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Emergenza/Urgenza Territoriale Contesto Contesto

E.2 La ricerca della efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa richiede un coordinamento

2.3. Prendersi cura

2.3.2. La risposta all’emergenza

2.3.2.1. Emergenza/Urgenza Territoriale Contesto Contesto

Il sistema di allarme sanitario è costituito oggi dalla rete delle 12 Centrali Operative 118, una per ogni Azienda U.S.L., alla quale confluiscono, tramite il numero unico telefonico 118, tutte le richieste di soccorso sanitario.

Le Centrali Operative svolgono le funzioni di ricezione della richiesta di intervento, di valutazione del grado di complessità dell’intervento da attivare, tramite appositi protocolli (dispatch) e di attivazione e coordinamento del sistema territoriale 118.

Il sistema territoriale di soccorso, costituito da 280 postazioni di emergenza, delle quali circa 155 presidiate da personale sanitario e 125 presidiate da soccorritori appartenenti alle Associazioni di Volontariato ed alla Croce Rossa Italiana, appositamente formati in conformità a quanto previsto dalla normativa regionale di riferimento, si articola su 4 livelli di risposta, diversificati ed integrabili:

o Elisoccorso;

o Mezzi medicalizzati, ambulanze o automediche, complessivamente 141; o Ambulanze infermieristiche, complessivamente 14,

o Ambulanze di primo soccorso con soccorritori volontari, complessivamente 125.

L’integrazione strutturale delle Associazioni di Volontariato e della Croce Rossa Italiana nel sistema di emergenza urgenza garantisce pertanto un livello di capillarità e diffusione territoriale, unica nel contesto nazionale, potendo disporre a livello regionale di un punto di emergenza territoriale con personale sanitario ogni circa 23.000 abitanti.

Il servizio regionale di elisoccorso, attivo dal 29 luglio 1999 si articola in 3 basi operative ubicate a Firenze (Ospedale Santa Maria Annunziata), Grosseto (Ospedale Misericordia) e Massa Carrara (Aeroporto Cinquale), coordinate dalla Centrale unica di riferimento regionale per il servizio di elisoccorso “Toscana Soccorso”, nell’ambito della Centrale Operativa 118 di Firenze.

Le basi di Grosseto e Massa Carrara sono attive nell’arco delle 24 ore, mentre la base di Firenze è attiva durante l’orario diurno.

Le basi di Massa Carrara e Firenze, nelle quali un tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano integra l’equipe sanitaria, garantiscono interventi di soccorso anche nelle zone montane ed impervie, mentre la base di Grosseto garantisce interventi di soccorso a favore dei cittadini delle isole dell’Arcipelago toscano.

Tutte le centrali operative 118 sono organizzate in modo da poter rispondere in maniera uniforme a maxiemergenze ed eventi catastrofici, sia sul territorio regionale che su quello nazionale. Ogni centrale operativa 118 dispone di materiali, mezzi e personale adeguati per la costituzione di un Presidio Medico Avanzato di 1° livello in grado di essere pronto alla partenza entro 1 ora dall’attivazione, sia a livello locale che regionale e nazionale, con un’autonomia di 72 ore. La regione toscana dispone inoltre di un Presidio Medico Avanzato chirurgico, gestito dalla chirurgia d’urgenza dell’AOU di Pisa. Tali strutture sono attivabili anche da parte del Dipartimento nazionale di Protezione Civile.

Allo stato attuale il sistema toscano di emergenza urgenza territoriale 118 ha raggiunto un alto livello qualitativo, sia in termini di efficacia che di efficienza, tale da poter essere considerato un punto di eccellenza del S.S.R..

Tuttavia, sono emersi anche elementi di disomogeneità del sistema tali da indurre a riflessioni e rivisitazioni al fine di pervenire ad una maggiore flessibilità organizzativa che consenta il governo e la sostenibilità di un sistema così ricco, valorizzando comunque:

o l’equità di accesso al sistema da parte dei cittadini toscani, garantendo uguaglianza ed uniformità del trattamento senza alcuna discriminazione fra le diverse aree geografiche e fra le diverse categorie di utenti;

o l’uniforme risposta su tutto il territorio regionale;

o l’integrazione fra la parte territoriale e la parte ospedaliera.

Obiettivo:

Assicurare risposte al bisogno di emergenza che siano omogenee, appropriate ed efficaci finalizzate a minimizzare la mortalità e le disabilità evitabili in particolare nell’ambito delle patologie di maggiore criticità (arresto cardiocircolatorio, infarto miocardico acuto, stroke, insufficienza respiratoria acuta, trauma).

Obiettivi specifici:

o attivazione Centrali Operative 118 di area vasta;

o uniformità ed omogeneità della lettura della richiesta di soccorso da parte di tutte le Centrali Operative 118 tramite l’utilizzo del dispatch regionale;

o rivisitazione della rete 118 con maggiore flessibilità organizzativa tramite l’utilizzo di mezzi di soccorso diversificati ed integrabili;

o aumento della risposta in emergenza con utilizzo del servizio di elisoccorso a favore dei cittadini toscani residenti nelle isole dell’Arcipelago toscano ed in supporto agli ospedali posti in zone disagiate;

o ottimizzazione ed omogeneità del servizio regionale di elisoccorso;

o riduzione dei tempi di arrivo al Pronto Soccorso di cura dei pazienti con patologie tempo-dipendenti;

o ottimizzazione dell’organizzazione delle Centrali Operative 118 in risposta ad eventi di maxiemergenza;

o implementazione della rete dei radiocollegamenti del sistema di emergenza urgenza territoriale;

o aumento del numero di pazienti sottoposti a defibrillazione precoce sul territorio.

Azioni:

superamento degli attuali bacini di utenza delle Centrali Operative 118 di livello aziendale a favore di area vasta;

implementazione dell’informatizzazione e dei collegamenti informativi delle Centrali Operative 118 e relativa omogeneizzazione sul territorio regionale anche in relazione all’attivazione del Numero Unico Europeo 112;

adozione di un sistema regionale di risposta all’emergenza tramite la definizione di un dispatch regionale di codifica della gravità dell’evento;

definizione di parametri di riferimento univoci a livello regionale che permettano di stabilire le necessità sia quantitative che qualitative dei diversi mezzi di soccorso;

riorganizzazione della rete dei punti di emergenza territoriale, sia in termini numerici che di localizzazione e di tipologia;

valorizzazione della figura professionale dell’infermiere nell’ambito della rete regionale di emergenza urgenza territoriale;

consolidamento e potenziamento del servizio regionale di elisoccorso in attuazione a quanto previsto dalla deliberazione G.R. n. 536/2011 tramite la previsione di due mezzi abilitati al sorvolo del mare e quindi idonei a garantire interventi di emergenza urgenza a favore delle isole dell’Arcipelago toscano e il proseguimento dell’attività notturna da parte dei due elicotteri, anche in supporto alla rete delle strutture ospedaliere, con particolare riferimento alle esigenze degli ospedali posti in zone disagiate;

attivazione della presenza del Tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino e speleologico toscano anche presso l’elibase di Grosseto;

completamento della rete di elisuperfici, abilitate all’attività sia diurna che notturna, a supporto degli ospedali posti in zone disagiate;

rafforzamento e strutturazione del livello di coordinamento del servizio regionale di elisoccorso;

riassetto funzionale del servizio regionale di elisoccorso in relazione all'estensione dell'operatività di ciascuna Base allo scopo di ottimizzare ed implementare il servizio medesimo;

revisione dei modelli organizzativi e dei livelli di attività delle tre Basi di elisoccorso al fine di giungere ad un'uniformità regionale del servizio di elisoccorso;

definizione di percorsi regionali clinico-terapeutici specifici per le patologie di maggiori criticità tempo-dipendenti (first quintet hour: arresto cardiocircolatorio, infarto acuto del miocardio, stroke, insufficienza respiratoria acuta e trauma);

attivazione di specifici percorsi formativi per il trattamento delle patologie di maggiori criticità tempo-dipendenti per il personale sanitario, medico ed infermieristico, del sistema di emergenza urgenza;

realizzazione di una rete di supporto nel caso in cui una o più centrali operative 118 siano coinvolte da un evento di maxiemergenza, anche tramite la definizione di uno specifico protocollo regionale;

realizzazione di una rete informatica e telefonica fra le centrali operative 118 che sia in grato di vicariare le funzioni di una centrale operativa che abbia temporaneamente o stabilmente perso la propria capacità di risposta;

riorganizzazione della rete radio regionale dell’emergenza urgenza;

prevenzione della morte cardiaca improvvisa in ambito extra-ospedaliero tramite la diffusione di programmi formativi di defibrillazione precoce per il personale soccorritore volontario operante sui mezzi di soccorso del territorio.

2.3.2.2. Emergenza / Urgenza Ospedaliera