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Motivi di partecipazione all’H-Ack: ragioni e vantaggi dell’adozione del modello

3. IL PROCESSO DI CROWDSOURCING FACE TO FACE: IL CASO DELL’H-ACK

3.1.3. Motivi di partecipazione all’H-Ack: ragioni e vantaggi dell’adozione del modello

Considerando il caso dell’H-Ack quale esempio di crowdsourcing, i motivi che spingono un’impresa a partecipare all’evento coincidono con quelli che portano all’adozione del modello del crowdsourcing in un determinato processo di problem solving.

Come già accennato (par. 3.1.2.) – l’H-Ack è considerato dal suo principale responsabile all’interno di H-Farm come un’esperienza di crowdsourcing fortemente influenzata dalla filosofia dell’open innovation, tanto da definire il format dell’hackathon come “una forma pura di innovazione aperta”. Pertanto, una delle prime ragioni della scelta di prendere parte all’evento consiste nel riconoscimento della necessità di aprire i confini organizzativi a idee provenienti dall’esterno, per garantire un’evoluzione veloce del business, al passo con i cambiamenti dell’ambiente, oppure per trovare rapidamente la risposta ad un problema specifico. Analogamente a quanto si riscontra nel programma di accelerazione corporate realizzato dalla stesa H-Farm51, che consente alle imprese di cercare nel mondo delle start-up e di introdurre risorse umane e competenze non sviluppabili internamente in tempi brevi, attraverso l’H-Ack le organizzazioni hanno modo di trovare soluzioni possibili ma non identificabili in-house, in questo caso magari non per una mancanza di capacità, ma piuttosto per la difficoltà di modificare la propria prospettiva di analisi. La possibilità di individuare risposte inusuali ed innovative è inoltre rafforzata dal format scelto per l’evento, e in particolare dal tempo limitato concesso ai team per l’elaborazione delle idee e dalla composizione eterogenea dei gruppi.

Quindi, la motivazione sostanziale per l’attuazione del modello di crowdsourcing proprio dell’H- Ack consiste nell’opportunità di sfruttare, da una parte, la compresenza di risorse e competenze diverse e, dall’altra, la forza dei team partecipanti, derivante dalla concentrazione e dall’impegno richiesto per riuscire a generare un’idea valida in sole ventiquattro ore e dall’elevata motivazione dei singoli membri, osservabile proprio nella disponibilità a lavorare con l’intensità presupposta da un

51 Il programma di corporate acceleration ha l’obiettivo di fornire alle aziende “gli strumenti per portare al proprio

interno innovazione nei modelli e nei processi” e si compone di tre step: la determinazione del settore di investimento e

dei risultati che l’impresa coinvolta vuole raggiungere, il reclutamento delle start-up che desiderano partecipare al programma e la vera e propria fase di sviluppo in cui le start-up trascorrono quattro mesi in H-Farm, incontrano l’azienda e sono supportate nell’attività da servizi di consulenza strategica e logistica, mentorship, tutoring. Attualmente, il programma è attivo per Technogym (impresa produttrice di attrezzi per lo sport ed il tempo libero), ma nel corso del 2016 patirà anche con altre aziende.

hackathon e solitamente durante un weekend. Inoltre – come è stato osservato poco sopra – questa particolare contingenza incentiva lo sviluppo di soluzioni innovative e, di conseguenza, le imprese sono spinte a ricorrere all’approccio di problem solving offerto dall’H-Ack per la maggiore probabilità di ottenere spunti e risposte nuovi per i loro problemi rispetto ad altre modalità, collaborative e non, per affrontarli. La persona di riferimento per l’organizzazione dell’evento ritiene che non esista un altro modo per le imprese né di entrare in contatto con un così grande numero di persone di talento e motivate né di sviluppare una così ampia varietà di progetti in un periodo tanto breve.

Riportando sempre l’opinione del responsabile dell’H-Ack, un altro dei vantaggi più grandi offerti alle imprese, e quindi una possibile motivazione a prendere parte all’evento, consiste nell’occasione di attivare delle pratiche di recruiting. Uno dei valori di fondo dell’organizzazione dell’H-Ack, che dovrebbe ispirare sia le aziende che i partecipanti, è infatti l’importanza dell’investimento nelle risorse umane. L’hackathon, riunendo in un preciso luogo ed in un preciso momento un gran numero di persone motivate, competenti e talentuose permette alle imprese di entrare facilmente in contatto e di conoscere dei validi candidati da assumere, in un modo anche più profondo rispetto a quello del tradizionale colloquio di lavoro. Non tutte le organizzazioni riescono a sfruttare appieno quest’opportunità, mentre alcune, interpretandola nella maniera più corretta, affiancano alle attività di supporto ai team per lo sviluppo del proprio progetto degli incontri e dei momenti di interazione, volti sia alla comunicazione della propria azienda e delle eventuali posizioni aperte sia ad un approfondimento della conoscenza di singoli partecipanti. Come precedentemente osservato (par. 3.1.1.) – i legami relazionali e collaborativi che si instaurano nel corso del processo di crowdsourcing vengono così sfruttati su di un più ampio orizzonte temporale, estendendo contemporaneamente i benefici connessi all’apprendimento, alla creazione ed alla diffusione delle conoscenze. Pertanto, l’H-Ack, e in maniera speculare il modello di crowdsourcing, può essere inteso “al cinquanta per cento come una forma di talent recruiting e all’altro cinquanta per cento come una forma di innovazione velocissima”.

Un’ulteriore ragione che può favorire la scelta di adozione del crowdsourcing, anche se non determinante come le precedenti, consiste nella possibilità di coinvolgere i propri consumatori per ricevere un feedback immediato sull’offerta dall’azienda, riducendo così i bisogni di tesing e monitoraggio connessi all’introduzione sul mercato. In questo senso, l’H-Ack può essere concepito anche come un enorme focus group, che, grazie ad un contatto diretto con prodotti esistenti o all’immaginazione di prodotti nuovi da parte dei membri dei team, permette di ottenere una ricca quantità di insight.

mette in campo anche un tema di tipo economico. Infatti, come sostenuto dal responsabile dell’H- Ack, questo modello consente di contenere i costi rispetto, per esempio, a una richiesta di intervento rivolta ad un’azienda formata ed operativa da anni. Tuttavia, la riduzione delle spese connesse al processo di risoluzione del problema rappresenta una motivazione all’adozione del crowdsourcing decisamente marginale a confronto con la rapidità di identificazione di una soluzione garantita dal modello declinato nel format dell’hackathon.

Infine, la partecipazione ad un evento come l’H-Ack, intesa come esternalizzazione di un’attività aziendale al crowd, attribuisce all’impresa un’utilità a livello di posizionamento e di consenso da parte dei propri pubblici, sebbene si tratti, anche in questo caso, di un beneficio relativo e raramente considerato come motivo per l’implementazione del crowdsourcing.