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CAPITOLO 4: L’ESPERIMENTO VALUTAZIONE DELLA COMPETENZA

4.10 Prova di sintesi guidata

La prova di sintesi guidata è stata elaborata prendendo come modello la prova di sintesi utilizzata in Chesi (2006). La prova utilizzata nello studio di Chesi (2006) è stata ideata in modo tale da minimizzare l’influenza di fattori pragmatici e contestuali intrinseci di quei tipi di test troppo connotati come la lettera, il racconto di una favola o la scrittura di una pagina di diario personale. Infatti, scrivere una lettera o raccontare una storia prevedono l’utilizzo di formule standard (Caro amico…C’era una volta…ecc.), utili nel verificare la conoscenza delle convenzioni pragmatiche dei bambini in questo tipo di testi, ma non nel valutarne la competenza linguistica (Chesi, 2006). Inoltre, la prova di sintesi di Chesi (2006) ha reso possibile fornire ai bambini sordi testati un substrato comune di informazioni lessicali per ridurre al minimo i problemi di vocabolario. La metodologia utilizzata è stata quella di mostrare un breve video e di far raccontare al soggetto quello che aveva visto. Metà dei soggetti sperimentali del suddetto studio hanno formulato il proprio racconto prima in modalità orale e poi scritta, l’altra metà ha svolto il compito nell’ordine opposto. Il materiale video impiegato era un cartone animato di Tom e Jerry di circa 8 minuti, mostrato senza audio.

Sulla base di quanto proposto da Chesi (2006) è stata dunque costruita la prova di sintesi guidata utilizzata in questo studio. L’esercizio di sintesi guidata, creato appositamente per V., consiste in un video tratto dal film “L’era glaciale 4 - Continenti alla deriva”, della durata di 2’24’’. Le scene del video, nelle quali non avviene alcun atto comunicativo, è ritratta una sequenza di azioni e movimenti compiuti dallo scoiattolo Scrat: il personaggio, trovandosi in mezzo al mare, nuota fino a giungere alla riva di un’isola. Messosi in salvo, Scrat scorge, in corrispondenza della riva opposta, nel fondale marino, la ghianda da lui tanto desiderata e si immerge nel tentativo di recuperarla. Scrat, giunto in profondità del fondale, raccoglie la ghianda, la gira e vede che sul guscio è disegnata una mappa che conduce al tesoro di ghiande. Dall’emozione apre la bocca e quasi non annega, ma grazie ad un movimento rapido riesce a recuperare la bolla d’aria persa e la ingerisce velocemente per riprendere il fiato. All’improvviso, si scaglia contro la ghianda, tenuta in mano da Scrat, una fiocina a forma di scheletro di pesce spada: Scrat viene catturato dai pirati e viene issato a bordo.

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Il video è stato mostrato due volte tramite una prima visione completa senza interruzioni e una seconda divisa in sequenze. Dopo la prima visione integrale del video, V. doveva rivederlo diviso in pezzi e completare le frasi presentatele in un foglio. La consegna prevedeva di completare le frasi prima oralmente e poi riportarle per iscritto, sequenza per sequenza. Il video è stato diviso in frammenti di 10 secondi circa e in corrispondenza di ogni sequenza erano previste da 1 a 3 frasi da completare. Le frasi presentavano fra parentesi le alternative di verbi tra i quali V. doveva selezionare quello più adatto. Questo tipo di scelta aveva lo scopo di verificare se V. fosse in grado di:

 Distinguere tra verbi appropriati, sinonimi appropriati, verbi non pertinenti, verbi transitivi, intransitivi e riflessivi;

 Espandere la frase incompleta sulla base della tipologia del verbo scelto;

 Individuare gli elementi già presenti nella frase a completamento e mantenere la continuità sintattica e grammaticale, riconoscendo le relazioni di accordo e gli elementi referenziali inseriti.

 Verificare la conoscenza della struttura argomentale dei verbi, dei ruoli tematici e dei pronomi clitici e riflessivi.

In ogni frase stimolo i verbi appropriati potevano essere transitivi, intransitivi e riflessivi. Quindi, in base alla scelta del verbo, la frase doveva essere completata in maniera adeguata, inserendo o meno gli argomenti necessari richiesti dalla struttura argomentale del verbo selezionato. I verbi utilizzati per costruire la prova sono stati:

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Transitivi Intransitivi Riflessivi Raggiungere Sfilare Nuotare Salvarsi Toccare Raccogliere Remare Buttarsi Vedere Legge Galleggiare Trascinarsi Afferrare Bagnare Scivolare Aggrapparsi Respirare Cercare Arrivare Muoversi Aspettare Trovare Saltare Sedersi Notare Sollevare Uscire Riposarsi Avere paura Portare Camminare Appoggiarsi Sentire Trascinare Salire Stancarsi Annusare Tenere Scappare Fermarsi Indicare Prendere Fuggire Accorgersi Far vedere Liberare Correre Spaventarsi Mostrare Legare Tremare Meravigliarsi Guardare Afferrare Cadere Stupirsi Segnare Ingerire Affondare Avvicinarsi Seguire Bere Andare Immergersi Scoprire Aprire Affogare Affogarsi Immergere Colpire Soffocarsi Alzare Trascinare Lanciarsi Mettere Catturare Scagliarsi Infilare Incastrarsi

Attaccarsi

Tab. 23: elenco dei verbi transitivi, intransitivi, riflessivi del test di sintesi guidata.

Il lessico necessario per raccontare quanto visto nel video è stato semplificato e reso elementare, i termini sconosciuti a V. sono stati suggeriti man mano che si presentava la necessità.

Fig. 27: esempio di frasi a completamento associate ad una sequenza (sequenza 1).

In questo esempio (fig. 27), tra le possibilità menzionate nella prima scelta, solo il verbo intransitivo “scivolare” è completamente inappropriato, mentre i restanti verbi sono ugualmente accettabili, a patto che il completamento della frase sia corretto. Nella seconda frase è stato intenzionalmente inserito un clitico accusativo femminile singolare di 3.a persona (la). Se notato e riconosciuto, il clitico ha la funzione di indurre il soggetto a correggere la prima frase, nel caso in cui il DP [la spiaggia] non sia stato realizzato (per esempio in una frase come “Scrat vede un’isola e nuota verso la spiaggia”), poiché nel completamento della frase successiva è necessaria la pronominalizzazione del DP con ruolo tematico di meta (la spiaggia) per ottenere una frase che non sia ridondante e ripetitiva. L’obiettivo di questa frase stimolo è quello di far ripristinare la catena di co-referenzialità prevista dal principio B, che relaziona il pronome al suo referente DP pieno.

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Le risposte attese per il primo frammento sono le seguenti (fig. 28):

Fig. 28: risposte attese per le frasi della sequenza 1. (/) indica che le risposte appropriate sono più di una.

Prima della somministrazione della prova, è stato verificato che i protagonisti del video fossero ben conosciuti dal soggetto (Scrat e i pirati), come gran parte degli oggetti utilizzati nella storia che si svolgeva nel mare e in un’isola immaginaria.

4.10.1 Procedura

La prova, della durata totale di 50 minuti, è stata svolta in una sessione logopedica, nelle stesse condizioni descritte per i test precedenti. Il supporto fornito a V. da parte dell’esaminatrice si è limitato alla spiegazione del significato di alcuni verbi e al suggerimento di termini poco utilizzati come ghianda e scheletro. V. ha completato le frasi prima oralmente e poi per iscritto. La prova è stata registrata con supporto di registrazione vocale, per verificare con esattezza eventuali differenze fra produzione orale e scritta. Le due modalità di produzione non hanno presentato variazioni.

4.10.2 Risultati

Per questo tipo di prova di produzione guidata è stata condotta un’analisi quantitativa e un’analisi qualitativa. La prima presenta il numero di risposte correte, ossia grammaticali, semanticamente appropriate e adeguate in termini di coesione e coerenza con il testo, rispetto al totale di frasi a completamento previste. La seconda analisi presenta gli errori e le strategie di risposta adottate da V.

Analisi quantitativa: risposte corrette

Si è cercato di valutare in modo oggettivo la prova di sintesi guidata, nonostante essa rappresenti un compito di natura piuttosto soggettiva. Sono state considerate corrette le frasi corrispondenti a quelle previste dall’esaminatore o le frasi grammaticali, appropriate rispetto al contesto. In

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Appendice 6 è riportata la versione integrale della prova con le risposte attese e le risposte prodotte da V.

Item Target

Numero totale di frasi correttamente completate 8

Numero totale di frasi attese 24

Percentuale di frasi correttamente completate 33%

Tab. 24: n. e % di frasi completate correttamente.

V. completa in modo appropriato il 33% delle 24 frasi previste dalla prova. Da quanto riportato in Appendice 6, si può osservare che le frasi completate correttamente sono strutture semplici che V. non ha espanso con l’aggiunta di materiale lessicale, limitandosi ad inserire il verbo corretto ed eventualmente l’argomento obbligatorio mancante.

Analisi qualitativa: errori e strategie di risposta

Il test di sintesi guidata, non essendo stato standardizzato né somministrato ad un campione sufficientemente ampio, permette solamente di condurre un’analisi descrittiva dei risultati. Gli errori ricorrenti e le strategie adottate si possono riassumere come viene proposto di seguito (Tab. 25).

ERRORI

Omissione del pronome clitico oggetto Omissione del pronome clitico “si” Errore di produzione delle forme verbali Errore di produzione dell’articolo determinativo Sostituzione dell’articolo determinativo

Errore di produzione e omissione delle preposizioni Omissione dell’operatore CHE

STRATEGIE DI RISPOSTA

Risposte agrammaticali

Risposte non target appropriate e grammaticali Produzione del DP pieno

Tab. 25: errori e strategie di risposta di V.

Dalle risposte prodotte da V. si nota che la bambina ignora il pronome clitico, producendo un verbo inaccusativo (fig. 29). In generale si può notare, come è già stato anticipato, che V. non amplia la frase inserendo degli aggiunti, ma preferisce una struttura frasale minima. La produzione corrispondente alla sequenza 1 (fig. 27) è la seguente:

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Fig. 29: risposte di V. alle frasi a completamento della sequenza 1.

La sequenza che segue racchiude in sé: errori di omissione del pronome riflessivo si, la produzione errata della forma verbale di 3.a persona singolare (“_ sede” al posto di “si siede”), l’omissione della preposizione di luogo a/ad, la produzione dell’operatore funzionale perché, nonostante la presenza di per, l’errata assegnazione dei tratti di genere femminile al participio aggettivale:

Fig. 30: risposte di V. alle frasi a completamento della sequenza 2.

Fig. 31: risposte attese nella sequenza 2.

Nelle risposte alla sequenza 4 (fig. 32 e fig. 33) V. produce inaspettatamente il pronome clitico accusativo maschile singolare (lo), ponendolo in relazione di co-referenzialità con il suo antecedente (lo scheletro). Tuttavia, non si può affermare con certezza che V. abbia riconosciuto la co-referenzialità tra il pronome clitico dativo gli e l’NP [Scrat], nonostante il completamento risulti appropriato. Ad ogni modo la frase diventa agrammaticale, poiché omette l’operatore

CHE nell’introdurre la subordinata. Infine, omette anche in questo blocco il pronome riflessivo

e commette un errore con la preposizione di moto a luogo a/al, omettendola e producendo solo l’articolo determinativo.

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Fig. 33: risposte attese nella sequenza 4.

Le produzioni di V. mostrano una competenza linguistica deficitaria: tutte le componenti della grammatica sembrano essere compromesse, ognuna con un diverso grado di severità. Gli elementi lessicali sembrano essere i più preservati, sebbene ogni tanto si verifichino errori con la morfologia derivazionale e flessiva. La morfologia verbale è piuttosto debole, ma la struttura argomentale e la griglia tematica sono rispettate nella maggior parte dei casi.

Per quanto riguarda le parole funzionali, V. commette errori d’uso della preposizione e di omissione di questa, omette il pronome clitico riflessivo, ignora il clitico accusativo la, ma sembra riconoscere i pronomi clitici maschili accusativo lo e dativo gli.

4.10.3 Considerazioni sulla prova di sintesi guidata

A confronto con il linguaggio orale, la scrittura richiede un insieme di conoscenze ulteriori che riguardano convenzioni e norme del sistema di scrittura e del tipo di testo che si intende affrontare (Chesi, 2006). Infatti, la scrittura viene prodotta in contesti diversi e con finalità diverse dalle produzioni orali. Chesi (2006) afferma che ci sono delle differenze tra i due tipi di produzione e che queste possono falsare notevolmente i dati ricavati: non si possono considerare le produzioni scritte come pure espressioni della competenza linguistica. Questo è dato dal fatto che nella scrittura sono coinvolti vari fattori cognitivi, i quali possono influenzare la performance linguistica, nonostante siano del tutto indipendenti dalla facoltà del linguaggio (Chesi, 2006).

Un altro importante aspetto da considerare è rappresentato dal tipo di soggetto sordo che si va a testare con una prova di produzione libera. Infatti, l’analisi della scrittura non permette di lavorare con soggetti sordi troppo piccoli: è possibile solo a partire dai 4 o 5 anni, se la diagnosi di sordità è precoce e l’educazione speciale segue tempestivamente (Chesi, 2006).

I dati raccolti dalle produzioni di V., sebbene siano in numero limitato, rispecchiano il profilo linguistico tipico di un soggetto sordo severo-profondo delineato da Chesi (2006; v. par. 4.3.3).

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