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Parte seconda: i modelli di formazione messi in atto

2. I piani d’intervento per il rinnovamento dell’insegnamento delle Scienze in Europa

2.3 L’azione di formazione di La main à la pâte

2.5.3 I Moduli  Articolazione

Il programma propone undici moduli tra i quali le scuole o le reti di scuole possono scegliere.

I moduli forniscono una descrizione dettagliata dei problemi che potrebbero sorgere durante le lezioni di matematica e di scienze e suggeriscono come affrontarli.

Sono flessibili e quindi integrabili in qualsiasi realtà scolastica al fine di ottemperare all’obiettivo della trasferibilità. Le scuole che utilizzano i moduli devono adattarli alle loro specifiche condizioni locali e regionali.

Modulo 1: Sviluppare il ruolo della cultura Modulo 2: Lavorare in modo scientifico Modulo 3: Imparare dagli errori

Modulo 4: Proteggere le conoscenze di base a diversi livelli di apprendimento Modulo 5: Migliorare la propria conoscenza e le proprie competenze Modulo 6: Un approccio interdisciplinare

Modulo 7: Sostenere le ragazze ed i ragazzi nello studio delle scienze Modulo 8: Promuovere la cooperazione tra gli studenti

Modulo 9: L'apprendimento autonomo

Module10: Valutazione dei progressi compiuti: il monitoraggio e il feedback Modulo 11:Garanzia della qualità all'interno delle singole scuole e sviluppo di standard generali per tutti i tipi di scuole



Flessibilità

Questi moduli possono essere utilizzati all’inizio o all’interno del proprio curricolo e permettono una progressiva diffusione dei cambiamenti dei metodi di insegnamento. La loro flessibilità consente anche facilmente di adeguarli alle condizioni locali e regionali, che possono variare da uno Stato federale all’altro.

Tuttavia, al di là delle loro caratteristiche di flessibilità e adattabilità, i moduli saranno utilizzati in modo efficiente solo se gli insegnanti collaborano produttivamente tra loro. Essi possono farlo a livello locale, nelle loro sedi scolastiche, ma anche con gli altri dipartimenti. Lo scambio di idee e di esperienze a livello regionale, ma anche la supervisione generale e il sostegno da parte delle università può favorire il miglioramento della cooperazione a livello locale.



Modulo 1: sviluppare il ruolo della cultura

Si tratta di un modulo centrale, strettamente connesso con molti altri moduli. Obiettivo di questo modulo è creare problemi matematici per consentire agli studenti di trovare modi diversi per risolvere i problemi.

Tutti i tipi di problemi svolgono un ruolo importante per l’insegnamento/apprendimento di matematica e di scienze e non devono essere considerati solamente come esercizi di routine.

La formulazione matematica di un problema di per sé non è di grande importanza per la qualità dell’ insegnamento, più importante risulta, invece, la sua integrazione nella modalità di insegnamento. Quindi, anche problemi che ritroviamo nella tradizione d’insegnamento possono essere utilizzati in modo innovativo, con approcci diversi, formulandoli magari in modo più aperto al fine di rendere possibili più soluzioni per favorire così le discussioni e le varie interpretazioni. Sinus Transfer occupa una sezione speciale presso la banca dati SMART che offre una grande varietà di compiti per l'insegnamento della matematica. In tale sezione sono raccolti gli elaborati dei partecipanti del programma Sinus Transfer ed è possibile utilizzare questo materiale individualmente e direttamente in classe. Generalmente non si tratta di "nuovi" problemi anche perché in gran parte dipende il modo in cui un

problema viene affrontato, inoltre l’obiettivo non consiste nella ricerca della soluzione esatta, ma nello sviluppo di strategie “fuori dai sentieri battuti”. Quindi, nello specifico questo modulo si propone di favorire lo sviluppo e l'utilizzo di compiti che consentono:

 soluzioni diverse

 di collegare ciò che si è appreso alle conoscenze pregresse  di trasferire le conoscenze acquisite a nuovi problemi.



Modulo 2: lavorare in modo scientifico

Questo modulo si propone di sviluppare alcune abilità concernenti l’approccio metodologico della ricerca scientifica, quali:

 osservare e misurare;

 confrontare e organizzare oggetti-fatti nell'ordine corretto;  scoprire e sperimentare;

 ipotizzare/congetturare e controllare;  discutere e interpretare;

 modellizzare e la formulare problemi;  indagare e comunicare.



Modulo 3: imparare dagli errori

In questo modulo si offrono suggerimenti e materiali per utilizzare con gli errori in modo più efficace al fine dell’apprendimento. Infatti:

 evitare gli errori non è un’utile strategia per apprendimento;

 l’errore può fornire informazioni utili circa le idee di uno studente e il suo modo di pensare;

 la soppressione di un errore può causare la sua ripetizione;

 una corretta analisi dell’errore può aiutare a evitarne la ripetizione.



Modulo 4: consolidare le conoscenze di base a diversi livelli di apprendimento

Per acquisire conoscenze di base non è sufficiente memorizzare i singoli concetti e tenerli pronti per l'uso. E 'molto più importante che gli studenti siano consapevoli del legame esistente tra questi concetti al fine di creare una rete delle proprie conoscenze di matematica e scienze. Solo grazie alla rete concettuale che ognuno costruisce nella propria mente le conoscenze possono servire come una solida base per lo sviluppo di processi creativi e di un modo di pensare di tipo problem-solving.

Per rivedere le conoscenze di base si propone di lavorare con i cataloghi in vari modi:

 uso enciclopedico: in caso di un modesto bagaglio di conoscenze, questi cataloghi possono essere usati come una sorta di enciclopedia;

 schede: una sistematica revisione delle conoscenze può essere raggiunta mediante domande e risposte, come le carte di apprendimento delle lingue straniere;

 revisione e pratica cerchio: soluzioni di problemi a vari gradi di difficoltà;  revisione e pratica di lavoro: simili ai compiti di una pratica cerchio, gli

studenti dovrebbero avere libera scelta.



Modulo 5: migliorare la propria conoscenza e le proprie competenze

Gli studenti, generalmente, sono disposti a sopportare una fatica nell’apprendimento, se si rendono conto che fanno buoni progressi nello sviluppo di competenze. In tal modo si rafforza la fiducia nelle proprie capacità. Ma migliorare la propria conoscenza significa integrare i nuovi concetti nelle conoscenze di base acquisite. Per rendere visibile il concetto di rete e favorire un apprendimento attivo vengono proposte le seguenti strategie didattiche: brainstorming, conversazione clinica, problem solving + metacognizione, domande+formulazione d’ipotesi+ sperimentazione+ scoperta+confronto.



Modulo 6: un approccio interdisciplinare

In questo modulo si offrono delle proposte di organizzazione di lezioni su argomenti interdisciplinari.



Modulo 7: sostenere le ragazze ed i ragazzi nello studio delle scienze

In questo modulo sono suggeriti degli esempi di lezioni di matematica e scienze che possono risultare significative sia per i ragazzi sia per le ragazze.



Modulo 8: promuovere la cooperazione tra gli studenti

In questo modulo sono descritte metodologie di cooperative learning e proposti degli esempi operativi da applicare con il gruppo classe.



Modulo 9: l'apprendimento autonomo

L’apprendimento attivo permette di seguire una propria modalità di apprendimento e se è mirato diventa ancora più costruttivo.

Il presente modulo introduce diversi modi di creare delle unità di apprendimento individuali, in situazioni di vita quotidiana di insegnamento, portando degli esempi di lavoro autonomo.

Esempio di struttura generale di una lezione:

 porre il problema: generalmente viene fatto dall'insegnante, ma può essere possibile che gli studenti stessi suggeriscono un nuovo modo di porre il problema in base alle conoscenze precedentemente acquisite oppure il problema potrebbe essere posto in cooperazione tra gli studenti. La formulazione del problema non deve contenere alcuna idea su come risolverlo;

 approccio individuale: gli studenti lavorano individualmente o in piccoli gruppi nel corso di un periodo relativamente lungo di tempo. L'insegnante si comporta come un osservatore e un consulente (supporto a self-help). Durante questo periodo l'insegnante può già scegliere, in base a varie idee e approcci, i candidati per la presentazione del lavoro;

 presentare i risultati: gli studenti selezionati presenteranno le loro proposte che saranno confrontate tra loro, discusse e valutate. L'insegnante deve interferire il meno possibile e solo come una guida, se necessario. Anche proposizioni erronee dovrebbero essere discusse, come le idee che portano lontano dall’ approccio originale poiché sono particolarmente preziose;  riassumere ciò che gli studenti hanno imparato: solo ora l'insegnante

riassume brevemente i risultati. Eventuale aggiunta di alcune voci, nuovi termini e aspetti formali potrebbero essere effettuata in questa fase.

Le lezioni vanno svolte in forma di dialogo e per le strategie di problem solving viene riportato il quadro per risolvere i problemi di G. Pólya.



Modulo 10: valutazione dei progressi compiuti - il monitoraggio e il feedback

Nel presente modulo si propone un modello di competenza che viene poi articolato in diversi tipi di competenza, facendo anche riferimento al National Educational Standards66.

Si indicano criteri e modalità per la valutazione dell'aumento della competenza. In particolare viene descritto quale strumento di verifica- valutazione il portfolio.



Modulo 11: garanzia della qualità all'interno delle singole scuole e lo sviluppo di standard generali per tutti i tipi di scuole

In questo modulo sono indicati gli standard educativi nazionali (KMK) di livello intermedio (10 anni) nelle materie di biologia, chimica e fisica, pubblicati nel dicembre 2004.

Sono riportate modalità di autovalutazione d’istituto.

2.5.4 I Materiali

Il sito SINUS-Transfer presenta anche una sezione “Materiali” dove si possono trovare ed utilizzare liberamente una varietà di dispositivi per la formazione e l'insegnamento. Il materiale è raccolto in un database ed è presente anche una nutrita sitologia.

In questa sezione si possono trovare anche numerosi rapporti e relazioni sul programma SINUS-Transfer. Vi è una parte dedicata agli standard educativi nazionali di matematica, biologia, chimica e fisica; una parte in cui si propongono dei lavori di Scienze Naturali, una dedicata alla formazione di insegnanti e dirigenti scolastici con proposte di seminari, strategie d’intervento e materiali mirati alla gestione dei gruppi, alla soluzione di situazioni problematiche e alla progettazione; una parte è dedicata alla Fisica Sperimentale, dove vengono proposti workshop su l’apprendimento dinamico con fogli di lavoro che consentono esperimenti preparati in ambienti di apprendimento. Vengono proposti diversi siti dai quali scaricare materiale didattico; in una parte vi sono materiali di base per la valutazione del programma SINUS-Transfer. Essi sono organizzati per temi e sono corredati di nuovi strumenti e relazioni.

In particolare viene approfondito l’uso del Portfolio. Sempre nella stessa sezione viene anche proposto un Questionario per studenti per la verifica sul cambiamento del metodo d’insegnamento degli insegnanti ed un Sondaggio on line per studenti per monitorare sugli studenti gli effetti dei cambiamenti nel modo di insegnare dei docenti.

Infine, vengono forniti suggerimenti e materiali per l'auto-valutazione.

2.6 Considerazioni finali

Il progetto Sinus Transfer ha centrato la propria azione sullo sviluppo professionale degli insegnanti di scuola secondaria, offrendo loro gli strumenti per modificare il proprio approccio pedagogico all'insegnamento delle scienze. Gli insegnanti sono stimolati a riflettere e valutare la propria metodologia didattica, promuovendo così in loro un processo di miglioramento dell'insegnamento.

Il progetto Sinus-Transfer rivela molte caratteristiche in comune con La main

à la pâte, per esempio:

• l’azione finalizzata al supporto agli insegnanti, alla loro formazione e alla loro motivazione;

• l’offerta, agli insegnanti, di materiali didattici per modificare il proprio approccio pedagogico all'insegnamento delle scienze e dell'opportunità di fare parte di una rete professionale, nel rispetto della loro autonomia; • la promozione della creazione di rapporti duraturi con i centri di ricerca e con

l’Università;

• la diffusione delle proprie attività.

Tuttavia Sinus-Transfer non segue un particolare modello di formazione degli insegnanti, come invece propone La main à la pâte, ma fornisce una notevole quantità di materiale per l’autoformazione.

Risulta invece, a nostro parere, originale la suddivisione dei moduli, non secondo tematiche disciplinari come molto spesso avviene, ma in base ad ambiti di competenze. Infatti, i moduli offrono spunti agli insegnanti sia su come favorire lo sviluppo delle competenze sia su come superare situazioni problematiche che si possono verificare in classe ed ostacolare il normale processo di insegnamento/apprendimento.

Altro elemento interessante di Sinus Transfer è di puntare molto sulla costituzione di reti di scuole per favorire la circolazione di idee tra gli insegnanti e il confronto sulle proprie prassi e poter diffondere, così, l’innovazione nell’insegnamento delle Scienze.

3.

I

piani

d’intervento

per

il

rinnovamento