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Origine e caratteristiche del format dell’H-Ack

3. IL PROCESSO DI CROWDSOURCING FACE TO FACE: IL CASO DELL’H-ACK

3.1.1. Origine e caratteristiche del format dell’H-Ack

L’H-Ack è un evento ideato da H-Farm Italia S.p.a.48, che, ad oggi49, ne ha promosso ed organizzato ventiquattro edizioni. H-Farm stessa lo definisce come “una maratona di ventiquattro ore, dedicata allo sviluppo di soluzioni e progetti digitali innovativi” e, infatti, ha tratto ispirazione per il suo sviluppo dagli hackathon, un neologismo nato dalla fusione dei termini “hacker” e “marathon”50. Secondo il significato letterale, gli hackathon sarebbero quindi delle “maratone di pirati informatici”, ma in realtà si configurano come degli incontri di esperti informatici, che si ritrovano per elaborare determinate soluzioni in modo collaborativo, attraverso una maratona di cervelli con una durata solitamente variabile tra un giorno e una settimana. In origine, l’obiettivo principale consisteva nella realizzazione di un software, ma, nel corso del tempo, si sono svolti progetti con diversi scopi, anche di tipo didattico e sociale. Sono emersi, ad esempio, i culture hack, degli hackathon focalizzati sull’arte e la cultura, che puntano alla creazione di prototipi digitali innovativi, generando nuove collaborazioni tra arte, tecnologia ed aziende creative. Questi eventi coinvolgono programmatori, sviluppatori, designer e project manager, che collaborano in modo intensivo in un breve periodo di tempo per lo svolgimento di un progetto, spinti dalla volontà di sperimentare e dalla creatività e talvolta stimolati dalla competizione. Pertanto, gli hackathon rappresentano un approccio efficace per sostenere l’innovazione mediante le tecnologie digitali in un’ampia varietà di ambiti, tra i quali la musica, la moda, il mondo accademico, ed offrono inoltre l’opportunità di instaurare nuovi legami di tipo relazionale e collaborativo, anche nel medio e lungo periodo, oltrepassando la durata limita dell’evento (Briscoe e Mulligan, 2014).

Il format dell’H-Ack si avvicina ai culture hack, in qualità di “maratona di pura energia creativa”, e, nello specifico, è quello di un hackathon progettato per le imprese. L’evento si svolge

48 H-Farm Italia S.p.a. è un incubatore certificato di start-up innovative ed ha sede in Italia, precisamente a Roncade, in provincia di Treviso. Come dichiarato nel sito istituzionale, “la società ha per oggetto la realizzazione, l’assunzione di

partecipazioni sociali, la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma, l’effettuazione di servizi gestionali, amministrativi, di studio, di ricerca e analisi in materia economica, finanziaria ed industriale. In particolare H-Farm è un Venture Incubator che opera a livello nazionale ed internazionale con lo scopo di favorire la nascita di iniziative innovative aventi come fattore abilitante la rete Internet, intesa quale piattaforma sociale e tecnologica che favorisce l’interattività e l’interazione tra gli utenti per sviluppare nuovi modelli di business”.

49 Dicembre 2015.

50 Il termine “hackathon” è stato coniato nel 1999 per definire due meeting, il primo organizzato dagli sviluppatori del sistema operativo OpenBSD e il secondo dall’ufficio marketing della Sun Mycrosystem. Questo tipo di incontri ha iniziato poi a diffondersi a partire dagli anni Duemila.

interamente presso la sede di H-Farm nel corso di circa due giornate; ogni edizione è costruita attorno ad uno specifico tema o settore (ad esempio fashion, travel, food, beverage) e vede protagoniste una o più imprese con attività ad esso inerenti, che propongono le loro sfide ai soggetti partecipanti, comprendenti sviluppatori informatici, designer, grafici e specialisti del marketing o, più in generale, degli aspetti economici e di business. Le persone interessate a prendere parte all’evento per rispondere alle richieste delle aziende si possono iscrivere online sul relativo portale, compilando con i dati personali un modulo in cui dichiarano anche il campo principale della loro formazione e/o preparazione. Tendenzialmente non vengono posti limiti di età e non è necessario fornire una particolare certificazione delle proprie competenze, ma viene data la possibilità di autoselezionarsi, con la consapevolezza del tipo di capacità che garantiscono un senso ed un valore alla partecipazione. L’iscrizione all’evento può avvenire in team precostituiti oppure è possibile formare un gruppo subito prima dell’inizio del lavoro; di solito la composizione va dai quattro ai sei membri, con la logica di includere tutti i diversi profili sopradescritti e la convinzione che dalla combinazione di competenze differenti nascono le idee migliori. Questa peculiarità dei team distingue il format dell’H-Ack dagli hackathon più tradizionali, in quanto tentano di riprodurre la tipica struttura di una start-up.

Nella fase iniziale dell’H-Ack, ciascuna delle imprese presenti racconta la propria realtà, mission ed attività, spiegandone gli elementi più significavi, ed espone il proprio brief, descrivendo il problema e, quindi, la richiesta che i gruppi che decideranno di lavorare per essa devono cercare di soddisfare.

Successivamente, ogni team sceglie a quale brief dedicarsi ed elabora una sua proposta di soluzione. Il regolamento dell’evento stabilisce che il progetto sviluppato può riguardare qualsiasi settore legato all’uso delle tecnologie digitali, combinando web, mobile e nuovi media con gli elementi distintivi delle eccellenze imprenditoriali e creative italiane. Per quanto concerne il formato per l’esposizione, è possibile servirsi di demo, testi o presentazioni in Power Point, Keynote o pdf, allegando eventualmente anche dei materiali integrativi come grafici, video e prototipi. L’attività di ciascun team deve svolgersi in un’ottica di collaborazione tra i vari componenti, favorendo il contributo che ciascuno può apportare grazie alle proprie specifiche conoscenze. Per esempio, mentre gli specialisti di business e marketing si possono occupare di analisi di mercato, fattibilità e sostenibilità dell’idea, i developer possono impegnarsi nello sviluppo informatico. La logica collaborativa non è limitata all’interno del singolo gruppo di lavoro, ma si estende anche alle azioni di osservazione e supporto poste in essere dall’azienda verso i team rispondenti al proprio brief. Anche i dipendenti di H-Farm responsabili dell’evento si mettono a disposizione per ulteriori indicazioni e per una guida al lavoro.

all’azienda interessata, in presenza anche dei team concorrenti. Infine, l’impresa premia una o più idee ritenute particolarmente valide a livello di creatività, innovazione e coerenza rispetto ai bisogni espressi dal brief e seleziona la migliore, che può anche essere concretizzata. In sostanza, i vincitori potrebbero avere l’opportunità di implementare la propria idea venendo assunti dall’organizzazione oppure fondando una nuova start-up o nuove divisioni di business, eventualmente attraverso un programma di accelerazione intensivo di H-Farm.

Un aspetto altrettanto interessante dell’H-Ack riguarda tutta l’attività non strettamente legata allo sviluppo delle soluzioni di risposta ai vari brief, che comprende occasioni di confronto e di incontro tra i partecipanti e i rappresentanti delle aziende, interventi di altri soggetti e dei dipendenti di H- Farm volti a fornire stimoli e suggestioni utili al lavoro dei gruppi, momenti di svago che possono favorire scambi e relazioni anche tra persone appartenenti a team diversi.