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Il Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione dell’Università di Firenze, che da oltre cinque anni svolge un corso di perfezionamento finalizzato alla preparazione di individui capaci di avvalersi delle tecnologie telematiche per realizzare esperienze di formazione caratterizzate da un approccio costruttivista ed una metodologia collaborativa, nell’anno accademico 2003- 2004 ha deciso di adottare uno specifico ambiente CSCL, Synergeia, a supporto delle proprie attività. Molte delle riflessioni che seguono nascono quindi dalle esperienze dirette maturate all’interno di un corso di formazione in rete caratterizzato da un approccio costruttivista ispirato ai modelli delle comunità di apprendimento (Brown, Campione, 1990) e di pratica (Wenger, 1998; Lave, Wenger, 1991; Wenger, McDermott, Snyder, 2002). In questo contesto applicativo si ritiene che uno strumento come Synergeia sia in grado di offrire una vasta gamma di accessori e di strumenti capaci di guidare e supportare al meglio i gruppi nel corso dei processi formativi (Stahl, 2002).

Synergeia, che come detto (cfr. § 4.4.4) è un ambiente per l’apprendimento collaborativo in rete sviluppato in ambito europeo con il progetto ITCOLE, è uno strumento disponibile,

anche in versione italiana, gratuitamente per scopi educativi o di ricerca. La struttura concettuale di Synergeia prevede una gamma di diverse possibilità di utilizzo, ma le prospettive pedagogiche a cui gli autori si riferiscono esplicitamente sono volte a facilitare la creazione di comunità di apprendimento (Community of learners), lo sviluppo di modelli investigativi e progressivi (Progressive inquiry) il cambiamento delle prospettive concettuali (Conceptual change) e la regolazione di processi individuali e condivisi (Shared and individual regulation process) volti allo sviluppo di nuove idee ed alla disseminazione delle esperienze e delle conoscenze ad ogni livello60.

Il software è costituito da tre ambienti operativi: uno di tipo asincrono, che costituisce a tutti gli effetti il nucleo centrale dell’applicazione, e due sincroni: MapTool (una lavagna condivisa per costruire mappe concetuali e diagrammi con chat testuale incorporata) ed una messaggeria istantanea (una sorta di chat “privata” per comunicare direttamente con altri utenti on line al momento. L’ambiente asincrono è certamente quello più ricco di funzionalità essendo, di fatto, un’estensione di un importante sistema di groupware (BSCW61). Come noto i groupware sono software che si avvalgono delle reti di computer per supportare la produttività di gruppi di lavoro attraverso la definizione dei processi e la facilitazione delle attività in comune. Tali sistemi si avvalgono degli studi sulle CSCW (computer supported cooperative work) che sono finalizzati al miglioramento della comunicazione tra individui per il raggiungimento di obiettivi di produttività, laddove i sistemi CSCL (a cui in larga parte si ispirano) cercano attraverso la comunicazione strutturata il miglioramento delle condizioni di apprendimento reciproco per il raggiungimento di una maggiore consapevolezza, con obiettivi quindi più introspettivi e metacognitivi che di produttività. Entrambe le famiglie di prodotti si basano sulla premessa che i sistemi comunicativi basati sul computer possono supportare e facilitare i processi e le dinamiche di gruppo con modalità non raggiungibili in presenza, seppure esse non siano pensate per sostituire la comunicazione “face-to-face”.

L’adattamento alle esigenze della formazione di uno strumento nato per lo sviluppo della produttività in ambito lavorativo si realizza in particolare con un arricchimento degli strumenti di discussione (qui chiamati “costruzione di conoscenza” o “knowledge building”), in particolare mediante l’aggiunta di elementi per la tipizzazione dei messaggi tramite “simboli del pensiero”62. BSCW/Synergeia propone una visione dell’ambiente di lavoro attraverso la metafora della “scrivania” quale luogo condiviso tra più persone dove possono essere raccolti ed organizzati “oggetti”. L’utente, a seconda dei suoi diritti di accesso, può creare, gestire e condividere con altri utenti, oggetti di diverso tipo (corsi, documenti, cartelle, link, ricerche su motori di ricerca salvate, forum). Le cartelle a loro volta possono includere lo stesso tipo di oggetti, ricorsivamente.

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Cfr. http://bscl.gmd.de/SynergiaManual.pdf 61

BSCW (Basic Support for Cooperative Work) è sviluppato dal Fraunhofer FIT (Institut für Angewandte Informations-

technik). Informazioni in Internet all’indirizzo: http://bscw.fit.fraunhofer.de/

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I simboli (o descrittori) del pensiero (“thinking type” o “scaffold”) sono etichette che consentono agli studenti, sulla base della specificità dell’argomento trattato, di attribuire un valore ai propri messaggi. Lo scopo è duplice: da una parte si facilitano, negli studenti, processi metacognitivi relativi alle proprie modalità comunicative e di indagine attorno ai problemi, dall’altra si ottengono dei dati che consentono un’analisi qualitativa delle interazioni. Cfr. § 4.4.4.

Figura 18. Visualizzazione del desktop di Synergeia. Sono visibili: in alto i menu ed le icone che richiamano le

azioni più comuni, nella zona centrale l’indicazione del livello in cui l’utente si trova (il gruppo di lavoro), in basso (area gialla) alcuni oggetti di lavoro, la descrizione delle loro caratteristiche e i pulsanti per gestirli.

Affinché la comunità degli utenti possa scambiare informazioni utili alla gestione delle risorse prodotte, ogni oggetto può essere descritto accuratamente dall’autore (in maniera da consentire ai colleghi di comprenderne scopi e finalità), quindi può essere commentato e valutato sia dall’autore che dai lettori. La valutazione rappresenta la possibilità di esprimere, per ogni oggetto, un giudizio su una scala di valori (del tipo: “insufficiente”, “sufficiente” , “buono” ecc.) che consente inoltre la gestione delle versioni (versioning), anche se trattandosi di una funzione piuttosto avanzata non sempre è utilizzata. Questa funzionalità consente di conservare, per ogni documento, più versioni e gestirne la progressione attraverso commenti e status (“provvisorio”, “definitivo” ecc.). Esiste inoltre la possibilità di inserire note ad ogni documento. La presenza di note è segnalata con un’icona rappresentante un “post-it” sulla visualizzazione nell’elenco principale. Le note sui documenti, anch’esse “tipizzate” (ad es. “pro”, “contro” ecc.), sono particolarmente utili per fornire un adeguato scambio di comunicazioni finalizzata all’organizzazione dei processi di costruzione, selezione e miglioramento dei materiali di lavoro.

Attraverso apposite visualizzazioni, gli utenti possono inoltre accedere alla cronistoria di ogni oggetto verificandone il nome dell’autore, la data, l’ora e il nome di chi le ha lette o utilizzate, ecc. Funzione che risulta utile anche per rafforzare l’idea di una comunità attiva ed impegnata. Ogni azione svolta viene quindi registrata (tecnicamente: “tracciata”), ma a differenza di quello che avviene nelle piattaforme e-learning, in questo caso, l’intento non è quello di fornire informazioni al docente per la valutazione, quanto di dare ad ogni attore la visibilità sullo sviluppo delle azioni e sulla partecipazione di tutti al processo apprenditive.

Figura 19. Nell’immagine la finestra che si apre su ogni oggetto e consente di consultarne l’utilizzo fatto.

Relativamente ai forum è importante sottolineare che è consentito l’utilizzo di tipologie di forum diverse, ognuna delle quali caratterizzata da un nome, da un colore, e da un set di descrittori del pensiero” e di “incipit”, ovvero di frasi pre-impostate di apertura dei messaggi adeguati (nel nostro caso abbiamo tre diverse tipologie di forum: Discussione informale, con

i descrittori “Saluti”, “Propongo”, “Concordo”, “Non Concordo”, “Aggiungo”, Costruzione collaborativa di conoscenza con i descrittori “Ipotizzo”, “Nuova informazione”, “Valuto”, “Collego”, “Argomento”, “Organizzo”, “Sintetizzo” e Circolo dialettico con i descrittori “Propongo”, “Arricchisco”, “Valuto”, “Critico” e “Sintetizzo”).

I forum sono naturalmente lo strumento più utilizzato nelle esperienze finalizzate all’apprendimento collaborativo. Tutta la filosofia CSCL ruota attorno all’utilizzo di queste “arene dialogiche”. Per questo la loro gestione è solitamente accurata e gli strumenti implementati consentono molteplici e sofisticare funzionalità.

In Synergeia i forum (knowledge building area) offrono svariate opportunità, come la gestione della visualizzazione attraverso ordinamenti diversi (per “data”, per “autore” e per “descrittore del pensiero”, per “risposta”), o la possibilità di. La visualizzazione per “risposta”, in particolare, mostra i messaggi in modo indentato, ossia in forma gerarchica, offrendo visivamente una efficace modalità per comprendere lo sviluppo del thread di discussione. L’inserimento di ogni nuovo messaggio obbliga l’utente, necessariamente a scegliere, preventivamente, un “Simbolo del pensiero” adeguato. Una serie di semplici elementi iconici e cromatici aiutano nella comprensione del contesto operativo. Una piccola freccia mostra il messaggio visualizzato (nella parte alta dello schermo). A tale messaggio si risponde facendo “clic” sul pulsante “rispondi a questa nota”. Le note non lette sono visualizzate in neretto e, una volta aperte, si presentano con uno sfondo del colore attribuito al “Simbolo di pensiero” utilizzato.

Figura 20. Un forum di Synergeia. La tendina aperta (verde) evidenzia come per rispondere alla nota aperta

(visualizzata nella parte alta dell’immagine) sia necessario scegliere un “Simbolo del pensiero”.

Ogni utente ha quindi la possibilità di verificare, per ogni singola nota, se, quando e da chi questa sia stata letta, oltre alla possibilità di eseguire altre sofisticate azioni. Naturalmente anche Synergeia presenta alcuni limiti che, come vedremo, sono stati prontamente evidenziati dai corsisti. Tra questi il fatto di non poter allegare file alle note (come invece avviene in altri forum).

Synergeia è un ambiente complesso e ricco di funzionalità per il controllo del processo di costruzione collaborativa delle risorse. Sono in particolare disponibili una notevole quantità di indicatori capaci di informare gli utenti sulla collocazione delle risorse e sull’uso che ne è stato fatto all’interno del gruppo, come ad esempio quelle che permettono di capire l’impegno e il lavoro di ognuno. Per evitare che l’ampia gamma di funzioni a disposizione finisca per ostacolare la comprensione di quelle più importanti sono previsti tre diversi livelli di accesso all’uso del sistema (principiante, progredito, esperto). Ogni utente viene inizialmente classificato come “principiante” e solo attraverso la scelta consapevole di un livello più avanzato possono essere ottenute ulteriori funzioni operative. Synergeia definisce anche ruoli diversi (studenti, insegnanti, ospiti e tutor). In base al diverso ruolo cambia la possibilità di effettuare alcune specifiche attività, come editare o cancellare oggetti in

un’area. È comunque da precisare che, nonostante i ruoli esistano, le funzionalità ad essi associate non sono tali da disporre confini evidenti alle possibilità operative degli utenti con il ruolo di studente. Synergeia, a differenza di software specifici per l’e-learning, è pensato per favorire le pratiche che consentono, dal basso, lo sviluppo delle conoscenze e degli oggetti formativi. Non prevede una consolle, a disposizione dei docenti, capace di creare le distanze e fornire gli strumenti per il controllo. È, invece, un ambiente aperto, dove tutti sono autorizzati ad agire ed a visualizzare le conseguenze di queste azioni. L’esistenza dei ruoli è in larga parte funzionale solo alle fasi di avvio (ad esempio per la creazione degli utenti) o alle funzioni di recupero di situazioni problematiche più dal punto di vista tecnico che non metodologico o didattico (ad esempio il recupero di materiali cancellati per errore o, viceversa, la cancellazione di note o risorse indesiderate).

Date queste caratteristiche dell’ambiente tecnologico che ha consentito lo sviluppo dell’esperienza formativa descritta nel precedente paragrafo, è ora possibile analizzare come gli utenti abbiano percepito lo strumento tecnologico, intuite le sue finalità operative e vissuto le potenzialità e i limiti. L’indagine che viene descritta nei prossimi paragrafi ha quindi lo scopo di mettere sotto esame proprio lo strumento e la sue capacità di inglobare ed esprimere parte dello spirito complessivo di una esperienza di apprendimento collaborativo.