Parte seconda: i modelli di formazione messi in atto
Q- ESaT (European Science and Tecnology – Quality): destinato ad alunni d
3.2 Progetto Pilota LES: realizzazione di Laboratori per l’Educazione alla Scienza
Il Progetto LES, avviato nella primavera del 1999, nasce sui seguenti dati di fatto:
- il rapido sviluppo in tutto il mondo dei musei scientifici di nuova concezione, i "Science Centres", visitati per la maggior parte da insegnanti, con a seguito le loro classi, che qui cercano degli stimoli e dei sussidi per la didattica, che non ritrovano nella scuola;
- il rapporto quasi sempre episodico e non del tutto appagante tra scuola e science centre, che potrebbe diventare un luogo di frequentazione abituale per le scuole se fosse in grado, oltre a proporre mostre ed esposizioni, seppur fondamentali per il confronto continuo con l'innovazione scientifica e tecnologica, di interagire con i programmi di innovazione didattica della scuola;
- l’università, impegnata in prima linea nella formazione (iniziale e continua) degli insegnanti, non è in grado per ora di fornire un supporto per divulgare e sostenere l’innovazione didattica a scuola;
- in diversi paesi, tra cui l’Italia, si sono svolte esperienze significative nelle quali musei scientifici e science-centre hanno svolto un ruolo decisivo nella promozione di programmi educativi, con il coinvolgimento di scuole, università, enti di ricerca, agenzie educative e imprese.
3.2.1 Gli obiettivi
Il Progetto è finalizzato alla creazione di una rete nazionale di scuole, affiancate da ricercatori in didattica, che realizzano laboratori innovativi e che producono, sperimentano e validano materiali sulla didattica di laboratorio scientifico per la scuola di base e le scuole superiori, materiali che sono poi messi in rete per renderli disponibili all’intero sistema scolastico.
I principali obiettivi sono:
• realizzare una rete di laboratori multimediali che integrano diverse tecnologie e strategie per lo svolgimento di attività di scienze;
• sperimentare modalità di insegnamento e apprendimento basati sulla realizzazione di esperimenti, sull'interpretazione e modellizzazione dei risultati da parte degli studenti e valutarne l’efficacia didattica;
• realizzare materiale didattico aggiornato con schede per studenti e per docenti;
• definire proposte curricolari verticali e trasversali all’interno delle diverse discipline;
• costruire una rete di scuole con funzioni di polo e promuovere l'interazione con gruppi di ricerca didattica;
• coinvolgere i soggetti del territorio esterni alla scuola (università, istituzioni culturali, industrie, ecc.) con iniziative (p.e., eventi culturali, campagne educative rivolte agli abitanti, ecc.).
3.2.2 Articolazione del progetto
Il Progetto LES è stato articolato in quattro fasi principali:
1. Ideazione e sperimentazione. Sono stati ideati e sperimentati, con il contributo delle scuole in rete, sette percorsi didattici di fisica, pubblicati sul sito Internet del progetto.
2. Svolgimento di attività, pubblicate sul sito Internet, relative a quattro temi generali del Progetto SeT (la Terra e l’Universo, l’Acqua, l’Esplorazione dei Fenomeni Quotidiani, l’Ambiente e i Grandi Fenomeni Naturali).
3. Sviluppo della multimedialità in rete mediante l’arricchimento dei materiali prodotti con simulazioni di esperimenti on-line, finalizzati alla formazione a distanza per i docenti.
4. La quarta fase prevede tre tipi di azioni: a) creazione di una comunità di docenti che sperimenta in rete il materiale prodotto e valida un modello di formazione a distanza; b) attuazione e sperimentazione di prodotti fondati sul rapporto tra educazione formale e informale ; c) produzione di una versione in lingua inglese di tutto il materiale elaborato durante le quattro fasi.
Durante le prime due fasi dell’attività è stato privilegiato l’utilizzo della rete Internet come luogo per lo scambio di materiali ed esperienze, mentre le ultime due fasi fanno riferimento alle esperienze attuate a livello internazionale e relative a modelli di formazione a distanza basate sulle potenzialità dell' interattività e della multimedialità in rete.
3.2.3 Modalità d’intervento
Le principali attività messe in atto per l’avvio del progetto LES sono state:
la costruzione della rete nazionale e di un sito web per la condivisione, l'elaborazione, la sperimentazione dei materiali didattici. All’inizio sono stati individuati quattro poli, Napoli, Milano-Pavia, Padova, Palermo, ciascuno con un gruppo di scuole medie superiori e un comitato di
coordinamento. In complesso circa 30 scuole coinvolte, ognuna con in media tre docenti, che ha costituito il nucleo di sperimentazione. Tutte le scuole sono collegate tra loto in rete telematica, che è utilizzata dai docenti e dagli studenti in attività cooperative che coinvolgono più classi, docenti e ricercatori per lo scambio di materiali e di proposte;
costituzione di un comitato scientifico nazionale, composto da ricercatori universitari di didattica delle discipline scientifiche, con funzioni di indirizzo e di orientamento.
organizzazione e messa in atto di attività di sperimentazione e di formazione dei docenti, con la consulenza del Comitato Scientifico Nazionale. L’attività di formazione si è svolta attraverso cinque seminari azionali: uno per la presentazione del progetto e l'avvio delle attività con le scuole che costituivano il nucleo di sperimentazione; quattro seminari, uno in ciascun polo. Nel complesso gli insegnanti coinvolti nel percorso di formazione sono stati circa 96 appartenenti a 32 scuole diverse;
assistenza per la realizzazione dei laboratori nelle scuole coinvolte nel nucleo di sperimentazione;
creazione del Catalogo delle Attività didattiche, relative ai temi di scienze scelti dal progetto, contenente per ciascuna attività didattica: una scheda docente con sceneggiatura, riferimenti bibliografici sulle difficoltà di apprendimento e di insegnamento relative ai concetti trattati, materiale per la valutazione; una scheda studente, da elaborare durante lo svolgimento dell'attività.
Le principali attività messe in atto nel proseguo del progetto LES sono state:
svolgimento di attività didattiche di fisica, presso i poli della rete, rivolte agli studenti;
messa in rete di materiale didattico rivolto alle scuole medie superiori;
monitoraggio delle attività del progetto;
sviluppo di nuove proposte didattico-disciplinari, secondo una visione unitaria dei fenomeni scientifici ed un’integrazione disciplinare, al fine di giungere a chiavi di lettura diverse e complementari dello stesso fenomeno e, nel contempo, alla rivisitazione e all’arricchimento degli attuali
programmi di studio con indicazioni su possibili percorsi di approfondimento;
realizzazione di laboratori nelle scuole elementari rivolti ai bambini, agli insegnanti e ai genitori, prendendo come modello di riferimento le esperienze realizzate presso la Città della Scienza;
interazione e collaborazione con diverse iniziative di Città della Scienza e d’altri musei scientifici, con il Progetto SeCiF "Spiegare e Capire in Fisica" (Murst ’99) che ha coinvolto decine di ricercatori universitari;
sperimentazione ed utilizzo del materiale prodotto in diversi altri progetti nazionali, come il Progetto SET e la rete di scuole del Progetto “Educazione alla Scienza a Scuola” realizzato con l’Assessorato all’Educazione del Comune di Napoli.
3.2.4 Come ha operato il nucleo di sperimentazione
In ciascun polo gruppi di insegnanti hanno studiato e sperimentato le proposte didattiche al fine di arricchire, completare e mettere a punto il materiale iniziale da proporre, poi, alle altre scuole, anche non coinvolte nel Progetto LES, per un loro ulteriore utilizzo e sperimentazione.
Il processo di rivisitazione e rielaborazione del materiale è frutto della collaborazione e cooperazione in rete tra i gruppi di coordinamento dei quattro poli e l'intera rete. Tale organizzazione permette lo scambio di esperienze e conoscenze tra le diverse scuole e promuove la riflessione collettiva, la valorizzazione e la tesaurizzazione del patrimonio di ciascuna di esse.
In ciascuno dei poli si sono sperimentate forme di collaborazione tra docenti di livelli diversi di scuole che assieme hanno progettato attività didattiche sperimentali, utilizzato laboratori, coinvolto studenti più grandi nella conduzione di attività sperimentali e investigative rivolte ai più piccoli. Inoltre la collaborazione è stata estesa anche a numerosi ricercatori in didattica di diverse università che sono stati impegnati con decine di scuole in rete, con migliaia di studenti, con docenti e presidi.
Nel sito sono stati resi disponibili, per l’intero sistema scolastico, le indicazioni per la realizzazione dei laboratori (con descrizioni delle strumentazioni, delle modalità di lavoro, ecc.), le versioni definitive del materiale dei percorsi didattici relativi ai temi scelti dal progetto LES e il processo di cooperazione ed interazione locale e in rete.