. Proiezioni documentari 1952-1957.

89 Secondo la citata nota informativa del 1956 su Spinetti, il console italiano in Uruguay ne fa sospendere la proiezione

dopo averne preso visione.

90 ACS, PCM, Servizi informazioni e proprietà letteraria, artistica e scientifica, DA C 8 DA 0 A 100, b.? f.?. 91 ACS, PCM, Servizi informazioni e proprietà letteraria, artistica e scientifica, AG 3 1 6 (2), b.? f.?. 92 ACS, PCM, Servizi informazioni e proprietà letteraria, artistica e scientifica, 1952-1977/DF/C9, b.? f.?.

93 ACS, PCM, Servizi informazioni e proprietà letteraria, artistica e scientifica, AG-5-6/1, Lettera al Sen. Pietro Cenini

62

spontaneamente attenti a inserire elementi filo-governativi nei loro documentari. Ma, soprattutto, per la volontà esplicita di differenziarsi dall'enfatico modello fascista non più replicabile nel dopoguerra senza suscitare polemiche. Il tono dei documentari, in particolare nel commento parlato, è infatti abbastanza dimesso, molto più incline alla reticenza e si mantiene a una certa distanza dalla faziosità cinematica della Settimana Incom. Questa linea è stabilita dallo stesso Spinetti, che nel proposito di conferire alla comunicazione governativa un aspetto il più possibile neutrale fa espresso divieto ai suoi collaboratori di menzionare esplicitamente la Democrazia cristiana. Decisione che non trova unanime apprezzamento, venendo anzi aspramente stigmatizzata nella ricordata nota informativa del 1956.