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Parte seconda: i modelli di formazione messi in atto

2. I piani d’intervento per il rinnovamento dell’insegnamento delle Scienze in Europa

2.1 L’operazione La main à la pâte

2.1.1 La sua storia

Nel 1995 Georges Charpak condusse degli scienziati e dei rappresentanti del ministero dell’educazione nazionale francese nei quartieri degradati di Chicago dove si stava sperimentando un piano di rinnovamento dell’insegnamento delle scienze, lanciato da Leon Lederman56, suo collega del CERN, intitolato «

Hands on » che utilizzava un metodo d’insegnamento di scienze, basato sulla manipolazione. A seguito di tale esperienza fu creato un gruppo di riflessione che mandò all’INRP (l’Institut national de recherche pédagogique) un rapporto sulle attività scientifiche nord_americane e la loro compatibilità con il contesto francese.

Il 9 luglio 1996 l’ Académie des sciences vota all’unanimità una risoluzione che sostiene l’operazione apportandole il suo appoggio e collaborazione. Quell’accordo non è stato finora smentito poiché numerosi accademici, sotto varie forme, collaborano da anni con La main à la pâte.

Nel settembre del 1996 il ministero dell’Educazione nazionale con il concorso dell’Accademia delle scienze, mette in pratica una prima sperimentazione in 5 dipartimenti, coinvolgendo 350 classi

Nel 1997 un’équipe Académie des sciences/INRP (l’Institut national de recherche pédagogique) si mette all’opera per rinnovare e sviluppare l’insegnamento delle scienze nella scuola primaria e nel maggio del 1998, grazie al sostegno finanziario della Délégation interministérielle à la Ville (DIV) e della Direction de la technologie du ministère de l’Éducation nationale, viene creato un sito Internet nazionale per mettere a disposizione degli insegnanti risorse utili per la progettazione ed esecuzione di attività scientifiche nelle classi. Il sito favorisce, inoltre, lo scambio tra i colleghi, il dialogo con gli scienziati e i formatori autori delle risorse messe in rete. Dal 1997 sono stati, inoltre, conferiti ogni anno i premi La main à la pâte sotto il patrocinio dell’Accademia delle scienze. Essi ricompensano le scuole che hanno saputo distinguersi per la qualità delle attività scientifiche sperimentali messe in opera.

Nel settembre 1998 L’Accademia delle scienze elabora i 10 principi di La

56

Leon Lederman, è un fisico statunitense che ha vinto il Premio Nobel per la fisica nel 1988 per i suoi lavori sui neutrini ed è un convinto sostenitore della formazione.

main à la pâte: i primi 6 descrivono il modello pedagogico sostenuto e

proclamato e gli ultimi 4 illustrano le relazioni che intercorrono con i paternariati e la comunità scientifica. In effetti dal 1996 tre grandi scuole (École des mines de Nantes, École polytechnique et ENSA de Lyon) hanno messo a disposizione degli insegnanti della primaria qualcuno dei propri allievi per aiutare a condurre delle attività scientifiche in classe. È in questo modo che si è approntato un accompagnamento scientifico da parte di scienziati (allievi di grandi scuole, studiosi scienziati, ricercatori, ingegneri, tecnici, universitari) ed in seguito è stata elaborata una carta Main à la pâte di accompagnamento in scienze e tecnologia per la scuola primaria come guida per i diversi paternariati. A Parigi nel maggio 2004 si è tenuto un convegno nazionale sull’accompagnamento scientifico e tecnologico alla scuola primaria organizzato da quattro grandi scuole e sostenuto dall’Accademia delle scienze, l’Accademia delle tecnologie e MENRT/DESCO al termine del quale è stato costituito un Comitato nazionale di accompagnamento in scienze e tecnologia per la scuola primaria.

Dal 1998 ogni anno prende avvio un’università d’autunno « Graines de sciences » alla Fondation des Treilles, che riunisce durante una settimana insegnanti della primaria e scienziati.

Nel 1999 viene realizzata una rete Main à la pâte costituita da siti Internet dipartimentali, finalizzata all’insegnamento delle scienze e rivolta principalmente agli insegnanti per scambiarsi risorse ed esperienze. Nel dicembre 2001, a questa rete è stato conferito dall’European Schoolnet il primo premio europeo d’e-training.

Nel giugno del 2000 il ministero dell’educazione francese annuncia il lancio di un Piano di rinnovamento dell’insegnamento delle scienze e della tecnologia della durata di 3 anni, con una sperimentazione progressivamente estesa a 5000 classi del 1°, 2° e 3° ciclo della scuola primaria. Nel novembre 2000 una università estiva (Montpellier) forma degli insegnanti che opereranno sul campo secondo l’approccio d’investigazione proposto e professato da La main à la pâte e ripreso nel Piano. Pur mantenendo le proprie specificità La main à la pâte costituisce un appoggio per la messa in opera di questo Piano che tiene conto delle sue esperienze e la indica come polo innovativo.

Nel 2001 è stata creata, per iniziativa dell’Accademia delle scienze, una rete di centri pilota dipartimentali main à la pâte (siti educativi riconosciuti come particolarmente dinamici) allo scopo di tesaurizzare le loro competenze e di servire da modelli.

Nel luglio 2004 una scuola estiva « La main à la pâte dans le monde : échange, partage, formation » ha riunito a Erice formatori francesi e stranieri. Nel 2005 è stata siglata una convenzione quadro tra l'Académie des sciences

et le Ministère de l'Éducation per rinforzare il loro paternariato in favore dell’educazione alla scienza e alla tecnologia.

A livello internazionale un numero crescente di paesi (Afghanistan, Belgique, Brésil, Cambodge, Chili, Chine, Colombie, Égypte, Malaisie, Maroc, Serbie, Suisse, Vietnam…) richiede una collaborazione con La main à la pâte e dal 2004 ormai più di 20 paesi sono paternariati diretti di La main à la pâte. Grazie al sostegno della Direzione della tecnologia del ministero dell’Educazione nazionale, è stato inaugurato nel 2003 un sito Internet

internazionale che raggruppa 9 paesi, dove sono a disposizione (nella lingua

del proprio paese) delle risorse proposte dagli insegnanti e dai formatori dei paesi paternariati: http://www.mapmonde.org

L’ICSU (International Council for Science) e l’IAP (Inter Academy Panel) si sono associati finanziariamente per la produzione di un portale Internet sull’educazione delle scienze, la cui realizzazione è stata affidata a La main à

la pâte. Questo portale è stato aperto nell’aprile 2004 in lingua inglese:

http://www.icsu.org/1_icsuinscience/CAPA_TeachSci_1.html e in lingua francese:

http://www.icsu.org/8_teachscience/icsu-iap/enseignersciences/index.htm

Attualmente La main à la pâte è sostenuta dall’Accademia delle scienze con l’aiuto di un gruppo nazionale, ubicato a Montrouge, composto da una ventina di persone alle quali si aggiungono i centri pilota, i siti Internet, i partner e gli operatori sul territorio, gli ispettori, i formatori e gli insegnanti.

Esso coordina e organizza molteplici attività:

• il sito Internet nazionale con numerosissime risorse; • la rete di centri pilota e di siti internet dipartimentali; • la possibilità di consultare gli scienziati e i formatori; • una rete internazionale;

• i premi La main à la pâte ;

• l’università d’autunno « Graines de sciences » ; • cooperazioni e formazione internazionale.

La main à la pâte è ormai considerata come un polo innovativo che ha costituito un punto di riferimento e d’appoggio per la messa in opera dei Programmi di rinnovamento dell’insegnamento delle scienze e della tecnologia nelle scuole francesi.

2.1.2 L'équipe

Grazie al concorso di numerosi partner dell’Accademia delle scienze, con la collaborazione dell’Istituto nazionale della ricerca pedagogica (INRP) e in seguito della Scuola normale superiore (Ulm) si è progressivamente costituito

un gruppo d’appoggio La main à la pâte. L’Accademia delle scienze garantisce l’autorevolezza di questa équipe che sostiene l’innovazione pedagogico- didattica dell’insegnamento delle scienze e contribuisce alla riuscita del Piano nazionale di rinnovamento dell’insegnamento di scienze e della tecnologia a scuola in vari modi:

- producendo degli strumenti per gli insegnanti e mettendoli a disposizione sul sito web;

- animando e coordinando il dibattito, in una rete di consulenti, su questioni scientifiche;

- contribuendo alla guida e governo del rinnovamento nazionale.

Questo gruppo riceve un sostegno economico, da parte di un certo numero di partner, che gli permette di operare e di aiutare i centri pilota.

2.1.3 I 10 principi

L’impianto epistemologico, che sta alla base dell’approccio pedagogico- didattico per l’insegnamento delle scienze della scuola primaria sostenuto e diffuso da La main à la pâte, si basa su 10 principi:

1. I bambini osservano un oggetto (di studio) o un fenomeno del mondo reale, a loro vicino e per loro significativo, e sperimentano su di esso.

2. Durante le loro investigazioni i bambini riflettendo e argomentando, discutendo le proprie idee e risultati confrontandosi con gli altri, costruiscono le proprie conoscenze, poiché un’attività puramente manuale non è sufficiente.

3. Le attività proposte dagli insegnanti agli allievi sono organizzate in sequenza, in vista di un apprendimento progressivo. Esse riprendono dei programmi e lasciano un grande spazio all’autonomia degli allievi.

4. Un tempo minimo di 2 ore per settimana, per numerose settimane. Per tutte le attività scolastiche va garantita una continuità nell’approccio pedagogico-didattico.

5. Ogni alunno possiede un quaderno delle esperienze dove queste sono raccontate utilizzando il loro linguaggio naturale.

6. Il principale obiettivo consiste nell’appropriazione progressiva, da parte degli alunni, di concetti scientifici e di tecniche operatorie, accompagnata da un consolidamento dell’espressione scritta e orale.

7. Le famiglie e/o le agenzie e i soggetti che operano nel territorio sono coinvolti nelle attività realizzate in classe.

8. A livello locale, partner scientifici (università, grandi scuole) accompagnano il lavoro di classe mettendo a disposizione le loro competenze.

9. A livello locale, gli IUFM57 mettono a disposizione degli insegnanti le loro esperienze pedagogiche e didattiche.

10. L’insegnante può ottenere presso il sito Internet http://www.inrp.fr/lamap

dei moduli (lezioni) da mettere in opera, delle idee di attività, delle risposte alle sue domande. Può anche partecipare a un lavoro cooperativo con dei colleghi, dei formatori e degli scienziati.