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PARTE I: LE MANI DEL CIELO.Ricostruzione storica

Capitolo 6. Tra contraddizioni e vitalità

6.6 Polemiche rievocazioni

"La festa è la più celebre in provincia e la più spettacolare, la gente accorre da tutta la provincia e da più lontano ancora, e si pigia per le strade lungo il percorso delle sacre macchine"724. E' il giudizio oggettivo di uno tra i più autorevoli studiosi di tradizioni popolari italiane. Alberto Maria Cirese sottolinea, nel 1955, la centralità festiva del Corpus Domini campobassano che, in quell'anno si ar- ricchirà di una nuova quanto contestata manifestazione di interesse culturale direttamente legata alla storia della processione: "la pace tra Crociati e Trinitari". Ideata e scritta sulla falsa riga della storia romanzata di Ziccardi da Corrado Caluori725, giornalista e appassionato di storia popolare, la rievo- cazione è incentrata nel periodo storico delle aspre contese per il potere cittadino e ne descrive la parte degli accordi culminante nella pace del 1587. In un periodo storico in cui in Campobasso si risveglia l'interesse per la cultura locale726, tra arte, poesia e drammatizzazioni teatrali, trova spazio un registro teatral-popolare che si va affermando in tutta Italia: il genere rievocativo. E' un esperi- mento teatrale che coinvolge nomi noti nel panorama locale, tra attori, comparse e musicisti si crea un folto gruppo di campobassani coinvolti nella rappresentazione, che entra di diritto nel cartellone. Il manifesto annuncia trionfante: "il comitato per i festeggiamenti del Corpus Domini-Sagra dei Mi- steri ha programmato una rievocazione storica religiosa che riproduce un avvenimento della storia di questa città accaduto tra le due agguerrite associazioni Crociati e Trinitari che si contestavano tra loro il diritto di avere il predominio della cosa pubblica"727. I commenti positivi, per la novità della rievocazione e per la presenza di tanti campobassani, non tardano ad arrivare: "per oltre cinque giorni Campobasso ha vissuto un'atmosfera da fiaba. Luci, bande, automobili, Crociati e Trinitari, gruppi folcloristici, tutto ha contribuito a creare un'atmosfera di festa"728. L'anno seguente il cartel- lone appare in forma ridotta per la mancanza di tempo nel periodo precedente, in cui la cittadinanza si vede immersa in un arroventato clima elettorale, spento dalla pioggia che investe la città nel gior- no del Corpus Domini. E' ironico il commento di un articolo:"…a tratti spruzzi di pioggia rendono lucido l'asfalto delle strade e rammentano ai campobassani che l'estate non è di facile conquista. C'è chi ha visto in questo pianto del cielo un doloroso addio della natura alla tradizionale Sagra dei Misteri. Per la verità c'è poco da rimpiangere perché la festa, incappata nell'arroventato clima eletto- rale ha perso tutto quanto le era familiare in pompa e grandiosità"729. Un programma esiguo, fonda- to su concerti di musica bandistica e un'esposizione di mezzi meccanici scatena subito le critiche dei media730. I Crociati e Trinitari, dopo l'apparizione trionfante dell'anno precedente, restano in silen- zio. Se le manifestazioni sono povere, l'eco della fama dei Misteri attira l'attenzione di Piovene, che in Viaggio in Italia scrive: "perdura a Campobasso la più famosa delle feste tradizionali molisane, quella del Corpus Domini, chiamata popolarmente Misteri"731. Il 1957 segna il ritorno allo splendo- re del calendario festivo. Il comitato si attiva fin dai mesi precedenti mantenendo la formula utiliz-

724

A.M. Cirese, La processione dei Misteri, numero speciale de "La Lapa", in onore di Eugenio Cirese, a.III, n. 12, marzo- giugno 1955, pp.31-32.

725

C. Caluori, La pace tra Crociati e Trinitari, rievocazione di un avvenimento storico campobassano ( 1587), Campobas- so, 1957, seconda ed. 1982 con il Patrocinio del Comune di Campobasso, terza ed. 1986 col patrocinio del Comune di Campobasso.

726

Una ricognizione sulla manifestazione e sulle varie edizioni che si sono succedute negli anni è in C. Di Soccio, Tea-

tranti, Trinitari e Briganti, cit., pp.447-466.

727BACB, Manifesto Città di Campobasso, festeggiamenti del Corpus Domini e sagra dei Misteri. "La pace dei Crociati" ricostruzione storica del periodo 1500-1587. Domenica 5 giugno 1955.

728

Campobasso ha vissuto giornate di fede e di storia, "il Messaggero del Molise", 12 giugno 1955. 729

A. Orlando, La tradizionale Sagra dei Misteri si è svolta in tono minore a Campobasso, "il Messaggero del mezzo- giorno", martedì 5 giugno 1956, p.5.

730

L'agenda delle manifestazioni per la sagra del Corpus Domini, "il Messaggero del Molise", 27 maggio 1956. Da nota-

re come la commistione del termine sagra sia infaustamente transitato per definire la parte sacra della festa.

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zata e accogliendo nel cartellone i Crociati e Trinitari per la regia di Caluori732. Sembra di rivivere storie del passato: dopo ogni elezione politica il gruppo vincente afferma il potere ostentandolo nel periodo festivo potenziandone gli intrattenimenti. La rievocazione dei Crociati e Trinitari utilizzan- do le pagine del "Messaggero" regionale, di cui è redattore lo stesso Caluori733 inaugura un'opera- zione di battage pubblicitario per caldeggiare la presenza della rievocazione nel cartellone e esal- tarne le potenzialità di attrazione turistico-culturale734. Il programma appare più nutrito e recupera la "mostra mercato molisana" giunta, a fasi alterne, alla sua ottava edizione, "il pranzo per gli assi- stiti della città, giochi sportivi e concerti cittadini, parchi di divertimento e circo equestre"735. La Sagra diventa un banco di prova per testare la capacità organizzativa dello schieramento politico vincente e sarà costantemente oggetto di critiche. La cultura al servizio della politica per soddisfare esigenze clientelari, l'antica logica del panem et circenses irrompe prepotentemente nella struttura della festa cittadina. Il "Messaggero" si fa portavoce del rilancio della Sagra auspicando la presenza "nel calendario nazionale del turismo e soprattutto per poter svolgere tutto quanto necessario per di- rottare a Campobasso le carovane dei forestieri"736. Per dare motivazione e supporto storico alla rie- vocazione proposta alla cittadinanza, eterogenea nella sua composizione sociale e non attenta alla storia tradizionale della cittadina, Caluori dà alle stampe un opuscolo in cui spiega le motivazioni della rievocazione e ne racconta le vicende737. Naturalmente una vasta risonanza promana dalle pa- gine de "il Messaggero" che commenta in maniera entusiasta il successo della manifestazione738. In un altro articolo pubblicato in 22 giugno, si torna, con un corredo fotografico accurato, a parlare della Pace. Quasi nulla sulla sfilata dei Misteri: a occupare la pagina regionale sono i costumi cin- quecenteschi, i sorrisi dei figuranti e la cronaca di una scampagnata in città, incentrata sul diverti- mento offerto dai luna park e dallo shopping presso gli ambulanti e gli esercizi commerciali cittadi- ni.739 In ossequio all'appellativo di città giardino ottocentesco è offerta la possibilità di trascorrere una giornata nel caos e nell'accoglienza delle varie piazze, prese d'assalto per il pic nic domenicale. Una Sagra ad anni alterni: "chiusa nella morsa delle elezioni"740. Se leggiamo con attenzione il ricco e nutrito programma è presentato un ventaglio di opportunità per il pubblico: il teatro Ariston ospita il Trovatore di Verdi e Madama Butterfly di Puccini. In piazza Pepe si esibisce l'orchestra della Radio Italiana; si può scegliere concerti bandistici, gare per i bambini e fuochi pirotecnici. L'unica grande assente, a parte la sagra dei costumi è la neo nata rievocazione storica dei Crociati e Trinita- ri. "Il Messaggero" continua la sua polemica: "la festa del Corpus Domini si sta avviando silenzio- samente alla fine così come silenziosamente è cominciata, quasi tra la generale indifferenza della cittadinanza forse perché soffocata da avvenimenti più grandi di lei. La festa del Corpus Domini

732"Come è noto il comitato ha intenzione quest'anno di potenziare notevolmente la massima festa tanto cara ai citta-

dini di Campobasso". Fervono i preparativi per la sagra dei Misteri, "il Messaggero del Molise", 26 maggio 1957, p.4.

733

Grazie al suo lavoro di raccolta meticolosa conserviamo annate intere de "il Messaggero" con l'edizione del Molise, riuscendo a ricostruire avvenimenti del periodo. Le annate, rilegate, sono state donate alla Biblioteca G.Albino di Campobasso.

734

"Quest'anno la festività del Corpus Domini si è arricchita di una nuova manifestazione oltre alla ultracentenaria sa- gra dei Misteri: trattasi del carosello della pace tra Crociati e Trinitari che il collega in giornalismo dottor Corrado Ca- luori un paio di anni fa ideò e presentò invisione al generoso pubblico campobassano". Il carosello dei crociati e trini-

tari, grande novità del Corpus Domini, "il Messaggero del Molise", 5 giugno 1957.

735Il programma della festività del Corpus Domini e della sagra dei Misteri, "il Messaggero del Molise", 14 giugno 1957. 736

Si accendono domenica le luminarie del Corpus Domini a Campobasso, "il Messaggero del Molise", 15 giugno 1957,

p.4 .

737

La sagra dei Misteri per la festa del Corpus Domini, "il Messaggero del Molise", 18 giugno 1957, p.4. 738"il Messaggero del Molise", 19 giugno 1957, p.4.

739

Ibidem.

740A. Orlando, In tono minore anche quest'anno i festeggiamenti del Corpus Domini, "il Messaggero del Molise", 4 giu-

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nelle sue edizioni infelici, ha sempre l'asso nella manica, il pezzo forte che salva l'ultimo, quello che in gergo pirotecnico viene chiamato botto finale: la sfilata dei misteri"741. La grande attenzione ver- so una possibile valorizzazione della tradizione è provata dall'organizzazione di una sfilata in un giorno infrasettimanale per permettere all'ENIT742 di far girare un "cortometraggio a colori in ci- nemascope" che avrebbe avuto la funzione di far conoscere i Misteri all'estero. L'insolita iniziativa coinvolge tutta la città e, secondo l'articolista, alle 10 di mercoledì 30 luglio del 1958743 la proces- sione anima le vie cittadine in una finzione scenica dai costi economici notevoli744. L'anno seguen- te, che tutti ricorderanno per l'apparizione di una tredicesima struttura elaborata da un disegno ap- partenente al Di Zinno, riportato nell'opuscolo del De Luca, continua la polemica sulle manifesta- zioni legate alla Sagra. "Il Messaggero" riprende una battaglia per il ripristino delle manifestazioni folkloristiche, "or bene noi non possiamo essere con coloro che assicurano essere di già avvenuto il trapasso della manifestazione di folklore… Il folklore significa Molise; Molise genuino, quello di altri tempi-non lontanissimi peraltro-significa storia della nostra terra"745. La proposta, avanzata da più fronti, porta la commissione ad accettare l'idea di un "festival internazionale del costume"746 con lo scopo di far arrivare in città gruppi provenienti da terre lontane. Una strategia comunicativa semplice e efficace che, con costi relativamente bassi, riesce a propagandare a un'ampia fascia di popolazione la bellezza della manifestazione. I toni dell'articolista sono entusiastici, più di 10.000 persone assistono al festival dando vita ad "un carosello di danze e di canti che hanno offerto al pubblico uno spettacolo indimenticabile"747. Il XIII Mistero, il Sacro Cuore o Sacra Famiglia, sfila per le vie cittadine, commissionato all'officina Tucci dall'amministrazione comunale. E' fondamen- tale il ricordo di Antonia Tucci, sorella di Nicola, l'artista del ferro battuto che, con il padre Salvato- re, ha costruito il Mistero: "fu chiesto a mio fratello se avesse potuto rifare l'ultimo, proprio quello del Corpus Domini, che rappresenta il mistero del Corpo di Gesù. Mio fratello prima è stato un po- chino reticente ma poi ha accettato. Non aveva niente, è dovuto andare a Napoli, comprare il ferro e rifarlo da capo, tutto da capo e non era una cosa facile, perché bisogna battere il ferro e solo chi era pratico del mestiere e sapeva come più o meno si doveva fare è riuscito a farlo"748. Nello stesso an- no i giornali locali registrano un'affluenza minore, nonostante la calorosa descrizione del festival in- ternazionale del folklore749. Da "il Messaggero del Molise" si formula l'ipotesi dell'origine sannita dei quadri viventi, senza preoccuparsi di documentare le affermazioni contenute nell'articolo750. Nel 1960 escono i primi due volumi dell'opera su Campobasso, concepita da Gasdia dopo anni di seria e severa ricerca di archivio. Ci saremmo aspettati una parte più documentata sui Misteri, descritti senza dovizia di documenti e supporto bibliografico. L'autore dovette vedere la messe di materiale

741Questa mattina i 12 misteri sfilano per le vie di Campobasso, "il Messaggero del Molise", 5 giugno 1958, p.4,

BACBDC.

742

Sfilata dei dodici Misteri per una ripresa cinematografica, "il Messaggero del Molise", 29 luglio 1958, p.5, BACBDC. 743"La sfilata è stata ripresa in Piazza Vittorio Emanuele, Viale Elena, Viale Principe di Piemonte", la scelta dell'itinerario

non sembra casuale e mette in luce l'architettura e le bellezze del periodo, includendovi il più recente viale Principe di Piemonte. "il Messaggero del Molise", 1 agosto 1958.

744Manifesto di rendicontazione delle spese per la Sagra dei Misteri 1958, conservato presso il Museo dei Misteri a

Campobasso.

745

P. Carchietti, Buona volontà e iniziative intelligenti per il rilancio del folklore molisano, "il Messaggero del Molise", 10 marzo 1959.

746

Sarà manifestazione internazionale la sagra dei Misteri a Campobasso, "il Messaggero del Molise", 22 marzo 1959. 747

Il festival del folklore, "il Messaggero del Molise", 22 maggio 1959. 748

Intervista ad Antonia Tucci, cit.

749N. Di Meo, Diminuita affluenza di turisti per la stupenda sagra dei Misteri, "il Messaggero del Molise", 3 giugno

1959, p.6.

750La sfilata dei misteri trae origini da popolari rappresentazioni pagane, "il Messaggero del Molise", 28 maggio 1959,

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conservato nell'Archivio di Campobasso, ma, per la sua severità di giudizio nei confronti della tra- dizione751 non vi dedicò spazio e tempo. Dopo averne ricostruita la storia, citando incartamenti de- gli storici precedenti, si lascia andare ad una constatazione: "Campobasso, fiera di questa mostra privilegiata non saprebbe adattarsi a vederla scomparire. Benché coi progressi attuali della siderur- gia i misteri si potrebbero rifare e moltiplicare"752. L'esortazione dell'autore ha trovato fondamento nella costruzione di un tredicesimo Mistero, tra l'altro mai citato nell'elenco degli scomparsi. Nello stesso anno l'amministrazione comunale prosegue nell'intento di farne ricostruire altri. In una lette- ra rivolta al presule il sindaco invita monsignor Carinci a far effettuare una ricerca nella speranza si possano trovare bozze per la ricostruzione dei soggetti sacri753. Nel 1960 sono nuovamente assenti i Crociati e Trinitari e il raduno folklorico, che avevano trovato entusiasti assertori nei rappresentanti della rievocazione754. S'innesca un'aperta polemica contro l'evoluzione del cartellone degli intratte- nimenti che sta abbandonando l'impianto regionalistico per trasformarsi in evento incentrato su at- trazioni musicali in linea con i tempi. La partecipazione di Tony Dallara, di origini campobassane, scatena l'ira de "il Messaggero"755. Escono 13 Macchine, grazie alla volontà del sindaco756. Si op- pongono due correnti di pensiero: i conservatori e i giovani. I primi tendono a mantenere la formula collaudata in grado di coinvolgere maggiormente i forestieri, i secondi vorrebbero adeguare il mo- dello alle esigenze delle nuove generazioni, legate a proposte musicali imposte dai media nazionali. Il comitato, riunito nel palazzo comunale, si trova a far fronte a diverse pressioni, offrendo, in una riunione preliminare, indicazioni preziose per il rilancio dell'appuntamento turistico. Si palesa la necessità di realizzare manifesti pubblicitari da distribuire nelle maggiori città italiane e, sulla scia del Palio di Siena, si ipotizza di far gareggiare i diversi rioni nell'allestimento dei quadri viventi. La proposta è subito accantonata perché, secondo il comitato, mancherebbe una tradizione in tal gene- re. Non si tiene in considerazione che nello spirito delle origini la processione era una competizione

751

Nei suoi appunti manoscritti troviamo: "il culto mariano non si attenua per nulla, ma il sopravvento decisivo è preso dal culto eucaristico. Un culto però rumoroso e contrastato, perché il Corpusdomini serve di pretesto a rappresenta- zioni, a declamazioni poi a quadri figurativi nei quali lo scopo ultimo diciamolo, non è più il culto e meno l'adorazio- ne. E così dura fino al presente. La festa del Corpusdomini che dovrebbe trovare silenzioso e curvo in adorazione tutto il popolo al passaggio del mistico pane è invece la più chiassosa di quante se ne celebrino tra noi e quella dove l'irrive- renza è portata al massimo grado. Non è la festa di Dio ma dei Misteri...". AAMC, Fondo Gasdia, b.61.

752

V.E. Gasdia, Storia di Campobasso, vol.II, cit. pp. 549-567, p.578.

753

Lettera del Sindaco al Vescovo di Campobasso, in Archivio del Comune di Campobasso: coll. 36-VII-5-1. E. Rubino, Campobasso e la processione dei Misteri, cit., p.67, dei documenti non ho trovato traccia. A distanza di venticinque

anni dalla pubblicazione del primo lavoro, incompleto per mia inesperienza, provenendo da studi classici sulla storia delle religioni e trascurando quelli che oggi avrei invece considerato come preziosi documenti, devo costatare che tan- tissimi scritti e manifesti sulla festa sono andati perduti nel trasloco dell'Archivio comunale in locali nuovi. Lo dico con rammarico e dolore perché una città che perde il passato è debole come un albero che non ha ancorato le sue radici in profondità. I mutamenti sociali in atto negli anni '80, la progressiva perdita di un'identità culturale, causata anche dalla "liquidità" della società di massa, hanno fatto trascurare, nelle amministrazioni comunali dell'epoca, parti impor- tanti della propria storia documentaria, andate obliate irrimediabilmente.

754

"Non sono pochi coloro che rimpiangono le precedenti edizioni, specie quelle dell'anteguerra ed in particolare quel- le dal 1953 al 1957 nelle quali a fianco della Sagra dei Misteri erano state poste manifestazioni di grande attrazione come il raduno internazionale folkloristico e la rievocazione storica della Pace fra Crociati e Trinitari, caldeggiati dall'intera cittadinanza e dai forestieri, che si sentivano attratti sia per la varietà che per la novità delle stesse manife- stazioni". Deludente il programma varato dal comitato per i festeggiamenti del Corpus Domini, "il Messaggero del Mo- lise", 5 giugno 1960, p.4.

755

Ibidem.

756"Nello scorso anno per volontà del Sindaco della città, è stato ricostruito il 13° mistero dal disegno stesso del Di Zin-

no dal quale Nicola Tucci ha tratto il bozzetto che le maestranze dell'officina di Salvatore Tucci sotto la guida di Ago- stino Tucci e Gennaro Castellitto hanno trasformato nel meraviglioso mistero del Santissimo Cuore di Gesù". Sfilano

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tra le confraternite, a volte pericolosa e sanguinosa, per la precedenza e la preparazione di Misteri sempre più belli. Si pensa all'indizione di un premio giornalistico da assegnare al giornalista che in terza pagina del proprio giornale illustri la festa. L'articolista commenta la strategia di marketing pubblicitario oggi utilizzata nelle formule degli educational tours: "è questa un'idea che raccoman- diamo vivamente al comitato esecutivo perché sono intuibili facilmente i vantaggi che se ne ricave- ranno"757. In città appare un manifesto apertamente provocatorio: "quest'anno il comitato costituito dal sindaco intende degnamente celebrare le festività del patrono della città e del Corpus Domini pertanto il comitato rivolge vive e calde preghiere a tutti i cittadini di voler largamente versare il loro contributo... La sagra di quest'anno dovrà mirare essenzialmente ad uscire fuori dal rigido schema paesano della festa da fuoco d'artificio per inserirsi in un posto più elevato… Oggi non è più il tempo della illuminazione pacchiana di altri manifestazioni che fanno tanto paese"758. Le po- sizioni contrastanti sono riportate dalle pagine dei giornali locali. Il "Tempo" titola: "a Campobasso la sagra dei misteri tra una folla attenta e commossa"759 e "il Messaggero" tuona: "declassata al rango di festa rionale la sagra dei misteri di Campobasso". In aperta polemica si elencano le varie falle: fuochi artificiali troppo brevi, il divieto della curia nei confronti delle orchestrine e in ultimo ma non per ultimo il problema dell'affidamento ad un regista nazionale della rievocazione dei Cro- ciati e Trinitari "che non figura più nel cartellone della Sagra perché il suo artefice non è evidente- mente nelle grazie di qualche personaggio di palazzo San Giorgio". La conclusione è caustica nei confronti del comitato: "il problema del risollevamento artistico della Sagra dei Misteri è un pro- blema di sostituzione di cervelli che potrà essere risolto solo quando si avrà il coraggio di buttare a mare il sottobosco ignorante e presuntuoso che galleggia nello stagno cittadino, per sostituirlo con uomini che nella vita di ogni giorno abbiano a dimostrare la loro larghezza di vedute, la loro elasti- cità mentale e soprattutto la loro preparazione culturale che è ben altra cosa dei dotti conversare